sabato 13 ottobre 2012


LA LEGA: «STOP A FORMIGONI IN LOMBARDIA SI VOTA AD APRILE»


La Lega nord richiede che tutti i consiglieri regionali rinviati a giudizio si dimettano immediatamente. La decisione è stata presa dal consiglio federale di oggi -Bossi «strappa» la scopa a Maroni di Toni Jop -Salvini: il governatore è arrogante, lo faremo dimettere noi. L'approvazione di una nuova legge regionale entro natale «per poter così far coincidere il voto della Regione Lombardia con le elezioni politiche di aprile in un unico election day». È questa la posizione decisa dalla Lega nord durante il consiglio federale convocato questa mattina dal segretario Roberto Maroni per fare il punto sulla strategia da tenere in Lombardia dopo l'arresto dell'assessore alla casa Domenico Zambetti. Il consiglio, si legge nel comunicato diramato al termine della riunione, ha anche «dato mandato al segretario federale Maroni e al segretario lombardo, Matteo Salvini, di gestire la questione sia per quanto riguarda il nuovo assetto regionale che per la durata della legislatura». Ma tra i punti «prioritari» individuati dal consiglio c'è anche un termine temporale per la legislatura, con il Carroccio che chiede di andare al voto ad aprile insieme alle politiche.                                          

                                                                                                              r.c.p.s.d.m.
Aggregatore notizie RSSShareContatore visite gratuito



venerdì 12 ottobre 2012


CAMUSSO: «SAREMO IN PIAZZA IL 20 OTTOBRE GOVERNO TAGLIA ANCORA I SALARI»

«Il governo pensa che bisogna ridurre i salari e aumentare gli orari di lavoro, ma dimentica che è quel che è avvenuto nel nostro paese negli ultimi dieci anni».In Cgil si lavora alla manifestazione del 20 ottobre e Susanna Camusso anticipa i motivi che porteranno il sindacato in piazza. «Se si guarda la serie storica, è proprio quello che è successo e ciò nonostante la produttività è scesa di venti punti, quindi - ha sottolineato - non è la ricetta giusta, ma anzi è una delle ragioni per cui gli investimenti si sono spostati dalla produzione alle delocalizzazioni e alla finanza». Il che, secondo il segretario generale della Cgil, caratterizza il decreto stabilità come fortemente recessivo: «Dà una risposta profondamente recessiva - e non dà risposte ai giovani di questo Paese». Punto nodale, il lavoro. Nel merito la Cgil pone due condizioni «precise: la tutela del potere di acquisto non va messa in discussione e va realizzata nel contratto nazionale», poi serve «innovazione dei contratti di secondo livello attraverso un confronto sugli orari e il riconoscimento delle professionalità che è stata ampiamente depressa». Rispetto poi al nodo 'demansionamenti': «Diciamo no punto. Vorremmo capire la ragione per cui dopo aver invocato l'innalzamento dell'età pensionabile ora si parli di demansionamento. Perché una persona, invecchiando, diventa più scema? Questo significa prendere a schiaffi le persone». Commentando invece l'idea di contratti part time per i lavoratori più anziani per favorire l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro il problema è la riforma delle pensioni: «proposta perfetta- dice Camusso- ma bisogna cambiare il quadro normativo a meno che le imprese non ci dicano che sono pronte a pagare tutti i contributi e allora la sottoscriviamo in pochi secondi».                      m.d.s.a.p.c.r.
Aggregatore notizie RSSShareContatore visite gratuito



giovedì 11 ottobre 2012


MOTOCROSS DELLE REGIONI RITORNA IL TROFEO«ALBERTO MORRESI»

