lunedì 14 maggio 2012





ITALIA È SEMPRE PIÙ BLU PREMIATE 246 SPIAGGE
L'Italia del mare doc sempre più ricca di vessilli di qualità: l'edizione 2012 delle Bandiere Blu premia ben 246 spiagge, tredici in più rispetto al 2011, che corrispondono a 131 Comuni rivieraschi, cinque in più contro i 126 dello scorso anno (ai 125 iniziali si aggiunse Castro, in Puglia). Al netto delle uscite (due), sono sette quest'anno i comuni che entrano per la prima volta nella storia del riconoscimento. Cresce il sud con nuove località sia in Campania che in Sardegna. Queste le 'pagelle' della 26/a edizione di Bandiere Blu assegnate dalla Fondazione per l'educazione ambientale (Fee) in collaborazione con Enel Sole e consegnate oggi a Roma. È del 96% la percentuale delle conferme, comprese tre località lacustri, e sono 61 gli approdi turistici premiati, due in meno rispetto alla precedente edizione. La Liguria si conferma ancora campione regionale con 18 località vincitrici, una in più rispetto allo scorso anno. A pari merito con 16 località, seguono le Marche e la Toscana, distaccandosi di poco dall'Abruzzo con 14 Bandiere Blu. Si porta a quota 13 la Campania, che guadagna una nuova località rispetto alla precedente edizione; sei vessilli per la Sardegna con un riconoscimento in più rispetto all'anno scorso. «La situazione economica internazionale - ha detto Claudio Mazza, Presidente della Fee Italia - e una domanda turistica sempre più attenta all' ambiente, impongono senza più ritardi, alle Amministrazioni locali, delle scelte concrete in chiave di sostenibilità e qualità». Infatti prioritarie,tra i criteri di giudizio, educazione ambientale e gestione del territorio. Tra gli indicatori: impianti di depurazione funzionanti; gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla riduzione della produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti pericolosi; la cura dell'arredo urbano e delle spiagge; la possibilità di accesso al mare per tutti i fruitori senza limitazioni. Non ci sono per l'edizione 2012 delle Bandiere Blu, Rimini, in Emilia Romagna, e Fiumefreddo, in Sicilia. Le sette new entry sono Monopoli 
in Puglia; Melissa in Calabria; Anacapri sull' isola di Capri; Petacciato in Molise; Palau in Sardegna; Ventotene nel Lazio; Sanremo in Liguria.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  
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domenica 13 maggio 2012



TICKET SANITARI,ARRIVA ALTRA TASSA PER I PIÙ POVERI UNA FRANCHIGIA AL POSTO DEL TICKET: ECCO LA PROPOSTA DEL MINISTRO BALDUZZI.TUTTI PAGANO, FINO A QUANDO NON VIENE RAGGIUNTO UN LIMITE CALCOLATO SU REDDITO.PD: «ALTRA TASSA». CODACONS: «UN DANNO PER GLI ONESTI»

Una franchigia al posto del ticket. È la proposta lanciata ieri dal ministro della Sanità, Renato Balduzzi, per trovare « una nuova equità» nel servizio sanitario nazionale. Ma l’idea, per quanto ancora appena abbozzata, non piace ai sindacati e lascia perplessa la politica. Balduzzi ha detto che il governo sta lavorando su « una forma di franchigia che avrebbe tanti vantaggi per tutti, riducendo in maniera drastica gli svantaggi. Siamo prossimi a formalizzare una proposta compiuta per rimodulare il sistema dei ticket. L’introduzione della franchigia risolverebbe il problema delle esenzioni non legate al reddito e risponderebbe ai criteri di trasparenza, equità e tendenziale omogeneità». «L’ipotesi di cui stiamo discutendo» ha continuato il ministro «cambierebbe la compartecipazione alla spesa sanitaria attraverso i ticket, perché potenzierebbe l’equità. Il sistema delle franchigie prevede che ciascun cittadino paghi fino a una certa soglia, modulata sul reddito, e superata la quale il servizio sanitario si fa carico di tutto». BCALCOLI- La proposta su cui lavora il governo quindi prevede un sistema in cui tutti pagano, fino a quando non viene raggiunto un limite calcolato sul loro reddito. Uno studio dell’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari ndr), che sarà presentato nei prossimi giorni, aveva ipotizzato di fissare la soglia al 3 per mille del reddito lordo, che si tradurrebbe ad esempio in 30 euro l’anno per un pensionato con 10mila euro di reddito, per arrivare a 300 euro l’anno per un reddito di 100mila euro. Ma nessuna categoria sarebbe esente dal pagamento, come avviene oggi con il ticket. Senza contare che in un Paese di evasori cronici come il nostro, questo ulteriore rimando al reddito dichiarato rischierebbe di favorire ancora di più la fascia di chi, pur guadagnando molto, usufruisce di servizi a basso costo. Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil, ha definito le parole del ministro Balduzzi « una fuga in avanti che azzera la discussione su come rendere più equo l’attuale sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria a carico dei cittadini. Avevamo dato la disponibilità a trovare un modo per rendere più equo il sistema, senza rinunciare all’obiettivo di arrivare, seppur gradualmente, al superamento dei ticket. Ma bisogna farlo all’interno di un confronto per dare respiro e risorse al servizio sanitario nazionale, strangolato da 17 miliardi di tagli lineari in tre anni, e ora nel mirino di una spending review che annuncia nuovi tagli invece che proporre come rendere appropriata la spesa, riqualificando i servizi e con una vera lotta agli sprechi».PARERI NEGATIVI- Anche dal fronte della politica arrivano pareri negativi sulla proposta del ministro Balduzzi. Il senatore del Partito Democratico, Ignazio Marino, si dice convinto che bisognerebbe recuperare «risorse dalle inefficienze invece di proporre tasse dirette o indirette per mantenere la sostenibilità economica del servizio sanitario nazionale. L’ipotesi di sostituire il sistema dei ticket con una franchigia basata sul reddito, è nei fatti un’altra tassa con cui si scaricano le inefficienze del sistema sui cittadini». Le fila degli scontenti rispetto alla proposta del ministro della Sanità possono contare anche sul Codacons: «Quanto prospettato da Renato Balduzzi è assolutamente assurdo e irricevibile, perché finirebbe per danneggiare enormemente i cittadini che pagano onestamente tutte le tasse».                                                                      m.s.r.d.c.p.
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sabato 12 maggio 2012


