BONDI DECISIVO: FANO KO IN ZONA CESARINI
ANCONA 2
FAN0 1
dall’ inviato
Sergio Conti
ANCONA (4-3-3): Lori, Barilaro, Cacioli, Capparuccia (37’ st Morbidelli), Di Dio, Bambozzi, Biso (24’ st Cazzola), Di Ceglie, Bondi, Pazzi, Degano (12’ st Tavares). A disposizione: Niosi, Cilloni, Gelonese, Mallus, Pizzi, Marfia. All. Cornacchini. FANO (4-2-3-1): Ginestra, Clemente, Torta, Santini, Nodari, Favo, Lunardini, Bracci, Coppari, Marconi (34’ st Vitali), Shiba (26’ st Cicino). A disposiozione: Tonelli, Fatica, Stefanelli, Righi, Forabosco, Pistelli, Antognoni. All. Omiccioli.
Arbitro: Massimi di Termoli.
Reti: 28’ pt Shiba, 40’ st Tavares, 47’ st Bondi.
Note ammoniti- Lunardini, Cacioli, Di Dio, Bambozzi-spettatori 1950 circa- angoli 13-1- giornata soleggiata.
ANCONA- Vittoria dei dorici sul Fano al termine di un incontro combattuto che ha visto il risultato in blico per i gli anconetatani fino al triplice fischio finale. La squadra di casa non è parsa brillante. Nonostante tutto, la vittoria anche se arrivata nei minuti di recupero, ci sta tutta, senza togliere nulla al Fano di mister Omiccioli, che sperva di portare via un pareggio dallo stadio del Conero. Alla fine le loro speranze non sono state premiate: contro la prima della classe che conclude al primo posto il girone di andata con sei lughesse di vantaggio dal Termoli e sette dalla Maceratese. Al 6’ del primo tempo Favo di prima intenzione conclude di poco sopra la traversa. Al 7’ i dorici si rendono pericolosi, con Pazzi, il portiere ospite si salva in angolo. Al 23’ il Fano mette paura alla difesa dorica Shiba, su cross di Coppari: Lori si salva da grande campione. Al 28’ i fanesi si portano in vantaggio con con un tiro dalla lunga distanza di Shiba: su un errore di Lori, che non blocca il cuoio, piano piano entra in rete. Al 32’ Bondi, con un colpo di testa sibila la traversa fanese. Al 36’ Nodari, da oltre trenta metri impegna Lori che si salva. Al 40’ Bondi (foto)su lancio di Pazzi, impegna Ginestra che si salva in angolo. Al 6’ della ripresa con un colpo di testa Biondi, susseguente ad un cross di Di Dio scalda le mani a Ginestra che si salva in angolo. Al 10’ l’ Ancona si rende pericolosa con una rovesciata di Pazzi, che accarezza la traversa ospite. Al 13’ Bondi, serve l’ accorrente Tavares, che a tu per tu con Ginestra conclude al lato. Al 23’ gli anconetani protestano vivacemete per un rigore sacrosanto non concesso per atterramento di Pazzi. Al 29’ Pazzi, con un colpo di testa sorvola la traversa di Ginestra. Al 40’ l’ Ancona perviene al meritato pareggio, Tavares, su passagggio di Morbidelli, gonfia la rete fanese. Al 44’ Pazzi, con un colpo di testa su cross di Cazzola, impegna Ginestra che blcca il cuoio. Nei minuti di recupero. Al 47’ Bondi, con un sinistro micidiale infila nel set il portiere fanese, che regala nel 33° derby la vittoria alla sua squadra.
L'ALTRAREPUBBLICA
domenica 22 dicembre 2013
domenica 15 dicembre 2013
RENATO CURI ANGOLANA 2
VIS PESARO 3
LA VIS PESARO VINCE NETTAMENTE CONTRO GLI ABRUZZESI
Dall’
inviato
Sergio
Conti
RENATO CURI ANGOLANA (4-4-2): Lupinetti, Natalini,
Cancelli, Farindolini, Mendoza Zuccotti, Di Camillo, Lib Alizadeh (10’ st Di
Domizio, 43’ st Cialini), Francia, Isotti, Vespa, Pagliuca. A disposiozione:
Angelozzi, Cialini, Scordella, D’ Anteo, Melone, Di Domizio, Sanci, Della
Sciucca, Colella. All. Bordoni.
VIS PESARO (4-4-2):Foiera, Dominici Eugenio, Dominici
Giovanni, Bianchi, Cusaro, Pangrazi, Costantino, Torelli, Chicco (24’ st Di
Carlo), Ridolfi (41’st Pieri), Bugaro. A disposizione: Osso, Bartolucci,
Tonucci, Omiccioli, Costantini, Rossoni, Di Carlo, Pieri, Tonici. All.
Cecchini.
Arbitro: Ragonesi di Perugia.
Reti: 17’ Costantino, 22’ Chicco, 26’ Costantino, 43’
Francia su rigore, 34’ st Francia su rigore.
Note- Espulso Francia per doppia ammonizione(36’ st)-
Ammoniti: Vespa, Torelli Alberto, Di Camillo, Pangrazi, Di Carlo, Dominici
Eugenio. Spettatori circa 350.