di Sergio Conti

Questo è la manifestazione che accomuna la grande passione di un uomo, di cui tutti ricordano il lavoro svolto a favore di questo sport, e la realtà di oggi che vede il Motocross in grande spolvero. I tempi moderni di questa specialità sono alquanto risaputi e con la seconda edizione del Trofeo delle Regioni - Alberto Morresi raccolgono tutta l’enfasi del caso. Siamo dunque pronti a riassaporare la voglia di Motocross dei nostri piloti più appassionati, coloro che tutte le domeniche solcato i tracciati regionali e che ora sono proiettati in un contesto che li rende grandi ed importanti. Il tracciato del Monterosato, modificato ed addolcito rispetto alla configurazione da mondiale è pronto ad accogliere la pattuglia dei piloti delle Regioni d’Italia che hanno risposto ad unisono alla chiamata. Diciassette regioni più alcune delegazioni per un totale di oltre 30 compagini rappresentative, circa 120 piloti che scenderanno in pista il prossimo week end sotto la bandiera della propria regione d’appartenenza. Insomma, un “Nazioni di casa nostra”!La formula di gara per il Trofeo delle Regioni prevede che ciascun Comitato Regionale FMI possa schierare da una ad un massimo di due squadre. Ogni squadra o rappresentativa regionale dovrà essere composta da un pilota di ciascuna classe (massimo 4 piloti, minimo 3) residenti nella regione stessa. La squadra potrà essere così composta: un pilota nella 125 (Under 17, ma aperta anche ai Senior del Minicross purché quattordicenni), un pilota nella MX2 e uno nella MX1, per questa edizione si aggiungerà anche un pilota Over 40 in formula Open; sono escluse le licenze Elite, questo per rimarcare la possibilità di riservare tale manifestazione agli atleti regionali, dedicando loro una giornata “di festa”, dove lo spirito di gruppo rimarca ancor più la passione per lo sport praticato. Il programma prevede, sabato pomeriggio, la presa visione del tracciato con le prove ufficiali, mentre domenica mattina si svolgeranno le qualificazioni e nel pomeriggio le manche decisive. Ricordiamo che la squadra da battere è quella delle Marche, dominatrice della passata edizione. FX Action è stata chiamata ancora una volta ad essere presente come supporto all’organizzazione dell’ormai navigato sodalizio marchigiano. Una manifestazione, ricordiamo, intitolata alla memoria di Alberto Morresi, vice-presidente vicario della Federazione Motociclistica Italiana e Presidente della Commissione Tecnico Sportiva Nazionale, scomparso 4 anni fa. FX Action ha fortemente sostenuto il fatto di rispolverare l’idea che tale evento potesse ritornare in auge e la conferma del successo di questa formula, vissuta nella passata edizione, né accresce l’interesse arricchendo anche la promozione della specialità. Sabato sera, poi, intorno alle 20,30 presso il ristorante del circuito si svolgerà una festa organizzata dal Moto Club Monterosato e da FX Action con un buffet per tutte le squadre e addetti ai lavori, un sano ed importante momento di unione.
Orario- Sabato 13- 09:00 -11:00 Operazioni preliminari (tutte le categorie) 11:15 - Briefing con i Delegati 13:30 – 13:50 Prove Ufficiali MX1 (20 minuti) 13:55 – 14:15 Prove Ufficiali MX2 (20 minuti) 14:20 – 14:40 Prove Ufficiali 125 (20 minuti) 14:45 – 15:05 Prove Ufficiali Over 40(20 minuti)15:30–15:50.Qualificazioni MX1 (20 minuti)15:55–16:15. Qualificazioni MX2 (20 minuti)16:20–16:40.Qualificazioni 125 (20 minuti)16.45 – 17: 05. Qualificazioni Over 40 (20 minuti) 17: 30 Briefing con i piloti.Domenica 14- 08:30–08:40 Warm up MX1 (10 minuti)08:45-08:55 Warm up MX2 (10 minuti) 09:00 – 09:10 Warm up 125 (10 minuti) 09:15-09:25 Warm up Over 40 (10 minuti)09:40-Presentazione delle squadre Chiusura P.P. - Partenza.Gara 10:45 – 10:55 1a corsa MX1 (20' + 2 giri)11:25 - 11:35 1a corsa MX2 (20' + 2 giri)12:05 – 12:15 1a corsa 125 (20' + 2 giri)12:45 - 12:55 1a corsa Over 40 (20' + 2 giri) 14:30 – 14:40 2a corsa MX1 (20'+ 2 giri) 15:10 - 15.20 2a corsa MX2 (20' + 2 giri)15:50 – 16:00 2a corsa 125 (20' + 2 giri)16:30 - 16:40 2a corsa Over 40 (20' + 2 giri).
Aggregatore notizie RSSShareContatore visite gratuito



mercoledì 10 ottobre 2012


LA PIOGGIA NON FERMA L''ONDA ROSSA' «A RISCHIO 300MILA POSTI DI LAVORO»