CRISI, ALLARME CGIL: «DA GENNAIO -2.600 EURO IN BUSTA PAGA»

Oltre 322 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate da inizio anno, con un trend che mira al miliardo di ore anche per il 2012, per un totale di 470mila lavoratori a zero ore coinvolti che, da gennaio hanno subito un taglio nel salario per 1,2 miliardi di euro, pari a 2.600 euro per ogni singolo lavoratore. A fare un bilancio di primi quattro mesi dell'anno è il rapporto di aprile sul ricorso alla cassa integrazione, frutto di elaborazioni delle rilevazioni Inps, da parte dell'Osservatorio Cig del dipartimento settori produttivi della Cgil nazionale. Secondo la Cgil anche il 2012 si chiuderà con circa un miliardo di ore di cassa integrazione al livello del 2011 (953 milioni di ore mentre nel 2010 si era raggiunta quota 1,2 miliardi). Anche per questo 2012, quindi, il quarto anno consecutivo di crisi, «la cassa integrazione si avvia ad attestarsi attorno al miliardo di ore autorizzate», osserva il segretario confederale, responsabile Industria, Elena Lattuada - si continuano a registrare dati negativi che indicano uno stato di profondissima crisi e di inesorabile declino del settore industriale. «Senza ripresa - avverte - questi dati peggioreranno tirandosi dietro disoccupazione e desertificazione industriale. Bisogna dare risposte al profondo malessere sociale rimettendo al centro il lavoro». Ad aprile - sottolinea la Cgil nella sua elaborazione dei dati Inps diffusi nei giorni scorsi - sono stati chiesti 86 milioni di ore (-13,6% su marzo). Nel primo quadrimestre sono state autorizzate 322,8 milioni di ore in linea con lo stesso periodo del 2011. «Le ore di cig - afferma la Cgil - azzerano dall'inizio dell'anno 470.000 posizioni di lavoro ma coinvolgono mediamente 940 mila persone con un' incidenza di cig per occupato nell' industria pari a 46 ore per dipendente». Nei primi quattro mesi del 2012 il totale delle ore di cig ordinaria è stato di 101 milioni di ore (+26,54% tendenziale) . La richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria nel periodo gennaio-aprile (110,9 milioni) segna un calo del 18,6% sullo stesso periodo dell'anno scorso. Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) con 110,9 milioni di ore autorizzate (+3,79%) risulta lo strumento più usato. I settori che presentano un maggiore volume di ricorso alla cigs in questi quattro mesi sono quello del commercio con (39,9 milioni e +31,16%) e il settore meccanico (21,9 milioni ma con un -31,88%). Le regioni maggiormente esposte con la cassa in deroga da inizio anno sono la Lombardia con 20,5 milioni di ore (+19,70%), l'Emilia Romagna con 12,5 milioni (+15,19%) e il Lazio con 11,7 milioni di ore (+154,18%). «Considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (9 settimane) - afferma la Cgil - sono coinvolti da inizio anno 938.525 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 17 settimane lavorative, si ha un'assenza completa dall'attività produttiva per 469.262 lavoratori, di cui 160 mila in cigs e altri 160 mila in cigd. Continua così a calare il reddito per migliaia di cassintegrati: dai calcoli dell'Osservatorio cig, si rileva come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 1,2 miliardi di euro, pari a 2.600 euro per ogni singolo lavoratore».                                                                m.s.r.d.c.p.
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giovedì 10 maggio 2012