CITTÀ SANT’ANGELO
Il Renato Curi Angolana cade di
fronte al suo pubblico per 2
a 3. È sta una bella partita
giocata ad alti valori dalla Vis Pesaro. Merito maggiore se ottenuto contro gli
abruzzesi, in lotta per la permanenza in questo categoria. Gli abruzzezi forti
in ogni reparto, sicuramente non merita di certo l’ attuale posizione che
occupa in classifica. I biancoriis pesaresi, erano arrivati in abruzzo con la
speranza di fare bottino pieano e le sue intenzioni non solo state deluse al
termine di una contesa sempre combattuta e spettacolare. Al 17’ la Vis
Pesaro si porta in vantaggio su una girata al volo di Costantino, susseguente
ad un cross di Chicco, e batte imparabilmente il portiere Angolano. Dopo cinque
minuti i biancorossi pesaresi raddoppiano con Chicco: su tocco di Dominici
Giovanni: con un tiro al volo porta i pesaresi su due a zero. Al 26’ I pesaresi
fanno tripletta con Costantino, susseguente ad un tocco di Torelli Alberto. Al
43’ i padroni di casa accorciano le distanze su calcio di rigore, per fallo di
mano di Torelli Alberto: si incarica del tiro dal dischetto Francia che fa
secco Foiera. Al 6’ della ripresa Bugaro su calcio di punizione conclude di
poco fuori. Al 9’ Foiera (foto) devia sopra la traversa un concusione pericolosa di Pagliuca.
Al 22’ gli abruzzesi vanno vicino alla marcatura con Isotti, susseguente ad un
lancio di Francia: il portiere pesararese si salva in angolo. Al 34’ i padroni
di casa accorciano le distanze su calcio di rigore, molto incerto, per fallo di
Pangrazzi su Domizioso: batte dal dischetto Francia che batte seza pietà
Foiera. Al 37’ Il portiere biancorosso si supera regalando la vittoria alla su
squadra: Vespa, serve divinamente Francia, la sua conclusione viene deviata in
angolo miracolosamente dal portiere ospite. Che regala molto meritatamente i
tre punti alla Vis Pesaro. domenica 8 dicembre 2013
L’ANCONA SPEGNE I SOGNI DELL’ ISERNIA
ANCONA 3
ISERNIA 1
dall’inviato
Sergio Conti
ANCONA (4-2-3-1): Lori, Barilaro, Mallus,
Capparuccia, Di Dio, Bambozzi, D’Alessandro, Sivilla (2’ st Morbidelli),
Degano, Bondi (23’ st Cazzola), Tavares (39’ st Pizzi). A disposizione: Niosi,
Cilloni, Gelonese, Fabi Cannella, Hidalgo, Biso. All. Cornacchini.
ISERNIA (4-4-1-1): Navarra, Corbo, Pepe, Squitieri,
Pellegrino, Spasiano, Galano (36’ st Bianco), Fontana (11’ st Manocchio),
Colasante (28’ st Spiezia), Panico, Riccardi. A disposizione: Di Nenno,
Tartaglia, Perino. All. Scagliarini.
Arbitro: Bianchini di Cesena.
Reti: 33’ pt Colasante, 39’ pt Bondi, 9’ st Bondi,
20’ st Tavares.
Note- ammoniti: Pepe, Galano, D’ Alessandro,
Capparuccia- angoli 8-5, terreno in buone condizioni, spettatori 450 circa.
Ancona
I dorci hanno vinto con tanta fatica di fronte al suo
pubblico una partita tesa e non bella sul piano del gioco. Tutto considerato,
la squadra di casa ha meritato il successo, anche se il suo primo tempo e tutto
da dimenticare. L’ Isernia si è battuta con molta determinazione e coraggio,
andando per prima in vantaggio. Contro la prima della classe «4 punti di vantaggio dalla
Maceratese» non c’era proprio nulla da fare. Al 3’ del primo tempo Bondi(foto)
di prima intenzione impegna Navarra che si salva in angolo. Al 4’ i dorici si
rendono pericolosi con un colpo di testa di Bondi, che sibila la traversa
ospite, che riprende un calcio di punizione di Degano. Al 9’ su cross dalla
destra di Degano: colpo di testa di Tavares che batte il portiere iserniese: l’
arbitro annulla per probabile fuorigioco molto dubbio. Al 23’ Bondi, crossa per
la testa di Tavares, Navarra si salva da grande campione. Al 33’ su uno
svarione della difesa dorica Colasante, batte Lori. Al 34’ Tavarese a tu per tu
con il portiere ospite sbaglia clamorosamente la palla del pareggio. Al 35’
Bondi viene steso a terra al limite dell’ area da Galano: si incarica del tiro
dal dischetto Tavares, che si fa parare il rigore da Navarra, che termina sulla
traversa. Quattro minuti più tardi l’ Ancona perviene al pareggio: Degano,
crossa alla perfezione per la testa di Bondi, che gonfia la rete iserniese. Al
47’ Lori si stende per deviare un insidioso calcio di punizione di Panico. Al
6’ del secondo tempo Navarra si allunga e para una punizione di Degano. Al 9’ i
dorici si portano in vantaggio con un colpo di testa di Bondi, susseguente ad
un corner di Degano. Al 17’ Degano con un tiro di sinistro che termina di poco
sopra la traversa. Al 20’ l’ Ancona si porta in vantaggio: Barilaro, crossa per
l’ accorrente Tavares, con un colpo di testa buca la porta di Navarra. Al 27’
Degano, con un tiro al volo lambisce la traversa ospite. Al 28’ Navarra compie
un altro miracolo deviando in angolo con la punta del piede un tiro ravvicinato di Degano. Al 34’ Navarra, non trattiene la
sefera su tiro di Degano che termina sulla traversa. Al 43’ Degano con un colpo
di testa colpisce la traversa molisana.
domenica 1 dicembre 2013
LA VIS
PESARO FA UN REGALO ALLA FERMANA
FERMANA –
VIS PESARO 4 - 3
Dall’
inviato
Sergio
Conti
FERMANA
(4-3-3): Boccanera,
Mauro, Marini, Labriola, Bartolucci Alex, Misin, Vita (37’pt Iovannisci),
Marcolini, D’ Errico, Bellucci (17’ st Santoni), Negro (41’ st Mariani). A
disposizione. Savut, Miecchi, Romano, Marinucci Palermo, Rossi Lorenzo,
Camilli. All. Boccolini.
