sabato 5 dicembre 2009

NASTEDO TEAM AL MOTOR SHOW CON ANIMENTO

di SERGIO CONTI

Il poliziotto delle Fiamme Oro scenderà in pista al Motor Show per la gara internazionale supermotard con la Kawasaki SM450F-R del Nastedo Team.Il neo Campione Italiano della S4, Marco Animento (nella foto mentre festeggia il titolo), ha accettato l’invito di Domenico Corbo per correre la BombBoogie Xtreme Supermotard in programma al Motor Show lunedì 7 dicembre. Una classica, questa gara, tra i più prestigiosi atleti della specialità che non è potuta mancare dal programma eventi dell’ormai famosa kermesse bolognese. «Sono molto contento che Marco abbia accettato il mio invito»– esordisce Domenico Corbo – «Quest’anno è molto cresciuto in questa disciplina, vincendo addirittura il titolo S4 sempre in sella ad una Kawasaki. Quindi mi fa molto piacere ospitarlo nel mio team per quest’occasione».
Contatore visite gratuitoAggregato su AddamiAggregatore notizie RSS


NO B. DAY, DIRETTA DALLA PIAZZA "VIOLA"

18.35 - Sono 90mila secondo la questura di Roma le persone che si sono riunite a Roma, prima in corteo e poi in piazza San Giovanni per il No B day. L'ultima stima fatta dagli organizzatori era stata di oltre un milione di persone.

18.20 - «Sono felice di aver visto Roma colorata di viola. Oggi per motivi politici, domani spero anche per motivi calcistici». Lo ha detto dal treno Frecciarossa Salerno-Milano il sindaco di Firenze Matteo Renzi commentando la manifestazione dell' opposizione oggi in piazza a Roma per il No B-Day contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il viola è anche il colore della maglie della Fiorentina e oggi molte bandiere e striscioni esposti nella Capitale erano di questo colore. Renzi è salito sul Frecciarossa alla stazione Santa Maria Novella di Firenze per partecipare al viaggio inaugurale che completa l'offerta di alta velocità di Ferrovie dello Stato.

18.05 - Cifre in aumento per la partecipazione al no B-day di Roma. Gli organizzatori parlano di «oltre un milione di partecipanti», lo riferisce Gianfranco Mascia uno dei promotori della manifestazione. Secondo gli organizzatori oltre a piazza San Giovanni colma, ci sarebbero manifestanti in tutta l'area che circonda il luogo finale del corteo, dove si sta svolgendo la parte finale della manifestazione con interventi di esponenti della società civile e della cultura, a cui seguirà un concerto.

17.40 - "Fuori la mafia dallo Stato", grida il fratello del giudice Borsellino. Salvatore Borsellino è salito sul palco con una agenda rossa in mano: un gesto simbolico in ricordo della famosa agenda del giudice ucciso nella strage di via D'Amelio sparita dopo l'attentato.

17.35 - Videomessaggio di Giorgio Bocca che ha attaccato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ma anche il Pd. Il progetto di Berlusconi è «antidemocratico», ha detto Bocca, per questo è alleato con la Lega, lo dimostra anche «l'uso terroristico dell'informazione che viene fatto dal Giornale di Feltri», e a chi gli chiede come mai sia diventato presidente del Consiglio il giornalista risponde «perchè buona parte degli italiani è antidemocratica, è stata fascista e lo è ancora». Bocca suscita gli applausi anche quando critica il Pd: «Questo partito dimostra che il potere tende ad autoconservarsi ma per fortuna questo movimento è autonomo, è la prima opposizione vera. Il Pd deve decidere cosa vuole fare - insiste - perchè Berlusconi sta cercando di costruire una democrazia autoritaria».

17. 17 - La giornalista finlandese Lina Liimatainen ha spiegato come da corrispondente in Italia cerca di descrivere il nostro Paese: «Ricordo quando Berlusconi venne per la prima volta alla Stampa estera nel '93, fu sorpreso perchè non c'era un coro di consensi per lui, noi invece gli spiegammo qual era il fardello di conflitto di interessi che portava in politica», oggi la stampa estera si concentra sulla contraddizione rappresentata da un presidente del Consiglio coinvolto in vicende giudiziarie.
Un altro intervento di fuoco è stato quello dell'attore Ulderico Pesce, la piazza lo ha applaudito mentre gridava nei confronti di Berlusconi: «Sei tu il mafioso, sei tu dietro le stragi, fai vergogna in tutto il mondo», ancora una volta però la critica del No B day si è rivolta al Pd: «Bersani perchè non sei qui, dovevi esserci», ha detto l'attore suscitando il consenso dei manifestanti.

