mercoledì 15 settembre 2010

CENCETTI E FAUSTI CAMPIONI DEL RADICAL EUROPEAN MASTER

di SERGIO CONTI

Andrea Fausti e Marco Cencetti entrano nell’albo d’oro del Radical European Master classe Supersport. I due piloti toscani, grazie a 6 vittorie, 1 secondo, 1 terzo e 1 quinto posto, 6 pole position e 9 giri più veloci, si sono aggiudicati con due gare di anticipo il campionato europeo prototipi conquistando, lo scorso 12 settembre, i punti necessari proprio a Silverstone, in Inghilterra, casa del costruttore Radical e dei loro principali rivali. Un’affermazione ottenuta con due prove caparbie su una pista a loro sconosciuta e con ben 49 equipaggi presenti.In gara 1, grazie alla pole position, è Marco Cencetti a partire davanti a tutti per poi aumentare il distacco dagli inseguitori e segnando il giro più veloce. Al cambio di pilota Fausti riparte con un vantaggio di quasi 30’’ sul secondo, vantaggio che svanisce per due Safety Car a pochissima distanza l’una dall’altra. Il pilota aretino taglia comunque per primo il traguardo davanti a Colin Noble, inseguitore del duo della Uk Racing anche in classifica, che così riesce a tenere ancora aperto il campionato.In gara 2, davanti ai circa 60.000 spettatori della Le Mans Series, è Fausti a prendere il via dalla decima posizione, frutto di alcuni problemi in qualifica. L’avversario Colin Noble scatta invece dalla pole. Fausti recupera subito alcune posizioni alla prima curva dove però una carambola lo manda in testa coda assieme ad altre auto tra cui quella di Noble. Fausti riesce a ripartire e si riaccoda in venticinquesima posizione dietro alla Safety Car; Noble invece si ritira. Alla ripartenza il pilota aretino inizia a rimontare fino alla decima posizione. Cencetti conclude l’opera agguantando una preziosissima quinta posizione finale ed i punti necessari alla conquista del titolo.La classifica finale a due gare dal termine vede quindi Fausti e Cencetti in testa con 71 punti di vantaggio che garantiscono matematicamente la conquista del campionato europeo e il meritato lieto fine di un’annata quasi perfetta sia per i due piloti che per il preparatissimo team Uk Racing di Alessandro Breviglieri.Il week end conclusivo del Radical European Masters sarà il 15 Ottobre a Yas Marina negli Emirati Arabi.
Nella foto, la Radical di Andrea Fausti e Marco Cencetti
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martedì 14 settembre 2010

GP D’ ITALIA MOTOCROSS, NELL’ EUROPEO 125 AUBIN E IL TEAM JK DATCH SECONDI

di PAOLA MAURIZIO


Grazie all’ impegno del Motoclub Monterosato, la pista fermana ha potuto presentarsi al grande pubblico nella sua nuova e moderna veste mondiale. Una impareggiabile gestione del circuito che ha ricevuto molti complimenti per il nuovo tracciato di 1.600 metri, completamente riadattato alle nuove normative FIM, e strutture all’avanguardia per ospitare il Circus mondiale. Migliaia gli spettatori hanno potuto assistere a questo GP italiano e festeggiare i protagonisti della gara e del campionato, a iniziare dall’ alfiere transalpino di stanza a Pieve a Nievole. Arnaud Aubin (Yamaha) ha regalato al JK Racing Datch un incredibile finale di stagione, conquistando la piazza d’ onore in occasione dell’ ultimo Gran Premio del Campionato Europeo Motocross classe 125 edizione 2010. Il pilota francese ha sfiorato la vittoria e si è dovuto accontentare del secondo posto dietro al solo vincitore del Gran Premio. Il JK Datch rider Aubin (Yamaha) si è reso protagonista del Gran Premio italiano, disputatosi quest’ ultimo week end a Fermo, grazie a un quarto posto in avvio arrivato dopo una gran bella rimonta, e un secondo posto nella ripresa dove Arnaud aveva iniziato partendo in testa e rimanendovi per un terzo di gara quando l’ austriaco Rauchenecker in giornata di grazia lo ha superato. «Nel complesso una bella gara e un gran risultato – commenta il team manager del gruppo pievarino Boschi a fine gara - che ci fa un gran piacere. Tutti i grandi risultati sono speciali. Terminare secondi in casa un torneo continentale e con tanta gente così dà una grande emozione, soprattutto se penso a tutte le persone che lavorano per ottenere un risultato come questo. In alcune gare non siamo stati molto fortunati e non siamo riusciti a portare a casa i punti che meritavamo, qui a Fermo, invece, ce l’abbiamo fatta. E poi Arnaud sta crescendo molto e bene e ne siamo davvero fieri».
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UN FINALE DI STAGIONE POSITIVO PER I GIOVANI DEL TEAM JK DATCH SULL’ IMPEGNATIVO CIRCUITO MONTEROSATO