VIS
PESARO (4-4-2):
Foiera, Dominici Eugenio, Cusaro, Martini, Dominici Giovanni, Bianchi, Torelli
Alberto, Ridolfi (25′ st Di Carlo), Bugaro, Chicco, Costantino (37′ st
Cremona). A disposizione. Osso, Bartolucci Luca, Pangrazi, Omiccioli, Rossi
Nicolò, Pieri. All. Magi.
Arbitro: Tursi di Valdarno.
Reti: 17’ pt Bugaro, 31’ pt Bianchi, 5’ st
Misin, 10’ st Bellucci, 21’ st Negro, 26’ st Cusaro, 32’ st Misin
Note- ammoniti Ridolfi, Torelli Alberto,
Di Carlo- angoli 5-8. Giornata piovosa e fredda, terreno di gioco allentato-
allontanato al 21′ st Boccolini, spettatori 1000 circa.
FERMO- I ragazzi, di mister Magi, davvero molto ingenui, regalano tre punti d’oro alla Fermana di mister Boccoli, in vantaggio per 2 0 nella prima frazione di gioco. Sicuramente Magi dovrà lavorare molto con la speranza di ottenere il massimo dai suoi ragazzi, con molta determinazioe e coragggio il mister saprà mettere ordine nei reparti difensivi, le possiblilita e mezzi tattici non mancano di certo alla Vis Pesaro.Al 4’ del primo tempo Foiera si salva da un colpo di testa ravvicinato di Bellucci. Al 12’ Bianchi, tocca per Torelli Alberto: il portiere canarino si salva in angolo. Al 17’ la Vis Pesaro si porta in vantaggio con Bugaro, con un tiro in diagonale batte il portiere della fermana, susseguente ad passaggio di Bianchi. Al 22’ Vita di prima intenzione conclude sibilando la traversa ospite. Al 24’ con un colpo di testaa di D’ Eirico conclude di poco fuori dallo specchio della porta di Foiera. Al 28’ Chicco, su cross di Dominici Eugenio, la sua conclusione termina di sibilando il palo canarino. Al 31’ Bianchi, raddoppia per i pesaresi, su passaggio di Chicco, che in uscita gonfia la rete fermana. Al 35’ Bellucci in rovesciata sorvola di poco la traversa di Foiera. Al 41’ Marini con un colpo di testa susseguene ad un angolo di Negro, conclude di poco fuori dallo specchio della porta pesarese. Al 43’ Martini, salva sulla linea un colpo di testa di Bellucci, su cross Misin. Al 5’ Misin, con un tiro al volo batte Foiera, che in precedenza aveva ripreso un calcio di punizione di Negro. Al 7’ Dominici Giovanni, crossa per la testa di Costantino: il portiere canarino blocca con molta fatica. Al 10’ Bellucci, su cross di Negro pareggia per la Fermana. Al 21’ la Fermana usufruisce di un calcio di rigore: si incarica dele tiro dal dichetto Negro, il portiere pesarese rinvia, riprende lo stesso giocatore e porta la Fermana in vantaggio sul tre a due. Al 26’ la Vis Pesaro perviene al pareggio: su calcio di punizione di Bugaro, riprende Cusaro che con un colpo di testa batte il portiere fermanese. Al 32’ sorprendentemente la Fermana si porta in vantaggio, su uno svarione della difesa pesarese: Misin con un colpo di testa regala la vittoria alla Fermana. In tribuna stampa un enorme mazzo di fiori per ricordare il giornalista Mario Rossetti «57 anni» che da circa 35, seguiva le vicende della Fermana. I familiari visto la febbre alta hanno chiamato la guardia medica. Intorno a mezzanote e mezza e stato visitato dalla dottoressa di turno, per voce dei suoi familiari, e stato rassicurato che il malessere era dovuto da una forma influenzale. Da quel momento le sue condizaini peggioravano- e dopo circa quattro ore Mario era morto.
domenica 22 settembre 2013
JESINA 1
RENATO CURI
ANGOLANA 0
LA JESINA SI GODE LA PRIMA VITTORIA
di Sergio Conti
JESINA: Tavoni, Campana, Cardinali Mattia (37’ st
Giansante), Strappini Marco, Tafani, Tombari, Carnevali (29’ st Sassaroli),
Berardi, Pierandrei, Rossini, Rossi. All. Bacci.
RENATO CURI ANGOLANA: Angelozzi Fabio, Ricci,
Angelozzi Lorenzo (12’ st Natalini), Di Camillo, Di Francia, Marotta,
Spadaccini (43’ st Carpegna), Forlano, Pagliuca, Vespa, De Matteis (13’ st
Bongermano). All. Miani.
Arbitro: Catucci di Foggia.
Rete: 47’ st Berardi su rigore.
Note- espulso- Di Francia per doppia ammonizione (47’
st)-ammoniti: Ricci, Di Francia, Rossini, Natalini e Marotta.