Quasi duemila operatori balneari provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento oggi alla ‘Rotonda’ di Senigallia, per protestare contro la direttiva Bolkestein, che dal 2015 obbliga le aziende balneari a concorrere attraverso un’asta pubblica per ottenere le concessioni. Secondo il Sib, il sindacato italiano balneari della Confcommercio, che ha organizzato la manifestazione, è a rischio il futuro di 30 mila imprese e 300 mila posti di lavoro. E nemmeno la pioggia ha fermato l'esercito degli imprenditori. Con striscioni, cartelli e fischietti l’’Onda rossa’, un corteo di bagnini in maglietta di colore rosso e giubbetto di salvataggio, si è data appuntamento in piazza della Libertà, per poi sfilare sotto l’acqua fino al Foro Annonario, rallentando il traffico lungo la Ss 16. Non sono mancati momenti di tensione, ma in generale la protesta si è svolta pacificamente.Fra loro anche Marcello Di Finizio, l’imprenditore triestino salito sulla cupola di San Pietro pochi giorni fa, applauditissimo dai colleghi. Di Finizio ha scaldato gli animi: «Dovete far sentire la vostra voce - la sua incitazione - portando avanti la vostra battaglia anche quando vi fermano. Io non mi fermerà, anche se dopo piazza San Pietro ho ricevuto un foglio di via obbligatorio che mi vieta di mettere piede a Roma per tre anni». Secondo Riccardo Borgo, presidente del Sib, «occorre che il governo ci metta la volonta’ politica». «Chiediamo di sederci attorno a un tavolo - ha poi aggiunto - e ragionare, senza pregiudizi e preconcetti,per realizzare un percorso condiviso». «La situazione è già drammatica anche per tutto l’indotto - ha dichiarato Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Confindustria - le nostre aziende fornitrici sono tutte artigiane e di piccola dimensione, sono solo aziende italiane e tutte già in crisi: chi produce lettini, ombrelloni e attrezzature da spiaggia non vende più nulla perchè gli operatori non fanno investimenti e non riescono più a pianificare». Tutti d’accordo sul ‘no alle aste pubbliche’, che metterebbero a rischio gli investimenti finora sostenuti dagli operatori delle spiagge e che favorirebbero i grandi gruppi. Non tutti d’accordo, invece, sulla presenza dei politici alla manifestazione di oggi. Bersagliato di fischi l’intervento del deputato della Lega nord Gianluca Pini, a causa della presa di posizione del suo partito sulla direttiva Ue. Al contrario, numerosi sindaci e amministratori locali di Comuni dell’Adriatico e del Tirreno hanno espresso sostegno alla categoria, mentre il deputato dell’Idv David Favia ha garantito pressioni sul Governo perchè solleciti una revisione della direttiva. «Domani sentiremo che cosa ci dirà il ministro del Turismo Gnudi, che ha convocato le organizzazioni di categoria - ha detto Favia - ma dovete essere tutti a Roma con noi e con le Regioni».                                                 
                                                                                                           m.d.s.a.p.c.r.Aggregatore notizie RSSShareContatore visite gratuito