di SERGIO CONTI



Il circuito di Fermo, che è tornato dopo 21 anni ad ospitare di nuovo un Gran Premio, è una pista molto bella e decisamente veloce e impegnativa. I settings giusti si trovano dopo molti tests, e l’ incognita meteo resta sempre a pesare come una spada di Damocle. Molti Teams sono così soliti provare a lungo su ogni nuovo tracciato prima della disputa della gara vera e propria. Ecco perché i ragazzi del Team JK Datch si sono trovati in svantaggio su questo terreno a loro inedito. Hanno sofferto non poco, a causa dell’ esigente circuito e della sfortuna, per trovare una posizione «intermedia» sulla griglia di partenza.Più di tutti ha sofferto Manuel Priem (Aprilia), che nella prima manche non è entrato mai nel vivo della gara ed è terminato ventunesimo, mentre nella frazione conclusiva è uscito di scena per la rottura del freno posteriore dopo aver centrato un pilota che gli era caduto davanti. Meglio è parsa la prova del giovanissimo pilota britannico Alfie Smith (Aprilia), che ha chiuso la prova marchigiana ventiseiesimo con due manche sempre in recupero e nelle quali non si è mai arreso. Per i giovani del Team JK Datch è stata una prova eccellente per misurarsi in condizioni inedite su un tracciato tradizionale e tutto sommato impegnativo, ma l’ obiettivo era cercare di mantenersi in gara sino alla fine, senza cercare nulla di clamoroso al prezzo di un possibile infortunio, evento tutt’ altro che marginale su circuiti del genere.
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lunedì 13 settembre 2010

CAMPIONATO ITALIANO H.T.
ASSOLUTI D’ITALIA 3°PROVA

di SERGIO CONTI

Già molto ben rodato nell’organizzazione di manifestazioni trialistiche di livello nazionale, il Moto Club Valsesia propone il 19 settembre a Scopello, nella bellissima Valsesia, la terza ed ultima prova degli Assoluti d’ Italia Campionato Hard Trial. Sarà questa non solo l’ occasione per assegnare il più importante titolo nazionale, ma anche per concludere la stagione dei giovanissimi che qui parteciperanno alla sesta ed ultima prova del Campionato Italiano Juniores. Teatro di questo evento sarà appunto il paese di Scopello dove sarà situato il paddock nell’ area prospiciente alle seggiovie e da dove partiranno i due percorsi che avranno zone controllate completamente distinte: sei per gli Juniores che correranno al mattino nella Gara 1 e dodici per le categorie HTR1 e HTR2, che correranno nel pomeriggio nella Gara 2. Per entrambe le gare tutto il percorso e le zone coinvolgeranno l’ intero paese creando condizioni di facile per gli spettatori che potranno seguire le gare in tutta comodità. Per l’ occasione il percorso sarà aperto anche agli spettatori motociclisti che potranno circolare liberamente dopo essersi registrati presso la segreteria dell’ organizzazione. La riconosciuta capacità del Moto Club Valsesia nel tracciare ottime zone e la lotta ancora apertissima per la conquista del titolo saranno il pepe di questa manifestazione. Nella HTR1, la categoria più prestigiosa, Matteo Grattarola (Sherco) è l’ attuale leader del campionato con 8 punti di vantaggio su Fabio Lenzi (Montesa) e Daniele Maurino (Gas Gas), un vantaggio che certo non gli potrà permettere di fare una gara di attesa, perché gli altri saranno pronti a sfruttare ogni suo minimo errore. Ancora più incerta la situazione nella HTR2 con Stefano Garnero eSamuele Zuccali,entrambi su Beta,perfettamente appaiati a 37 lunghezze. Per non smentire l’attesa, anche nella Femminile la situazione è estremamente fluida con Martina Balducchi (Beta) Sara Trentini (Beta) e Elisa Peretti (Gas Gas ) raccolte in un “range” di soli quattro punti. Se a tutto ciò aggiungiamo che questo appuntamento è anche l’ ultimo per il CITOJ si può ben capire che valenza abbia l’ essere presenti. Non solo per gli appassionati, ma anche per chi voglia assistere a bellissime sfide sportive in un ambiente montano come pochi posti sanno offrire e passare una domenica rilassante e divertente a conclusione delle vacanze 2010.
Nella foto>Matteo Grattarola
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domenica 12 settembre 2010