JESI- Con una prestazione generosa anche
se non sempre lucida e ragionata, la Jesina su calcio di rigore ha superato gli
abruzzesi della Renato Curi Angolana. La Jesina è partia molto bene, mettendo
in mostra un gioco vivace e spumeggiante che ha sconcentrato e messo in
difficoltà la difesa abruzzese. L’ Angolana era arrivata a Jesi con la ferma
intenzione di portare a casa un pareggio che in diverse occasioni mette in
difficolta il portiere leoncello; alla fine ha dovuto arrendersi alla Jesina di
Bacci anche su calcio di rigore. Al 9’ del primo tempo Rossi su errore della
retroguardia angolana: solo davanti al portiere fallisce una grande occasione
per portare i leoncelli in vantaggio. Al 17’ Tombari con un colpo di testa
inpegna in angolo il portiere ospite susseguente ad un angolo di Cardinali. Al
21’ Berardi, crossa per l’ accorrente Rossini, la sua conclusione termina di
poco fuori dalla specchio della porta abruzzese. Al 25’ Pierandrei su tocco di
Strappini impegna in angolo il portiere ospite che si salva da grande campione. Al 27’ Rossini su calcio di punizine
dal limite scalda le mani a Angelozzi. Tre minuti più tardi Pagliuca fa gridare
al gol di prima intenzione chiama ad un miracoloso salvataggio Tavoni che si
supera salvandosi in angolo. Al 12’ della ripresa dalla lunga distanza
Strappini sorvola di poco la traversa della Renato Curi Angolana. Al 19’ Con un
tiro al volo Berardi lambisce la traversa ospite. Al 21’ Vespa si libera di due
uomini, la sua conclusione termina di poco fuori. Al 32’ Di Camillo si libera
di tre uomini crossa per la testa di Vespa, e chiama ad un difficile intervenzo
in angolo il portiere leoncello. Al 40’ Rossi con un colpo di testa ravvicinato
su cross di Tombari sfiora la traversa angolana. Al 47’ i leoncelli si portano
in vantaggio su calcio di rigore per fallo di Di Francia nei confronti di Sassaroli:
l’ arbitro decisamente concede il calcio di rigore alla Jesina; si incarica del
tiro dal dischetto Berardi che regala così i primi tre punti di questo
campionato alla sua squadra.
domenica 15 settembre 2013
SAMBENEDETTESE 4 FORSEMPRONESE 3
SAMBENEDETTESE A TUTTO GAS DOPPIETTA DI PADOVANI CONTRO
LA FORSEMPRONESE
di Sergio Conti
SAMBENEDETTESE: Zuccheri, Fiore, Gorini (19’ st
Tartabini), Baldini, Zebi, Borghetti, Padovani, De Rosa (24’ st Bacchiocchi),
Tozzi Borsoi, Varriale, Fedeli (11’ st Traini). All. Mosconi.
FORSE3MPRONESE: Ditomaso, Battistelli (21’ st
Marcolini), Rosati, Giorgini, Sannipoli, Piersanti, Lucchetti, Menconi (43’ st
Radi), Cecchini, Rossi, Bucefalo. All. Fucili.
Arbitro: Giaccaglia di Jesi.
Reti: 9’ pt Padovani, 35’ pt Tozzi Borsoi, 43’ pt
Padovani, 47’ pt Rossi su rigore, 14, st Varriale, 31’ st Zebi(autorete), 36’
st Cecchini. Note espuso- Giorgini- ammoniti Zuccheri e Giorgini.
Settatori 2100 circa. Angoli 6-2.
SANBENEDETTO DEL TRONTO- Le due formazioni si sono affrontate a viso aperto giocando del buon calcio mettendo in luce un grande agonismo e determinazione da entrambe le formazioni. Nel primo temo i locali di mister Mosconi spingono molto sull’ accelleratore, con successo concretizzando di tre reti di pregevole fattura. Nella ripresa si accontenta di contenere le sfuriate degli ospiti; come dire tre punti sono arrivati senza tanto sforzo. La Sambenedettese sicuramente sarà lo spauracchio di tante squadre in lotta per la promozione. Al 4’ del primo tempo Fiore dalla destra di prima intenzine impegna Ditomaso che si salva. Al 7’ Rossi di prepotenza impegna Zuccheri che salva la capitolazione. Al 9’ Padovani, riceve da Baldini un cross, con un tiro al volo batte imparabilmente il portiere pesarese. Al 17’ malinteso della difesa locale Rossi, ruba palla, con un tiro di forza chiama ad un miracolo il portiere sambenedettese che si salva da grande campione. Al 22’ Giorgini, su servizio di Lucchetti, impegna con un severo tiro Zuccheri. Al 24’ Ditomaso esce alla disperata su Varriale che si salva in angolo. Al 25’ Padovani si libera del suo angelo custode, in velocità vola verso Ditomaso con una coraggiosa uscita salva la capitolazione per la sua squadra. Al 30’ Ditomasso ancora protagonista su tiro di De Rosa che alza sopra la traversa. Al 35’ i rossoblù rivieraschi fanno doppietta con il loro capitano Tozzi Borsoi, susseguente ad un cross di De Rosa. Al 43’ Padovani, riceve un passaggio di Gorini, senza fatica fa tris per i locali. Al 47’ gli ospiti accorciana le distanze su calcio di rigore: Cecchini, viene atterato da Zuccheri rigore netto: si incarica del tiro Rossi che batte il portiere di casa. Al 3’ della ripresa Padovani su azione dalla bandierina di De Rosa, il portiere ospite si salva come puo. Al 6’ Varriale con un colpo di testa rovvicinato scalda le mani a Ditomaso. Al 9’ Tozzi Borsoi con una detonazione conclude di poco fori. Al 14’ la sambandettese fa poker: Padovani tocca per Tozzi Borsoi che vede libero Varriale che gonfia la rete pesarese. Al 31’ la Forsempronese va in rete con Zebi, che devia nella sua porta il pallone alle spalle di Zuccheri. Al 36’ Cecchini, riceve un cross dalla sinistra di Rossi, che senza difficoltà entra in area e batte il portiere di casa. Allo scadere viene espuso per doppia ammnizione Giorgini.
domenica 8 settembre 2013
VIGOR SENIGALLIA 2 SAMBENEDETTESE 3
SAMBENEDETTESE PUNGENTE CON I GOL DI BOMBER TOZZI
BORSOI
di Sergio Conti
VIGOR SENIGALLIA: Moscatelli, Zandri, Gregorini S (25’ st Spezie), Giraldi, Mistura, Gregorini T. ,Olivi (36’ st Rossetti), Carboni, Battisti, Siena (2’ st Morganti), Pesaresi. All. Trillini. SAMBENEDETTESE: Zuccheri, Tartabini, Gorini, Baldini, Viti, Borghetti, Padovani (27’ st Traini), Derosa (30’ st Zebi), Tozzi Borsoi, Variale (10’ st Galli), Fedeli.All.Moscini. Arbitro: Monaldi di Jesi.
