mercoledì 9 marzo 2011

SUPERMOTO/PRENDE IL VIA DA BUSCA IL MONDIALE



di SERGIO CONTI

BUSCA– Inizia la settimana prima, a Ottobiano, la marcia di avvicinamento al mondiale Supermoto di Busca, in programma nel kartodromo della cittadina piemontese il 2 e 3 aprile prossimi e valido per l’assegnazione del GP d’Italia. Quello del 27 marzo nel pavese, infatti, rappresenta il primo appuntamento internazionale d’Italia che il Circus ha scelto per settare definitivamente le moto e arrivare allo start di questa stagione nelle migliori condizioni psico-fisiche ma anche tecniche. Sarà ancora la TM la moto da battere? Ormai mancano pochissime settimane al via del Mondiale ed i giochi tecnici di adattamento sono (quasi) fatti. Quasi tutti i piloti sono in pista per gli ultimi ritocchi, ma per tutti l’ultima possibilità sarà offerta dalla prova tricolore di Ottobiano, la settimana prima, che sarà l’unico ma intenso esame di riparazione nelle due giornate di gare. Poi, il primo weekend di aprile tutti in pista per l’attesissimo via del torneo iridato della nuova stagione.Il campionato, come sempre, parte al buio perché non vi sono riferimenti tali da poter fare un confronto. I più attesi sono sicuramente i protagonisti dello scorso anno, ad iniziare dal francese campione in carica Thomas Chareyre, che si ripresenta motivatissimo ancora in sella alla TM factory. A cercare sin da subito di spodestare il numero uno al mondo troveremo senz’altro la coppia italiana più forte del momento, il vicecampione Davide Gozzini, da questa gara in sella alle Ktm del team 747 Motorsport, e il campione italiano Ivan Lazzarini (HM Honda). Saranno loro gli azzurri più seguiti, ma non dimentichiamo gli altri pur forti pretendenti, come gli ex tricolori Massimo Beltrami (Honda TDS Faor), Massimiliano Verderosa (HM Honda) e Fabio Balducci (Ktm). Ma, della partita saranno anche il bolognese Christian Ravaglia in sella alla Suzuki del Team Lux, il veneto Elia Sammartin (Suzuki Pergetti), Fabrizio Bartolini (Yamaha V2 Racing), Edgardo Borella (Suzuki Lux), Andrea Occhini (Suzuki Rigo), Teo Monticelli (Honda Freccia), Paolo Gaspardone (Honda Gazza IFG), Giovanni Bussei (Honda SBD Union Bike), per citarne alcuni ma che ovviamente sono solo una parte dei concorrenti italiani al via. Oltre a loro non bisogna trascurare la presenza degli altri stranieri, con il progressivo finlandese numero tre al mondo Mauno Hermunen, o ancora Adrien Chareyre (Aprilia), il transalpino pluriiridato Thierry Van Den Bosch, (PMR-H2O Aprilia). Mancherà a tutto l’ambiente l’ex iridato tedesco Bernd Hiemer, passato alla velocità in Spagna nella categoria Moto-2. Il kartodromo Kart Planet non è nuovo ad eventi di questa caratura ma per la prima volta ha l’onore di inaugurare la stagione mondiale, la più attesa, in programma sabato 2 e domenica 3 aprile nel visibilissimo percorso che comprende una contenuta e spettacolare sky section di 220 metri, questa è la caratteristica tecniche principale del kartodromo cuneese, dove si sfideranno i migliori motarder al mondo. La tappa di Busca non segna solo l’apertura del torneo iridato, ma anche l’inizio del Campionato Europeo che darà il via a molte sfide avvincenti, come nella passata edizione, nella quale dopo un lungo confronto nelle piste più belle d’Europa ha visto emergere lo sloveno Uros Nastran (Husqvarna) in classe Open e l’austriaco Lukas Hollbacher (Ktm) in S3. Il Supermotard ha raggiunto un traguardo importante sotto ogni aspetto mentre la presenza di team ufficiali e piloti di buon blasone, hanno permesso uno sviluppo sempre più ampio. Spettacolo, coinvolgimento del pubblico, elevato livello tecnico, sono gli ingredienti più appetitosi del Motard. IL CIRCUITO KART PLANET DI BUSCA- Il circuito buschese Kart Planet realizzato nel 1999, ha uno sviluppo complessivo di 1.420 metri ed è dotato di tutte le più moderne e funzionali strutture. Si presenta con requisiti di ampia rilevanza come un paddock di 10.500 mq, due tribune per il pubblico, e poi la pista che ha una larghezza media tra 8-12 metri con i migliori requisiti nazionali e internazionali in fatto di sicurezza, oltre ad un servizio di ristorazione e bar, per citare solo alcuni dei servizi e strutture presenti. COME RAGGIUNGERE IL CIRCUITO DI BUSCA Attraverso la A6 Torino - Savona:- Uscita Fossano, quindi seguire per Centallo - Busca.- Uscita Mondovì, quindi seguire per Cuneo, giunti a Cuneo seguire direzione Saluzzo, quindi Busca.- Uscita Marene, quindi seguire per Villafaletto poi Busca.PREZZO BIGLIETTI- Sabato € 10- Domenica € 20- Sabato e Domenica € 25 Under 12 omaggio- Sconti FMI
Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare









martedì 8 marzo 2011

TRIAL/ CAMPIONATO ITALIANO INDOOR CITI PRIMA PROVA


di SERGIO CONTI

MORBEGNO- Ottimo inizio per il Campionato Italiano Trial Indoor grazie all’ottima regia del Motoclub VAL.Com ha saputo offrire ai circa mille spettatori presenti un grande spettacolo di trial in una location ottimale quale il Palafiere di Morbegno. E’ stata una serata entusiasmante, che alla fine ha visto ancora una volta la vittoria di Fabio Lenzi (Montesa) che ha dato continuità al suo score vincente della stagione 2010. La prima grande notizia di questo inizio di campionato è stata la presenza di ben 24 piloti, tutti impegnati nella fasi di qualifica: i migliori per guadagnarsi una buona posizione di partenza, gli altri per conquistare uno dei cinque preziosi posti in palio per accedere alla gara.Da questa prima fase, giocatasi su quattro zone, sono usciti Orizio (Gasgas), Garnero (Beta), Saleri (Beta), Maurino (Beta), Vaccaretti (Beta), Iolitta (Beta), Tournour (Gasgas), Challoner (Beta), Lenzi (Montesa) e Grattarola (Gasgas) che in questo ordine sono partiti per la prima fase della gara vera e propria. Adesso per tutti cinque zone, una delle quali la 3, la scalinata, si rivela subito molto impegnativa, tanto che a zero passano solo un performante Vaccaretti e l’inglese Challoner, mentre Lenzi stacca un uno.Delude l’attesissimo Grattarola che si posiziona solo quinto nella generale, preceduto anche da Maurino, anche se di un solo punto. Esce di scena anche l’attesissimo Simone Staltari che cadendo nella discesa della zona 1, si procura una lussazione di una spalla e deve abbandonare. La prima fase di gara finisce con Challoner primo con soli 3 punti, seguito da Lenzi con 6 e Vaccaretti con 7 e quando si parte per la finale, con punteggi azzerati, tutto può ancora accadere. Si inizia con il classico confronto parallelo, dove tutti si scontrano con tutti: questo è il “must” di Lenzi che si rivela ancora una volta imbattibile. Fabio affibbia a Vaccaretti due punti, mentre Challoner, che ha perso tutti gli scontri, inizia con al passivo ben quattro penalità. Zone a percorrenza invertita per la finale e la lotta è punto a punto; Vaccaretti fa un bel tre alla zona due contro i cinque degli avversari, mentre Challoner accusa due punti di tempo alla quattro, mentre Lenzi stacca due netti molto importanti. La gara è apertissima fino al termine ma alla fine è Lenzi che vince, seguito da un ottimo Vaccaretti distanziato di un solo punto, mentre Challoner chiude terzo.
Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare
TREDICESIMA EDIZIONE DEL CAMPIONATO ITALIANO SUPERMOTO, LO SPETTACOLARE TORNEO DELLO SLIDING CHE RICHIAMA APPASSIONATI E PRATICANTI DA OGNI PARTE D’EUROPA E CHE FARÀ TAPPA A FINE MARZO IN UNO DEI CIRCUITI PIÙ APPREZZATI DAGLI AMANTI DELLA SPECIALITÀ