martedì 9 ottobre 2012


LE FINTE DIMISSIONI DI PODESTÀ LA RETROMARCIA IN POCHE ORE


«Oggi credo che ci sia il motivo per non dare» le dimissioni. Lo ha detto il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà in conferenza stampa, dopo aver annunciato, in tarda mattinata, le sue dimissioni. «Esiste un patto con il territorio che porta a difendere l'interesse dei cittadini anche quando è scomodo, anche quando ti senti abbandonato da chi ci rappresenta a Roma», ha detto Podestà. Circa un paio d'ore prima, lo stesso Presidente della provincia di Milano aveva annunciato le proprie dimissioni, convocando una conferenza stampa per spiegare le sue ragioni. PODESTA': «Mai detto mi dimitto» «Non ho detto che mi dimettevo, ma che avrei parlato delle ragioni delle dimissioni». Guido Podestà ha replicato così a chi, citando il comunicato stampa con cui ha convocato la conferenza stampa di oggi, gli ha chiesto spiegazioni sull’ annuncio di dimissioni fatto poche ore fa e che poi il presidente della provincia di Milano non ha concretizzato. «Non ho parlato di dimissioni, ma di ragioni di dimissioni - ha detto Pisapia-. Restare qua è un atto che ha un significato: chiamare tutti di più al rispetto dell'interesse generale dei cittadini». Podestà ha quindi escluso che la sua decisione sia legata all'inchiesta sulle firme false per le elezioni regionali 2010 che lo vede coinvolto: «Ciò che pesa - ha detto - è il patto con la gente e con gli amministratori. Mi sembra di vivere una situazione di neo centralismo che avanza sempre di più. Mi sembra che ci sia il rischio che si muoia di asfissia. Noi parliamo con gli esponenti del governo e con i partiti che ci rappresentano e troviamo una non comprensione di quello che sta avvenenendo sul territorio». Podestà, incalzato sull'argomento, ha negato di aver indetto una conferenza stampa per spiegare le ragioni delle sue dimissioni: «Ho ragionato a lungo, anche ieri sera con la mia famiglia se fosse opportuno proseguire con tutte le difficoltà. Non ho mai detto mi dimetto». Ma, ha aggiunto: «Non si può neanche essere così legati a un incarico. Ma chiedere che si possa lavorare con serenità, chiarezza sulle risorse per i servizi ai cittadini, non è chiedere la luna». Podestà ha quindi affermato di non aver parlato del suo proposito, poi rientrato, con Silvio Berlusconi ma con Angelino Alfano, con il quale «ho solo spiegato le ragioni di questa scelta».QUEL TWEET...A quanto si era appreso da ambienti di Palazzo Isimbardi, la decisione sarebbe stata dettata dalla volontà di dare una «sferzata al governo» per denunciare i tagli all'istituzione imposti dalla spending review avviata dall'esecutivo. E lo stesso Podestà - prima della retromarcia sulle dimissioni - su twitter aveva scritto: «Governare una Provincia in queste condizioni è (quasi) impossibile».
Aggregatore notizie RSSShareContatore visite gratuito



lunedì 8 ottobre 2012


MOLISE, FINANZA IN REGIONE SI INDAGA SU SPESE DEI GRUPPI

Si è concluso dopo cinque ore il blitz della Guardia di Finanza negli uffici del Consiglio regionale del Molise a Campobasso. I militari del Gico che erano entrati nell'edificio alle 9 di questa mattina sono usciti poco dopo le 14 portando via un paio di faldoni pieni di documenti acquisiti presso la Ragioneria. L'operazione, hanno spiegato dal Comando provinciale della Fiamme Gialle, è volta a ricostruire quanto erogato ai gruppi del Consiglio regionale negli anni 2009, 2010 e 2011, e come sono stati spesi questi soldi. Stando a quanto si è appreso il lavoro della Finanza negli uffici regionali non si è però concluso oggi ed è destinato aproseguire con nuove acquisizione di documenti nei prossimi giorni, inoltre le verifiche potrebbero presto essere estese anche ad altri anni. «Da parte nostra ci sarà la massima collaborazione alla Guardia di Finanza e alla Magistratura, visto anche il clima che c'è in giro». Così il presidente del Consiglio Regionale del Molise Mario Pietracupa, commenta alla Tgr Molise, l'acquisizione di documenti sulle spese dei gruppi consiliari. «Non sono sorpreso - aggiunge - ma non credo ci sia da preoccuparsi più di tanto. La contabilità dei gruppi, come è ben noto, viene portata all'interno dagli stessi e il Consiglio Regionale assegna le risorse in base ad una legge e quindi in maniera, direi, anche automatica».                               r.c.p.s.d.m.
Aggregatore notizie RSSShareContatore visite gratuito



domenica 7 ottobre 2012


MARONI ALLA FESTA LEGHISTA: «VIA EQUITALIA DAL NORD»