LUTTO NEL GIORNALISMO E' MORTO
PIETRO CALABRESE


È morto questa mattina a Roma Pietro Calabrese. Il giornalista è deceduto alle 5:15 alla Clinica Paideia, dopo una lunga malattia. Pietro Calabrese era nato a Roma l'8 maggio 1944 e aveva cominciato la sua lunga carriera all'Ansa, per poi arrivare alla direzione del Messaggero e della Gazzetta dello Sport.«Gino non c'è più» Ha parlato della sua malattia come fosse quella di «Gino», quasi ogni settimana sul Magazine del Corriere della Sera, in un tono ora drammatico, ora poetico, ora crudo, ora giocoso come era nelle sue corde. Fino alla fine. Così era Pietro Calabrese, che muore lasciando in uscita in libreria a fine mese il segno della sua capacità di trasformare anche la sofferenza in racconto con 'L'albero dei mille annì. Romano vero di quelli profondamente legati alla città, anche se di genitori siciliani, 66 anni (era nato l'8 maggio 1944), laureato in giurisprudenza, un inizio come funzionario parlamentare, Calabrese era giornalista professionista dal 1974 e della tanto amata professione ha seguito dal vertice, i più svariati argomenti passando dagli esteri, alla cultura, allo sport. Dando anche il buongiorno agli italiani, per lungo tempo, con la sua voce simpatica dal programma mattutino di Radiouno. E ' stato giornalista d'agenzia dal '73 al '77 all' Ansa, prima alla redazione notiziari per l' estero e poi alla redazione di Parigi. Calabrese era poi tornato nella capitale francese come corrispondente del Messaggero, giornale che ha attraversato fino alla direzione. Per il quotidiano romano ha lavorato anche a Bruxelles e poi come responsabile delle pagine culturali per lasciarlo quando diventò il brillante responsabile delle pagine cultura e spettacoli dell' Espresso. Tornato al Messaggero, era stato nominato caporedattore centrale e poi vicedirettore unico. Nel gennaio 1996 aveva chiesto l'aspettativa per assumere la carica di presidente del Comitato promotore delle Olimpiadi del 2004 e in questa veste era stato anche consulente dell'allora sindaco di Roma Francesco Rutelli. Per la capitale era poi tornato a lavorare quando sindaco era Walter Veltroni per abbandonare il ruolo con l'arrivo di Gianni Alemanno. Del Messaggero è stato poi infine direttore dal giugno del 1996 fino alla nomina in Rai nel 1999. Questo fu forse il capitolo più faticoso e discusso della sua lunga carriera, quando il Cda con la direzione generale di Pier Luigi Celli lo volle per dirigere la Divisione tv canale 3 e offerte collegate della Rai. Un ruolo scarsamente operativo perchè il progetto a cui era legato non decollò mai e lui se ne andò. Si parlò poi negli anni successivi di una sua candidatura alla direzione del Tg1 e poi infine il suo nome circolò anche successivamente, dopo il 2008, tra quelli dei candidati alla presidenza di Viale Mazzini. Dopo un passaggio alla divisione multimediale del Gruppo Rcs diventa direttore di 'Capital' nel 2001, ma l'anno dopo viene scelto per andare a dirigere La Gazzetta dello sport al posto di Candido Cannavò. Fu in quella occasione, che riassunse così la sua idea di giornalismo: «Emozione. Ecco la nostra arma. Se riusciamo a raccontare con imparzialità ma con emozione abbiamo vinto». Si dimetterà dopo due anni per passare alla direzione di Panorama, che lascia poi nel 2007 a Maurizio Belpietro.La malattia, brutale, arriva all'improvviso. È lui stesso a parlarne, nell'autunno del 2009. Ne scrive sul magazine del Corsera, commuovendo i lettori, con la storia di Gino . E la racconta in un libro, che non ha fatto in tempo a vedere pubblicato (esce il 29 settembre per Rizzoli) ma che è stata anche l'occasione per ragionare sulla vita e i suoi scherzi, il cielo stellato, gli amici veri e i baobab.
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sabato 11 settembre 2010