LA POLITICA, BEPPE GRILLO E I SUOI ASSESSORI A 5 STELLE (LUSSO)

Ci vuole niente a passare dalle buone intenzioni al surreale. La richiesta di curriculum per vagliare «assessori a 5 stelle», avanzata dal candidato sindaco grillino di Parma, è di quelle che non avrebbero sfigurato nella commedia all’italiana. Ma prima ancora bisogna soppesare questa storia degli «assessori a 5 stelle». Non solo partendo dal fatto che, come sosteneva il carosello di una marca di salumi (e un mirabile cantautore in una delle sue più belle canzoni), «le stelle sono tante, milioni di milioni» – tenuto conto dell’abbondanza, Parma potrebbe ritrovarsi con più assessori di quanti guerrieri di terracotta (circa ottomila) ebbe l’antico imperatore cinese. Non è questo, non è il rivangare in lode la società civile e il rimestare in letame quella politica: i ladri! i corrotti! i figli di mignotta! – di là; la gente! gli onesti! i poveri figli di mamma! – di qua! Sobrietà, soldi pochi, integrità – braccino corto sempre. Ottime intenzioni. Bene. E alla fine della fiera l’assessore deve essere a 5 stelle? Cos’è, un resort di lusso all’Urbanistica? L’Excelsior alle Attività produttive? L’Emirates Palace alla Cultura? Un «assessore a 5 stelle» – si sa: intese quali priorità grillesche, certo nobili, nobilissime anzi; ma non ignobile la suggestione filmica di una Greta Garbo /Madame Grusinskaya mollemente adagiata sui divani del Grand Hotel – in giorni di penuria e duro tozzo di pane non suona, mediaticamente parlando, molto bene. La molestia verbale (sia a torto, sia a ragione) può giocare brutti scherzi. Le parole, a cominciare dal richiamato e imprescindibile e generoso «vaffanculo!» del Gran Beppe, sono importanti – perciò con attenzione andrebbero usate. L’«assessore a 5 stelle» se lo potrebbero permettere, diciamo, al municipio di Dubai. A cena ad Arcore (una volta: assessora femmina, però). Alla corte di Putin, casomai. Ma con l’aria che tira – e l’aria che tira soffia voti dalla parte dei grillini come il polline agli allergici – sarebbe opportuno richiedere «assessore a mezzo servizio», oppure «assessore a 1 stella», crepi l’avarizia, «assessore a 2 stelle», ma con colazione e mezza pensione. L’«assessore a 5 stelle» ha un che di pretenzioso nella sua definizione giornalistica – lo immagini varcare la soglia municipale con un volpino al guinzaglio e un gessato di Cetto La Qualunque. Molto meglio – siamo a John Wayne, 1973 – «un assessore alla stella di latta»: amministratore coi controcazzi, lo sceriffo che la portava nel film. IL NUOVO TOTEM Poi, il curriculum. Ormai tutti vogliono il curriculum – dalla Rai ai primi cittadini. Il totem del nuovo che avanza, tra la rivoluzione e Alberto Sordi –ma ‘ndo vai / se il curriculum non ce l’hai? Vi immaginate se avessero chiesto, per dire, il curriculum a Luigi Petroselli? Funzionario di partito a Viterbo? Vade retro! Vagliare curriculum è noioso – oltre che, probabilmente, inutile. C’è da ipotizzare il trionfo di qualche personale, mesta megalomania. Sa di chiusa, faticosa burocrazia. Fidarsi del curriculum? Un curriculum (per 5 stelle o per un cielo di nuvole a pecorelle) sempre e comunque resta ciò che descriveva un’immensa poetessa, Wislawa Szymborska – ché niente del nostro essenziale un curriculum di micragna esistenziale può contenere, «conta di più chi ti conosce che chi conosci tu… l’appartenenza a un che, ma senza un perché. Onorificenze senza motivazione. Scrivi come se non parlassi mai con te stesso e ti evitassi…». Le stelle meglio cercarle nelle poesie (quelle grandi). Nel curriculum, a volte,a scrutare in controluce, s’intravedono stalle velate.                                                                         m.s.r.d.c.p.
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mercoledì 9 maggio 2012

