mercoledì 10 marzo 2010

BERLUSCONI COSTRETTO A SPOSTARE LA PIAZZA AL 21, A SINISTRA TIENE BANCO IL "CASO DI PIETRO"

Berlusconi costretto a rinviare la sua piazza al 21 marzo, per la concomitanza il 20 di una manifestazione contro la privatizzazione dell'acqua, mentre il Pd è alle prese con il caso Di Pietro, che non intende rinunciare al proposito di parlare in piazza del Popolo sabato 13, mentre i democratici vorrebbero un "embargo" per tutti i leader, anche per evitare ogni rischio di un monologo dipietrista contro Napolitano. Il caso Di Pietro è sempre sul tavolo dei numerosi vertici delle forze dic entrosinistra, che rinverdendo i tempi dell'Unione si stanno ritrovando quasi tuti i giorni per mettere a punto i dettagli della manifestazione del 13. Anche oggi è repvisto un summit, con il solito Stefano Pedica dell'Idv in diretta telefonica con Tonino che gli dà la linea e le istruzioni su cosa dire agli alleati. Rispunta anche Diberto, con un invito a interrompere i litigi: «Litigare per chi debba parlare dal palco non è comprensibile da alcuno degli italiani drammaticamente preoccupati per la situazione in corso. Il Pdci non partecipa a questa contesa fratricida e un pò farsesca, del tutto controproducente, e pertanto non chiediamo di intervenire dal palco». «Sabato parlerò eccome dal palco della manifestazione di Piazza del Popolo, ci mancherebbe. Nessuno potrà mai impedirmelo. Vorrei ricordare a chi nutre dubbi sulla mia presenza, che ho lanciato io la manifestazione, ho prenotato io la piazza dopo aver avuto l'idea, ho convocato le persone, predisposto i pullman, coordinato la logistica. E adesso vorrebbero che non parlassi?», tuona Di Pietro. «Sul palco ribadirò che il decreto che è stato fatto è atto di prepotenza, dannoso oltre che inutile, come un'infinità di costituzionalisti hanno acclarato». E sul capo dello Stato, «ribadirò -insiste Di Pietro- che quell'arbitro sia stato quantomeno ingenuo e non abbia fatto una scelta corretta». Secondo Di Pietro «quando Berlusconi è andato al Quirinale ad alzare la voce, Napolitano avrebbe dovuto cacciarlo a pedate e non subirne la prepotenza. Mi auguro che gli serva da lezione. Un presidente della Repubblica non basta che non sia correo di atteggiamenti illeciti altrui. Da un Presidente della Repubblica ci aspettiamo che faccia il cane da guardia della Costituzione». E «grave» poi, secondo Di Pietro che Napolitano dichiari di «aver ricevuto pressioni». Bersani getta acqua sul fuoco: «Di Pietro non attaccherà il presidente Napolitano alla manifestazione di sabato prossimo, perchè ha sottoscritto assieme al Pd una piattaforma che attribuisce al solo governo la responsabilità del decreto salva-liste». Al leader Pd è stata posta la domanda se lascerà la piazza qualora di Pietro dovesse attaccare dal palco il capo dello Stato: «O Madonna - ha esclamato sorridendo - io escludo ipotesi del genere. C'è una piattaforma comune e tutti si atterranno ad essa». Un'altra giornalista ha ricordato le nuove critiche al presidente della Repubblica fatte ieri pomeriggio da Antonio Di Pietro: «Ognuno porta la responsabilità di quello che dice - ha replicato Bersani - ma quando si fa una cosa insieme la si fa sulla base di una piattaforma, e in questa piattaforma non c'è menzione di queste critiche al Quirinale». Bersani ha poi preso le distanze dalla richiesta del leader di Idv a Napolitano di non controfirmare la legge sul legittimo impedimento: «Di Pietro - ha sottolineato - ha questi modi che noi non condividiamo, e punti di questo genere non saranno compresi nella nostra piattaforma». Il leader Pd contesta le critiche alla scelta dell'opposizione di andare in piazza e ribalta le osservazioni rivolgendole al governo: «E' una cosa curiosissima un governo che porta attacchi violenti alle istituzioni. È una cosa strana. Forse siamo ormai assuefatti? Non è normale che l'opposizione si metta le pantofole e il governo infili gli anfibi. Noi siamo un'opposizione seria e di governo. Un'opposizione pacata, ma non in pantofole e scenderemo in piazza». Casini invece prende nettamente le distanze dalla piazza del centrosinistra. È «gravissimo» che il Partito democratico vada in piazza «con chi ha balenato l'impeachment» nei confronti del capo dello Stato «indipendentemente da quello che Di Pietro dirà dal palco della manifestazione». «Sono rammaricato dall'atteggiamento del Pd: l'ostruzionismo di queste ore in Parlamento è sbagliato e incomprensibile all'opinione pubblica e rischia di far passare sul banco degli accusati chi invece è parte lesa». «Il pifferaio magico Di Pietro - ha aggiunto Casini - suona il suo flauto e il Pd gli va dietro. Ma questo è un errore politico perché Di Pietro è l'avversario di comodo di Berlusconi, fa passare dalla parte della ragione anche a chi non ce l'ha». Berlusconi, invece, si è trovato costretto a dirottare la sua adunata al 21, visto che il 20 Roma sarà già occupata da una miriade di associazioni e partiti per protestare contro la privatizzazione dell'Acqua. Nelle attese degli organizzatori, sulla Capitale dovrebbero confluire, a partire dalle 14 a piazza della Repubblica, decine di migliaia di persone per quello che si annuncia un maxi-corteo. Le associazioni aderenti (che si aggiungono alle 26 che formano il "Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua" tra le quali Mani Tese, Cobas e la Funzione pubblica della Cgil) sono 108. In questa lista figurano tra gli altri il Wwf e Legambiente, Acli, Libera, Action, Pax Christi, Beati Costruttori di Pace, le Chiese Evangeliche, Federconsumatori e Federcasalinghe, i No-Tav, nonchè gli Amici di Beppe Grillo. A livello politico aderiscono una decina di sigle, tra cui Idv, Sinistra Ecologia Libertà, Federazione della Sinistra. Il corteo ha tra l'altro il sostegno della Cgil nazionale. Il percorso, peraltro, porterà i manifestanti assai vicini a quella che ormai tradizionalmente è la "location" delle manifestazioni di centrodestra, cioè piazza San Giovanni. Il percorso autorizzato partirà da piazza Esedra e percorrerà tutto il centro finendo a piazza Navona. Ma lungo il tragitto quasi sfiorerà San Giovanni, transitando da via Labicana per proseguire lungo via Merulana. Insomma, un ostacolo insormontabile per le truppe del Pdl, che infatti hanno deciso di slittare al giorno dopo. Sullo spostamento del Cavaliere si abbatte l'ironia di Franceschini: «Silvio! Se fate casino anche sulla data della manifestazione, finisce come per le liste e un pò di gente va in piazza il 20, un po' il 21».
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martedì 9 marzo 2010