BRUNETTA: SE NON AVESSIMO CALABRIA NAPOLI-CASERTA SAREMMO PRIMI IN EUROPA

«Se non avessimo la Calabria, la conurbazione Napoli-Caserta, o meglio se queste zone avessero gli stessi standard del resto del Paese, l'Italia sarebbe il primo Paese in Europa». Così si è espresso il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, secondo quanto riporta Il Giornale. Spiegando l'importanza del federalismo il ministro evidenza l'esistenza di un sistema malato ben rappresentato dalla «conurbazione» Napoli-Caserta che è «un cancro sociale e culturale. Un cancro etico, dove lo Stato non c'è, non c'è la politica, non c'è la società». Per dare un'idea, racconta di quando si tenne il primo consiglio dei ministri a Napoli, Per l'emergenza rifiuti in Campania: «La città era vuota. Qualcuno agli angoli delle strade ci faceva il segno con il dito», (il medio). «Gli intellettuali napoletani disquisivano se il termovalorizzatore di Acerra fosse idoneo sì o no. E stavano con la merda sopra i capelli».Mi ricordo «il freddo morale psicologico ambientale di quella giornata. Me lo ricordo. Ed è il segno più tragico, forse più dei mucchi di spazzatura per le strade, di una società, di una cultura e di una classe dirigente se non morte, tramortite».Immediate le reazioni.«Gli italiani non ne possono più di un ministro della Repubblica come Brunetta che, invece di lavorare per il bene di tutto il Paese, sa solo insultare i cittadini del sud con un linguaggio da caserma. Le parole pronunciate contro la Calabria, Napoli e Caserta sono inaccettabili e il ministro deve a quei territori scuse immediate». Lo dice il responsabile enti locali del Pd Davide Zoggia. «Come abbiamo detto più volte - aggiunge - l'adozione del federalismo non può e non deve penalizzare dei territori a vantaggio di altri, e confidiamo che ciò avverrà al termine di una aperta discussione con le forze politiche e sociali. Solo così si potrà aiutare il mezzogiorno e preservare l'unità del Paese. Non certo con l'intollerabile leghismo delle invettive al quale oggi partecipa anche il ministro Brunetta».
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venerdì 10 settembre 2010

BERLUSCONI ATTACCA FINI: «VUOLE SOLO LA SUA AZIENDINA»

Si vede che quando è accanto al suo amico Vladimir, il «democratico Putin», Berlusconi si sente forte. Fatto sta che le parole che il presidente del Consiglio sta pronunciando in queste ore in Russia colpiscono e affondano l'avversario politico numero uno, che non è il Pd ma ilsuo ex alleato Giandranco Fini. Il premier parla davanti a una platea di circa 500 politici ed esperti da 20 Paesi a Yaroslav, al World Political Forum. Sulla Costituzione: Italia ingovernabile perché ripartisce i poteri. «Abbiamo avuto 20 anni di regime mussoliniamo, e quando finì i padri costituenti erano preoccupati che tornasse un regime e non diedero poteri al governo e al capo del governo ma li ripartirono tra Parlamento, Capo dello Stato e Corte Costituzionale. Questo dà all'Italia una difficoltà enorme nell'agire perché il governo non ha possibilità immediate di intervento ma deve fare passare tutto attraverso l'approvazione delle Camere. Così i governi sono sempre stati molto fragili, a scapito della governabilità, e i governi precedenti al mio sono durati in media 11 mesi». L'incubo giustizia. «In alcuni Paesi e soprattutto nel mio, c'è un'oppressione giudiziaria, perchè in Italia la magistratura ha un potere che non ha limiti, ha detto il premier intervenendo al World Political Forum. «La magistratura non deve essere un potere dello Stato ma un ordine dello Stato», ha aggiunto, insistendo: «La magistratura è intervenuta pesantemente nella vita democratica e quando nel '94 scese in campo la magistratura di sinistra non accettò questa intrusione, e con una falsa accusa, risolta anni dopo con l'assoluzione piena, io fui rispedito a casa per dare modo alla sinistra di issarsi al potere e attraverso elezioni influenzate da quelle false accuse di restare al Governo». E ancora: la magistratura ha ritenuto di poter ancora svolgere una sua opera, mettendo sotto accusa, con accuse assolutamente inventate, i protagonisti della vita politica e quindi mettendo a rischio la governabilità del Paese. È una situazione di oppressione della vita del cittadino ed è qualche cosa che in una democrazia non può essere accettato e non deve avvenire». Mani pulite e il Pci. «La magistratura italiana è intervenuta pesantemente nella vita democratica del nostro paese. Nel 1993 “Mani Pulite” portò alla dissoluzione di tutti i partiti democratici e la magistratura politicizzata e di sinistra aprì la strada al potere del partito comunista, che non era ancora democratico». Comunisti finanziati dall'Urss. « «Oltre il 60% dei fondi ai partiti comunisti stranieri andavano al Pci». L'attacco a Fini. Quindi, la stoccata sprezzante a Fini: «Sono piccole questioni di professionisti della politica che vogliono la loro piccola aziendina politica per poter contare ma che non toccano la governabilità», dice a Yaroslavl in Russia intervenendo al World Political Forum.Al governo per altri tre anni. Il presidente del Consiglio si dice quindi convinto che "andremo avanti tranquilli". La parentesi di politica italiana, spiega il premier, è dovuta al fatto che al convegno internazionale "molti miei amici mi hanno chiesto preoccupati 'ma cosa sta succedendo in Italia'. Ecco, ora chiudo questa parentesi e spero di aver chiuso anche le preoccupazioni dei miei amici". D'altronde, aggiunge, "con il cambio della legge elettorale è stata raggiunta la governabilità: abbiamo avuto 5 anni di governo, e ora andiamo avanti per altri 5 anni".Fisco ladrone. Poi riprende un suo cavallo di battaglia: il fisco. Lo Stato deve chiedere ai propri cittadini non più di un terzo del proprio reddito: se le tasse sono più alte «il cittadino vive le tasse come un furto o una rapina». Al World Political Forum a Yaroslavl in russia, Berlusconi ragiona così: «Io da cittadino liberale ho sempre pensato che un cittadino sente le tasse come giuste per ciò che lo Stato svolge in favore del cittadino». E per Berlusconi «è giusto un terzo» del reddito di un cittadino: «Se lo Stato ti chiede di più è eccessivo, se è più del 50% come succede in alcuni Paese il cittadino lo sente come un furto o una rapina». Dunque, è la conclusione, «importante per uno Stato democratico è che la richiesta del fisco sia equa, un terzo di quello che guadagna un cittadino».Putin dono del signore. Lui è l'unto, il suo amico russo un dono. «Putin e Medvedev esempi di democrazia. Anzi un vero e proprio «dono del signore» per il popolo russo. Non risparmia lodi Berlusconi: Vladimir Putin «non è mai stato colto dal dubbio che in lui ci fosse una volontà meno che democratica. La Russia è incamminata sulla strada della democrazia compiuta». «Ho avuto modo di contrappormi a chi introduceva dei discorsi e dei dubbi sul fatto che nella Federazione russa non esistesse una vera democrazia».
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giovedì 9 settembre 2010

MOTOCICLISMO/SUPERMARECROSS CAMPIONATI INTERNAZIONALI D’ITALIA TRA POCO MENO DI UN MESE NEL CATANESE C’È GRANDE ATTESA PER L’ARRIVO DEGLI SPECIALISTI DELLA SABBIA

di SERGIO CONTI

È proprio dalla Sicilia, dove l’ estate non ha mai fine, che si ritornerà a gareggiare sulla sabbia con una disciplina come il Motocross che viene così ridefinito «Supermarecross» per la particolarità di esprimersi sulle più belle spiagge d’ Italia. Il 3 ottobre, sull’arenile Lido Sobhà della Playa di Catania, ritorneranno in pista i migliori atleti specialisti della sabbia per un ennesimo confronto. Il penultimo di questa stagione. Ovviamente c’è grande attesa per questo evento rinominato quest’ anno con la titolarità di Campionati Internazionali d’ Italia Supermarecross perché aperto anche a conduttori stranieri. Ma il primato spetta sempre ai nostri alfieri della disciplina. La regia di questo evento spetta come sempre agli uomini del Motoclub Taormina,magistralmente condotti da Marco Mainardi che assieme a FX Action, promoter del campionato, di sicuro costruiranno un tracciato spettacolare ed una scenografia adatta a coloro che assisteranno all’ evento. Indiscusso agonismo e spettacolo assicurato che annualmente traghetta in Sicilia non solo i piloti ma anche il pubblico delle grandi occasioni. Un appuntamento, dunque, da non mancare. Nella MX1 soltanto 30 punti dividono la classifica tra i due principali contendenti: Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing) e Daniele Bricca (Suzuki-Petriglia Racing). Il primo con lo scettro di Campione 2009 dovrà guardarsi le spalle dal conterraneo ritornato alla grande in questa stagione, dopo un infortunio che lo aveva fermato nel corso della scorsa annata. La MX2 è ancora tutta da giocare con i due primi attori a pari punti in classifica: Giovanni Bertuccelli (KTM-Cerbone Moto Racing) e Marco Maddii (Suzuki-Delta Racing). Ma mentre il primo proviene da un periodo di intenso agonismo che lo vede partecipe anche nel Campionato Italiano Motocross, il secondo è reduce da un serio infortunio e pur prevedendo la sua conferma tra l’elenco iscritti a Catania, si valuterà solo al momento di scendere in pista il suo reale stato di forma. Il giovane toscano, lo sappiamo, è un mastino e di certo lo ritroveremo a dare battaglia per il primato. Un’ altra bella sfida sarà inscenata anche tra i protagonisti del Minicross Junior e Senior dove attualmente la fanno da padrone, rispettivamente, Alessandro Lentini (KTM-Scuderia Milani) e Manfredi Caruso (KTM-Pardi Racing).

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mercoledì 8 settembre 2010

BERLUSCONI E LA “SINDROME PALLARO”...

Silvio Berlusconi potrebbe ritrovarsi come Romano Prodi nella precedente legislatura, che era costretto a trattare per la tenuta del governo con singoli parlamentari, primo fra tutti l'italo-argentino Luigi Pallaro. Il tentativo di allargare la maggioranza attraverso quella che le opposizioni tacciano di essere una 'triste campagna acquisti' punta a rendere ininfluenti i finiani alla Camera (sono 33) e al Senato (10). E curiosamente un giallo ha riguardato il possibile appoggio proprio da parte di un deputato eletto in Sudamerica, vale a dire Ricardo Antonio Merlo.Oggi Berlusconi ha ricevuto nella sua residenza di Palazzo Grazioli Raffaele Lombardo, leader dell'Mpa e governatore della Sicilia, che ha strappato al premier una promessa, cioè 4,313 miliardi dei Fondi Fas per la Sicilia. "Abbiamo rassicurato il presidente Berlusconi - ha detto dopo l'incontro - che non mancheranno i voti del Mpa e dei suoi quattro senatori e cinque deputati". Altri voti arriveranno da Noi Sud, la formazione di Adriana Poli Bortone. "Noi Sud - ha detto il segretario Arturo Iannaccone - ritiene fondamentale la prosecuzione dell'azione di un Governo che ha ben operato". Anche qui, ha detto Iannaccone, si punta a promesse che riguardano il Sud. In dote cinque voti alla Camera e uno al Senato. Poi ci sono tre Liberaldemocratici, e cioè Daniela Melchiorre, Italo Tanoni e Maurizio Grassano che sono stati contattati da Berlusconi e che hanno fatto trapelare sui giornali la loro disponibilità a votarlo.Qui è scattato il giallo. Nel gruppo parlamentare dei LibDem c'è anche l'italo-argentino Ricardo Antonio Merlo, che però aderisce ad un altro partito, il Movimento associativo italiani all'estero. Questi stamani, a Buenos Aires, ha letto sui siti internet il suo nome accanto a quello dei Liberaldemocratici. Merlo ha chiamato Tanoni, coordinatore dei LibDem, chiedendogli una precisazione sulla sua posizione. Cosa che è stata fatta. Poi il telefono è rimasto spento, così come accadeva con Pallaro. Alla schiera si aggiugne il repubblicano Francesco Nucara, che nei mesi scorsi ha talvolta votato i provvedimenti del governo, come la manovra a luglio: "Sì alla fiducia a Berlusconi che deve continuare a governare", ha dichiarato.Ma c'è anche chi ha risposto 'picche", come l'Api di Francesco Rutelli: "siamo disponibili...ma a discutere di legge elettorale e dell'abrogazione del premio di maggioranza", ha detto provocatoriamente Pino Pisicchio, capogruppo alla Camera. Anche la Svp non ha dato piena soddisfazione al premier, come ha spiegato Siegfried Brugger: essa rimane "blockfrei", fuori dai blocchi, e voterà di volta in volta, come fatto sin'ora. L'altro deputato repubblicano, Giorgio La Malfa, non seguirà il collega Nucara, e mette in guardia Berlusconi: "Il mio consiglio - ha detto - è di non tentare di comprare i parlamentari, perchè finirà per fare un governicchio, e dover trattare ogni volta con i singoli deputati, come capitò a Prodi". Senza contare l'altro rischio: "Berlusconi insegue le farfalle ma finirà con la rete vuota". Troppo pochi parlamentari per rendere ininfluenti i finiani.

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martedì 7 settembre 2010

MICHELA MURGIA: «BERLUSCONI SOGNA DI CACCIARE SCRITTORI DI SINISTRA»

«Il sogno segreto di Berlusconi è di mandare via gli scrittori di sinistra: ci vorrebbe fuori dalle sue case editrici, così può pubblicare tutto quello che gli pare». È quanto sostiene ai microfoni di Radio 24 la scrittrice Michela Murgia, vincitrice del premio Campiello con il romanzo "Abbacadora" edito da Einaudi - quindi gruppo Mondadori. «Credo che Berlusconi non sia affatto liberale perché non ama il dissenso e ha una visione padronale del mondo. Ci sono moltissimi esempi dell'illiberalità di Berlusconi». L'autrice sarda cita a mo' di esempio Murgia: «Berlusconi è illiberale per il fatto che il Pdl sia stato presentato, mediaticamente, come un monoblocco dove il suo pensiero era l'unico esprimibile e qualunque modalità di dissenso veniva immediatamente soffocata. È stato Fini che ha crepato questo muro». Ancora: «Berlusconi si occupa dei libri solo quando cominciano a vendere milioni di copie. Si è occupato di Saviano solo perchè raggiunge un numero elevato di persone. Il fatto che noi viviamo in un regime di sostanziale impunità quando pubblichiamo e nessuno ci castiga verbalmente come è stato per Saviano, indica semplicemente che noi non siamo influenti dal punto di vista dell'audience. La contraddizione non è che noi siamo antagonisti a Berlusconi, ma che Berlusconi critica uno che gli fa guadagnare tanti soldi. Il fatto che un autore che vende i libri gli faccia guadagnare dei soldi è un argomento debole, perché non tutti noi vendiamo come Saviano». Michela Murgia ha vinto il 48esimo Premio Campiello 2010: con 119 voti su 300 ha battuto gli altri quattro finalisti Gad Lerner, Antonio Pennacchi, Gianrico Carofiglio, Laura Pariani.

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lunedì 6 settembre 2010

CAMPIONATO ITALIANO MOTOCROSS 2010 BEGGI (MX1) E DEL SEGATO (MX2) VINCONO A CINGOLI

di SERGIO CONTI

CINGOLI- Ottima giornata con il Campionato Italiano Motocross che a Cingoli incorona Cristian Beggi nella MX1 e Giacomo Del Segato che stravince la MX2. Nel Campionato Femminile ottimo exploit di Francesca Nocera nella frazione d’apertura, con Chiara Fontanesi che replica aggiudicandosi gara 2. Buona la presenza di pubblico. Una giornata con il Campionato Italiano Motocross spettacolare e agonisticamente parlando, intensa. Questo è lo spettacolo vissuto dal pubblico che si è presentato a Cingoli, il “balcone delle Marche” così come è soprannominata la cittadina in provincia di Macerata che ha ospitato questa quarta tappa. Non si smentisce dunque questo esaltante torneo che anche oggi ha dato vita a manche emozionanti. Sole ed un po’ di pioggia pomeridiana non ha dispensato, dal divertimento, il pubblico presente numeroso. Alla fine della giornata il protagonista della classe regina è stato Cristian Beggi (TM-AES/CLX Racing Team) che però non è riuscito a recuperare punti sul suo diretto avversario Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing), quest’ultimo dopo aver dominato il warm up mattutino, valido aggiudicarsi il miglior posto al cancello, ha imperiosamente vinto gara 1 arrivando secondo in quella conclusiva. I due, infatti, hanno incamerato lo stesso punteggio quindi nulla cambia in classica provvisoria dominata dal laziale. Sul terzo gradino del podio assoluto, e della Elite, è salito Stefano Dami (Honda-MB Team). Nella Under 21 affermazione per Francesco Ombrosi, mentre nella Over 21 si è imposto Luca Pedica. La MX2 è stata a senso unico per la doppia vittoria di Giacomo Del Segato (Suzuki-Max Team). Alla sua prima apparizione in questo campionato, il pilota toscano ha surclassato la concorrenza vincendo di prepotenza le manche in programma dopo aver dominato per tutto il week end. Secondo di giornata è giunto Matteo Aperio (Honda-Motobase Racing), terzo Deny Philippaerts (Suzuki-Rossi Racing). Nella Under 21 prima vittoria per Alessio Dalla Mora, mentre nella Over 21 ha vinto Nicola Dolce. La categoria Femminile finisce alla pari con un primo ed un secondo posto a testa per Francesca Nocera (Honda-Francy Racing) e Chiara Fontanesi (Yamaha-Fonta Racing). Quest’ultima con la vittoria di gara 2 si è aggiudicata l’ assoluta di giornata. CRONACA DELLE GARE MX1 Gara 1: all’ abbassarsi del cancello, con il gruppo che si sgrana, troviamo Stefano Dami che guida sugli inseguitori. Per il poliziotto delle Fiamme Oro una gara tutta al comando sino a metà, quando al decimo giro deve fare i conti con l’ incontenibile Felice Compagnone che supera il piemontese per dar vita ad un’ imperiosa vittoria. Compagnone non era spuntato benissimo nelle prime battute di gara transitando in quinta posizione al primo passaggio, però non si arrende, anzi comincia una furibonda rimonta sino alla meritata vittoria. Dami viene superato anche da Cristian Beggi che nel finale tenta l’ attacco a Compagnone ma non riesce a sopravanzarlo. Da segnalare la sfortunata manche di Roberto Lombrici che dopo l’ ottimo avvio, per un problema alla catena, è costretto ad un paio di stop forzati che hanno compromesso il buon esito della sua gara. Gara 2: Dami è ancora il più lesto ma stavolta la sua posizione di comando resiste sino alla quarta tornata quando Beggi rompe gli indugi, supera il pilota piemontese e vince indisturbato. Compagnone è dietro l’ emiliano ed amministra la posizione. Da segnalare l’ ottima quarta posizione di Andrea Saletti. MX2 Gara 1: Matteo Aperio è il più lesto su tutti e comanda da subito il gruppo degli inseguitori. Il pilota milanese è seguito da Deny Philippaerts e Giacomo Del Segato. Alla fine sarà proprio il pilota toscano del Max Team che da terzo transiterà per primo sotto la bandiera a scacchi dopo aver preso il comando delle operazioni al decimo giro. Questa prima manche ha riservato molti colpi di scena come la caduta al primo giro del capoclassifica Gianluca Martini che si è scontrato con Stefano Pezzuto, anch’esso a terra. Problemi meccanici anche per Mercandino costretto al ritiro. Gara 2: Ancora una partenza fulminea per Matteo Aperio che comanda il gruppo sino alla decima tornata quando arriva ancora Del Segato che va a vincere anche questa ultima frazione. Aperio è secondo, mentre terzo giunge Philippaerts. Femminile. Gara 1: una prima manche monotematica con Francesca Nocera più lesta ad uscire dal cancelletto e a comandare su tutte dal primo all’ultimo giro respingendo, ripetutamente, gli attacchi di Chiara Fontanesi che dopo un avvio non brillante si è avvicinata subito all’ avversaria non riuscendo però a superarla. Gara 2: un acquazzone improvviso, proprio nelle prime fasi del via, infastidisce le concorrenti ma è subito la Fontanesi a prendere le redini della corsa che comanda dal primo all’ultimo giro, mentre la Nocera è seconda. MX1 – Gruppo B: entrambe le manche sono state dominate e vinte dal veneto Asnicar. MX2 – Gruppo B: in gara 1 affermazione per Furlotti che ha scalzato, dopo due giri dal via, la hole shot del bolognese Faccioli. La seconda frazione è stata vinta da Aldini.
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