MONTE PASCHI, BLITZ DELLA GDF IL TITOLO  CROLLA  IN  BORSA INDAGINE SU REPERIMENTO FONDI PER   ACQUISIZIONE   DI ANTONVENETA.PERQUISITI UFFICI E ABITAZIONI DEI DIRIGENTI

Monte dei Fiaschi" è il titolo esplicativo della puntata di Report che già domenica scorsa si è occupata della questione Mps, denunciando la gestione poco oculata del presidente Mussari. In particolare nella vicenda dell'acquisizione di Banca Antonveneta per 10 miliardi, circa 4 miliardi in più rispetto alla valutazione di S&P (6,6). Stamattina una cinquantina di finanzieri sono entrati negli uffici della sede centrale della banca, a Rocca Salimbeni. Il blitz è stato disposto dalla Procura di Siena, che ha ordinato perquisizioni anche nella sede della fondazione dell'istituto e nelle abitazioni di alcuni dirigenti della banca.Perquesizioni in tutta Italia. Mediobanca, ha spiegato una fonte vicina a Mediobanca, è stata «oggetto di una perquisizione della Guardia di Finanza come istituzione informata dei fatti in relazione a operazioni poste in essere dal gruppo Mps nelle quali Mediobanca ha ricoperto insieme ad altre primarie istituzioni internazionali un ruolo tecnico connesso alla sua ordinaria operatività». Anche l'abitazione e l'ufficio senese dell'ex presidente della banca Mps Giuseppe Mussari, ora presidente dell'Abi, sono stati perquisiti questa mattina dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta sull'acquisizione di Antonveneta. Mussari - viene ribadito - non è indagato. L'indagine su Banca Monte dei Paschi e in particolare sulla acquisizione di Antonveneta sarebbe partita nell'autunno scorso. È quanto si apprende da fonti investigative. In particolare uomini del gruppo valutario della Guardia di Finanza di Roma vogliono capire come il Monte abbia acquisito l'Istituto veneto ad un prezzo di 9,3 miliardi di euro, poi salito a 10,3 dall'Istituto spagnolo Santander che solo due mesi prima aveva pagato la stessa Antonveneta 6,6 miliardi di euro. Stamani gli uomini della Gdf hanno perquisito anche l'abitazione senese dell'ex dg della Fondazione Marco Parlangeli. L'indagine delle fiamme gialle riguarderebbe appunto il reperimento delle risorse per l'operazione e le comunicazioni in merito passate agli istituti di vigilanza. Gli uomini della Guardia di finanza hanno perquisito anche le abitazioni di Antonio Vigni, ex dg del Monte e dell'attuale direttore generale della Fondazione Mps Claudio Pieri. È quanto si apprende da fonti investigative. Aggiotaggio e manipolazione del mercato sarebbero i reati contestati ai dirigenti del terzo istituto bancario italiano per importanza. Nel frattempo le notizie del blitz sono rimbalzate in borsa e il titolo ha già perso il 4%. «Non parlo di cose specifiche» è invece la laconica dichiarazione del direttore di Bankitalia Fabrizio Saccomanni. Il titolo Monte Paschi crolla in borsa (-5,1%) e viene sospeso per eccesso di ribasso trascinando con sé Piazza Affari che registra un -0,53%. Poi riammesso, ha perso il 6,70%. Nel frattempo sarebbero almeno 2 gli indagati tra i dirigenti dell'istituto cui sono stati inviati gli avvisi di garanzia. L'istituto ha affidato a un comunicato la conferma delle indagini in corso.«L'indagine riguarda l'aumento di capitale del 2008 per la parte del cosiddetto Fresh da un miliardo di euro. L'ipotesi è di ostacolo all'autorità di vigilanza», fanno sapere da Mps.          p.r.c.d.s.m.
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martedì 8 maggio 2012