17.15 - Arrivano Nanni Moretti e Silvio Orlando. Dal palco ha finito di parlare Ascanio Celestini. Secondo Celestini, «l'unico dato importante politico di questa giornata è l'auto organizzazione, che da un po' di anni funziona in Italia come dimostrano anche i casi del no Tav e di Chiaiano». Per Celestini però le manifestazioni non bastano: «È vero che senza criminali al potere staremmo tutti meglio ma in questo paese anche se non ci fossero avremmo comunque una destra pericolosa e violenta e una sinistra invadente. Quello che serve è una prospettiva».

17.10 - «Siamo 500mila per la "rivoluzione viola"», ha detto Gianfranco Mascia, uno degli organizzatori del 'No B-Day', quando piazza San Giovanni a Roma è piena e una parte del corteo deve ancora arrivare ed è ferma a via Merulana. «Oggi non è una manifestazione», ha aggiunto Mascia, «è il giorno della "rivoluzione viola" per cambiare il Paese».

17.00 - Gli interventi si susseguono dal palco. Parla una giornalista finlandese e il suo discorso molto duro sul premier ottiene un lungo applauso. In piazza anche molte famiglie. Tra la folla sventolano le bandiere : quelle rosse di Rifondazione Comunista e del quotidiano l'Unità, oltre a quelle bianche dell'Idv.

16.50 - Piazza San Giovanni è gremita. Sul palco hanno iniziato ad esibirsi i gruppi musicali che animano la prima parte dell'evento. Poi gli interventi di associazioni, artisti ed esponenti della società civile che parleranno di giustizia, diritti, donne, di tutte le tematiche che sono a rischio e vengono danneggiate dal governo guidato da Silvio Berlusconi.

16.35 - «Sono qui per questo, per cercare di mandarlo via. Ma non solo lui, ma tutti questi vecchi arnesi della politica, traditori, voltagabbana, corruttori, quelli sono ancora peggio». Lo dice il regista Mario Monicelli, arrivato a piazza San Giovanni. "Sono contento -aggiunge- di vedere questa gente così forte, giovane, concreta, dà una grande forza. Speriamo che siano tutti compatti, molto uniti, non bisogna scoraggiarsi, non cedere mai, lottare per spazzare via questa classe politica e questa classe dirigente, bisogna cacciare via quelli cattivi».

16.33 - In piazza per il 'No B-Day' c'è anche il cantante Roberto Vecchioni: «Le manifestazioni riescono o non riescono e questa è riuscita, perchè c'è stato un tam-tam popolare e i mezzi per comunicare sono stati quelli giusti. Si vuole prendere le distanze da un governo totalmente inefficace, ma ci si guarda soprattutto intorno per vedere che cosa si può fare per questa grande Italia. Ripeto, io non sonoqui contro, ma sono per...».

16.20 - "Buffone, buffone". "Ladro e mafioso". È quanto scandiscono i manifestanti del No B Day a Roma che sono giunti ormai a via Merulana. Il gruppo più acceso, ammantato di viola - il colore scelto dai manifestanti che caratterizza la giornata - è quello che innalza un fantoccio con le fattezze del presidente del Consiglio. Numerosi intonano cori: "Berlusconi a San Vittore"; qualcuno grida anche insulti in riferimento all'affare escort. In molti cartelli si elogia il presidente della Camera Gianfranco Fini: "Meno male che Gianfranco c'è", recita uno slogan. Molti i riferimenti in positivo al capo dello Stato Giorgio Napolitano. Ci sono anche dei manifestanti che si fanno fotografie vicino alle migliaia di manifesti sui muri del No B Day. Spesso il corteo, che procede comunque spedito, si ferma a saltellare al grido di "Chi non salta Berlusconi è".

15.55 - Marco viene da Foggia e ce l'ha con Berlusconi per un motivo preciso: "mi ha fatto vergognare di essere di destra". Lorenzo, fiorentino e tifoso viola, invece è il più contento: "Mi sembra d'aver vinto lo scudetto!".

15.40 - "Silvio dietro le sbarre", "piduista", "mafioso", "buffone". Questi i cori più gettonati dalla marea viola mentre il corteo attraversa via Cavour. Tantissime persone, probabilmente molte più delle 350mila previste alla vigilia.

15.30 - La testa del corteo sta per entrare in piazza San Giovanni in Laterano, mentre la coda è ancora a Piazza della Repubblica.