Reti: 17’pt Tozzi Borsoi, 37’ pt Borghetti, 14’ st Tozi
Bosoi, 21’ st Padovani, 48’ st Pesaresi
su rigore.
Note espulso- Viti (48’ st)-ammoniti Tartabini, Fedeli,
Gregorini, Derosa e Galli.
SENIGALLIA- Le due compagini si sono affrontate con la piena intenzione di superarsi a vicenda. Dopo una mole di gioco costruita da entranbe le formazioni che hanno appasionato il pubblico presente al comunale senigalliese, la sambenedettese più aduta batte i vigorini e trona a casa con i tre punti.Al 2’ del primo tempo Baldini conclude di poco fuori dallo specchio della porta senigalliese. Tozzi Borsoi manda di poco fori su una difettosa respinta della difesa leoncella (3’ ). Al 7’ su calcio di punizione Tozzi Borsoi, la sfera sibila il palo di Moscatelli e termina sul fondo. Baldini serve Tozzi Borsoi, con rasoterra impegna severamente Moscatelli (12’).Quattro minuti più tardi Battistini conclude di poco sul fondo per i locali. Al 17’ la Sambenedettese si porta in vantaggio con Tozzi Borsoi, susseguente ad una prepotente discesa sulla destra di Padovani. Al 23’ i padroni di casa si rendono pericolosi con Battisti, che chiama ad un difficile salvataggio in angolo Zuccheri. Al 30’ Pesaresi accarezza il palo della porta sambenedettese. La Vigor Senigallia perviene al pareggio con Borghetti, su tocco di Pesaresi, che batte imparabilbemente Zuccheri (37’). Padovani manda di popo fuori(40’). Al 14’ della ripesa la sambenedettese fa doppietta con Tozzi Borsoi, che raccoglie un tiro dalla bandierina di Padovani. Al 15’ Moscatelli si salva in angolo si tiro insidioso di Fedeli. Padovani colpisce il palo per gli ospiti (17’). Al 21’ La Sambenedettese fa tripletta con Padovani, battendo imparabilmente il portiere locale. Al 28’ Tozzi Borsoi stampa la sfera sul palo di Moscatelli. Al 31’ la Vigor Senigallia va vicino alla rete con Battisti, con un pallonetto salta Zuccheri: Borghetti con spaccata salva sulla linea. In zona cesarini la Vigor Senigallia accorcia le distanze su calcio di rigore; Viti, ferma irregolarmente Pesaresi, e l’ arbitro concede il calcio di rigore che lo stesso giocatore insacca.
domenica 7 luglio 2013
SIAMO IN MANUTENZIONE
SIAMO IN MANUTENZIONE
GLI
AGGIORNAMENTI DEL SITO
E
LA PUBBLICAZIONE DEI COMMENTI
RIPRENDERANNO
MOLTO PRESTO
BUONE VACANZE
venerdì 5 luglio 2013
AL BANO E ROMINA POWER TORNANO INSIEME (PER CANTARE)
Al Bano e Romina Power tornano a cantare insieme a 14 anni
dal divorzio e a 18 dall'ultima apparizione pubblica in coppia: una reunion che
sembrava impensabile per la musica melodica italiana per una delle separazioni
più chiacchierate. Eppure, rivela il settimanale 'Gente' nel numero in edicola
domani, gli ex coniugi si esibiranno insieme per due concerti in Russia. Il
cantautore di Cellino San Marco, che in Russia è una star e viene chiamato
'Maestro Felicità', sembra aver convinto la sua ex moglie in seguito a una
trattativa segreta portata avanti da un potente imprenditore russo. Pare che a
Mosca ci siano già i manifesti di un festival di tre giorni dedicato alla
musica italiana al Crocus Hall, dove la rinata coppia artistica si esibirà al
17 e il 18 ottobre. La Power pare aver dato il suo benestare: «Dopo tutto è il
padre dei miei figli e l'uomo che ho amato, ed è importante lasciarsi alle
spalle vecchi rancori», ha affermato. Alla rottura della coppia, seguitissima
dai rotocalchi, dette una spinta decisiva la scomparsa della figlia Ylenia
Carrisi nel gennaio del 1994 a New Orleans.