di PAOLA MAURIZIO

OTTOBIANO- Il kartodromo South Milano avrà il compito di aprire la tredicesima stagione degli Internazionali d’Italia Supermoto 2011, torneo che assegnerà i titoli dei campionati italiani delle varie categorie, con la S1 che rappresenta la massima espressione della specialità e che prevede un titolo aperto anche ai piloti stranieri, ma anche un confronto Open, valevole per il titolo di Campionato Italiano Supermoto, e la Coppa Italia FMI Supermoto per piloti italiani e anch’essa a cilindrata libera. La gara del 26 e 27 marzo è particolarmente attesa per l’esordio di formazioni rinnovate, nuove livree, nuovi accasamenti, ma i più attesi sono i protagonisti dello scorso anno, ad iniziare dal sette volte campione italiano Ivan Lazzarini (HM Honda), che dovrà guardarsi dall’avversario di sempre, il bresciano Davide Gozzini, passato alle orange Ktm sempre con il team laziale 747 Motorsport per migliorare il secondo posto mondiale e tricolore. La lotta per il titolo sarà molto interessante considerata la rosa dei pretendenti, che oltre ai due fuoriclasse della scena nazionale e internazionale, vedrà schierati anche tanti altri nomi importanti, come gli ex tricolori Massimo Beltrami (Honda TDS Faor), Massimiliano Verderosa (HM Honda), Fabio Balducci (Ktm). Ma, della partita saranno anche il bolognese Christian Ravaglia in sella alla Suzuki del Team Lux, il veneto Elia Sammartin (Suzuki Pergetti), Fabrizio Bartolini (Yamaha V2 Racing), Edgardo Borella (Suzuki Lux), Andrea Occhini (Suzuki Rigo), Teo Monticelli (Honda Freccia), Paolo Gaspardone (Honda IFG), Giovanni Bussei (Honda SBD Union Bike), per citare i migliori dieci della passata stagione e che ovviamente sono solo una parte dei concorrenti al via. Oltre ai migliori concorrenti azzurri, è buona regola citare anche i migliori piloti stranieri che come sempre impreziosiscono questo bellissimo campionato. Tra loro spicca il campione del mondo in carica, nonché internazionale, il francese Thomas Chareyre, rimasto unico pilota TM factory.Come in tutte le passate edizioni, le sfide si arricchiscono anche grazie alla presenza dei piloti stranieri, quasi tutti i migliori al mondo schierati al via per contendersi la speciale classifica internazionale che lo scorso anno ha visto vincitore il francese campione del mondo Thomas Chareyre. Non mancherà il pilota più rappresentativo della specialità; l’asso transalpino Thierry Van Den Bosch, rimasto nella squadra toscana PMR-H2O Aprilia Racing. Oltre alle due stelle di prima grandezza, non si escludono altre partecipazioni illustri, come gli ex iridati Adrien Chareyre (FRA-Aprilia Fast Wheels), Mauno Hermunen (Husqvarna Zupin), Alexis Marie Luce (Ktm 747 Motorsport) e tanti altri che scopriremo avvicinandoci all’evento. Mancherà a tutto l’ambiente l’ex iridato tedesco Bernd Hiemer, passato alla velocità spagnola nella categoria Moto-2. Tra le novità più attese della nuova stagione ricordiamo l’attuazione di una gara, prevista proprio in occasione della prima prova del campionato a Ottobiano, che prevede la partenza dietro al cancelletto, sullo stile del motocross.Fissata anche la data della prova serale, prevista in occasione dell’appuntamento estivo di Pomposa, che oltre alla gara del sabato sera vedrà poi la continuazione della sfida nella giornata di domenica. Nel programma delle gare di quest’anno potremo vedere ancora le sfide delle categorie Open, valevole per il titolo di Campionato Italiano Supermoto, torneo che lo scorso anno ha visto la vittoria di Luca D’Addato davanti a Massimiliano Porfiri e Lorenzo Pes. In programma anche la Coppa Italia FMI, vinta nel 2010 da Diego Monticelli su Paolo Salmaso e Alessandro Catallo, e il trofeo monomarca HM Honda che affianca da anni gli Internazionali e che ha visto il successo finale di Gianluca Guiotto. Gli uomini dei vari circuiti e della società organizzatrice DBO stanno lavorando con grande impegno per garantire alla stagione la migliore riuscita possibile, a iniziare proprio da questo primo impianto dove, com’è noto, offre il massimo comfort in ogni condizione atmosferica anche grazie all’ampia tribuna coperta che garantisce non solo un’ottima protezione climatica ma anche una completa visuale del circuito.COME RAGGIUNGERE IL CIRCUITO SOUTH MILANO DI OTTOBIANO.La pista South Milano si trova a circa 40 Km da Milano direzione Sud-Ovest. A 63 km dall'aeroporto della Malpensa.Dall'autostrada Milano-Genova uscire a Gropello Cairoli, direzione Garlasco, quindi Tromello, Ottobiano, a circa 15 Km dal casello autostradale.Da Milano via Strada Statale Vigevanese, a Vigevano circonvallazione esterna seguire le indicazioni per Gambolo', quindi Tromello, Ottobiano. 17 Km da Vigevano. Da Novara e Vercelli, seguire le indicazioni verso Mortara, da Mortara seguire per San Giorgio, da San Giorgio per Ottobiano. Da Bologna A-1, direzione Milano, quindi la A-21 per Alessandria con uscita Voghera in direzione Casei Gerola, Ponte del Pò, Sannazzaro, Ferrera Erbognone, Ottobiano; 2 chilometri fuori del paese sulla strada per San Giorgio.