15.15 -Il capogruppo del Partito democratico alla Camera, Dario Franceschini, è in piazza al No Berlusconi day. A titolo individuale, come molti altri dirigenti del Pd perchè, come partito, i democratici ufficialmente non hanno aderito alla manifestazione. «Oggi - spiega a chi gli chiede un commento sulla giornata - io sto zitto. Noi parliamo sempre, devono parlare i ragazzi e le ragazze che sono qua...».

15.06 - Un gruppo di manifestanti cammina alzando l'agenda rossa simbolo del sacrificio del magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia in via D'Amelio. L'iniziativa, spiega Giovann,i giovane laureato in Giurisprudenza di Palermo, è affinchè «ci sia chiarezza nei rapporti che intercorrono, se esistono, tra cosa nostra e apparati dello Stato».

15.02 - Gli organizzatori: "Siamo oltre 300mila persone".

15.00 - Migliaia le persone alla manifestazione. Il corteo ha raggiunto Santa Maria Maggiore. Un consigliere comunale di una Lista civica piacentina di sinistra ha portato un gabbiotto di legno costruito con le proprie mani con dentro un manichino raffigurante la parodia del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Sopra il gabbiotto c'è un cartello che recita: 'Con infamia e sanza lodo. Il presidente carcerato".

14.47 - Rosy Bindi: "Oggi siamo qui ad ascoltare e non siamo frustrati», spiega la Presidente del Partito democratico a chi le chiede della mancata presenza ufficiale del partito al "No B. day". «Sono contenta di essere qui - aggiunge Bindi - per capire di più quello che accade, di una opposizione che viene dalla rete, da Internet. Poi, quando le persone si incontrano c'è sempre un valore aggiunto. È importante vedere la presenza soprattutto di giovani e donne, che hanno una maggiore capacità di indignazione e di reazione». Quanto all'adesione dei democratici, Bindi osserva: «Il fatto che sia qui io, che sono il Presidente del partito, vuol dire che le divisioni sono superate. Se poi Di Pietro anzichè continuare ad attaccare noi cambiasse andrebbe anche bene. In Parlamento noi facciamo opposizione e la facciamo forte, ma saremo anche nelle piazze a partire da venerdì e sabato della prossima settimana».

14.46 - "Anche Sinistra e libertà in piazza al 'No Berlusconi day': Franco Giordano, ex segretario di Rifondazione ringrazia i promotori della manifestazione. "Per un partito di opposizione e per la sinistra è doveroso stare qui contro la politica economica e sociale del governo Berlusconi».

14.39 - Di Pietro: «Il popolo viola chiede che Berlusconi e il governo vadano al più preso a casa. La loro politica economica e sulla giustizia toglie agli onesti per dare ai disonesti. Questo governo troppo speso assume comportamenti che sembrano mafiosi e non nell'interesse dei cittadini. Quella di oggi - prosegue Di Pietro - è la prima giornata di resistenza attiva prima della spallata finale a un governo piduista e fascista». E all'appello del Capo dello Stato Giorgio Napolitano per il dialogo tra maggioranza e opposizione, il leader dell'Idv dice: "Sarà opportuno tornare a un clima di
confronto e di dialogo tra le forze politiche solo dopo che il paese si sarà liberato dal regime di Berlusconi».

14.31 - E' appena partito il corteo del "No B. day" da piazza della Repubblica. Il serpentone preceduto da un cordone di
polizia ha appena imboccato via Amendola. Ad aprire il corteo uno striscione su sfondo viola con la scritta: «Berlusconi
dimissioni». Tantissimi sventolano il colore viola, in piazza anche molte bandiere dell'Italia dei Valori.

14.29 - Il colore viola degli «autoconvocati» e il rosso dei partiti della sinistra radicale dominano visivamente piazza della Repubblica, già tutta piena dei manifestanti che parteciperanno al No B Day. Molti manifestanti indossano sciarpe, foulard, pullover o altri capi di colore viola. La fantasia ha poi spinto molti manifestanti a indossare parrucche viola, o a innalzare cartelli scritti a mano che chiedono, con frasi ironiche, al premier Berlusconi di andare a casa. Contrariamente alle aspettative non è il pentito di mafia Spatuzza l'icona dei manifestanti, bensì Veronica Lario, la cui fotografia viene mostrata da molti manifestanti con scritte irridenti al premier. Poco dopo le 14 il corteo comincerà a muoversi per giungere a piazza San Giovanni verso le 16.