CAMPIONATO ITALIANO PITBIKE MOTARD TROFEO MINIMOTARD CHAMPION LEAGUE A VITERBO GRANDI EMOZIONI

di Paola Maurizio

Si è aperto il Campionato Toscano Supermoto insieme alla seconda prova dell’Italiano Pitbike Motard e del Trofeo Minimotard Champion League, una giornata pessima sotto l’aspetto delle condizioni metereologiche ma entusiasmante in pista con gare spettacolari e combattute. La giornata ha visto la presenza di una sessantina di piloti suddivisi nelle varie categorie. Dopo le prove libere e le cronometrate effettuate con pista asciutta, le gare sono state disputate tutte sotto una pioggia insistente, i piloti hanno ben figurato e tutto è filato liscio sino alla fine. Nel Toscano Supermoto, nella categoria S3, vittoria in gara 1 del pilota Salvatore Monterosso, in gara 2 è risultato vincitore Giacomo Cortigiani che vincendo questa seconda frazione, con il secondo posto in gara 1, ha conquistato il primo assoluto di giornata. Nella categoria Expert molto combattuta ha visto imporsi, in gara 1, Riccardo Masi su Honda mentre nella seconda manche si è piazzato terzo; in gara 2 si è aggiudicato la vittoria Marco Bertini che in gara 1 si è dovuto fermare, ottima la gara di Marco Marsili due volte secondo, ma ad aggiudicarsi  la vittoria a Viterbo, con il miglior punteggio, è stato Riccardo Masi, pilota del Moto Club Siena. Grande spettacolo nella categoria Elite con Fabio Gazzari su Honda che si è aggiudicato entrambe le manche, molto veloce sul bagnato tanto che nella prima frazione è andato a recuperare sugli avversari attaccandoli a pochi giri dalla fine e vincendo con grande determinazione. Avversari di tutto rispetto come Roberto Ponsicchi su Honda che si è piazzato due volte secondo e Pierluigi Carapelli che con un quarto e un terzo si è aggiudicato la terza posizione assoluta. Rispoli dopo l’ottimo terzo posto in gara 1, in gara 2 a causa di una scivolata è stato costretto ad accontentarsi della sesta posizione aggiudicandosi la quarta piazza assoluta di giornata.Protagonisti anche i piloti dell’Interregionale con la vittoria di Sergio Iale nella categoria Elite, in sella alla Honda del Moto Club Wyss; nella Expert vittoria di Daniele Bigiarini su KTM del Moto Club Pomposa; nella S3 vittoria di Matteo Casamassima su KTM del Moto Club Graffignano. Nella Supermoto si è svolta anche la gara riservata alla Tessera Sport FX Action Cup che ha visto la vittoria assoluta di Luca Rossi del Moto Club Alto Casentino.Nel Campionato Italiano Pitbike Motard, nella Amatori 14 CV, ha vinto il giovane pilota laziale Matteo Concetti, su Roxon, del Moto Club Racing Terni. Nella Sport 16 CV in gara 1 si è imposto il pilota della Rotek Fabio Paolucci, seguito da Cristian Femia su Dream Team Delcot del Moto Club Mignanego e terza posizione di Alessandro Del Bianco su ZRS. In gara 2 ha vinto nuovamente Fabio Paolucci, del Moto Club Osio Sotto, seconda posizione per Alessandro Del Bianco e terza  posizione per Femia. Il podio di giornata ha così consacrato Paolucci sul gradino più alto, seconda posizione assoluta per Del Bianco, terza per Femia. Nella categoria Open doppia vittoria e assoluta nella Under 21 di Cristian Scorici del Moto Club Monterosato. Nella Over 21 doppietta di Ermanno Bastianini su B2, alle sue spalle con due secondi posti il pilota laziale Ernani De Santis (Dream) del Moto Club Santa Rufina, terza posizione assoluta per Ugo Laudati del Moto Club Santa Rufina squalificato in gara due per taglio di percorso.Nella gara Nazionale Pitbike Motard FX Action Cup ha conquistato la coppa il giovane pilota Elia Lavacchini del Moto Club WLB.Bella gara quella delle Minimotard a cilindro verticale con la vittoria del napoletano Maurizio Bottalico (Honda) del Moto Club Bielle Roventi, nella categoria Agonisti, due primi posti veramente imposti con un gran ritmo, seconda posizione assoluta di Fabrizio Fabbri (Honda) del WLB Team e terza posizione per Vittorio Cavaliere (Honda) sempre del WLB Team. Nella Amatori vittoria di Massimo Sesini (Honda) del WLB Team. Nella classe Open doppietta di Roberto Ciannavei (Honda) del Moto Club Oggiono, leader incontrastato della categoria, seconda posizione assoluta per Marcello Rossi (Honda) del WLB Team; terza posizione assoluta per uno sfortunato Fabio Galantucci (Honda) molto a suo agio sulla pista bagnata ma che in gara 1 è stato costretto al ritiro per un guasto tecnico mentre in gara 2, seppur senza leva del cambio, ha strappato il miglior tempo in assoluto e si è piazzato secondo girando velocissimo e attuando il cambio marcia con le mani, una dimostrazione di caparbietà che distingue i piloti della vecchia guardia.La pista di Viterbo è stata molto apprezzata dai piloti, sicuramente una scelta azzeccata da parte di FX Action e un plauso va anche a tutta l’ organizzazione per aver sopportato ben 6 ore di pioggia  senza abbassare l’ attenzione. Prossimo appuntamento con il Campionato Italiano Pitbike Motard e con il Trofeo Champion League Minimotard sarà a Busca il 3 giugno.
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lunedì 7 maggio 2012