PREZZO DEI BIGLIETTI

SABATO: intero adulto € 10 - ridotto € 8

DOMENICA: intero adulto € 15 - ridotto € 10

SABATO + DOMENICA: intero adulto € 20 - ridotto € 15

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare

lunedì 7 marzo 2011

«TIZIANA FERRARIO FU DISCRIMINATA» IL TRIBUNALE RESPINGE IL RICORSO RAI

Tiziana Ferrario fu discriminata. Il Tribunale di Roma, Sezione Lavoro (Presidente Lucio Di Stefano, Relatore Giovanni Mimmo) ha rigettato il reclamo proposto dalla Rai contro l'ordinanza che il 28 dicembre scorso aveva disposto la reintegrazione di Tiziana Ferrario nelle mansioni di conduttrice del Tg1 e di inviata per i grandi eventi. Lo hanno reso noto i legali della giornalista avvocati Domenico e Giovanni Nicola d'Amati Anche l'ordinanza collegiale, come già quella del precedente Giudice, avrebbe ravvisato, secondo gli avvocati, sia la lesione della professionalità della giornalista sia la discriminazione da lei subita: «Sussistono elementi indiziari che convergono univocamente nel far ritenere che lo spostamento della lavoratrice dalle mansioni di conduttrice di telegiornale sia da addebitare più che ad effettive esigenze organizzative ad una volontà ritorsiva posta in essere dai vertici della redazione al fine di sanzionare il dissenso manifestato dalla giornalista nei confronti della linea editoriale impressa al telegiornale dal direttore». Ora la Rai «non ha più alcun appiglio per non eseguire la decisione del Giudice», hanno fatto notare ancora i legali della giornalista avvocati Domenico e Giovanni Nicola d'Amati: «se sarà necessario, chi si è ostinato nella mancata esecuzione dell'ordine del Tribunale sarà chiamato a risponderne personalmente nelle sedi competenti». «Le decisioni dei giudici si rispettano e si applicano anche quando non si condividono». Lo dice il consigliere di amministrazione Rai di minoranza Nino Rizzo Nervo, in merito alla decisione del Tribunale. «E questo - sottolinea Rizzo Nervo - vale ancor di più in un'azienda a intero capitale pubblico e concessionaria di un pubblico servizio per evitare ulteriori danni economici derivanti dalla mancata esecuzione di un'ordinanza». Adesso che, rileva ancora il consigliere del CdA «anche il Tribunale in composizione collegiale ha respinto il ricorso della Rai, Tiziana Ferrario deve essere reintegrata con la massima urgenza». Rizzo Nervo annuncia che è quanto chiederà giovedì in Consiglio di amministrazione che, «a propria tutela, dovrà impegnare, se fosse necessario anche con una delibera, il direttore generale in tal senso. L'ordinanza del Tribunale di Roma, sezione del lavoro, pone infine - conclude il consigliere di amministrazione - un problema che il Cda non potrà ignorare: la responsabilità personale di quei dirigenti che per aver agito, come si legge nelle motivazioni, 'con volontà ritorsiva' hanno esposto l'azienda a vertenze giudiziarie determinando un danno concreto e accertabile».Sullo stesso tenore il commento del Presidente Rai Paolo Garimberti: «Le sentenze della magistratura si applicano, non si commentano». Posizione che il Presidente aveva espresso anche sul reintegro di Paolo Ruffini alla direzione di Rai Tre.
Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare

domenica 6 marzo 2011

8 MARZO, LE DONNE 'SI RIPRENDONO' L'ITALIA


Che cosa succede quando l'anniversario dell'Unità d'Italia incontra le donne? Che cosa succede quando le donne decidono di riprendersi il Risorgimento, di scendere in piazza e dire 'la rimettiamo al mondo noi l'Italia'?Succede che 150 anni di storia si ritrovano in un giorno, che non è il 17 marzo, nascita dell'Italia unita, ma l'8 marzo, data simbolo che quest'anno per molte sarà il proseguimento di quel 'Se non ora quando' che il 13 febbraio scorso ha visto la piazza riempirsi di un milione di donne (e di uomini) in tante città italiane. Succede che 150 anni di narrazioni sul ruolo delle donne nella vita del Paese diventano autonarrazione delle donne sul loro ruolo nella società italiana. Con un compito, che è anche l'appello della manifestazione: 'Rimettiamo al mondo l'Italia'. Già, perchè non è la prima volta. Del resto si dice madrepatria, la parola nazione si declina al femminile, Italia è un nome di donna.Perchè? Da dove viene e dove conduce una identificazione così forte? Certo è che non sono state le donne a sceglierla, così come non sono loro a decidere oggi di raccontarsi come spesso fanno i mezzi di comunicazione. Maria Serena Sapegno, Nadia Urbinati, Ida Dominijanni e Olivia Guaraldo spiegano che cosa c'è dietro l'immaginario italiano del genere femminile e che cosa vuol dire (nel bene e nel male) scendere in piazza martedì prossimo per riprendersi il Risorgimento e rimettere al mondo l'Italia. «Dire 'rimettiamo al mondo l'Italia'- spiega Sapegno, professoressa di Letteratura italiana all'università di Roma La Sapienza e membro del comitato 'Se non ora quando?'- è un fatto simbolico, perché bisogna proprio cambiarla l'Italia, e devono cambiarla le donne. Serve una nascita simbolica di un'altra Italia. Vuol dire questo, non 'siamo tutte madri'». Ci tiene a precisarlo, perché il dibattito sulla manifestazione (così come su quella del 13 febbraio) aperto all'interno al femminismo è tutto su questo. «Non vuol dire siamo di nuovo costrette in quel ruolo - precisa - ma che l'Italia ha bisogno che anche le donne la producano, perchè fino ad ora non è stato così». E poi c'è «questo gioco verbale sul mondo: a causa di questa cultura orrenda tutto il mondo ride di noi. Ma se le donne possono raccontarla in un modo diverso, allora l'Italia si riapre al mondo. Oggi, dopo 150 anni, la rifacciamo noi, perchè c'è bisogno di una nazione più giusta e più egualitaria per tutti».'Se non ora quando?': è d'accordo Olivia Guaraldo, professore aggregato di Filosofia politica all'università di Verona e coautrice di 'Filosofia di Berlusconi', «perché se c'è un momento in cui bisogna scendere in piazza è proprio questo, anche se i toni usati per convocare la manifestazione del 13 febbraio erano troppo tradizionali. Dire 'la dignità delle donne è la dignità della nazione' significa mettere in campo un'equivalenza che può essere strumentale, perché le donne vengono prese e usate quando c'è bisogno di rafforzare la nazione».Per quanto riguarda l'8 marzo, Guaraldo spiega che «il Risorgimento evocato oggi potrebbe essere la necessità di mettere in discussione questi modelli», per far capire «alla società che non ci può essere una democrazia compiuta senza che al centro ci sia l'autodeterminazione femminile e la libertà femminile».Ma per rimettere al mondo l'Italia - conclude - è necessario coalizzare diversi soggetti: non solo ed esclusivamente le donne, ma tutte le persone che non si riconoscono in questo Paese.Non così per Ida Dominijanni, editorialista de Il Manifesto e membro della comunità femminile Diotima, secondo la quale "dietro le quinte della manifestazione del 13 e delle celebrazioni del 150esimo dell'Unità d'Italia si stia giocando un conflitto non dichiarato sulla figura della madre". Perché "se si richiama l'immaginario che identifica la donna con la nazione, l'ideale onnipotente della donna che può far 'rinascere' l'Italia, il rischio è di ritornare alla figura tradizionale della madre garante dell'ordine patriarcale, così come etimologicamente suggerisce la parola madrepatria: madre del padre". Per Dominijanni si tratta del "paradigma della donna brava, che lavora, mette al mondo dei figli e salva la comunità in pericolo, contrapposto alle presenze perturbanti delle ' donne permale' che circondano il Sultano". Ma non è solo questo il punto: "A me pare evidente che il Berlusconi-gate, mettendo in scena l'estrema miseria di un certo modello di virilità, colpisca la dignità degli uomini prima che quella delle donne, e dovrebbe costringerli a mettersi di fronte alle proprie responsabilità e complicità rispetto a quel modello". TUTTE LE INIZIATIVE- La discussione divide e appassiona, ma tra poche ore si torna in piazza. Basta con le mimose e i regalini, l'8 marzo deve tornare a essere una festa laica del lavoro delle donne e un momento per rilanciare le rivendicazioni: al grido di «riprendiamoci l'8 marzo», il Comitato «Se non ora quando» vuole dare in questo modo continuità a ciò che la piazza del 13 febbraio, quando ha mobilitato un milione di persone, ha espresso.In una conferenza stampa, il gruppo di donne - attrici, registe, politiche, storiche, giornaliste - ha spiegato di aver scelto il simbolo della coccarda rosa per celebrare quest'anno la Giornata mondiale della donna. Un fiocco da appendere a una statua, a un albero, alla borsa, al motorino, alla finestra, alla giacca o al finestrino della macchina.E anche un fiocco «virtuale» con cui «legarsi tutte, nel 150.mo dell'Unità d'Italia, per una rinascita del nostro Paese». Ma nessuna manifestazione organizzata: troppo vicino il 13 febbraio, e poi quella era la «loro» manifestazione mentre l'8 marzo è una data che vede storicamente protagonisti tutti i movimenti femminili. A Roma, comunque, ci sarà un «punto di presenza» a piazza Vittorio e altri tre punti in altrettante piazze della periferia; le 4 piazze saranno «collegate» da due camioncini che attraverseranno la città. Di rilievo l'iniziativa delle donne torinesi, che porteranno in dono alle «sorelle» della Locride alcune bandiere con il loro «Se non ora quando» da far sventolare nei loro paesi.TUTTE LE ALTRE INIZIATIVE DI 'SE NON ORA QUANDO'- E all'universo delle donne italiane si rivolge la piattaforma di richieste che il comitato lancia in occasione della festa: congedo di maternità obbligatorio e indennità di maternità, congedo obbligatorio di paternità, norme che impediscano il licenziamento «preventivo» come le dimissioni in bianco sono le questioni rilevanti. «Bisogna tornare a considerare la maternità a carico della fiscalità generale» ha sottolineato Valeria Fedeli, ex sindacalista. Al centro, il tema della precarietà, che colpisce in modo massiccio le donne e soprattutto le ragazze. «L'8 marzo può essere - ha spiegato Flavia Perina, direttrice del 'Secolo d'Italia' e parlamentare del Fli - l'occasione per aprire un dialogo su questa piattaforma - perché non confrontarsi anche su questo?». «Nessun passo indietro rispetto ai temi del 13 febbraio - ha aggiunto rispondendo alle domande - ci sarà occasione di riprendere quel discorso, a cominciare dal 17 marzo, festa dell'Unità d'Italia». «Riapriremo dopo l'8 marzo - ha assicurato Francesca Izzo - la grande discussione su cosa le donne vogliono fare e come contare sulla scena pubblica».