14.25 - A piazza Esedra è tutto pronto per la parenza del No B day. Sono migliaia già i partecipanti che si sono ritrovati per dare il via al corteo che arriverà fino a piazza San Giovanni. Nell'angolo della piazza di fronte alla basilica di Santa Maria degli Angeli, si sono radunati in particolare i rappresentati dei partiti che hanno scelto di essere presenti. C'è Antonio di Pietro per l'Italia dei valori, una folta rappresentazione del Partito democratico che conta sulla presidente Rosy Bindi, vicepresidente Ivan Scalfarotto e, tra gli altri, la vicecapogruppo Rosa Calipari, Paolo Concia, Walter Perini. Tra le delegazioni dei partiti presenti, Sinistra e libertà, Comunisti italiani, Verdi.

-------------------------------------------------------------------------------

Quando
Oggi, sabato 5 dicembre, dalle 14.

Dove
A Roma a partire da piazza della Repubblica, ma anche in decine e decine di altre città in Italia e nel mondo. L'elenco completo su www.noberlusconiday.org.

Come
In testa al corteo di Roma uno striscione con la scritta "Berlusconi dimissioni". Il colore della manifestazione è il viola: gli organizzatori chiedono di portare bandiere e indossare bandiere di quel colore.

Il corteo di Roma
A Roma la manifestazione partirà da piazza della Repubblica per concludersi in piazza San Giovanni, prima con gli interventi dal palco e poi con un concerto, che terminerà alle 22.

Posso seguire la manifestazione in diretta da casa?
La manifestazione sarà trasmessa in diretta televisiva su SkyTg24 e Rainews24, e in diretta streaming sul sito de l'Unità.

E l'Unità?
E l'Unità sarà presente anche in piazza, con furgoni, strilloni ed edicolette, dalle quali con 2 euro potrete acquistare una copia del giornale insieme a una maglietta «E ora denunciateci tutti».
Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSAggregato su Addami

venerdì 4 dicembre 2009

«CON LO SPIRITO SARÒ IN PIAZZA L’UNICO SPAZIO CHE CI È RIMASTO»

Andrea Camilleri è tra i firmatari dell’appello per il No B. Day. Poiché, anche in passato, non si è mai sottratto all’incombenza di far sentire la sua “voce politica”, o di far vibrare la “corda civile”, per dirla con Sciascia, scrittore che ama, torniamo a rivolgergli qualche domanda ora che i nodi al pettine berlusconiano sembrano essersi fatti ancora più stretti. Camilleri, domani, ancora una volta in piazza per dire no al governo Berlusconi. Lei ci sarà? Non ci sarà? O sarà presente in spirito, come mi disse in una delle ultime manifestazioni di questo tipo? «No, dice bene, ci sarò in spirito». Non avverte il rischio che,manifestando manifestando, passino gli anni e i guasti nel nostro Paese divengano sempre più incalcolabili e, quando sarà, di difficile soluzione? «Lei pensa che sia più facile risolvere il problema non manifestando? Oggi mi pare che l’unico spazio che sia concesso ai cittadini è la piazza ». Come valuta questo nuovo Pd, guidato da Pier Luigi Bersani, il quale è convinto che l’uomo politico più bravo non sarà quello che strilla di più contro Berlusconi, ma quello che lo farà cadere? «Se riesce a trovare un modo di far cadere Berlusconi in Parlamento sarò il primo a congratularmi con lui». Rispetto alle settimane di papi, Noemi e Patrizia, Berlusconi le appare più debole o più fortificato nella sua azione di governo?«Io credo che sia uscito da tutta questa vicenda piuttosto indebolito. Non tale, tuttavia, da poter minare sensibilmente il consenso che tuttora lo sostiene». Si scrive “governo Berlusconi” ma si legge: “Berlusconi”; visto e considerato che ministri, sottosegretari, onorevoli e senatori Pdl sembrano altrettanti usignoli canterini.Come ne usciranno gli italiani? «Per avere osato dire che i membri del governo Berlusconi erano suoi “replicanti” mi attirai le invettive anche della cosiddetta sinistra. Gli italiani ne usciranno, come si usa dire dalle mie parti, cornuti e mazziati ». C’è uno solo, nella gabbia governativa, che canta di testa sua: Gianfranco Fini. Dire che, politicamente parlando, cercano di impallinarlo è poco. Ora è persino esploso lo scandalo del fuori onda. Ma Fini dice cose tanto strampalate? «Fini sta cercando in tutti i modi di proporre in Italia una destra autenticamente democratica e proprio per questo è oggetto di una fortissima polemica interna al Pdl. Se i fuori onda sono diventati l’unico modo per ascoltare parole di buon senso su quanto di drammatico sta accadendo in Italia, ben vengano persino i fuori onda. Io, a Fini, non posso che fare i miei auguri. E mi creda: era da tanto che non facevo gli auguri ad un esponente della destra ». Ha sentito che Berlusconi si è messo in testa di sconfiggere la mafia? «Sì, ho sentito che il suo governo ha preso provvedimenti contro la mafia più degli altri governi. È la stessa esatta frase che Giulio Andreotti disse in televisione, e che io ascoltai, quando venne processato per l’appoggio dato alla mafia. Si mettano d’accordo loro due». Ha sentito che Marcello Dell’Utri definisce Vittorio Mangano un eroe? Ricorda quando Andreotti definì Sindona “il salvatore della lira?” Alte scuole di memoria patria, non c’è che dire. «Ricordo bene. Preferisco altri eroi. Comunque ritengo che occorra poco senso del pudore per definire “eroe” un uomo condannato all’ergastolo per omicidio mafioso». Si può sconfiggere la mafia mettendo al bando la magistratura? «Naturalmente no, come non si sconfigge la mafia facendo enormi tagli alle forze dell’ordine e infiltrando in parlamento persone che in un modo o nell’altro con la mafia hanno trafficato».
Contatore visite gratuitoAggregato su AddamiAggregatore notizie RSS