BIS DI VERONA A PEDEROBBA NELLA SECONDA TAPPA MINIENDURO

di Paola Maurizio


Si è svolta, tra le colline della pedemontana trevigiana, il secondo appuntamento stagionale del campionato che vede scendere in campo le giovani promesse dell’ Enduro nazionale. A fare da palcoscenico alla manifestazione la cittadina di Pederobba, situata ad una trentina di chilometri dal capoluogo di provincia, Treviso, e ai piedi delle Prealpi venete. Protagonista della giornata, oltre ai piloti, è stato il tempo che ha tenuto con il fiato nel collo partecipanti ed organizzatore, minacciando continuamente pioggia, caduta per fortuna solo a fine gara. I 98 piloti al via si sono così sfidati in due prove speciale, entrambe fettucciate, disposte nella zona industriale di Pederobba e tracciate su due campi, uno pianeggiante e uno sul fianco di una collina. A coordinare questi scatenati enduristi Under14 è stato il Motoclub Gaerne, sotto la direzione del presidente Leonardo Zanotto e di Gianni Gazzola.Sei i giri effettuati dai nostri campioncini, che hanno visto in Andrea Verona il mattatore di giornata, facendo registrare il miglior tempo fra tutti, seguito in seconda posizione da un veloce Manolo Morettini e dal friulano Lorenzo Macoritto. Ad intervenire alla manifestazione, assistendo alla gara e premiando i nostri giovani talenti, il sindaco di Pederobba Raffaele Baratto ed il consigliere federale Ivano Zatta. Come detto prima Andrea Verona (KTM) ha fatto registrare il miglior tempo di giornata, salendo così anche sulla vetta del podio della classe Aspiranti 85, precedendo di soli 18 secondi Matteo Pavoni (KTM), con Matteo Marchelli (KTM) terzo.Sette sono invece i secondi che separano Lorenzo Macoritto (Suzuki Valenti) (foto), vincitore della Aspiranti 50, da Alessio Croci, secondo di classe su HM davanti a Carlo Augusto Cabini (Suzuki Valenti), mentre nella Esordienti il podio di giornata viene conquistato da Manolo Morettini su KTM, con Lemuel Pozzi (KTM) e Giovanni Bonazzi (KTM) rispettivamente al secondo e terzo posto di classe. Continua la marcia del piccolo fenomeno Andrea Adamo (Husqvarna) che collezione un’altra vittoria tra i Baby Spritz, mettendo alle sue spalle Daniele Delbono e Paolo Degiacomi, entrambi su KTM. Con 55 punti e grazie ad Andrea Verona, Lorenzo Macoritto, Paolo Degiacomi, Matteo Panigas ad aggiudicarsi la vittoria tra le squadre è il Motoclub Gaerne, seguito dal Motoclub Bergamo (Morettini, Bonazzi, Capoferri) e dal Motoclub Val Luretta (Delbono, Rumi, Zilli). Prossimo appuntamento con i cuccioli del MiniEnduro è fissato per il prossimo 10 giugno nelle Marche, e più precisamente a San Severino Marche, dove, grazie al Moto club Simoncini  Racing, andrà in scena il terzo atto della stagione 2012.
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domenica 6 maggio 2012


