Si scrive
"istella" (www.istella.it) si legge web di qualità. E' da oggi on
line il nuovo motore di ricerca sviluppato da Tiscali e presentato a Roma dal
suo presidente Renato Soru. Un progetto recente ma con un antefatto antico e
che merita di essere raccontato. E' da poco passato l'anno 2000 e l'Italia con
Tiscali, e non solo, rappresenta un punto nodale per lo sviluppo delle
tecnologie legate al web. In particolare c'è un motore di ricerca creato da un
gruppo di ricercatori a Pisa per l'azienda sarda che è all'avanguardia e si è
diffuso già in vari paesi europei. Ma la "bolla" finanziaria del web
sta già esplodendo e così quando arrivano gli emissari di un certo Google,
astro nascente del settore search sul web, e offrono a Soru 10 milioni di
dollari per spegnere il suo motore di ricerca lui accetta. Sono passati anni e
Google ora è un colosso inavvicinabile che solo in Italia fattura 2 miliardi di
euro e raccoglie pubblicità quasi quanto Mediaset. Ma è un colosso che punta
più sulla quantità che sulla qualità, uno strumento che nelle sue ricerche
propone più facilmente la popolarità della pizzeria Dante Alighieri che le
pagine dedicate all'autore della "Divina Commedia". È una macchina
sofisticata che memorizza usi e comportamenti di ognuno di noi per veicolare in
modo suadente pubblicità e offerte più o meno mascherate nei risultati delle
nostre ricerche.Il nuovo istella riprende il cammino interrotto, ma vuole
essere anche un'altra cosa. Un enorme spazio libero dove ricercare e
condividere sapere. Si inizia dalla enciclopedia Treccani, scelta anche come
sede del lancio di istella, che viene indicizzata sempre tra i primi risultati
delle ricerche, si prosegue con le mappe del Touring Club, con gli enormi
archivi pubblici, quelli dei grandi giornali, quelli di musei ed enti di
ricerca scientifica. Certo, si passa anche a scandagliare il web ma poi si
arriva in un luogo dove nessuno era mai arrivato: nella propria memoria. Uno
degli aspetti più innovativi di istella, infatti, è la possibilità data ad ogni
utente registrato di condividere con e nel nuovo motore di ricerca, le sue
storie, i suoi testi, le sue foto, quelle della propria città o associazione,
quelle del proprio gruppo sportivo o della comunità di riferimento. Materiale
che viene indicizzato e messo a disposizione del motore di ricerca per
arricchire i propri percorsi tematici."Ogni uomo è un'enciclopedia"
scriveva Calvino in quello che è stato scelto come motto di istella. E il
modello dell'enciclopedia è quello scelto nell'architettura del nuovo motore di
ricerca: dunque ricerche oggettive, a differenza di Google, che mettono di
fronte ogni utente agli stessi risultati, ricerche che prediligono fonti
autorevoli e qualitativamente verificate, per un'esperienza web che possa
andare anche in verticale e non fermarsi alla superficie delle informazioni. Ma
istella vuol dire anche ricerche italiane, sull'Italia, in italiano e non solo.
L'idea di un motore di ricerca italiano punta a modelli già consolidati in
paesi come Russia o Repubblica Ceca, dove accanto all'ombra del colosso Google,
prosperano attività di search nazionali usate per motivi linguistici o
culturali. "Perché le informazioni sul Colosseo o su Leonardo Da Vinci
devo farmele dare da un americano..." chiosa Soru. Il nome istella è il
sardo per stella e il logo richiama le stelle marine che tanto colpiscono chi
si immerge nei meravigliosi fondali sardi. Le finalità dell'avventura istella
non sono però solo culturali. È innanzitutto una sfida commerciale chepunta su
accessi, pubblicità, commercializzazione delle parole chiave, servizi alle
aziende, analisi degli open data. Il primo passo che compierà Tiscali per
lanciare istella sarà quello di farlo diventare il motore di ricerca del suo
portale e far transitare così nella stringa di ricerca buona parte di quei 14
milioni di utenti che visitano il sito della compagnia ogni mese."L'Italia
ha cancellato qualunque monopolio, ma oggi assistiamo alla nascita di monopoli
esterni e più pericolosi come quelli della ricerca on line o dei social
network. La search è il servizio più importante di Internet, che oggi è luogo
di lavoro, mercato, istruzione e crescita. Il fatto che sia tutto all'estero e
in mano a una sola fonte ci interroga tutti" spiega Soru. "Compito di
istella è raccontare la Rete italiana e le cose che interessano agli italiani
ed è anche per questo che ha tutta una sezione dedicata alle news. Non c’è però
solo l’Italia. Il motore di istella indicizza altri 180 paesi, ma è l’Italia
che è in primo piano" aggiunge il fondatore di Tiscali.Ci sono anche le mappe,
realizzate in collaborazione con Nokia e la Compagnia Generale Riprese Aeree.
Chi vuole può andare indietro nel tempo alla scoperta di com’era la propria
città cinquant’anni fa. L’obiettivo di Soru è coinvolgere la pubblica
amministrazione per sfruttare l’onda degli open data e portare tutto quanto è
disponibile all’interno di istella. Partner del progetto sono già realtà come
l’agenzia foto-giornalistica LaPresse, il Sistema archivistico nazionale e del
Centro archivi italiani facenti capo al Mibac, l’ Istituto Centrale per il
Catalogo unico del ministero dei Beni culturali, e la storica Guida Monaci che
raccoglie informazioni su imprese private, pubblica amministrazione, servizio
sanitario, istruzione e finanza, ma presto potrebbe esserci il prezioso
patrimonio della Discoteca di Stato e quello dei grandi giornali. L'idea è
chiara: “ Stiamo lavorando a un grande progetto di valorizzazione e
condivisione dell’intero patrimonio nazionale di conoscenza in tutti i campi
del sapere”.
m.s.r.d.c.p.
m.s.r.d.c.p.