giovedì 3 dicembre 2009

SPATUZZA, DOMANI È IL GIORNO DEL PENTITO CHE ACCUSA BERLUSCONI


Si terrà domani alle nove a Torino l'attesa deposizione di Gaspare Spatuzza, il pentito di mafia che accusa il senatore Marcello Dell'Utri e il premier Silvio Berlusconi di contiguità con Cosa Nostra. La diretta, trasmessa da Radio Radicale, la potrete seguire in streaming sul sito dell'Unità. Lo scenario sarà quello della maxi aula uno del palazzo di giustizia del capoluogo piemontese, quella del processo Thyssen e la stessa che ospiterà tra pochi giorni il processo Eternit. La testimonianza di Spatuzza, le cui rivelazioni sono state raccolte da tre diverse procure, entra nel processo d'appello a Dell'Utri, condannato in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, che si sta celebrando a Palermo e che sembrava prossimo alla conclusione.La seconda sezione della corte d'Appello di Palermo presieduta da Claudio Dall'Acqua ha deciso di trasferirsi per motivi di sicurezza, ma di sentire il testimone a porte aperte. L'aula torinese è attrezzata con impianti di registrazione e ripresa, monitor, schermi e telecamere di sicurezza. La capienza massima è di 250 posti, ma le richieste di accredito giunte presso la procura generale crescono di ora in ora e molto probabilmente sarà utilizzata anche l'aula adiacente, la maxiaula 2, collegata con impianti audio e con uno schermo. E ad ascoltare il pentito ci saranno anche i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili. «I verbali di deposizione del neo collaboratore di giustizia - spiega Giovanna Maggiani Chelli - sono stati inviati dalla procura di Firenze, che indaga sulla strage del 27 maggio 1993, a quella di Palermo e quindi Gaspare Spatuzza inevitabilmente parlerà anche di ciò che ci riguarda strettamente da vicino». La lista degli organi di informazione contiene già circa 200 nomi non solo italiani. Sono indicati giornali francesi, olandesi, spagnoli. Ci saranno le telecamere della Bbc, e un inviato del Wall Street Journal, oltre a centinaia di giornalisti italiani. Gaspare Spatuzza, per il quale la procura di Firenze ha chiesto il programma di protezione, parlerà al microfono protetto da un paravento. Il collaboratore, che è stato anche sottoposto a confronto con i suoi ex capimandamento di Brancaccio , Filippo e Giuseppe Graviano, ha riempito un migliaio di pagine di verbali, da tempo a disposizione dei magistrati di Palermo, ricostruendo la storia delle stragi di mafia del `90 e gli intrecci tra cosa nostra e la politica, sollevando pesanti accuse nei confronti del Presidente del Consiglio.
Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSAggregato su Addami

TNAS:MAURIZIO ROSTAIN PRESENTA ISTANZA CONTRO LA FIP, PIERO BRAGLIA CONTRO LA FIGC


Il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport comunica che è stata depositata istanza da parte di Maurizio Rostain contro la Federazione Italiana Pallacanestro. Rostain ricorre avverso il provvedimento di esclusione dalla lista degli arbitri di Legadue del 5 agosto 2009 e delle successive pronunce della Commissione Giudicante Nazionale del 30 settembre 2009 e della Corte Federale del 10 novembre 2009, quest’ultima conosciuta dal ricorrente nel solo dispositivo. E' stata altresì presentata istanza da parte di Piero Braglia contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio. Braglia ricorre avverso il provvedimento di rigetto di emissione della tessera di tecnico in favore del Perugia