TENSIONE A PESCARA ULTRA' CONTRO I ROM CORTEO BLOCCATO, PUNTAVA VERSO QUARTIERE RANCITELLI
 
PESCARA- C'e' forte tensione a Pescara dove una manifestazione di un migliaio di persone - gruppi di ultra' e semplici cittadini - e' stata bloccata mentre, minacciosa, puntava verso il quartiere rom di Rancitelli. A scatenare la rabbia dei tifosi l'uccisione dell'ultra' Domenico Rigante per mano del rom Massimo Ciarelli. Nella comunita' si e' diffusa la preoccupazione e molti sono fuggiti dalla zona. Alla testa del corteo ci sarebbe stato anche Marco Forconi, candidato sindaco a Montesilvano (Pescara) nelle liste di Forza Nuova. Con lui anche molti esponenti di Forza Nuova sia di Pescara sia di Montesilvano alla testa dei facinorosi bloccati prima dall'intervento degli stessi capi ultra' e dal gemello della vittima Antonio Rigante: la Questura sta vagliando immagini e testimonianze. Il fratello gemello di Domenico Rigante, Antonio, ha detto: "Bene le forze dell'ordine, ora devono prendere i complici se no sono guai". Nel quartiere di Rancitelli c'e' dunque tensione e preoccupazione. Al momento sono in arrivo le forze dell'ordine per presidiare la zona ma pare che molti della comunita' si stiano allontanando in tutta fretta. ''I rom? Sono spariti...'', conferma il questore Paolo Passamonti. ''Ma vorrei ricordare che sono cittadini italiani a tutti gli effetti - ha detto il questore - stanziali dagli anni '40, e che non tutti sono dei delinquenti''. Molti in queste ore se ne sono andati da Pescara, altri se ne stanno rintanati a casa, e si parla insistentemente di comunita' spaccata specie tra i due quartieri dove sono piu' insediati, Rancitelli e i Colli. Le forze dell'ordine hanno confermato che l'attenzione e' alta e che aumenteranno i controlli. Il sindaco della citta', Luigi Albore Mascia, e' stato piu' di una volta contestato.  ''Gli zingari dovete emarginarli voi'', si e' sentito urlare. ''E' dal tribunale che nascono i problemi, dopo due ore stanno a casa loro'', ha continuato la gente. Un brutto clima si e' istaurato quindi a Pescara anche perche' al sindaco, apparso piu' di una volta in difficolta', sono state ricordate tutte le 'malefatte' della comunita' rom pescarese, a cui vengono imputate una serie di delitti insoluti, e criminalita' diffusa. ''Io la faccia ce l'ho messa'', ha detto alla folla il sindaco, ma alla fine a portare un po' di calma e' stato il padre di Domenico Rigante, Pasquale, che rivolto alla folla molto eccitata ha detto: ''io vi ringrazio, ora torni la calma, scioglietevi perche' quello che dovevate fare lo avete fatto''. "Pescara violenta? Da sindaco la cosa mi preoccupa - ha confermato Luigi Albore Massa  - bene le forze dell'ordine ora bisogna arrestare gli altri del commando". "E' il mio ultimo giorno da uomo libero'', ha detto Massimo Ciarelli, il rom arrestato per la presunta uccisione del tifoso, quando e' stato arrestato.   Lo hanno rivelato gli inquirenti che hanno negato anche ogni possibile trattativa. ''In due giorni l'avremmo comunque preso, si e' arreso'', ha confermato il capo della Mobile Muriana che ha poi spiegato che nella sua latitanza e' stato coperto da qualche familiare che gli portava vestiari e alimenti e quindi ''al prossimo rifornimento lo avremmo preso''.''Chi sa, parli'', ha detto senza mezzi termini il capo della Mobile di Pescara Pierfrancesco Muriana. Il questore Passamonti - preoccupatissimo per l'ordine pubblico - ha spiegato che non ci sono dubbi che a sparare sia stato Massimo Ciarelli, ancora da chiarire pero' chi facesse parte con lui del gruppo rom. ''Ma noi i nomi li sappiamo tutti - ha poi confermato Muriana - e sono sei persone: ora ci aspettiamo che chi era presente confermi''. Per gli eventuali complici l'accusa eventuale sarebbe concorso in omicidio: ''Chi era presente nella casa racconti quello che ha visto'', ha insistito Muriana, confermando che assieme alla vittima nella casa vicino a piazza Grue c'erano altre 4 persone. Non solo: alcune confidenze dicono che Ciarelli prima di sparare abbia detto a uno dei capi ultra' presente nell'appartamento ''te scansati, non lo ammazzo solo perche' ci sei te...''. Purtroppo pero' il colpo esploso con la calibro 38 si e' rivelato fatale e ha perforato la aorta. Secondo una ulteriore ricostruzione dei fatti, Ciarelli sarebbe fuggito subito, anche se non si sarebbe reso conto di aver ucciso Rigante.                                                                                m.c.p.r.s.d.
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sabato 5 maggio 2012


 ROMA IN PIAZZA PER L'ACQUA «ALEMANNO CAMBIA BILANCIO...»