giovedì 4 luglio 2013
CANOTTAGGIO/TERZA COPPA DEL MONDO LUCERNA
di Paola Maurizio
Sono quasi 650 gli atleti iscritti alla Coppa del Mondo di
Lucerna (Svizzera) che, provenienti da 43 paesi, gareggeranno sulle acque del
mitico Rotsee. La Germania sarà presente con 24 equipaggi, seguita dalla Gran
Bretagna con 18. Nuova Zelanda e Italia schierano, entrambi, 17 barche. Le due
specialità con il maggior numero di iscritti sono, negli uomini, il singolo (24
barche) e il due di coppia (21); nelle gare femminili è sempre il singolo ad
avere più barche iscritte (19) insieme al doppio pesi leggeri con 15. Nel
singolo uomini i primi quattro finalisti nella Coppa del Mondo di Eton Dorney
saranno nuovamente uno contro l’altro a Lucerna. Per Ondrej Synek (Repubblica
Ceca), medaglia d'argento olimpica nel 2012, e per il britannico Alan Campbell,
medaglia di bronzo a Londra 2012, primo e secondo rispettivamente a Eton
Dorney, si prevede un’altra gara emozionante anche a Lucerna. Gli altri
sfidanti saranno probabilmente, ancora una volta, Marcel Hacker (Germania) e
Georgi Bozhilov (Bulgaria). Il doppio neozelandese di Hamish Bond e Eric
Murray, vincitore a Eton Dorney il mese scorso, avrò contro rivali provenienti
dalla Francia, dalla Germania, dall’Italia (Romano Battisti e Francesco Fossi)
e dalla Polonia: tutti equipaggi che possono aspirare a salire sul podio di
Coppa del Mondo. La campionessa olimpica di Londra 2012, Mirka Knapkova della
Repubblica Ceca, ha fatto il suo debutto in questa stagione ai Campionati
Europei dove ha vinto l'oro. La Knapkova dovrà affrontare per la prima volta in
questa stagione l’australiana Kim Crow, che ha vinto il bronzo alle Olimpiadi
del 2012, ed Emma Twigg (Nuova Zelanda), che si è piazzata quarta a Londra 2012
e ha vinto l'oro a Eton Dorney poche settimane fa. Nel doppio pesi leggeri
femminile sono le tedesche Lena Mueller e Anja Noske le favorite per aver vinto
un argento agli Europei di Siviglia e un oro nella Coppa del Mondo di Eton. Per
la prima volta in questa stagione affronteranno le neozelandesi Julia Edward e
Lucy Strack, e dovranno guardarsi, inoltre, dalle inglesi Kathryn Twyman e
Imogen Walsh, bronzo a Sydney e argento a Eton Dorney, e le azzurre Elisabetta
Sancassani e Laura Milani campionesse europee a Varese 2012 e Siviglia 2013.
Dopo le prime due prove di Coppa del Mondo 2013, a condurre la classifica è la
Gran Bretagna con 140 punti seguita dall'Australia con 99 punti e la Nuova
Zelanda con 97 punti.
mercoledì 3 luglio 2013
BARBARA BERLUSCONI 'E' VERO, STORIA CON PATO FINITA
E sul
settimanale 'chi' lei e' tra le braccia di un nuovo ragazzo
“Dopo due anni e mezzo di amore e di molte cose belle la
distanza ha messo un punto finale alla relazione": con questo messaggio su
Twitter l'ex attaccante del Milan Alexandre Pato, da gennaio in forza al
Corinthians, ha annunciato la fine della relazione con Barbara Berlusconi, la
figlia del presidente rossonero Silvio Berlusconi. B.BERLUSCONI CONFERMA
ROTTURA CON PATO, E' MIA VITA PRIVATA - "Confermo la notizia ma non ho
commenti da fare: è la mia vita privata". Barbara Berlusconi, interpellata
dall'ANSA, non ha voluto aggiungere altro a proposito della fine della sua
relazione con Alexandre Pato, che durava da oltre due anni. CLAMOROSO SU “CHI”:
BARBARA TRA LE BRACCIA DI UN NUOVO RAGAZZO - Due settimane fa le dolci immagini
di Barbara Berlusconi abbracciata ad Alexandre Pato in Sardegna. Ora, in
esclusiva su Chi in edicola da domani, mercoledì 3 luglio, altre immagini di
effusioni e tenerezze inequivocabili sul pontile di Villa Certosa, ma questa
volta i protagonisti sono in parte diversi: lei è sempre Barbara Berlusconi,
dirigente d'azienda italiana, consigliere di Fininvest e del Milan, lui,
invece, si chiama Pietro, un bel ragazzo di origini semplici, che fa parte del
giro della compagnia di lady Barlusconi. Il settimanale riporta anche le
immagini di una serata di Barbara e di Pietro al Billionaire insieme con un
gruppo di amici, durante la quale la coppia, sempre più incurante dei presenti,
ha continuato a divertirsi, mostrando intesa e attrazione. Un bacio via l’altro
e un ballo via l’altro.
domenica 30 giugno 2013
PARROCO MUORE STRONCATO DA MISTERIOSO VIRUS CONTRATTO IN
CROAZIA
È morto mattina don Lino Guerzoni, il parroco 62enne di
Fiesso Umbertiano che a fine maggio si era risvegliato da un coma dopo
un'infezione che avrebbe contratto in Croazia per un intervento ai denti. La
triste notizia si è sparsa in paese con un prolungato suono di campane, così ha
voluto l’aiutante del parroco, don Giorgio Munerato. Erano le 10.30 quando a
Fiesso sono iniziate a suonare le campane:in molti pensavano fossero per un
matrimonio, che in realtà era nel pomeriggio. Anche il vescovo Lucio Soravito
De Franceschi ha ricordato il religioso in occasione della messa celebrata ad
Adria per i 50 anni della sua ordinazione. Don Lino Guerzoni - che era
originario di Castelnovo Bariano dove è stato prete per 13 anni - era stato
ricoverato all'ospedale di Rovigo all’inizio di aprile, nel reparto malattie
infettive. Dopo essere caduto in stato di coma, si era risvegliato a fine
maggio. Dietro alla malattia c’è un giallo: nel mirino è un intervento di un
impianto dei denti effettuato in Croazia, che appunto potrebbe avere provocto
l’ infezione da un virus poi rivelatosi letale. «È rimasto in ospedale per 50
giorni - racconta una parrocchiana fiessese - Un paio di settimane fa sembrava
essere migliorato, però ci attendavamo questa notizia. Avrebbe compiuto 63 anni
a fine settembre, ma sembrava ne avesse una cinquantina. Era un parroco molto
attivo: andava via in motocicletta, amava fare fotografie e usare il computer.