Calcio SpA.
Contatore visite gratuito Aggregatore notizie RSS Aggregato su Addami

mercoledì 2 dicembre 2009

MOTONAUTICA:ULTIME GARE DEL MONDIALE F1, CAPPELLINI IN CORSA PER IL PRIMO POSTO

di SERGIO CONTI

Il Circus del Mondiale di F1 Inshore, dopo la doppia trasferta a Doha in Qatar, si sposterà negli Emirati Arabi per le ultime quattro gare della stagione: le prime due ad Abu Dhabi il 4 e 5 dicembre, le ultime due a Sharjah il 10 e 11 dicembre. Un campionato entusiasmante che si deciderà al fotofinish con Guido Cappellini in corsa per il Titolo iridato dopo la grande prestazione di Doha. In Qatar, infatti, grazie a due vittorie, il portacolori dello Zepter Team ha conquistato la seconda posizione nella classifica generale, portandosi a soli tre punti da Thani Al Qamzi, che la guida il ranking con 112 punti. “Le prossime quattro gare saranno le più delicate della mia carriera - dice Cappellini – Siamo riusciti a riaprire i giochi mondiali per giocarcela fino all’ultima gara; siamo carichi e motivati, nell'aria si respira la giusta atmosfera e abbiamo la grinta necessaria per affrontare questo appuntamento. Dal punto di vista tecnico siamo a posto come dimostrato nelle ultime due gare a Doha. L’esperienza insegna che bisogna rimanere sempre concentrati sino all’ultimo secondo e che in questo sport non si può mai dire. Siamo comunque convinti di avere tutto il potenziale tecnico ed umano per poter raggiungere l’obiettivo finale”. I due GP di Abu Dhabi, in programma alle ore 12.30 ora italiana, saranno trasmessi in differita giovedì 10 dicembre alle 22.30 su Yacht & Sail, canale 214 di Sky; mentre giovedì 3 dicembre alle 22.30 sullo stesso canale saranno riproposti i due GP di Doha. Classifica Campionato del Mondo UIM F1 Inshore dopo dodici prove: 1. Thani Al Qamzi (UAE) - p.112; 2. Guido Cappellini (ITA) - p.109; 3. Jonas Andersson (SWE) - p.99; 4. Sami Selio (FIN) - p.88; 5. Francesco Cantando (ITA) - p. 70; 6. Jay Price (QAT) - p.70; 7. Philippe Chiappe (FRA) - p.66; 8. Fabio Comparato (ITA) - p.60; 9. Ahmad Al Hameli (UAE) - p.59; 10. Pierre Lundin (SWE) - p.51.
nella foto,Guido Cappellini
Contatore visite gratuitoAggregato su Addami

ANTIDOPING: IL TNA SQUALIFICA LIVERZIANI (BASEBALL) PER 2 ANNI E NEGRINI (CICLISMO) PER 6 MESI. L'UDIENZA DEI MEDICI DELLA JUVENTUS, GOITRE E STEFANINI, POSTICIPATA AL 21 GENNAIO 2010
di SERGIO CONTI

Il Tribunale Nazionale Antidoping, presieduto da Francesco Plotino, in merito al procedimento disciplinare a carico dell’atleta Claudio Liverziani, visto l’art. 10.2 del Codice WADA, rilevato l’illecito commesso ex art. 2.1, infligge all’atleta la sanzione della squalifica per 2 anni, con decorrenza dal 2/12/2009 e, dedotto il presofferto, con scadenza all’ 1/10/2011. Il Tribunale Nazionale Antidoping altresì, visti gli artt. 2.1 e 10.4 del Codice WADA, rilevato l’illecito commesso, infligge a Emanuele Negrini, la sanzione della inibizione per 6 mesi, con decorrenza dal 2/12/2009 e con scadenza al 1/06/2010, a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al CONI, alle FSN, alle DSA, ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti e al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti Enti sportivi. Il TNA infine, vista l’istanza di rinvio dell’udienza prevista il 15 gennaio 2010, in ordine al caso Goitre-Stefanini (FIGC), presentata dalla difesa il 1° dicembre 2009, in accoglimento della stessa, ha posticipato l’udienza al 21 gennaio 2010, ore 10.15.
Contatore visite gratuitoAggregato su Addami