C’è tutta una città che si ribella alla propria privatizzazione, pezzo per pezzo. Questa volta riguarda Acea, l'azienda energetica capitolina, che gestisce acqua, gas, elettricità e fognature, e oggi è di proprietà del Comune per il 51% e dei privati per il 49%. Alemanno ha proposto di vendere ai privati un altro 21%, al prezzo di 250 milioni di euro. Ignorando la volontà popolare che si era chiaramente espressa con i referendum di neanche un anno fa. Neanche a dirlo a Roma era stato record di votanti. Ora è battaglia di video. Il fronte del no schiera l’attore Mastandrea con “Roma non si vende”, Alemanno per tutta risposta ci mette la faccia ma con l’effetto di sembrare la sua imitazione che tanta fortuna sta ottenendo nel programma di Serena Dandini. Il Pd, dopo aver tappezzato la città di manifesti, passa al concreto: assieme alla Lista Civica e all’Udc del Campidoglio ha presentato una proposta alternativa di bilancio. «Oggi abbiamo dimostrato come con tre semplici manovre è possibile recuperare 430 milioni di euro, ben 230 milioni in più di quanto previsto dall'assurda svendita di Acea - afferma Umberto Marroni, capogruppo PD di Roma Capitale - con una proficua collaborazione tra il PD, l’UDC e la Lista Civica, abbiamo esaminato il bilancio proposto dalla Giunta Alemanno ed individuato senza grandi sforzi una serie di proposte alternative che mirano a rimettere in moto lo sviluppo di Roma salvaguardando le fasce più deboli della città». Questi i punti individuati dalle opposizioni: innanzitutto le alienazioni. Attraverso processi di alienazioni di diritti edificatori ed immobili di proprietà comunale non funzionali all'attività istituzionale Roma potrebbe ricavare 270 milioni di euro tra alienazione di beni previsti dai Programmi Urbanistici già approvati (40 milioni); alienazione parziale dell'ex Centro Carni (120 milioni); alienazione ERP (100 milioni di euro, di cui 50 mln da destinare sugli investimenti e 50 mln per un nuovo fondo per le case popolari); alienazione di immobili di proprietà comunale nel patrimonio disponibile di Roma attraverso procedura d'asta (circa 15 milioni di euro). Poi una variazione delle tariffe attraverso la quale sarebbero reperibili 120 milioni di euro: introduzione contributo di istruttoria, recupero somme per i passi carrabili, adeguamento procedure di riscossione tassa di soggiorno e revisione del gettito IMU sottostimato nel bilancio Lamanda. L’ ultimo capitolo analizzato dal Pd-Udc-Lc riguarda la spending review attraverso procedimenti di efficientamento della spesa, dalle consulenze esterne nelle aziende alla riduzione degli incarichi esterni nell'amministrazione, «dal taglio dei fondi previsti dalla manovra economica di Alemanno per l'Assessorato della Sensi, oggi inutilmente allocati dopo la bocciatura della candidatura olimpica, alla riduzione dei fondi inseriti in bilancio per un generico e non specificato programma, dal sapore elettoralistico, di sostegno ai giovani». E poi una migliore gestione delle mense scolastiche. E aggiunge Marroni «appaiono un vero schiaffo in faccia alla situazione difficile che vivono i romani i 36 milioni previsti per il Gabinetto del Sindaco, una cifra che appare palesemente finalizzata per l'ultimo anno prelettorale e dovrà necessariamente essere drasticamente ridimensionata».Ma oltre alle proposte il partito democratico manifesta anche. Sempre stamattina i consiglieri Athos De Luca, Paolo Masini e Dario Nanni, insieme ad alcuni militanti del partito, si sono arrampicati sulle più famose statue parlanti di Roma e con cartelli e scotch, hanno espresso le loro posizioni affiggendo dei cartelli sui monumenti. «Alemanno scialacqua e Roma resta senz'acqua» e «Sindaco maramaldo vende l'acqua a saldo».«La nostra è una battaglia molto popolare - ha spiegato De Luca - come dimostrano i moltissimi cittadini romani (oltre 1 milione e 200.000) che hanno votato contro la privatizzazione dell'acqua. Toccare l'Acea senza alcun motivo salvo quello di fare cassa è una cosa che i romani non capiscono. Ci siamo rivolti quindi alle statue parlanti, che si sarebbero ribellate anche loro ma naturalmente stiamo facendo una battaglia anche in Campidoglio - ha proseguito il consigliere del Pd - in questo momento privatizzare Acea sarebbe veramente una svendita, perché le azioni sono crollate al minimo storico, senza contare che le passate esperienze di privatizzazione dell'acqua hanno avuto tutte degli esiti disastrosi». Oggi altra giornata di lotta: movimenti e associazioni saranno in piazza «in difesa dell'acqua e dei servizi pubblici locali, per i diritti dei lavoratori e la democrazia». Il corteo, organizzato, tra gli altri da Coordinamento Romano Acqua Pubblica, Cgil, sindacati di base, Legambiente, Rete della Conoscenza, Action, i centri sociali romani, Pd, Sel, Fds, partirà da piazza Vittorio alle 15. «Alemanno vuole fare cassa per coprire i buchi di bilancio provocati dalla sua stessa mala gestione - spiegano i promototi dell'iniziativa - Vuole privatizzare la gestione di un bene essenziale, nonostante e contro la volontà dei cittadini. Vuole pregiudicare il futuro della città, dei suoi beni comuni e dei suoi servizi pubblici». E anche l’Anpi parteciperà alla manifestazione. «Siamo contrari alla vendita di Acea e alla privatizzazione dei servizi pubblici locali, l'operazione voluta dal Comune, oltre ad essere contraria all'interesse dei lavoratori e dei cittadini, viola anche la Costituzione per la quale hanno combattuto i partigiani, visto il risultato del referendum, col quale 27 milioni di italiani e 1,2 milioni di romani hanno espresso la propria contrarietà alla vendita dell'acqua».                  d.c.r.p.m.s.
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