Quando era uscito dal coma si parlava di miracolo». I parrocchiani hanno
provato a chiamare la Curia Vescovile, ma essendoci stata la celebrazione ad
Adria con tutti i parroci non è stato possibile avere maggiori notizie sul
decesso». L'insediamento di don Lino Guerzoni nella parrocchia della Natività
di Fiesso era avvenuta agli inizi di ottobre del 2006. Ultimamente era balzato
agli onori delle cronache, a fine gennaio scorso, quando aveva deciso di
chiudere le porte della chiesa nel pomeriggio a causa delle troppe offerte che
venivano rubate da ignoti.
sabato 29 giugno 2013
DI PIETRO CI RIPROVA: DOMANI IL NUOVO SEGRETARIO IDV
Congresso IdV, l'ex pm: «Togliere il nome di Di Pietro
dal logo IdV sarà un vantaggio». In corsa come segretario Niccolò Rinaldi e
Ignazio Messina
Togliere il nome di Di Pietro dal logo di Italia dei valori
«sarà un vantaggio competitivo, se sapremo ripartire dalla base. Saremo il
primo partito a dimostrare che con umiltà ma anche con determinazione vuole
lavorare come squadra». Lo ha detto lo stesso fondatore dell'Idv, in uno dei
suoi interventi alla seconda giornata del Congresso straordinario per decidere
il nuovo leader e scegliere il nuovo simbolo. «Stiamo dimostrando a tutti - ha
detto Di Pietro - che stiamo facendo un congresso vero. Ci sono persone che
hanno espresso posizioni diverse e ciò vuol dire che c'è voglia di
partecipare». «Saremo il primo partito che va oltre il suo fondatore - ha
spiegato Di Pietro - Vogliamo rinnovare l`Italia dei Valori e anche il simbolo
dovrà rappresentare la svolta. Per questo, la scelta spetterà direttamente a voi
cittadini», ha detto Di Pietro rivolgendosi alla platea presente in sala e agli
utenti che seguono i lavori in diretta streaming. Il fondatore di Idv ha
lanciato anche il concorso creativo per il nuovo simbolo del partito. «Chi
vorrà partecipare all`iniziativa - ha detto - potrà inviare le proprie proposte
all'indirizzo concorsosimbolo italiadeivalori.it». Il simbolo che risulterà
vincente verrà presentato in una conferenza stampa insieme al neo segretario
del partito e ad Antonio Di Pietro. Il nuovo segretario di Italia dei valori
verrà scelto domani attraverso votazioni su tutto il territorio nazionale: gli
iscritti potranno votare online oppure nei seggi oppure nei seggi istituiti nel
territorio. La scelta sarà fra due candidati: l'avvocato civilista Ignazio
Messina, il capodelegazione Idv al Parlamento europeo Niccolò Rinaldi. Nicolò
Scalera, fino ad oggi pomeriggio ancora in corsa, ha rinunciato alla propria
candidatura e l'ha associata a quella di Rinaldi. Tra gli interventi della
giornata, oltre ai rappresentanti del territorio, che hanno espresso il proprio
appoggio ai diversi candidati, quello del filosofo Gianni Vattimo,
europarlamentare dell'Idv, che ha espresso il suo sostegno a Niccolò Rinaldi a
segretario nazionale. «Ci sono scelte politiche in Italia che stanno
condannando il centrosinistra e il Pd ad appiattirsi su Berlusconi e a pregarlo
addirittura di non mollarci», ha detto Vattimo, che ha ribadito la necessità di
«confermare il nostro impegno sui temi sociali e riappropriarci delle nostre
grandi battaglie. Solo se riusciremo ad essere politicamente alternativi al Pd
riusciremo a cambiare il Pd stesso e il centrosinistra. Per fare questo - ha
aggiunto - è necessario che il prossimo segretario costruisca una posizione
politica coerente e di ampie vedute, in grado di rispondere alle nuove sfide
epocali che ci attendono e capace di esprimere una sintesi efficace tra i
contenuti di tutte le mozioni, che meritano tutte attenzione nelle loro
specificità».
venerdì 28 giugno 2013
DE GREGORIO: CORROTTI SENATORI PATTEGGIA E INCASTRA BERLUSCONI
L'ex parlamentare Pdl ha ottenuto un anno e otto mesi: «Sarei stato inseguito tutta la vita come Al Capone»
Che giovedì sarebbe stato per il Cav. l’ennesima giornata
complicata era probabile. Non così fosca, però. Così se quella ricevuta dalla
Cassazione è una doccia fredda il pg conferma, pur riducendolo del 15% il danno
subìto dalla Cir di De Benedetti ai tempi del Lodo Mondadori quella gelata
arriva dal sedicesimo piano della Torre B del palazzo di Giustizia di Napoli.
Qui, dove è in corso la prima udienza del giudizio preliminare sulla
compravendita dei senatori da parte dell’allora Casa delle libertà ai danni del
governo Prodi, l’imputato Sergio De Gregorio cala sul tavolo una carta che mette
parecchio nei guai gli altri due coimputati, Silvio Berlusconi e Valter
Lavitola. L’ex senatore Pdl decide infatti di patteggiare una pena di un anno e
otto mesi per l’accusa di corruzione. Significa che accetta l’accusa per quella
che è, cioè di essersi prestato a un patto corruttivo in cui Berlusconi
chiedeva di comprare senatori per far cadere il governo Prodi nato già zoppo
nel 2006 per colpa del Porcellum. Berlusconi l’aveva chiamata «Operazione
libertà». E il primo guerriero in campo fu proprio l’allora senatore De
Gregorio che, entrato in Parlamento con l’Idv, passò armi e bagagli nel giro di
un paio di mesi tra le file nemiche. Il tutto in cambio di tre milioni di euro
che Berlusconi dette a De Gregorio e alla sua Fondazione Italiani nel mondo. De
Gregorio ha riempito decine di pagine di verbali con i magistrati di Napoli
raccontando i segreti dell’«Operazione Libertà» (su cui sta scrivendo un
libro). La procura aveva chiesto il giudizio immediato. Era l’11 marzo, giorno
in cui poi i parlamentari Pdl decisero di marciare in 130 sul tribunale di
Milano. Il gip aveva respinto la richiesta suggerendo semmai l’imputazione di
finanziamento illecito ai partiti. Si arriva a ieri, all’avvio dell’udienza
preliminare. E alla scelta di De Gregorio che, anche se non formalmente,
inguaia i coimputati Berlusconi e Lavitola. I destini dei tre adesso si
dividono. L’avvocato Carlo Fabbozzo, legale di De Gregorio, ha ottenuto un anno
e otto mesi di pena (sospesa perché sotto i due anni) e chiude il debito
dell’ex senatore nei confronti della giustizia. Ma se il gip ha accettato il
patteggiamento sull’ipotesi di corruzione, significa che intende andare a
processo per la stessa ipotesi di reato nei confronti di Berlusconi e Lavitola.