«Disobbedienza civile, federalismo fiscale, via Equitalia dal nord per affermare il nostro programma rivoluzionario». È uno dei passaggi conclusivi del comizio di Roberto Maroni dal palco della Festa dei popoli a Venezia, da dove ha invitato «tutti i sindaci, anche quelli che non sono della Lega, a partecipare alla grande assemblea che faremo nel Veneto». L'assemblea, ha detto, servirà per «lanciare la nostra azione di protesta, la protesta da parte dei sindaci, contro il patto di stabilità e la rapina della tesoreria comunale: dobbiamo riprenderci il nostro futuro». Dal palco il segretario federale della Lega ha esortato gli amministratori ad «avere più coraggio sulle nostre battaglie: in Sicilia hanno usato i forconi, il movimento dei forconi, dobbiamo fare qualcosa di simile con i nostri sindaci, lo dico anche ai nostri governatori: non solo protestare, ma passare ad azioni concrete». In una Riva degli Schiavoni del tutto diversa da quella dell'era Bossi, Maroni ha debuttato da nuovo Segretario all'appuntamento annuale con la 'festa dei popoli della Padania', quest'anno senza la tre giorni di ampolle sul Monviso e risalita del Po. «La rivoluzione può partire dal Nord ma è una rivoluzione gandiana verso l'indipendenza nel segno della disobbedienza», ha detto Maroni illustrando il Manifesto in dodici punti tradotti poi nella proposta di legge di riforma costituzionale per la Macroregione del Nord sul quale la Lega 2.0 del nuovo segretario intende raccogliere «milioni di firme» e promuovere un referendum. Quanto ad alleanze e Governo, «siamo unica forza politica seria – rivendica Maroni - che osteggia il governo Falli-Monti» e con il Pdl nessun nuovo dialogo fintanto che starà nella maggioranza dell'attuale governo. Ha parlato anche Umberto Bossi: «Avremo davanti un periodo da grande battaglia: non litigate per il mio posto o quello di Maroni. Il nemico è il centralismo romano, è la che dobbiamo colpire». D'altra parte, «di Roma non ci si deve fidare, Monti ha postato il federalismo fiscale nel cestino della carta straccia. Responsabilità ce l'ha anche Napolitano, ha chiamato Monti».                    
                                                                                                           r.c.p.s.d.m.Aggregatore notizie RSSShareContatore visite gratuito



sabato 6 ottobre 2012



CIPRIANI: LATO B ROVINATO, E' BATTAGLIA LEGALE

Quanto vale il 'lato B' di una showgirl come Francesca Cipriani, ex Grande Fratello e la Pupa e il Secchione, gia' ospite di Silvio Berlusconi nelle cene di Arcore, ''rovinato'' da un intervento chirurgico malriuscito? E' attorno a questo quesito che si gioca la battaglia legale intrapresa dalla soubrette abruzzese, vittima, cosi' sostiene, di un'operazione di chirurgia estetica ai glutei condotta da un chirurgo brasiliano in una clinica privata milanese il 2 dicembre 2010, e rivelatasi un passo falso per la carriera della ragazza. Cipriani, difesa dall'avv. di San Severino Marche Giampaolo Cicconi, sostiene che il chirurgo stesso ha riconosciuto l'errore, mentre un parere medico legale acquisito presso uno specialista maceratese, il dottor Stefano Tombesi, quantifica nel 22% l'invalidita' riportata.La compagnia assicuratrice del chirurgo ha offerto alla soubrette un risarcimento di 50 mila euro, ma ''la mia assistita - spiega Cicconi - ha rifiutato, perche' la nostra quantificazione del danno e' di 150 mila euro''. Il legale ha presentato ricorso d'urgenza al presidente del Tribunale di Macerata chiedendo la nomina di un Ctu, ma il giudice si e' dichiarato incompetente per territorio. Un successivo reclamo di Cicconi si e' concluso con un'ordinanza del Collegio del Tribunale che conferma il provvedimento del presidente e dichiara la competenza del Tribunale di Milano.
Aggregatore notizie RSSShareContatore visite gratuito



