MOTOGP /ROSSI SEMPRE
SUPER FAVORITO ECCO CHI PUÒ«RUBARGLI»IL TITOLO N. 10
di SERGIO CONTI
Mancano 33 giorni al via (11 Aprile, Qatar) in Moto Gp, e Valentino IX, dominatore incontrastato nei quattro giorni di test di Sepang, è ancora una volta il favorito. È partito a razzo «Sua Velocità», spinto dall’ intramontabile classe e dosi massicce di cattiveria agonistica; dentro e fuori dalla pista. L’istinto del cannibale è quello di sempre. Ma Rossi ha imparato ad ascoltare e preservare il suo fisico e se dice «posso competere a questi livelli per altri due o tre anni» è bene credergli. Ma a 31 anni, compiuti lo scorso 16 Febbraio, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno, hanno un altro peso sul corpo e sulla mente rispetto a quando hai tutta la carriera davanti. E la sensazione è che il Dottore voglia disputare un 2010 superlativo. Senza gli errori ed i malumori della scorsa stagione. Nell’orizzonte del Campione si delinea «il bivio»; restare in Yamaha o accettare l’ennesima sfida, forse la più suggestiva, e passare in Ducati per cercare un monumentale trionfo su una moto italiana. Nel frattempo, VR46 dovrà tenere a bada i soliti giovani inviperiti, su tutti Stoner e Lorenzo, forse Pedrosa. E chissà che Ben Spies, ultimo Campione del Mondo in Superbike, non possa dire la sua cavalcando la Yamaha-jet sviluppata dal Dottore. Contro il “despota” delle due ruote, come accadrà in Formula Uno con Schumacher,nessun pilota cederà un centimetro. Con l’aggiunta della pressione che arriva puntuale appena Rossi arranca. La conseguenza di 14 stagioni al top, o quasi. Quelle del Rossi dittatore. Anche per questo motivo, nel suo universo tutto gag e simbologie da fumetto, nulla è lasciato al caso. A cominciare dalla tranciante decisione di non condividere dati, assetti e telemetrie con il team-mate. Che ci è rimasto malissimo e subito dopo, nella due giorni di prove, si è beccato distacchi piuttosto clamorosi. Poi Lorenzo si è spaccato la mano destra facendo moto-cross. La frattura è guarita, ma la presenza dello spagnolo negli ultimi, preziosi, test (18-19 Marzo in Qatar) è ancora in forse. Jorge il guascone, 23 anni il prossimo 4 Maggio, è un grande incassatore ed ha uno stile di guida fluido, chirurgico, pulito. Il suo corpo però, è martoriato da troppe fratture a polsi, mani, caviglie e clavicole. Ed ogni infortunio grave, non solo scalfisce la confidenza di un pilota, ma rischia di ridurne la longevità sportiva. Se «por fuera» vuole sconfiggere questo Valentino in apparente stato di grazia, serviranno nervi saldi,concentrazione ed una forma fisica perfetta, oltre che l’esperienza accumulata nel pre-season (nel suo caso poca) e nei ruvidi corpo a corpo (quasi sempre persi) dell’ultimo biennio. Il discorso riguarda anche e sopratutto Casey Stoner. A Sepang l’australiano ha chiuso con il secondo crono, girando a poco più di un decimo dal pesarese. Ma sono i trascorsi psico-fisici del canguro a preoccupare, non certo la velocità. Quella non gli è mai mancata. Nel 2008, nel post- Laguna Seca, Stoner è andato in tilt per tre gare consecutive e il Mondiale è sfuggito. Nel 2009 un misterioso quanto devastante malessere, ha compromesso la stagione di desmo-Casey. Suona strano, ma pare che tutto sia stato risolto eliminando il lattosio dalla dieta del ragazzo di Southport, che è tornato a sorridere e vincere. Tanto. Nell’era delle 800cc è il rider con più successi (20 contro i 18 di Rossi). Il nuovo Team Manager della Ducati, Vittoriano Guareschi, dice che «il talento di Stoner non ce l’ha nemmeno Rossi». Però bisognerà aspettare i momenti di pressione, di difficoltà, per capire se il 24enne australiano sarà in grado di strappare lo scettro al Re.La formichina Dani Pedrosa, il quarto candidato al trono, incute al marchigiano lo stesso timore di un micio domestico. Ne ha riportato la Honda ad alti livelli. La Ducati rivista e corretta, non sembra ancora avere la guidabilità della Yamaha. Se Valentino dovesse «volare» anche negli ultimi test in Qatar, «un circuito dove non siamo mai andati bene», l’ipotesi di un campionato/monologo tinto di giallo sarà più che concreta.