Il Cavaliere non potrebbe sopportare un nuovo processo per corruzione, e questa
volta con l’odiosa aggravante di aver agito per condizionare la vita politica
del paese. Se Lavitola è comparso in aula con il braccialetto elettronico
perché ancora agli arresti domiciliari dopo quindici mesi di detenzione
preventiva, De Gregorio ha tenuto fuori dall’aula un lungo sermone circa le
radici della sua scelta. Che sono tra il mistico e il politico. «Sarei stato
inseguito tutta la vita come Al Capone...» ha detto riferendosi al fatto che
«il padre defunto gli è apparso in sogno dicendogli di dire tutto quello che
sapeva su Berlusconi». E poi, «avete visto Lavitola che razza di guai sta
passando per conoscere chissà quali segreti...». Sensi di colpa moltiplicati da
una sensibilità tutta napoletana, si sono aggiunti ad un «seppur tardivo senso
di responsabilità nei confronti dei miei elettori. Dovevo ammettere le mie
colpe». Dice di aver chiesto scusa a Romano Prodi («sono stato uno stalker»). E
Silvio Berlusconi, «l’uomo che avevo emulato negli anni», il leader del suo
«primo amore», è stato «una delusione», una persona «sbagliata al servizio
della quale ho messo le mie disponibilità». Da lui, insiste, «sono stato
accolto con affettuosità strumentale». Poi l’affondo: «Sono stato conseguente
alla mia decisione. Racconterò queste vicende in aula come testimone, se ci
sarà un processo. Mi avevano offerto di restare in Senato il 19 dicembre, ma al
coordinatore del Pdl Denis Verdini ho detto no. Non credo alla possibilità di
sfuggire alla giustizia rifugiandosi in Parlamento; non lo credo per me, non lo
credo per altri». Ha scelto di parlare solo dopo la fine del mandato
elettorale, «perché prima mi sarei vergognato. Ho accettato un finanziamento in
nero al mio movimento. Se non lo avessi fatto, non saremmo qui a parlare. Io ho
detto ai pm la verità non cose che non sapevo o questioni che sapevo de relato,
ma solo i fatti di cui sono stato testimone». Un lungo sermone, appunto.
Messaggi diretti a qualcuno? Vedremo. Intanto i legali di Berlusconi hanno
presentato due eccezioni. La prima sulla competenza territoriale che è del
Tribunale di Roma. La seconda riguarda il «non luogo a procedere» in base alla
norma costituzionale sull’insindacabilità del voto dei parlamentari (art. 67
della Costituzione). Il gip Primavera risponderà il 19 luglio, nella prossima
udienza. Sarà una lunga battaglia. Su cui incombe l’incognita Lavitola: l’ex
giornalista deciderà di raccontare tutto quello che sa? Alle cronache sono già
noti i casi di altri due senatori di centrosinistra che rifiutarono di passare
al centro destra dietro offerta di danaro (Pallaro e Caforio, Idv). È un fatto
che Prodi cadde per un pugno di voti. Intanto Codacons e Idv sono stati ammessi
come parti civili del processo. Le nuove pretese del Pdl di riformare la giustizia
e normalizzare i magistrati nascono, ieri, soprattutto da qua.
giovedì 27 giugno 2013
PANORAMA: «PER BEPPE GRILLO VACANZE A SCROCCO IN VALTUR»
Spunta anche il nome di Beppe Grillo tra i vip che avrebbero
ricevuto «un trattamento di favore» per i soggiorni alla Valtur dalla società
guidata a lungo dall`imprenditore trapanese Carmelo Patti e che oggi si trova
in amministrazione straordinaria. Lo rivela il settimanale 'Panorama', nel
numero in edicola da domani, ricostruendo, nel dettaglio, quando e con quali
modalità l`ex comico oggi leader del M5S ha trascorso le vacanze nelle
strutture Valtur di Baia di Conte in Sardegna e al Sestriere. Dal 2002 al 2007
- secondo 'Panorama' - Grillo con i suoi familiari e amici (formando un gruppo
anche di dieci persone) avrebbe soggiornato nei villaggi Valtur usufruendo di
sconti fino al 70 per cento. In un'occasione, a Sestriere nel 2002, risulta dai
documenti consultati da 'Panorama' che Grillo non avrebbe pagato i 12mila euro
del conto per un «cambio merci», probabilmente per uno spettacolo agli ospiti
del villaggio. Nell’ inchiesta sulle «Vacanze a scrocco» alla quale Panorama
dedica la copertina vengono raccontati anche numerosi altri casi di politici,
vip, giornalisti, sportivi che avrebbero soggiornato gratis o a condizione di
estremo favore nelle strutture Valtur.
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