venerdì 5 ottobre 2012


L’EUROPA DEI FALCHI VUOLE TAGLIARE I FONDI ERASMUS

Rischia di restare a secco il programma che più di tutti ha diffuso l’identità europea nei giovani del vecchio continente. La voce allarmante non viene stavolta da piazze gremite di studenti ma dalla denuncia dell’eurodeputato conservatore francese Alain Lamassoure che presiede la commissione bilancio del Parlamento europeo. I tagli di bilancio infatti interessano non solo le finanziarie dei singoli stati membri anche quella di Bruxelles. Le politiche di austerity avevano finora evitato di colpire i fondi destinati alle politiche sociali e quelle per l’istruzione e la ricerca, maoggi la furia cieca dei tagli si abbatte anche su questi settori strategici. Purtroppo, sempre secondo Lamassoure, i tagli hanno già interessato il Fondo sociale europeo, che negli anni ha aiutato milioni di persone a sviluppare le proprie competenze e a combattere quindi la disoccupazione, e ora rischiano di mettere in pericolo il programma European Region Action Scheme for the Mobility of UniversityStudents, da tutti conosciuto come Erasmus. Il bilancio dell’Unione è strutturato attraverso una complessa procedura che coinvolge la Commissione Europea, il Parlamento ed il Consiglio, che stabiliscono un quadro settenale di impegni di spesa a cui ogni anno si deve far fronte attraverso i pagamenti che gli stati membri devono onorare. I falchi che in questi ultimi mesi hanno invocato forti misure di austerity, un gruppo di paesi che comprende stati come la Germania, la Finlandia, l’Olanda e altri paesi a guida conservatrice, non vogliono onorare gli impegni assunti ed ora, già dal prossimo mese, il porgramma Erasmus rischia di attraversare una grande crisi di liquidità. Questo è il segno che l’atteggiamento ottuso della cultura dell’austerity si abbatte non solo su inefficIenze e sprechi ma su quanto di più significativo l’Europa ha costruito sinora per diffondere le proprie idee tra le giovani generazioni. Il programma Erasmus permette dal 1987 a più di 200.000 studenti ogni anno di trascorrere un periodo di studio in una università estera vedendosi riconosciuti gli esami sostenuti. Un programma di successo che nacque su iniziativa di un’associazione studentesca, l’Aegee, che propose all’allora presidente della Repubblica francese François Mitterand di promuovere questa iniziativa a livello europeo. Da quell’anno l’Europa è entrata nella vita quotidiana di una generazione attraverso l’esperienza di vita vissuta di studiare insieme a ragazzi provenienti da tutta Europa e condividere con loro qualche mese del proprio percorso accademico.Lo stanziamento previsto per il periodo 2007-2013 è di 3,1 miliardi di euro e permette agli studenti partecipanti di ricevere una piccola borsa di studio e l'iscrizione gratuita nell’università ospitante: se i timori venissero confermati sarebbe difficile garantire anche queste piccole cifre. Gianni Pittella, vicepresidente democratico del Parlamento Europeo e membro della commissione cultura, è da sempre un grande sostenitore del progamma Erasmus, e ci conferma i timori del francese Lamassoure: «La situazione non è del tutto perduta, attraverso una lettera rettificativa gli stati membri si possono impegnare a coprire eventuali buchi di bilancio, ma questo comporterà sicuramente problemi, come ad esempio il ritardato pagamento delle borse di studio». Ma le preoccupazioni dell’europarlamentare italiano non si limitano alla difesa di un programma di enorme successo: «Il programma Erasmus andrebbe innazitutto potenziato, è stato il progetto che maggiormente ha diffuso una cultura europeista tra i giovani europei. Va difeso, ma soprattutto dobbiamo denunciare la politica irresponsabile dei governi conservatori europei che minaccia lo spirito stesso dell’Unione. Questo è un frutto avvelenato dell’austerity», una politica che, invece di rafforzare l’identità europea e di costruire un’unico spazio sociale, culturale e politico, smorza gli entusiasmi di migliaia di ragazzi. Che dopo avere studiato in greco, aver imparato il catalano, insegnato a cucinare in italiano, loro sarebbero sicuramente disposti ad offrire la propria solidarietà.                                   

                                                                                                              r.c.p.s.d.m.

Aggregatore notizie RSSShareContatore visite gratuito