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare
LE DONNE PDL: «NON SIAMO OCHE SE SIAMO QUI CE LO MERITIAMO»


Più che «Fattore D» avrebbero dovuto definire questa kermesse «Fattore B». B. di Berlusconi, ovvio. Tutte le donne del Pdl in campo per difendere il Capo dagli attacchi strumentali «di una magistratura politicizzata», della sinistra e di una piazza, quella del 13 febbraio, «demagogica», con donne, come certifica il ministro per le pari opportunità Mara Carfagna, che manifestavano accompagnate «dai loro maschietti, accecate dal furore ideologico». «Un corteo di insulti con l’unico obiettivo di chiedere che Berlusconi si dimettesse».Il «Fattore D» del Pdl, che si riunisce all’Auditorium della Tecnica di Roma promettendo di parlare di lavoro e occupazione femminile, lancia un attacco frontale al movimento «senonoraquando» e alle inchieste milanesi, senza rinunciare ad un po’ di propaganda ad uso interno sul «grande lavoro che solo i governi di destra hanno fatto per le donne»: la legge sullo stalking, più posti di lavoro, nuovi asili nido (mai arrivati), le quote rosa. Più che un appuntamento di lavoro sembra un incontro consolatorio. Il risveglio dell’orgoglio delle azzurre, portatrici sane di «valori sani», famiglia, figli, lavoro e promotrici di una nuova rivoluzione «alla fine della quale saranno gli uomini a chiedere le quote». Scettici i maschi presenti in sala. Paolo Bonaiuti consegna il messaggio scritto del premier, mentre Beatrice Lorenzin, responsabile del Dipartimento Pari Opportunità invita la stampa «a lasciare respiro ai ministri in prima fila» e la governatrice del Lazio Renata Polverini, si mette in posa: «Dajè famose ‘na foto». Michela Vittoria Brambilla distribuisce sorrisi, il ministro Sacconi prende posto, non si vedono Daniela Santanché e Stefania Prestigiacomo.Si parte con le parole del premier: «Care amiche, me lo avete sentito dire tante volte: voi donne siete più brave di noi». Assicura: «Noi uomini riconosciamo questo talento in ogni ambito della vita e vogliamo che diventi un fatto normale e non eccezionale, che le donne ricoprano ruoli decisionali nella vita nostra società». Se qualcuno si aspetta una nota critica per i fatti dell’Olgettina, le prestazioni sessuali retribuite con ruoli istituzionali, macchine e gioielli, vuol dire che non ha capito nulla dello spirito di questa iniziativa. Il problema non è qui, è di là, a sinistra. Giorgia Meloni parte con toni pacati: «Qui dentro non c’è odio, noi siamo portatrici di altri sentimenti, di amore per la nostra nazione. Noi scegliamo di rispondere con concretezza e umanità». Poi sfodera gli artigli: «Noi siamo prima di tutto dei militanti non siamo delle oche. Veniamo sempre tacciate di essere “fasciste esaltate” o “prostitute” o delle “gallinelle del potere”, cito il copyright di un signore che qualcuno si ostina a chiamare “intellettuale” e che porta il nome di Giorgio Bocca». Carfagna rivendica: «Non siamo mica state catapultate dall’alto nelle stanze del potere». Ed è anche ora di finirla con questo «senso di inferiorità» rispetto alle colleghe di sinistra, «non abbiamo nulla da imparare» perché adesso «loro dovrebbero prendere lezione da noi». Cinzia Bonfrisco urla: «Siamo le sorelle d’Italia, siamo le migliori, le più capaci, nessun governo della Repubblica ha mai avuto ministre così brave e così belle». Applauso scrosciante. Gelmini alle manifestanti: «Rispetto la loro indignazione ma dico anche l’indignazione non è l’undicesimo comandamento e non ha neppure prodotto grandi risultati in questo paese». Il caldo si fa insopportabile, le sedie si svuotano quando ancora Carfagna deve iniziare a parlare per chiudere i lavori. La tavola rotonda con le parti sociali e il ministro Sacconi viene compressa nei tempi. «Ne faremo un’altra». Gianni Alemanno fa un’analisi dei fatti: «C'è una retorica del femminismo, c'è una strumentalità della sinistra che viene utilizzata in ogni circostanza. Ma la realtà di fatto è che in questi anni se l'universo femminile ha fatto qualche passo avanti» è stato per merito del centrodestra. Quanto alla violenza sessuale, Alemanno non ha dubbi: affonda le radici in «una cultura consumista, edonista, che ha presentato il sesso come una merce da consumare. Noi che crediamo nei valori della famiglia e della persona dobbiamo contestare questa cultura, nata quando si sono sradicati i valori tradizionali della società e il radical progressismo ha imposto una logica materialista». Vada a spiegarlo al premier che il Pdl è contro il sesso come merce da consumare.