MOTOCICLISMO/ CAMPIONATO ITALIANO MINIBIKE TUTTO PRONTO PER L’APERTURA

di SERGIO CONTI

L'avvio della stagione è in un contesto molto importante, sarà infatti la Fiera di Roma, in occasione di Motodays, ad ospitare le prime due gare della stagione riservate alle piccole 4 tempi. FX Action organizzatore e promoter dei Campionati Minibike ha sviluppato per la stagione 2010 un programma articolato su 12 prove, 6 appuntamenti per ogni disciplina, inoltre nel programma ci saranno anche due gare Europee: la Coppa Europa Minibike Cross, che si disputerà in Francia e la Coppa Europa Minibike Motard, che si svolgerà in Slovenia. Oltre, naturalmente, al Challenger Mobster abbinato a tutte le prove dell'Italiano Minibike Motard, un monomarca di successo alla sua terza edizione e che vede, già assicurata, la presenza di oltre 30 concorrenti. Sabato 13 marzo nell'arena esterna di Motodays è in programma la prima gara con un progetto extracampionato, ovvero una sfida a squadre dove parteciperanno formazioni composte da 6 piloti in rappresentanza delle varie case costruttrici di Pit Bike associate alla FMI. Una sfida battezzata "Factory Cup Minibike Motard". Al via le rappresentative di Mobster PitBike, Bucci Moto, WT Motors, Holeshot, Naak, Rotek, ZPF Minibike. Dunque una gara spettacolo dove ogni casa affilerà le armi in vista della prima sfida stagionale. Il giorno successivo, domenica 14 marzo, semaforo verde per il Campionato Italiano Minibike Cross sul bellissimo tracciato allestito nell'area esterna del Motodays, 600 metri di pista e un tracciato predisposto appositamente per le Minibike dove l'abile estrosità di Armando Dazzi, noto realizzatore di tracciati fuoristrada, ha messo in pratica tutta la sua esperienza per completare un circuito degno dell’occasione. L'arena Motodays è una vetrina importantissima per il settore, FX Action che gestisce tutte le attività esterne di Motodays, su incarico di Fiera Roma, è lieta di inserire le Minibike in un contesto di questo genere. Circa 4000 sono i posti disponibili sulle tribune che circondano il circuito. Per il settore Minibike questa pista e il contesto in cui è inserita, è veramente il massimo. Al via di questa prova, ovviamente, tanti nomi Italiani ma anche alcuni stranieri di grande prestigio che correranno fuori dalla classifica di campionato. Nella Pro Agonisti atteso l'esordio del Campione Italiano Amatori del 2009 che, come da regolamento è passato di categoria: Nicola Buglioni, su Holeshot, è già pronto a confrontarsi in questa nuova classe. La Holeshot presenterà altri diversi piloti probabili candidati alla vittoria come il Campione di Francia della categoria Pro, Jimmi Peyras, o il giovane Kevin Bonnasset. Saranno della partita anche i nostri Michele Cannistraro e Manuel Beconcini - quest’ultimo pilota toscano di navigata esperienza nel motocross all'esordio sulla pit bike - che sicuramente si renderanno protagonisti dell'evento. Ma la sfida sarà di sicuro entusiasmante perché sembra che la compagine di Felino diretta dal suo patron, Claudio Bucci, stia preparando una formazione fortissima composta da Mike Valade, Campione di Francia nella categoria a ruote 10’, da Alexander Barbosa, altro francese plurititolato e altri due piloti ancora “top secret” che il simpatico Bucci svelerà pochi giorni prima dell'evento. La Rotek oltre a Mario Rolandi nella Pro, si presenterà con Agostino Ammirata nella categoria Amatori, ma siamo a conoscenza che anche