E' MORTO PIETRO MENNEA L'ATLETA CHE FECE SOGNARE IL MONDO
di Sergio Conti
Lutto per l'atletica italiana e in generale mondiale.
All'età di 61 anni, si è spento Pietro Mennea, ex velocista, oro olimpico nei
200 metri alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 ed ex primatista del mondo con il
tempo di 19''72 a Città del Messico nel 1979, un record che è durato fino ai
Giochi di Atlanta del 1986 quando fu aggiornato da Michael Johnson. Il campione
olimpico, la «freccia del Sud», nato a Barletta il 28 giugno 1952, da tempo
lottava con un male incurabile. È stato uno dei simboli dello sport italiano:
detiene i primati nei 100, 200 metri e nella staffetta 4x200. Al di fuori dello
sport è stato un avvocatoe politico. Tutto lo sport italiano è in lutto per la
morte di Mennea. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, appresa la notizia
telefonicamente mentre era in viaggio verso Milano, ha deciso di annullare gli
impegni istituzionali e di far rientro a Roma. Sconforto anche nella sede
romana della Fidal dove la notizia è stata comunicata a tutti dal presidente
Alfio Giomi. «L'atletica italiana - si legge sul sito della Federazione
atletica - nel pieno di una profonda commozione, esprime pubblicamente il
proprio cordoglio, per la morte di uno degli uomini che più hanno saputo
onorarla, raggiungendo successi sportivi, vette di popolarità ed ammirazione in
tutto il mondo, come pochi altri nella storia dello sport italiano». Nel
pomeriggio sarà allestita la camera ardente al Coni. «L'atletica italiana, nel
pieno di una profonda commozione,esprime pubblicamente il proprio cordoglio,
per la morte di uno degli uomini che più hanno saputo onorarla, raggiungendo
successi sportivi, vette di popolarità ed ammirazione in tutto il mondo, come
pochi altri nella storia dello sport italiano». Così scrive in una nota la
Fidal, ricordando Pietro Mennea, scomparso questa mattina all'età di 60 anni.
«Sintetizzare in poche righe cosa abbia significato per lo sport italiano - si
legge ancora - la favola della 'freccia del sud' (il suo soprannome più
riconosciuto) è impossibile. In questo momento, prevale il dolore, la
commozione. L'atletica piange uno dei suoi figli prediletti