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare

sabato 5 marzo 2011

BERLUSCONI AL PROCESSO VUOL FARE UN COMIZIO


Il presidente del Consiglio avrebbe deciso di presentarsi ai giudici. Ghedini, uno dei legali del premier: «Ogni lunedì sarà in aula». L'intenzione non dichiarata di Berlusconi è di usare il tribunale per fare campagna elettorale presentandosi come un perseguitato e una vittima della giustizia. Ghedini assicura: in aula ogni lunedì. Giustizia: «Giovedì riforma epocale». Silvio Berlusconi rilancia: sulla giustizia il centrodestra «darà vita a una riforma epocale» e andrà avanti su tutto, a partire dalla riforma delle intercettazioni, visto che ormai «sono venuti meno i no preventivi» che Fini diceva «quando presentavamo provvedimenti sulla giustizia». In collegamento telefonico con una convention di 'Noi riformatori' in Abruzzo, il presidente del Consiglio è tornato anche ad attaccare l'opposizione. Attacco all'opposizione. «Tutti sostengono che io attacco le istituzioni. Noi abbiamo questa palla al piede della sinistra, una sinistra che si inventa di tutto, adesso anche un mio attacco alle istituzioni, mentre è falso, sono io che subisco attacchi senza soluzione di continuità da 17 anni».Messaggio a conferenza donne Pdl. Già stamattina, in un messaggio inviato alla prima Conferenza nazionale sul lavoro e occupazione femminile del Pdl, il premier aveva contestato alla «sinistra» di non esitare «di fronte a nulla nell'ultimo disperato tentativo di ottenere con scorciatoie mediatico-giudiziarie quello che non riesce a ottenere nelle urne. Chi cerca di strumentalizzare politicamente le donne non le difende, ma le mortifica». «Non ci sarà voto anticipato» Ma Berlusconi - durante la telefonata in Abruzzo - ha colto l'occasione anche per sgombrare il campo da ipotesi di voto anticipato: «Non ci saranno elezioni politiche anticipate. Sarebbe veramente un danno - ha detto - per il nostro Paese dare un segnale di non avere stabilità di governo: sia per la finanza internazionale, che per quanto succede in Egitto in Tunisia e in Libia, è molto importante avere un governo stabile e nel pieno dei poteri». Dopotutto, secondo il premier, «i sondaggi ci dicono che siamo sempre il primo partito in Italia, nonostante gli attacchi della sinistra e dei giornali: siamo al 30,6% quindi andiamo avanti con grande consenso», sottolineando che la sua maggioranza può contare sul 51% degli italiani e che è ora più solida anche grazie al fatto che non c'è più Fini con i suoi «no pregiudiziali a ogni riforma della giustizia».

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare

venerdì 4 marzo 2011

RUBY, PAPI RICARICAVA PURE LE CARTE DI CREDITO...

Papi ricaricava anche le carte di credito alle sue ospiti del bunga bunga. Lo fa quattordici volte tra gennaio e dicembre 2010 per un totale di 30.328 euro, spiccioli - visto e considerato il tenore di vita delle ragazze - l’argent de poche per pagare benzina, assicurazione, visita medica dallo specialista, il caffè e l’estetista. Una sciocchezza rispetto agli undici milioni e 474.320 euro che le indagini hanno dimostrato essere la spesa del conto corrente bunga bunga, per l’esattezza il n°1.29 del Monte dei Paschi intestato a Silvio Berlusconi. Dimostrare che le serate ad Arcore erano pagate con ricompense quasi fisse e per lo più già concordate è uno dei punti chiave dell’inchiesta che ha portato il Presidente del Consiglio sul banco degli imputati per concussione e prostituzione minorile. La prostituzione è reato per cui servono due prove: l’atto sessuale e il passaggio di danaro. Sull’atto sessuale parlano testimoni e intercettazioni anche se Ruby si contraddice. Sui passaggi di denaro la procura di Milano ha concentrato buona parte delle indagini. Follow the money, segui il danaro, èuno dei principi cardine del modo di lavorare dell’aggiunto Ilda Boccassini. Nelle perquisizioni al residence dell’Olgettina sono spuntate fuori, magari dalla fodera diun cuscino, mazzette di banconote da 500 per importi di 5, 7 anche quindicimila euro. E poi gli affitti, le auto. Ma avrebbe potuto non essere sufficiente. Tra gli atti depositati in vista del processo che comincerà il 6 aprile, un lungo capitolo è dedicato alle indagini bancarie. Sotto la lente d’ingrandimento della Guardia di Finanza della pg della procura, è finito il conto corrente di Berlusconi, i due Spinelli, i sette di Lele Mora e quelli di dodici ragazze che, a parte Alessandra Sorcinelli, non sono quelli che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi. Gli investigatori hanno prima analizzato le operazioni di bonifico. Il periodo sotto esame va dall’8 gennaio 2010 al 19 gennaio 2011. Si tratta di 287 bonifici per un totale di un milione e 120 mila euro. Nell’informativa non compaiono i nomi dei destinatari degli importi di danaromaè certo che si tratta di persone che hanno a che fare con il giro delle feste ad Arcore. Ancora più ricca, sullo stesso conto corrente, la movimentazione degli assegni. Tra l’11 gennaio 2010 e il23 dicembre 2011 gli investigatori hanno segnalato 77 assegni per un totale di 9 milioni e e 886 mila euro. Si tratta di importi che variano da mille e cinquecento fino a 400 mila euro. Ancora una volta i movimenti sono registrati nell’informativa senza però indicare inomi dei beneficiari. Da notare una concentrazione di assegni con importi alti - da un minimo di 250 mila fino a 400 mila - tra novembre e dicembre 2010. L’inchiesta è nota dal 26 ottobre. Il governo entra in crisi. Il 14 dicembre sarà votata la fiducia. . Tra il 7 gennaio 2010 e il 13 gennaio 2011 dal conto corrente MPS/1.29 intestato al premier partono 29 bonifici per un totale di 438 mila euro. Tra le beneficiate la più nota è Alessandra Sorcinelli a cui arrivano115mila euro sempre con bonifici di 10 mila con cadenze anche bimestrali. Maria Alonso ne riceve uno di 50 mila, Albertina Carraro di 30 mila e Anna Restivo di 32 mila euro. Astrid Girth incassa 16 mila proprio il 14 gennaio, il giorno in cui scattano le perquisizioni e Berlusconi apprende di essere indagato. E nulla sarà più come prima.
Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare

giovedì 3 marzo 2011

NOEMI AI BUNGA BUNGA E LA MAMMA ANNA RICEVE 20MILA EURO


Noemi Letizia, la biondina di Casoria che per prima nell'aprile 2009 ha rivelato "papi" al resto del mondo, è stata ospite dei bunga bunga ad Arcore nel febbraio 2010. Ed è per questo, con buona probabilità, che lamammaAnna Palumbo ha ricevuto nel marzo 2010 un bonifico di ventimila euro direttamente dal conto corrente di Silvio Berlusconi. Tutte le storie ritornano. E questa di Ruby, dei festini del Presidente possibilmente con minori, delle «vergini che si offrono al drago» come scrisse Veronica Lario, torna più delle altre. Il particolare viene fuori dalla lettura degli atti depositati per il giudizio immediato di Silvio Berlusconi imputato di concussione e prostituzione minorile con la marocchina Karima el Magrough detta Ruby. Il 3 agosto 2010 Ruby rende due verbali di sommarie informazioni ai pmPietro Forno e Antonio San Germano. La procura, sezioni reati sui soggetti deboli, s'interessa alla ragazza dopo l'ormai noto affidamento a Nicole Minetti, la lite - una settimanadopo - con una prostituta brasiliana che la ospita e perché quella ragazza "problematica" e molto fantasiosa ai poliziotti che l'hanno fermata ha raccontato subito di essere "amica del presidente Berlusconi". I primi verbali risalgono al 2, 6 e 22 luglio, racconti della sua vita disperata e difficile, le bruciature provocate dal padre (fotografate dagli investigatori), la sorella gemella «che si chiama Rayla e vive in Marocco con la nonna materna», lo studio del Corano, i concorsi di bellezza, la fuga da Letojanni e l'arrivo a Milano nel dicembre 2009 che la porta dritta in un giro di escort che si prostituisce nelle case negli alberghi di lusso. Il 22 luglio fa mettere per la prima volta a verbale il nome di Silvio Berlusconi: «La persona che mi ha regalato la collana è Silvio Berlusconi che ho incontrato due volte ad Arcore (...) inzialmente avevo detto che avevo 24 anni; la seconda volta che ci siamo visti, sempre ad Arcore, Berlusconi aveva saputo da Lele Mora che in realtà io ho 17 anni».Undettaglio questo fondamentale per l’accusa nei confronti del premier che ha sempre sostenuto di non aver saputo fino al 27 maggio che Ruby era minorenne. L’inchiesta, a quel punto, va ben oltre gli indizi fino a quel punto raccolti. «Non mi sono mai prostituita - continua Ruby - nè ho maiaccettato rapporti sessuali a pagamento...». Sappiamo che in realtà, la stessa Ruby nelle intercettazioni e molti testimoni, hanno già raccontano e racconteranno il contrario. Ma torniamo al verbale del 3agosto. «Berlusconi - raccontaRuby- miha regalato varie sommedi danaro, in tre mesi, da febbraio a maggio, 187 mila euro» presi direttamente o perchè «inviati tramite il suo oautista Angelo». Il primo incontro è stato il 14 febbraio (...) «dopo la cena tricolore Berlusconimiha proposto di scendere per il bunga bunga dicendomi che il termine l’ha preso in prestito dal suo amico Gheddafi e indicava una sorta di harem nel quale le ragazze si spogliano e devono fargli provare piaceri sessuali. Fino a quel momento io avevo detto a Berlusconi che avevo 24 anni; il presidente mi condusse nel suo ufficio lasciandomi intendere che lamia vita sarebbe cambiata completamente se io avessi accettato di partecipare al bunga bunga insieme alla altre ragazze. Permenon stato difficile intuire che mi proponeva di fare sesso con lui (...)». In quella prima serata, febbario 2010, a scandalo Casoria e poi D’Addario già esplosi e digeriti, avviene l’incontro tra Noemi e Ruby. «Ebbi modo di conoscere Noemi Letizia conosciuta come “la cocca di papi”. Mi chiese quanti anni avevo, le dissi 24 e mi rispose che tanto la preferita di Silvio era lei.Hosaputo poi che tra Noemi e il Presidente c’era stata una relazione intima di natura sessuale». E’ un fatto documentato negli atti depositati che il 10 marzo 2010, un mese dopo quella serata ad Arcore, Anna Palumbo, mamma di Noemi, riceve «dal conto corrente 1.29 del Monte dei paschi intestato a Berlusconi Silvio un bonifico a titolo di prestito infruttifero di 20 mila euro ».

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare