lunedì 25 gennaio 2010

MOTOSLITTE/ BIS PER PLONER, DEGHI E BETTIGA A MADESIMO



di SERGIO CONTI
Pronostico di gara confermato per la seconda tappa del Campionato Italiano Motoslitte, corsa a Madesimo.Podio per il campione di San Cassiamo Ploner e per i due piloti del moto club Tre Pievi Deghi e Bettiga.Il sole ha baciato la giornata nella bella cittadina di Madesimo, incastonata nelle Alpi, ad un passo dalla Svizzera. Una pista perfettamente battuta ha fatto da sfondo alla emozionante prova sondriese, che ha regalato ai presenti uno spettacolo mozzafiato grazie ai numerosi salti perfettamente interpretati dai piloti in gara e maestralmente disegnati dai ragazzi del Motoclub Tre Pievi e in particolar modo dal pilota di casa Cristian Gestra che, per l’occasione, ha preso parte alla manifestazione grazie alla volontà di Guido Pedroncelli, presidente del Team Extreme Team, icona importante di Madesimo e degli appassionati di motoslitte grazie alla sua attività di noleggio di monocingoli e con i suoi oltre 70km di percorsi immersi nella natura del Monte Spluga dove poter praticare questo sport e che, per questa giornata, ha messo a disposizione la pista dove si sono sfidati i migliori piloti delle nevi sullo scenario italiano ed internazionale. A tenerci con il fiato sospeso in questa seconda prova, e non per le mirabolanti acrobazie ma per diversi incidenti, sono stati soprattutto i piloti Jacopo Rossi (Ski Doo), Christian Gestra (Yamaha) e Davide Dal Bianco (Ski Doo). Il primo e il secondo sono stati protagonisti di una carambolesca caduta che ha fatto temere per il peggio ma che alla fine si è risolta con qualche contusione per i due piloti, mentre Davide Dal Bianco, è stato protagonista di diversi eventi come un’uscita di pista in curva durante la prima manche e,poco dopo l’arrivo, perdendo il controllo della sua Ski Doo, è uscito dalla traiettoria del percorso e ha letteralmente sfiorato la presidente di Axiver, Roberta Mazzero, rimasta indenne dall’accaduto. Tornando alla gara, poker di vittorie anche a Madesimo per il dodici volte campione italiano Alex Ploner(Polaris) che brucia gli avversari conducendo le quattro manche quasi in solitaria. Cento punti dunque che vanno ad aggiungersi ai precedenti conquista ti a Ponte di Legno lo scorso 10 gennaio e che lo portano a trenta lunghezze dal secondo in classifica Christian Merli (Lynx). Terzo si piazza invece il pilota del Sud Tirol Peter Gurndin (Ski Doo).Nel Trofeo Italia il dominio è ancora per la Yamaha che con Giacomo Deghi e Andrea Bettiga si assicura la prima posizione nelle due classi, 500 e 800. Nella prima, dietro al pilota di casa Deghi, si posizionano con le loro Arctic Cat Alessandro Comella e Diego Poiatti mentre nella classe 800 alle spalle al conduttore di Dongo, Andrea Bettiga si piazza per soli tre punti Peter Senoner (Lynx). Medaglia di bronzo invece per Cristian Pinoli (Arctic Cat) che, nonostante idue secondi posti,non riesce a conquistare la seconda posizione. Per le squadre vince la giornata di Madesimo il Motoclub Sebino che continua la sua corsa verso la vittoria del titolo italiano.Prossimo appuntamento per i monocingoli su neve fra due settimane, il 7 febbraio, in Alta Val Formazza per il giro di boa del Campionato Italiano Motoslitte abbinato al consueto Trofeo Italia.
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domenica 24 gennaio 2010

PIER SILVIO: L'OBIETTIVO È MIO PADRE. BERSANI: "SFIDO IL PREMIER IN TV"
Botta e risposta a distanza, in vista delle regionali. Da una parte Berlusconi, dall’altra Bersani. Con il premier che invita il Pdl a «porre rimedio ai troppi guasti creati dal malgoverno locale dalla sinistra» e il leader Pd che lo sfida ad un confronto tv per far comprendere agli italiani cosa è stato realizzato - da una parte e dall’altra - «negli ultimi 15 anni». E se - a differenza del centrosinistra «che sa cosa ha fatto per questo Paese in termini di riforme, collocazione europea ed economia» - il presidente del Consiglio possa fare «un riassunto» positivo che dimostri di aver portato «meno tasse, più lavoro e meno burocrazia». «Dica tra le cose che promise all’inizio quali abbiamo visto», sottolinea il segretario Pd a proposito «delle battute» del premier che «lasciano il tempo che trovano». [TITOLINO]I NUMERI DEL PREMIER[/TITOLINO] E se Berlusconi, parlando via telefono alla convention nazionale del Pdl, pone al suo partito l’obiettivo di «un milione di iscritti» - mentre Fini insiste sulla necessità di «un grande partito plurale» - Bersani, da Folgaria, dove chiude la festa invernale del Pd, ironizza sul premier avvezzo a gonfiare i numeri. Ma spiega anche che l’obiettivo del Pd è mandare a casa Berlusconi, critica l’uso del governo «per ottenere consensi» che contraddice la necessità di usare «il consenso per fare un’azione di governo» e rincara sulla maggioranza che per «ottenere applausi mette nei guai il Paese». [TITOLINO]MEDIATRADE E APPELLI TV AL PAESE[/TITOLINO] E il leader Pd parla anche dell’inchiesta milanese Mediatrade e delle nuove accuse per frode e appropriazione indebita che chiamano in causa Silvio e Piersilvio Berlusconi che accusa: «Vogliono colpire mio padre». Bersani vuole «credere che la giustizia sarà in condizioni, come avverrebbe per ogni altro cittadino, di accertare la verità su fatti così gravi». Palazzo Chigi, nel frattempo, smentisce frasi riportate dai giornali di ieri e attribuite al Presidente del Consiglio. Il fatto è che la tesi della «persecuzione giudiziaria» - mentre riprende quota l’ipotesi di un intervento «forte» del premier in diretta televisiva - viene rilanciata da molti esponenti di prima linea del Pdl. Si va da Capezzone che mette l’accento sulla coincidenza tra la nuova inchiesta milanese e le prossime elezioni regionali, a Cicchitto che parla di «uso politico della giustizia», al ministro Alfano che giura su Berlusconi che «da anni si dedica soltanto al bene del Paese e non alle sue aziende», a Italo Bocchino che parla di «accanimento giudiziario». Per l’avvocato Piero Longo, difensore insieme a Nicolò Ghedini, del Presidente del Consiglio, quello che riguarda Mediatrade è un tipico processo «spezzatino». L’allusione è alla «tecnica usata da certe procure per mantenere una persona indagata per sempre». Secondo il legale, in sostanza, quel giro da 100 milioni di dollari che emergerebbe dai faldoni milanesi non fa altro che rimpolpare un’inchiesta «fotocopia» di quella sfociata nel processo Mediaset sui diritti tv. Per Longo la conclusione delle indagini Mediatrade arriva solo ora con lo scopo di «celebrare l’udienza preliminare in piena campagna per le regionali».
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CANOTTAGGIO/ANDREA PINCI È IL NUOVO RESPONSABILE SETTORE MASTER DEL COMITATO REGIONALE LAZIO