BERLUSCONI SI DIVERTE«MI TRASFERISCO A PANAMAMA MI MANCHERÀ L'UNITÀ...»
«Devo fare presto, devo preparare la valigie perché parto per Panama ma mi mancheranno l'Unità, Annozero e la Repubblica ed i Pm: però cercherò di sopravvivere ugualmente». Con questa battuta il premier Silvio Berlusconi ha iniziato il suo intervento a Milano alla Conferenza Italia-America Latina. Il presidente del Consiglio ha preso spunto dalle parole del presidente panamense che aveva a lungo lodato le attrattive del suo paese. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha parlato anche dei rapporti tra Italia e Repubblica di Panama facendo uso anche di una battuta. «Il tuo è un Paese pieno di attrattive che certamente mi sono note», ha detto dal palco della quarta conferenza nazionale Italia-America Latina e Caraibi rivolto al presidente del Paese centroamericano Ricardo Martinelli, riferendosi alle opportunità economiche per le imprese italiane. E poi ha aggiunto «In privato ti prego di provvedere anche ad altre attrattive che mi stanno molto a cuore. Ne parliamo dopo noi due».
Contatore visite gratuitoAggregato su Addami





martedì 1 dicembre 2009

IL FUORI ONDA DI FINI: «BERLUSCONI HA IL CONSENSO PER GOVERNARE NON L'IMMUNITÀ». PDL IN AGITAZIONE

"Lui confonde la leadership con la monarchia assoluta... il consenso popolare che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di qualsiasi altra autorità...". Parole di Fini, anzi "rubate" al presidente della camera il 6 novembre scorso durante un convegno a Pescara. Fini parla con un magistrato al tavolo del convegno e non accorgendosi di essere registrato dà giudizi sul premier e la sua vocazione all'immunità. Il dialogo è una sintesi efficace di cosa pensa il presidente della Camera sul rapporto tra Berlusconi e il potere, anche giudiziario. E naturalmente ha creato un nuovo problema politico interno al Pdl che ora intima a Fini: "Deve chiarire". Ossia se sta col Pdl di Berlusconi o no. Fini, parlando col giudice Trifuoggi affronta prima il tema delle dichiarazioni del pentito Spatuzza: "Il riscontro delle dichiarazioni di Spatuzza (ndr il pentito Gaspare Spatuzza)... speriamo che lo facciano con uno scrupolo tale da... perché è una bomba atomica". Aggiunta: "Si perché non sarebbe solo un errore giudiziario, è una tale bomba che... lei lo saprà .. Spatuzza parla apertamente di Mancino, che è stato ministro degli Interni, e di ... (ndr Berlusconi?)... uno è vice presidente del CSM e l'altro è il Presidente del Consiglio..." Il magistrato interviene: "Però comunque si devono fare queste indagini". Fini: "E ci mancherebbe altro" Fini spiega: "No ma lui, l'uomo (ossia il premier ndr) confonde il consenso popolare che ovviamente ha e che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di... qualsiasi altra autorità di garanzia e di controllo... magistratura, Corte dei Conti, Cassazione, Capo dello Stato, Parlamento... siccome è eletto dal popolo... "Commenta il magistrato: "E' nato con qualche millennio di ritardo, voleva fare l'imperatore romano". Fini: "Ma io gliel'ho detto... confonde la leadership con la monarchia assoluta.... poi in privato gli ho detto... ricordati che gli hanno tagliato la testa a... quindi statte quieto".Piacerà il Fini in libertà a Berlusconi? Probabile di no. Il portavoce di Fini Fabrizio Alfano ha gettato acqua sul fuoco: si tratta di concetti già espressi da Fini in pubblico. Però ha precisato su un riferimento a Mancino, vicepresidente del Csm, contenuto nel dialogo col magistrato: «Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, nel citare il Presidente del Consiglio ed il Vicepresidente del CSM, si riferiva a quanto emerso dagli organi di informazione nel corso delle ultime settimane relativamente alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui Brusca, Ciancimino e Spatuzza, in ordine alle quali intendeva sottolineare, a garanzia delle Istituzioni, la necessità di riscontrare con il massimo scrupolo l'attendibilità delle loro parole». Le parole di Fini tuttavia fanno rumore, visto che alcuni concetti coincidono con le critiche che l'opposizione fa a Berlusconi: ossia di confondere il consenso elettorale con la pretesa di immunità e di controllo da parte degli istituti di garanzia, a cominciare da magistratura, Corte costituzionale, presidenza della Repubblica, parlamento. Tanto che dopo un iniziale tentativo di minimizzare Capezzone ha chiesto ufficialmente a Fini di chiarire: «Tocca ora al presidente della Camera spiegare il senso delle sue parole rese note da Repubblica Tv e se con quelle ragioni è ancora d'accordo». «Non commentiamo i fuorionda», ha detto Capezzone, «nell'ultimo ufficio di presidenza del Pdl ci siamo espressi all'unanimità sull'utilizzo dei cosiddetti 'pentitì, sull'uso politico della giustizia, sul tentativo in atto di ribaltare il risultato della ultime elezioni politiche. Quel documento per tutti noi esprime la linea di fondo del Pdl. In pratica si chiede a Fini di accettare quella linea, oppure, come ha minacciato più volte Berlusconi, è fuori. Basta poi sentire le dichiarazioni di Brunetta e Romani, due fedelissimi del premier, per capire l'umore dei berlusconiani sul Fini-pensiero. «Dispiace che il presidente della Camera, terza carica dello stato, possa affrontare con tanta leggerezza e carenza di informazioni temi così delicati».
Contatore visite gratuitoAggregato su Addami

INCHIESTA SU INQUINAMENTO E AMBIENTE, AVVISO DI GARANZIA A FORMIGONI. LUI: «ATTO POLITICO»
E' stato lo stesso Formigoni a comunicarlo, durante una conferenza stampa a Milano: "Ho ricevuto un avviso di garanzia, sempre per l'inchiesta su ambiente e inquinamento. Per gli stessi motivi precedenti pm hanno archiviato - dice Formigoni -. Non sarà che ora ci sono di mezzo le elezioni?». L'avviso è per violazione dell'articolo 674 del Codice penale. Il provvedimento, ha aggiunto, è frutto di una denuncia proveniente «da non si sa chi». Formigoni ha detto inoltre di attendersi un altro avviso di garanzia «a giorni» dalla Procura dell'Aquila in relazione alla ricostruzione dopo il sisma in Abruzzo alla quale il Pirellone ha partecipato con la realizzazione di una nuova Casa dello studente. Il presidente Formigoni ha attaccato la Procura. Sarebbe, a suo dire, un atto politico. Più o meno la stessa reazione che ha Berlusconi di fronte alle inchieste che lo riguardano. Il presidente della Lombardia ha ricordato come altri avvisi di garanzia siano pervenuti a suo carico e a carico dell'allora sindaco di Milano Gabriele Albertini, tutti archiviati. «Perchè, come mai oggi vi è un comportamento così radicale? Uno si fa la domanda - ha aggiunto - e vuoi vedere che c'entra con il fatto che siamo in campagna elettorale? Che il pm oggi decida, come è sempre stato, di accompagnare la mia campagna elettorale con avvisi di garanzia?. Sono stato oggetto di 10 processi - ha spiegato Formigoni - tutti conclusisi con 10 assoluzioni, perchè il presidente di Regione Lombardia è limpido come l'acqua di fonte. La Regione è un luogo aperto ed ho fatto della trasparenza uno dei punti del mio governo. Un luogo aperto dove è possibile acquisire documenti per esaminarli come è giusto che sia. Ma pare strano che per prelevare questi documenti si debba mandare un avviso di garanzia. Una avviso del tutto inutile, se non ai fini della campagna elettorale «In serata si è saputo che insieme a Roberto Formigoni hanno ricevuto l'avviso di garanzia dalla Procura di Milano anche il sindaco Letizia Moratti e il presidente della Provincia Guido Podestà. Secondo l'accusa nata da due esposti del Codacons i pubblici amministratori in virtù dell'incarico ricoperto avrebbero dovuto impedire l'emissione di polveri sottili oltre il tetto consentito dalla norma. Sempre secondo il Codacons il tetto del «Pm10», polveri sottili, sarebbe stato superato un'ottantina di volte nel 2009, in numero ancora superiore all'anno precedente. Il procuratore aggiunto di Milano Nicola Cerrato spiega che si tratta di «accuse ancora da verificare». Il magistrato inoltre dice che l'avviso di garanzia è un atto dovuto anche per consentire alle persone coinvolte nell'inchiesta di difendersi adeguatamente. Dopo il primo esposto la Procura aveva chiesto l'archiviazione ma il Gip Marina Zelante aveva rigettato la richiesta dei Pm ordinando nuovi accertamenti, proprio in relazione al superamento del tetto delle polveri sottili. Una decina di giorni fa arriva il secondo esposto sempre dal Codacons. Di qui l'atto dovuto degli avvisi di garanzia inviati a Formigoni, a Podestà e alla Moratti.
Contatore visite gratuitoAggregato su Addami