questa casa, a sorpresa, potrebbe schierare altri nomi importanti al via della Pro, c’è dunque attesa. La LEM, azienda di Bologna da sempre impegnata nel Minicross, si presenterà con la nuova minibike e il suo pilota di punta, Sergio Abete. Mobster, detentore del titolo nella Pro con il giovane fortissimo Stefano Pezzuto, non riuscirà a schierare il suo alfiere per questo primo appuntamento perché il piemontese si è infortunato domenica scorsa durante l’apertura del Campionato Italiano Motocross. Comunque Mobster e WT Motors si presenteranno con altri piloti in entrambe le categorie. Nutrita, ovviamente, la partecipazione dei piloti laziali con il folto gruppo del Nico Racing Team che affronterà tutta la stagione FMI nella categoria Amatori, tutti in sella rigorosamente alle Bucci Moto. Da segnalare la conferma al via del pioniere del sud nelle Minibike, Stefano Miglionico, già arruolato tra le file degli iscritti ma non sarà solo, altri piloti del sud si stanno interessando per partecipare alla manifestazione di Roma.Poc’anzi si segnalava il fatto che la tipologia di questi eventi sotto egida FMI sta capitaliz zando l’attenzione dei concorrenti ma anche di importanti organizzazioni come Fiera di Roma, ben lieta di inserire nei loro spettacoli tali importanti manifestazioni. La Federazione Motociclistica Italiana ha preso a cuore l’intervento di FX Action in questa particolare disciplina in cui, anche i costruttori, hanno unloro particolare e spasmodico coinvolgimento, regolamentando la disciplina stessa e facendo sì che la promozionedella specialità attraverso eventi di assoluto richiamo spettacolare e la televisione, possano ancor più svolgere la funzione di divulgazione di questo sport. Ecco, dunque, spiegato il sempre maggior numero di atleti che si avvicinano e prendono il via a questi campionati.

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MOTOCICLISM0
SI È SVOLTO IL PRIMO RADUNO DEI RAGAZZI DELLA SCUOLA AGONISMO FEDERALE ENDURO

di PAOLA MAURIZIO

Sono dodici i ragazzi selezionati che verranno seguiti dal Settore Tecnico FMI per altri quattro collegiali e per tutto il Campionato Italiano Minienduro giunto al secondo anno.Per il primo appuntamento annuale è stata scelta una organizzazione logistica collaudata come quella offerta dal Moto club RS77 che ha impegnato al meglio i propri uomini per tracciare due fettucciati in località Monterotondo di Passirano.Sono tre i volti nuovi tra i ragazzi della SAFE 2010 rispetto allo scorso anno: Lemuel Pozzi, Alessandro Razza e Nicolò Rumi. Tutti provenienti dalla categoria Baby Sprint. Confermato invece lo staff SAFE con il responsabile Ennio Marsaglio, i tecnici Saverio Sciacca e Geppo Armani, ed il preparatore Giancarlo Bellani, sostituito solo per questa occasione,dal'altrettanto valido Mario Bellavia.L'importanza del progetto è stata sottolineata dalla presenza del Direttore Tecnico Enduro Gionni Fossati che si è trattenuto ad osservare il lavoro svolto dai giovani piloti ed a confrontandosi con i tecnici impegnati.La SAFE, impegnata nel costante miglioramento di tutte le attività, ha, in quest’ottica, avviato un programma che prevede l'effettuazione di riprese video durante gli allenamenti con discussioni e valutazioni tecniche a fine giornata. Tale programma è reso possibile grazie alla passione e professionalità di Fabrizio Piccina che già alla prima occasione ha dato materiale di lavoro ai tecnici che lo hanno giudicato più che valido.

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lunedì 8 marzo 2010

MOTOGP /ROSSI SEMPRE
SUPER FAVORITO ECCO CHI PUÒ«RUBARGLI»IL TITOLO N. 10

di SERGIO CONTI

Mancano 33 giorni al via (11 Aprile, Qatar) in Moto Gp, e Valentino IX, dominatore incontrastato nei quattro giorni di test di Sepang, è ancora una volta il favorito. È partito a razzo «Sua Velocità», spinto dall’ intramontabile classe e dosi massicce di cattiveria agonistica; dentro e fuori dalla pista. L’istinto del cannibale è quello di sempre. Ma Rossi ha imparato ad ascoltare e preservare il suo fisico e se dice «posso competere a questi livelli per altri due o tre anni» è bene credergli. Ma a 31 anni, compiuti lo scorso 16 Febbraio, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno, hanno un altro peso sul corpo e sulla mente rispetto a quando hai tutta la carriera davanti. E la sensazione è che il Dottore voglia disputare un 2010 superlativo. Senza gli errori ed i malumori della scorsa stagione. Nell’orizzonte del Campione si delinea «il bivio»; restare in Yamaha o accettare l’ennesima sfida, forse la più suggestiva, e passare in Ducati per cercare un monumentale trionfo su una moto italiana. Nel frattempo, VR46 dovrà tenere a bada i soliti giovani inviperiti, su tutti Stoner e Lorenzo, forse Pedrosa. E chissà che Ben Spies, ultimo Campione del Mondo in Superbike, non possa dire la sua cavalcando la Yamaha-jet sviluppata dal Dottore. Contro il “despota” delle due ruote, come accadrà in Formula Uno con Schumacher,nessun pilota cederà un centimetro. Con l’aggiunta della pressione che arriva puntuale appena Rossi arranca. La conseguenza di 14 stagioni al top, o quasi. Quelle del Rossi dittatore. Anche per questo motivo, nel suo universo tutto gag e simbologie da fumetto, nulla è lasciato al caso. A cominciare dalla tranciante decisione di non condividere dati, assetti e telemetrie con il team-mate. Che ci è rimasto malissimo e subito dopo, nella due giorni di prove, si è beccato distacchi piuttosto clamorosi. Poi Lorenzo si è spaccato la mano destra facendo moto-cross. La frattura è guarita, ma la presenza dello spagnolo negli ultimi, preziosi, test (18-19 Marzo in Qatar) è ancora in forse. Jorge il guascone, 23 anni il prossimo 4 Maggio, è un grande incassatore ed ha uno stile di guida fluido, chirurgico, pulito. Il suo corpo però, è martoriato da troppe fratture a polsi, mani, caviglie e clavicole. Ed ogni infortunio grave, non solo scalfisce la confidenza di un pilota, ma rischia di ridurne la longevità sportiva. Se «por fuera» vuole sconfiggere questo Valentino in apparente stato di grazia, serviranno nervi saldi,concentrazione ed una forma fisica perfetta, oltre che l’esperienza accumulata nel pre-season (nel suo caso poca) e nei ruvidi corpo a corpo (quasi sempre persi) dell’ultimo biennio. Il discorso riguarda anche e sopratutto Casey Stoner. A Sepang l’australiano ha chiuso con il secondo crono, girando a poco più di un decimo dal pesarese. Ma sono i trascorsi psico-fisici del canguro a preoccupare, non certo la velocità. Quella non gli è mai mancata. Nel 2008, nel post- Laguna Seca, Stoner è andato in tilt per tre gare consecutive e il Mondiale è sfuggito. Nel 2009 un misterioso quanto devastante malessere, ha compromesso la stagione di desmo-Casey. Suona strano, ma pare che tutto sia stato risolto eliminando il lattosio dalla dieta del ragazzo di Southport, che è tornato a sorridere e vincere. Tanto. Nell’era delle 800cc è il rider con più successi (20 contro i 18 di Rossi). Il nuovo Team Manager della Ducati, Vittoriano Guareschi, dice che «il talento di Stoner non ce l’ha nemmeno Rossi». Però bisognerà aspettare i momenti di pressione, di difficoltà, per capire se il 24enne australiano sarà in grado di strappare lo scettro al Re.La formichina Dani Pedrosa, il quarto candidato al trono, incute al marchigiano lo stesso timore di un micio domestico. Ne ha riportato la Honda ad alti livelli. La Ducati rivista e corretta, non sembra ancora avere la guidabilità della Yamaha. Se Valentino dovesse «volare» anche negli ultimi test in Qatar, «un circuito dove non siamo mai andati bene», l’ipotesi di un campionato/monologo tinto di giallo sarà più che concreta.
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MOTOSLITTE/ PLONER IMBATTIBILE ANCHE A LIVIGNO. VITTORIA PER COMELLA NELLA 500 E BETTIGA NELLA 800

di SERGIO CONTI


Alex Ploner (foto) si aggiudica il suo quinto poker di vittorie stagionali. Nella 500 un ottimo Alessandro Comella conquista la prima piazza davanti a Giacomo Deghi. Andrea Bettiga trionfa invece nella 800, dove però si registra una brutta caduta per il pilota di casa Marco Galli, costretto a chiudere la stagione con una prova di anticipo.Sole, spettacolo e suspance hanno caratterizzato la giornata di Livigno. Nella nota località turistica, incastonata nelle innevate Alpi Lombarde ed ad un passo dalla Svizzera, si è svolta ieri la quinta e penultima tappa del Campionato Italiano Motoslitte 2010. Una giornata positiva per il Motoclub organizzatore, il Trelapass in collaborazione con la società Axiver che gestisce l’immagine per conto della Federazione Motociclisti Italiana, che consolida la sua passione e la sua esperienza nel mondo dei monocingoli su neve. Ad aggiudicarsi la prova nella classe regina è Alex Ploner (Polaris), che allunga il suo vantaggio in classifica generale e si porta a più 94 punti sul secondo Christian Merli (Lynx). Quest’ultimo è stato uno dei protagonisti assoluti nella tappa livignasca, grazie alle sue prodezze che ha tenuto testa al campione italiano in carica, regalando ai presenti sfide fianco a fianco in tutte e quattro le prove. Purtroppo la determinazione e la voglia di vincere non hanno potuto niente di fronte al gigante delle nevi Ploner, che sembra proprio avere una marcia in più rispetto ai suoi avversari.Presente a Livigno anche lo svedese Marcus Evensson (Polaris), giunto terzo a fine giornata davanti all’azzurrino del Team Italia di Enduro, Michael Pogna (Arctic). In quinta posizione, in sella alla sua Ski Doo numero 17, si piazza Peter Gurndin, che ciò nonostante riesce a mantenere il gradino del podio in classifica generale, distaccando Pogna di soli 2 punti. Nel Trofeo Italia 500 ad aggiudicarsi la giornata è Alessandro Comella (Arctic) che conquista la sua prima vittoria di classe davanti al leader in classifica Giacomo Deghi (Yamaha) e, grazie ai 75 punti guadagnati, si porta a soli 13 punti dallo stesso Deghi nella generale. Terzo a Livigno si piazza Davide Meytre in sella alla sua Ski Doo numero 80, precedendo Diego Poiatti (Arctic) e il più giovane pilota in gara, classe 1996, Marco Tognola (Ski Doo). Nella 800 a trionfare è il pilota Yamaha Andrea Bettiga, protagonista nella terza batteria di uno scontro con il livignasco Marco Galli (Ski Doo), il quale ha riportato la lussazione della spalla. Nonostante la caduta Bettiga ha recuperato poi posizioni, arrivando alla fine secondo di manche. Ad aggiudicarsi la medaglia d’argento di giornata è il pilota del Motoclub Tenno, Andrea De Donà (Polaris) che si piazza davanti al pilota di casa Mauro Bormolini (Ski Doo). In classifica generale De Donà occupa la seconda piazza dietro Bettiga, mentre in terza posizione troviamo Peter Senoner (Lynx), il quale però ha dovuto chiudere la sua stagione 2010 anticipatamente a causa della rottura del legamento crociato anteriore nella precedente tappa di Lepre . Tra le squadre continua la sua marcia il Motoclub Sebino che totalizza un punteggio di 137 punti grazie ai suoi piloti Michael Pogna e Mario Lanzetti (Lynx).Quest’ultimo, inoltre, si aggiudica il 3° Trofeo “Gino Piasini” (pilota scomparso in un tragico incidente automobilistico) come miglior pilota valtellinese in classifica generale fino alla tappa di Livigno. Ultimo appuntamento della stagione è fissato per domenica 14 marzo a Foppolo dove si festeggeranno i nuovi campioni italiani 2010 e non mancheranno sfide per la conquista del gradino più alto del podio, soprattutto tra i giovani piloti del Trofeo Italia.

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domenica 7 marzo 2010

MANNHEIMER: IN PICCHIATA LA FIDUCIA NEL GOVERNO. DA DICEMBRE PERSI 11 PUNTI

L'ultimo sondaggio di Renato Mannheimer, pubblicato oggi dal Corsera, è decisamente negativo negativo per Berlusconi e il governo, che perde oltre 4 punti di fiducia in un mese, scendendo sotto il 39% di giudizi positivi. Da dicembre, quando in occasione dell'aggressione a Berlusconi il gradimento dell'esecutivo aveva superato il 50%, il premier ha perso ben 11 punti, nonostante i suoi continui proclami in cui afferma di avere il gradimento record. «Siamo a uno dei livelli più bassi mai registrati da quetso governo», scrive Mannheimer, e il calo di fiducia riguarda anche gli elettori del centrodestra, in modo particolare quelli della Lega, evidentemente infastiditi dai pasticci e dai panini degli esponenti Pdl di "Roma ladrona". Tra gli elettori di Bossi, infatti, il governo passa dall'83% al 57% di fiducia in un solo mese, e tra gli stessi elettori Pdl precipita dal 93% di inizio febbraio al 76% di inizio marzo: 17 punti in meno in poche settimane anche nello zoccolo duro degli elettori berlusconiani. «Circa un elettore della Lega su quattro ha in qualche misura maturato in quest'ultimo periodo una qualche delusione nei confronti dell'esecutivo sostenuto dal suo partito», scrive Mannheimer. «Non a caso dal punto di vista territoriale, la zona che maggiormente manifesta una crescita di sfiducia è il nord-est». Gli strati sociali che più si sono allomtanati dal ssotegno al governo sono quelli in cui quest'ultimo è maggiormente appoggiato: le casalinghe (-13% di fiducia) , gli imprenditori e i lavoratori autonomi», dice Mannheimer. «Ma anche nel settore cruciale degli indecisi, il decremento di consenso è significativo e pari a circa il 10%». Secondo il sondaggista milanese, anche la decisione di oscurare i talk show politici della Rai ha pesato nel calo di consenso di Berlusconi. «Quasi il 60& degli italiani dichiara di non condividere questa decisione», e anche tra gli elettori del centrodestra il 40% si dice contrario al bavaglio Rai. Secondo Mannheimer,l'opposizione non beneficia del calo di consenso del governo. Semmai si registra «un calo di sfiducia generalizzato verso la politica e le sue istituzioni».


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sabato 6 marzo 2010

LA CIG TORNA A CORRERE: +12% A FEBBRAIO. CRESCITA DEL 123% RISPETTO AL 2009

Dopo la frenata registrata a gennaio ripartono le richieste di cassa integrazione delle aziende all'Inps. Secondo i dati diffusi dall'Istituto di previdenza le ore di cassa integrazione autorizzate alle aziende nel mese sono state 95 milioni, in aumento del 12,4% rispetto a gennaio e del 123,5% rispetto a febbraio 2009. L'Inps sottolinea che nei primi due mesi dell'anno l'aumento tendenziale è stato del 149,3% con 179,6 milioni di ore complessive a fronte di 72 dello stesso periodo del 2009. L'incremento è dovuto alla cassa integrazione straordinaria con 38 milioni di ore autorizzate e un aumento delle richieste del 28% rispetto a gennaio e del 196% rispetto a febbraio 2009. La cassa integrazione ordinaria - sottolinea l'Inps - conferma invece a febbraio il decremento congiunturale con 37,4 milioni di ore e un -5,38% rispetto a gennaio (-9,32% per l'industria mentre l'edilizia segna un +28,04% congiunturale anche a causa dei fattori stagionali). La cassa straordinaria segna rispetto a gennaio un +28% mentre la cassa in deroga (da sola con 19,6 milioni di ore rappresenta circa un quinto di tutte le ore di cig autorizzata) segna un -1%. Rispetto a febbraio 2009 la cassa integrazione ordinaria è cresciuta nello stesso mese del 2010 del 26,14% mentre la cig straordinaria vola a +245,9%. «Paradossalmente - sottolinea il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua - siamo di fronte a due effetti positivi della rete di protezione sociale stesa la scorsa primavera con l'ordinarizzazione della cassa integrazione straordinaria, e con l'allargamento degli ammortizzatori sociali a soggetti che nel passato non ne avevano diritto, con l'uso diffuso della cassa integrazione in deroga». Questo nuovo ammortizzatore ormai - spiega - «vale stabilmente il 20% del totale delle ore autorizzate: più che dire che sono aumentate le richieste di cig, sarebbe corretto dire che sono aumentate le aziende che possono chiedere la cassa. Per quanto riguarda la crescita della cassa integrazione straordinaria - continua Mastrapasqua - è lecito ritenere che si tratti dell'effetto di quella ordinarizzazione della cigs, che ha di fatto reso inutile la discussione sull'allungamento da 52 a 104 settimane dei tempi della cigo». Mastrapasqua sottolinea anche la «stagionalità» dell'aumento di febbraio: «anche lo scorso anno, all'inizio della crisi, febbraio segnò un incremento di richieste di cig, rispetto a gennaio - dice - riproducendo uno schema che, a valori assoluti molto diversi, si conferma negli ultimi cinque-sei anni, a febbraio le ore autorizzate di cig sono sempre più che in gennaio».
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venerdì 5 marzo 2010

FIM VETERAN'S WORLD CUP 2010: PUZAR TORNA IN SELLA. SARÀ IL PILOTA DEL TEAM JK DATCH IN SELLA A UN’APRILIA 450 MXV 4.5 REPLICA

di SERGIO CONTI

“Il motocross è cambiato molto …ciò che manca a noi è ammirare Alex salire in moto e corerre per stracciare gli avversari con la grinta di un guerriero”, questo si legge tra le note nella pagina facebook di Alex Puzar, come se nessuno si fosse accorto che il campione di Ceva aveva ripreso ad andare in moto già dallo scorso anno, anche se pur occasionalmente, grazie al team pistoiese JK Datch. Alex ha corso nel 2009 alcune prove del torno iridato FIM Veteran's World Cup, la competizione che accompagna alcune prove dell’MX1, e lo farà ancora quest’anno grazie alla disponibilità del manager Riccardo Boschi che ha messo a sua completa disposizione una fiammante Aprilia 450, replica esatta delle moto che vedremo sfrecciare anche in pista nella massima competizione MX1 . In pista in questi giorni presso il circuito ponteaegolese Santa Barbara, Alex ha avuto modo di affinare la moto al suo inconfondibile stile di guida, ma anche per cercare quella preparazione necessaria a reggere il ritmo dei rivali nello stesso modo dei fuoriclasse, che dovrà affrontare sulle piste europee e senza deludere le aspettative dei molti tifosi che ancor’oggi vanta, non solo in Italia. Ormai è ufficiale, Alex disputerà di nuovo alcune prove del FIM Veteran's World Cup, che inizierà da Mantova i prossimi 10 e 11 aprile, e sarà qui che si ritroveranno i tanti sostenitori del due volte campione del mondo (1990 cl. 250 e 1995 cl. 125) e del plurititolato marchio italiano Aprilia. “Mi fa davvero piacere avere nuovamente in squadra un grande campione come Alex”. Esordisce il manager Riccardo Boschi. “Dopo aver provato l’Aprilia MXV 4.5 per uno dei consueti allenamenti che regolarmente si concede, ha deciso di rimettersi in gioco e provare ancora quelle belle sensazioni che solo le gare possono regalare. Inoltre, per noi, è una grande soddisfazione poter avere un’Aprilia anche in questa categoria, molto seguita in tutto il mondo proprio grazie alla presenza di grandi campioni internazionali che hanno fatto la storia di questa spettacolare disciplina.Per quanto riguarda Puzar posso solo dire che non vi è nessuna particolare ambizione nella sua decisione di tornare in pista – continua Boschi – ma solo la voglia di confrontarsi con altri ex campioni come lui e regalare altri bei momenti agli spettatori. Tutto qua. Il resto potremo scoprirlo a Mantova”. La forma di Alex in pista, in verità, è sorprendente, e non è da lui abbassare la visiera e rimanere imperturbabile alla vista del semaforo verde.

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mercoledì 3 marzo 2010

CAOS-LISTE, A MILANO FUORI FORMIGONI. NEL LAZIO RESPINTO RICORSO PDL. POLVERINI: DOMANI PROVA DI FORZA IN PIAZZA

Continua il caos liste nel centrodestra. La Corte d'Appello di Milano non ha ammesso la 'Lista per la Lombardia' di Roberto Formigoni alle elezioni regionali lombarde, respingendo così il ricorso presentato dalla stessa lista contro il precedente provvedimento di esclusione. Dunque, il candidato del Pdl è escluso dalla competizione: senza listino non può essere votato. Non solo. La Corte d'appello di Roma ha bocciato anche il ricorso - il secondo - presentato dal Pdl dopo l'esclusione della propria lista di Roma e provincia, a causa di un ritardo nella presentazione.Ora il Pdl andrà al Tar. «Prendiamo atto della decisione dei giudici. Adesso il Pdl farà ricorso al Tar. Lì, siamo fiduciosi che le cose andranno diversamente». Così Renata Polverini, candidata Pdl alla Regione Lazio, ha commentato il rigetto da parte della Corte d'Appello. E ha aggiunto: «La maratona oratoria non è una manifestazione di popolo. Ma siccome vogliono la prova di forza della piazza, domani alle 17 gliela daremo». Insorge il sottosegretario della presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti: «Come si può pensare di lasciare senza scelta nel momento più alto della democrazia, quello del voto, due regioni che insieme rappresentano più di un quarto della popolazione italiana?». Gli fa eco Cicchitto: «I ricorsi respinti sia della lista Formigoni, sia di quella provinciale del PdL del Lazio per Renata Polverini insieme all'accettazione della lista di disturbo a Cota in Piemonte, dimostrano che queste elezioni corrono il rischio di essere falsate con conseguenze gravissime per la nostra democrazia. Altro che dilettanti allo sbaraglio. Mi auguro comunque che le liste sia della Lombardia sia del Lazio possano essere recuperate ad altro livello di giurisdizione. C'è sempre la fiducia che esista un giudice a Berlino». Intanto il ministro Ignazio La Russa prima del verdetto aveva minacciato: "Non vorrei fare la parte dell'eversivo ma lo dico chiaro e tondo: noi attendiamo fiduciosi i verdetti sulle nostre liste, ma non accetteremo mai una sentenza che impedisca a centinaia di migliaia di nostri elettori di votarci alle regionali. Se ci impediscono di correre siamo pronti a tutto''. Insomma, il PdL le prova tutte e ha fatto appello sia a Emma Bonino che al Pd per risolvere la situazione incresciosa. «Non mi si chieda ora solidarietà per sanare violazioni pacchiane di leggi che nessuno, a parte noi, ha combattuto finora», dice in una intervista alla Stampa, la candidata del centrosinistra alla Regione Lazio. «Non mi rallegro dell'assenza della principale lista opposta alla mia - sostiene la Bonino - così come non mi rallegro dell'assenza delle altre nostre liste escluse in tutta Italia. Sulla lista del Pdl è diverso perché semplicemente non c'è e non so cosa si inventeranno». Cosa è successo? La Bonino un'idea ce l'ha: «È un insieme di sciatteria, di senso di impunità e probabilmente una lite di fondo sui candidati fino all'ultimo... È indubbio che c'è molta confusione e delusione nel Pdl, il partito del fare si riduce al partito del fare male». Bersani: rispettare le regole.Risponde picche all'ipotesi del Pdl anche Pier Luigi Bersani che commenta: «Una leggina per riammettere le liste bocciate? Voglio credere che non ci pensino neanche». «Il partito del predellino alla prima curva è sbandato», aggiunge il leader Pd che chiede al Pdl di non tentare «scorciatoie» e di affidarsi alle decisioni «della magistratura e degli organi competenti».«Vorrei chiarire - ha detto Bersani parlando con i cronisti - che noi non abbiamo festeggiato, perchè questi episodi creano turbamento nell'elettorato». «Tuttavia il Pdl dia la colpa a se stesso, per le sue divisioni, e si affidi alle regole del gioco che implicano il rispetto delle decisioni della magistratura e degli organismi competenti; a questo si rassegnino». «Non credo che siano stati dilettanti, è più facile che ci siano stati problemi sulle liste. Il centrodestra comunque non alzi i toni, perchè l'unico responsabile è lui». Ai giornalisti che gli chiedevano se questa situazione configuri un danno per gli elettori del centrodestra, Bersani ha replicato: «Questi inciampi creano dei turbamenti, però l'elettore ha modo di compensare. E poi - ha concluso - la responsabilità di questo turbamento è di chi non è stato nelle regole». E su Schifani aggiunge: «Chiunque, comprese le alte cariche dello Stato, devono affidarsi alla legge e a procedure che hanno cinque o sei passaggi di garanzia». Maroni: nessun decreto .Anche la Lega non cela un certo piacere nel vedere gli alleati in difficoltà: da un lato il leader Umberto Bossi è chiaro («Sono dilettanti allo sbaraglio»), dall'altro il ministro degli Interni Maroni chiude la porta a ogni ipotesi di provvedimento ad hoc per salvare le liste della destra in difficoltà. «Non si possono cambiare le regole, non c'è spazio per fare un provvedimento d'urgenza da parte del governo» per sanare i "pasticci" nella presentazione dei listini per le regionali.



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