di PAOLA MAURIZIO
Membro del Consiglio Direttivo del CC Tirrenia Todaro, Andrea Pinci (foto) è un riferimento del movimento master laziale. Persona disponibile e sensibile alle necessità dei Circoli nell’ affrontare i problemi organiz zativi legati alle regate e alla partecipazione nei grandi eventi internazionali, ha il suo punto forza nell’ essere persona pratica e corretta. Chi lo conosce personalmente lo stima per il suo carattere collaborativo che non ha bisogno di tante parole per esprimere concetti che traduce sempre in fatti. Questa indole fattuale lo fa apprezzare nell’espletare il suo impegno per il canottaggio. Insomma il nuovo responsabile del settore master regionale è persona di poche parole, ma di molti fatti.Lo abbiamo apprezzato nei suoi reportage dal Tamigi allorché annotava ogni cosa che poteva incuriosire il lettore.“ E' un momento che non scorderò facilmente, come anche una considerazione: cosa fanno tutti questi vogatori in maglietta e calzoncini, vista la magnifica giornata, con gli stivali infilati ai piedi ? Presto detto, sul greto, vista la variazione della marea, non ci sono banchine e la barca viene portata in testa fino nel fiume. Corro a cercare gli altri e ancora di più gli “stivali”, ma visto che stavamo sognando, la cruda realtà è che sono rimasti solo di taglia piccola.Alla fine riusciamo a farceli entrare, procediamo alla messa in acqua della barca entriamo e… avete mai provato a togliervi uno stivale stretto in equilibrio precario su un otto fuori scalmo?” Questo è Andrea Pinci.Ora è alle prese con il nuovo calendario internazionale: certa è la partecipazione alla prossima edizione del “Head of the River” che vedrà equipaggi romani in regata a Londra, ma la sfida per la Finlandia è aperta.Sulkava è l’ultima frontiera che i master laziali intendono varcare: dal 9 al 11 luglio si disputerà la tradizionale regata sul lago scandinavo famoso per le sue imbarcazioni con voga di punta a canottieri affiancati.Il prode Andrea è già al lavoro e c’è da giurare che “ Suomi” si colorerà delle maglie dei sodalizi provenienti dalla regione Lazio. La difficoltà di coordinare un mondo variegato come quello dei veterani è evidente: occorre in primo luogo comunicare adeguatamente con tutti i circoli, in secondo luogo sostenere la crescita del movimento rosa.Particolarmente questo settore segna una crescita addirittura esponenziale: ormai ogni sodalizio che si rispetti ha le sue master.E’ bello assistere a questa crescita poiché è trainante per tutto il movimento remiero.L’esperienza accumulata in anni di servizio al proprio circolo è ora messa a disposizione delle realtà di voga regionali che certamente si gioveranno della sua comprovata esperienza.
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sabato 23 gennaio 2010

MEDIATRADE, IL PDL IN DIFESA DEL PREMIER L'OPPOSIZIONE: LA GIUSTIZIA FACCIA IL SUO CORSO
Il Pdl fa quadrato intorno al premier Silvio Berlusconi, indagato insieme al figlio Piersilvio e a Fedele Confalonieri per il caso Mediatrade. Al premier e al figlio si contestano i seguenti reati: appropriazione indebita e frode fiscale: secondo l'ipotesi della procura sarebbero stati sottratti al fisco 34 miliardi. Da Gasparri ad Alfano, tutti fanno quadrato. Il ministro della Giustizia Alfano contesta implicitamente le accuse rivolte dai magistrati al premier, sostenendo che "Berlusconi da anni si dedica esclusivamente al bene del Paese", e non alle sue imprese mentre Gasparri parla di «copione logoro». L'opposizione chiede invece che si lascino agire serenamente i magistrati. "Voglio credere che la giustizia sarà in condizione, come avverrebbe per ogni altro cittadino, di accertare la verità su fatti così gravi", ha detto il segretario del Pd Bersani. Per Massimo D'Alema l'unico interesse del Pdl è "fermare i processi dei giudici". "Con tutti i problemi che ci sono, abbiamo tre disegni di legge per fermare i giudici: per essere sicuri di farcela - ha scherzato - ne hanno fatti tre". «La giustizia fa il suo corso, le leggi della Casta altrettanto. Il processo breve, illegittimo impedimento e la legge sulle intercettazioni, il cui iter riprenderà a breve, sono i rasoi con cui verranno recisi i processi passati e futuri, quello Mediatrade-Rti compreso». Così il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro. «L'indignazione mostrata in queste ore per l'esito delle indagini è tutta una pantomima: Silvio e Pier Silvio - prosegue - sanno benissimo che le leggi, con cui il papi sta intasando il Parlamento mentre il Paese cade in disgrazia, li salveranno insieme ai compagni di evasione». Ieri la Procura di Milano ha contestato a Silvio Berlusconi e ad altri indagati (Frank Agrama, Daniele Lorenzano, Roberto Pace e Gabriella Ballabio) un'appropriazione indebita di quasi 35 milioni di euro, mentre al presidente del Consiglio, a due cittadini cinesi, a Piersilvio Berlusconi, Fedele Confalonieri, Frank Agrama, Daniele Lorenzano, Roberto Pace, Gabriella Ballabio, Giorgio Del Negro, viene attribuita una frode fiscale per circa otto milioni di euro. L'avviso di conclusione delle indagini è previsto dall'articolo 415 bis del codice di procedura penale e, solitamente, prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, con la quale viene esercitata l'azione penale. Il pm, infatti, non deve informare l'indagato se decide di chiedere l'archiviazione delle indagini preliminari. L'avviso di conclusione delle indagini ha funzione di garanzia per l'indagato e contiene la sommaria enunciazione del fatto e le norme violate. La garanzia principale data all'indagato è che egli viene avvertito che può prendere visione ed estrarre copia del fascicolo delle indagini: è il momento della “discovery”, cade la segretezza e l'indagato viene a conoscenza non solo del fatto contestato, ma anche degli atti sui quali si regge l'accusa. Entro 20 giorni dal ricevimento dell'avviso di conclusione delle indagini - che viene notificato anche al difensore - l'indagato può presentare richieste o memorie, chiedere al pm il compimento di ulteriori indagini o chiedere di essere sottoposto ad interrogatorio. Queste attività, salvo l'ultima, non pongono un obbligo per i pm; l'unico obbligo è l'interrogatorio, che deve essere compiuto perché è un momento di esercizio del diritto di difesa. Dopo la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini, degli esiti degli accertamenti eventualmente disposti su richiesta della difesa e del contenuto dell'interrogatorio (se richiesto dall'indagato), il pm valuta se esercitare l'azione penale con la richiesta di rinvio a giudizio dell'indagato (che solo allora diventa imputato) o richiedere al gip l'archiviazione delle indagini preliminari. «Le contestazioni mosse hanno dell'incredibile sia per il contenuto delle stesse sia per gli anni a cui si riferiscono, periodo in cui Silvio Berlusconi non aveva la benché minima possibilità di incidere sull'azienda», ha detto Niccolò Ghedini.
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venerdì 22 gennaio 2010

MONOGOMMA NUOVO E AL RISPARMIO, MA ANCHE UN RICCO MONTEPREMI E ALTRE NOVITÀ PER LA SUPERMOTO “LOW COST” 2010

di SERGIO CONTI


Pneumatici nuovi e più economici come auspicato dai team, e ridotti i cambi gomme a 4 per Internazionali e Campionato Italiano,inoltre norme riviste per le due categorie S1 e Open. L’ introduzione della nuove classi Coppa Italia e Coppa Young permetterà di correre con la formula «tutto in un giorno» a prezzi contenuti.E’ appena iniziato l’anno nuovo e tutto è già pronto per i prossimi eventi di Supermoto della massima categoria targati DBO. Ma prima di proiettarci sui campi di gara, volgiamo uno sguardo sulle novità che caratterizzeranno le mosse dei contendenti ai campionati 2010.Come cambieranno gli Internazionali e il tricolore Supermoto 2010. Intanto sono state varate le nuove norme per tutte le classi Nazionali e internazionali che assegneranno i titoli 2010. L’ingresso della nuova Casa fornitrice di pneumatici, la Goldentyre, insieme al promotore dei Campionati Internazionali d’Italia, la DBO, porterà al torneo una ventata di novità tra cui un cospicuo montepremi e un’apprezzabile risparmio nell’acquisto delle coperture, che per le due categorie S1 e Open dovranno essere al massimo 4 per weekend, mentre scenderanno a 2 per la nuova categoria Coppa Italia.Due come detto le categorie di punta: Open e S1, con quest’ultima che rappresenterà la massima espressione del confronto con i piloti nazionali e internazionali, i quali potranno presentare alle verifiche fino a due moto con cilindrata massima di 450cc. Tra i migliori 20 concorrenti con passaporto italiano sarà suddiviso il montepremi in denaro.La Open invece non avrà riserve e sarà aperta non solo come cilindrata ma anche come licenze ma ai soli piloti italiani, con esclusione dei primi dieci S1/S2 del 2009. I concorrenti di questa classe potranno presentare alle verifiche un solo motociclo e disporre come nell’S1 al massimo di 4 stickers. Premi in denaro anche per i migliori dieci piloti in gara di questa classe.Infine la Coppa Italia FMI aperta a tutti gli amatori in possesso di licenza Fuoristrada (esclusi i primi 15 della graduatoria finale S1-S2 e dei primi 5 del 2009), con moto con cilindrata open e la Coppa Young aperta ai "pilotini" con età compresa tra gli 11 e 16 anni con motocicli da 50 2T e 125 4T. Queste due ultime categorie avranno il vantaggio di completare il programma di ogni singola prova nella sola giornata di domenica, potendo contare sul cambio di due soli pneumatici e disporre di una sola moto verificata.E’ un processo basato sul rinnovamento, pur mantenendo intatto il proprio fascino new style di uno sport professionale che ha voglia di crescere non solo come disciplina ma anche come aspetto, e per questo si rivelerà utile il supporto in pista di un esperto Race Director, figura federale che sarà il collegamento funzionale tra piloti e promotore.IL CALENDARIO 2010: Alla gara di apertura di Castelletto di Branduzzo del 28 marzo, che segnerà il ritorno del Circus internazionale sul circuito dell’Oltrepò Pavese, seguiranno quelle di Busca il 9 maggio e Viterbo il 6 giugno, passando poi dal Circuito d’Abruzzo Ortona (CH) che farà il suo ingresso il 4 luglio, poi la pausa estiva e il ritrovo a Latina il 5 settembre, prima dell’ultima prova stagionale in programma a Ottobiano (PV) il 26 settembre dove saranno celebrati i nuovi campioni della specialità.Non ci resta che aspettare in trepidante attesa l’inizio della stagione agonistica e rivedere le appassionanti sfide che si rinnoveranno a partire dall’ultimo weekend di marzo sul serpeggiante Motodromo pavese. Importanti cambi di casacca e di moto di alcuni dei più importanti protagonisti renderanno ancora più difficile fare delle previsioni sui risultati finali.

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AXO TRIONFA ALLA DAKAR NEI

di SERGIO CONTI


E’ cominciata bene la stagione racing per AXO: a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno, AXO ha già messo a segno un risultato importante…la vittoria della Dakar-quad e, non contenta, l’azienda trevigiana si accaparra anche la piazza d’onore! Autori della fantastica doppietta, due fratelli argentini, Marcos e Alejandro Patronelli. Marcos, alla sua seconda partecipazione a questo storico Rally, aveva già conquistato la seconda posizione nel 2009, per arrivare al coronamento del suo sogno un anno più tardi.A bordo del suo Yamaha Raptor 700, il determinato Argentino ha raccolto la sfida ed i rischi di questa fascinosa competizione, percorrendo gli oltre 9.000 chilometri a tappe in 64 ore, 17 minuti e 44 secondi. A sole 2 ore di distacco, suo fratello Alejandro conquista il secondo gradino del podio. Marcos Patronelli: “Sono estremamente felice ed emozionato…entrambi siamo molto soddisfatti di questo trionfo! Cosa posso dire, si è realizzato un sogno a cui forse non osavamo nemmeno aspirare, il nostro solo scopo era di arrivare alla fine! Abbiamo iniziato questa sfida insieme…e la terminiamo insieme dividendo il successo…grazie a tutti, alla nostra famiglia e agli sponsor che hanno reso possibile tutto ciò!”.
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giovedì 21 gennaio 2010

MOTOSLITTE/A MADESIMO IL SECONDO APPUNTAMENTO DELLA STAGIONE

di SERGIO CONTI


Tutto pronto nell’ accogliente comune di Madesimo, immerso nella Valle Spluga, per i campioni della motoslitte. Ploner si presenta in testa alla Classe Unica, mentre al comando del Trofeo Italia ci sono i due piloti di casa: Deghi e Bettiga. Dopo la tappa inaugurale ai piedi del Monte Tonale, motori nuovamente accesi per un altro week-end sulla neve. Per la prima volta il campionato italiano motoslitte farà tappa a Madesimo, nella Valle Spluga, ad un passo dal confine svizzero, domenica 24 gennaio, grazie all’ impegno degli uomini del Motoclub Tre Pievi,guidati dal presidente Mauro Tarelli e dall’efficiente e dinamico segretario Davide Bettiga. Frequentato da Giosuè Carducci e protagonista di alcune sue poesie, Madesimo è situato a circa 1500 metri di altezza e con i suoi 600 abitanti è il comune italiano più lontano dal mare e dunque il luogo ideale per i monocingoli su neve che proprio qui trovano il loro habitat naturale. Infatti, a Madesimo, e più precisamente sui pendii del Monte Spluga, si trovano le più belle e lunghe piste per motoslitte dove i turisti possono girare in sella ai mezzi messi a disposizione dal Team Extreme Team, che gestisce con dedizione questi percorsi in mezzo a lla natura. Madesimo è altresì importante per lo sci: infatti proprio nel paese sondriese e in tutto il comprensorio della Valchiavenna, di cui il comune fa parte, vengono organizzate ogni anno gare di Coppa Europa. Tornando alla gara, ad attendere i pilo ti ci sarà una pista di circa 1000 metri, con curve e salti scenografici, che sproneranno le doti funamboliche dei cavalieri delle nevi. Autore del percorso, dove i migliori piloti del momento si daranno battaglia, è Cristian Gestra, a sua volta conduttore d’eccellenza, giunto terzo nel 2009 nel Trofeo Italia 500 ma costretto quest’anno a rinunciare alle competizioni per problemi fisici. Il percorso infine, ricavato da una pista di fondo, è situato a circa 400 metri in linea d’aria da Madesimo. Volgendo uno sguardo alle classifiche dopo la prima prova di Ponte di Legno, a dominare le scene nella Classe Unica Nazionale ed Internazionale è la motoslitta numero 34, che risponde all’ormai noto nome di Alessandro Ploner che in sella alla sua Polaris non ha lasciato spazio di vittoria agli avversari. Si piazzano in seconda e terza posizione Cristian Merli (Lynx) e Michael Pogna(Arctic Cat).Per quanto riguarda il Trofeo Italia troviamo sul primo gradino del podio la coppia Yamaha formata Deghi e Bettiga rispettivamente nella 500 e 800 e che per questo secondo round della stagione targata 2010 giocheranno in casa. Sabato 23 gennaio presso il pub “Tender” sarà possibile ascoltare musica dal vivo con una serata organizzata dal Team Extreme Team, grazie alla volontà del presidente Guido Deghi, mentre per la giornata di gara i Fratelli Beretta offriranno ai presenti una degustazione dei loro prodotti tipici vicino alla zona partenza.Appuntamento per tutti gli appassionati domenica 24 gennaio a partire dalle ore 10.30 con l’accensione del semaforo verde per il via della prima delle sette manche previste.
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mercoledì 20 gennaio 2010

PD, IL SENSO DELLA POLITICA
E LA CULTURA DELLA RISSA
Non si può assistere inerti al degrado del dibattito pubblico. Non è libertà di critica insinuare che Tizio sceglie un certo candidato perché il suo vero scopo è svendere un bene pubblico a un socio di affari. È degradante. E così per Caio: non gli si riconosce la dignità di dissentire. No. Si dice che sta tramando il sabotaggio del suo partito. E così tutto il resto. È diventato difficile lo sforzo di ripensare Craxi a 10 anni dalla morte non come un cinico ladro ma pacatamente, rispettosamente, come quel notevole uomo politico che egli fu (senza dimenticare naturalmente errori e colpe che non si possono cancellare). Si sono perse le misure. Qualcuno si fa il segno della croce davanti alla Bonino come se l’avversaria, la Polverini, fosse una suora. E come se la Regione Lazio dovesse decidere sul dogma della verginità della Madonna. Non parliamo di Tv e di giornali sempre più gridati.Io temo che dietro questa rissa continua non ci sia solo la crisi della politica, ma anche la frantumazione della società civile e il riflesso di una più generale crisi della morale pubblica. Dopotutto, anche il ritorno alla grande, e in forme ridicole e abnormi del personalismo italiano (l’uomo di Guicciardini) che cosa è se non la spia del fatto che la classe dirigente non riesce a pensare l’interesse generale? Si dirà che non è così, che sono in campo idee diverse. In parte è vero. Ma vengo così al punto. Anch’io ho idee diverse da altri. Il problema non è quello di tacerle. È di chiedersi se, al netto delle contrapposizioni personali, queste idee possono convivere nel Partito democratico. Sono inconciliabili? E lo sono al punto da mettere in crisi il prestigio e la forza elettorale del partito? Se è così, non illudiamoci, il Pd si sgretola. E se si sgretola, la situazione sfuggirà di mano e si andrà verso una nuova crisi di regime. Mi scuso, ma qualcuno deve pur porre una questione come questa. Non voglio fare prediche per le quali non ho alcun titolo. Credo però che la risposta alla cruciale domanda su come questo partito possa parlare con più forza e più prestigio al Paese (pur salvaguardando il pluralismo) dipende interamente dall’idea che abbiamo della situazione e del compito che sta davanti a noi. Chiedo: che cos’era se non una certa idea della situazione che consentiva al partigiano comunista di combattere al fianco dell’ufficiale monarchico? Eppure le loro idee erano molto diverse. Se non abbiamo perso la testa è in rapporto alla realtà del paese che si misurano le posizioni politiche.E allora la vera domanda è questa: che idea abbiamo della crisi della democrazia italiana? Questa è la questione delle questioni che condiziona tutto il nostro dibattito e l’avvenire del partito democratico. È chiaro che siamo di fronte alla paralisi del sistema politico costruito negli ultimi 15 anni dopo il collasso della prima Repubblica. Anche il “sultanato” di Berlusconi è al tramonto. Ma la crisi è tanto più grave e difficile perché si accompagna a un vero e proprio problema di “rifondazione” della politica e della sua capacità di garantire la libertà degli uomini di decidere del loro destino.Io penso che bisognerebbe parlare così alla gente. Di che cosa abbiamo paura? Di apparire troppo radicali? Ma la radicalità non sta in noi bensì nei problemi reali. È lo Stato unitario che si sta disarticolando, sono intere regioni del Mezzogiorno che si stanno consegnando ai poteri delle mafie. È quindi su cose come queste che si ridefiniscono le ragioni di un grande partito democratico. Sinistra, centrosinistra, centrismo sono parole vuote se le scelte non corrispondono alle grandi cose. E cosa contano gli uomini se il partito non prende posto nel cuore del conflitto moderno? Mi stupisco che persone tanto moderne non capiscano che quello delle alleanze non è un vecchio discorso che ci riporta indietro al passato. Si dimentica che l’evoluzione delle cose intensifica le interdipendenze, la complessità, moltiplica le informazioni, e quindi crea un mondo che non può sopravvivere se non alla condizione che gli uomini convivono tra loro e si facciano carico di nuove responsabilità collettive: ecco perché non possiamo più andare avanti da soli in nome di non so quale vocazione al comando.Cerco di essere più chiaro. Ha assolutamente ragione chi dice che il tempo di quello che si è chiamato lo Stato dei partiti è finito. Non si può più governare solo in nome di un blocco sociale. E, in più, governare significa dettare regole e arbitrare una crescente complessità e varietà di poteri (non solo economici): il che comporta l’uso di agenzie e di strumenti di conoscenza che i partiti non hanno. Ma fallimentare si è rivelata l’idea che bastava mettere al posto dei vecchi partiti un “uomo solo al comando” riducendo a ben poco il ruolo dei parlamentari e la sovranità del Parlamento. È giusto non tornare indietro al pollaio delle mediazioni tra partiti e partitini. Condivido l’idea di un partito a “vocazione maggioritaria”. Ma basta il consenso elettorale raccolto attraverso i “media” da un capo più o meno carismatico? La società si disgrega se non c’è una forza che garantisce il “governo lungo” delle relazioni sociali, un organismo capace di mettere in campo un’agenda politica più vasta. La lotta politica comporta duri scontri, anche personali. Lo so, li ho vissuti e non mi scandalizzo. Ma il loro limite sta nel fatto che un fattore guida della comunità italiana è più che mai necessario. Il Pd esiste se esprime anche un ideale e se, al tempo stesso, si presenta come uno strumento radicato nella società capace di mobilitare forze, intelligenze, passioni.
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