SPECIALE
PRIMARIE DEL CENTROSINISTRALE PRIME CINQUEMILA FIRMEGRILLO: «FIDUCIA A SALSI E
FAVIA? POCHE
DECINE DI PERSONE»
La polemica
del «punto G» sollevata da Beppe Grillo contro Federica Salsi, la consigliera
comunale del Movimento 5 stelle a Bologna colpevole di aver partecipato come
ospite a Ballarò, non era all'ordine del giorno. Ma anche se dopo la sua
apparizione a Ballarò non ha più la fiducia di Beppe Grillo, Federica Salsi, la
consigliera comunale bolognese del Movimento 5 Stelle che il comico genovese
aveva attaccato, ha quella dei militanti bolognesi. È stata infatti, per lei,
un successo l'assemblea periodica con la quale i consiglieri del M5s rendono
conto ai loro elettori.Così, nel giorno in cui i deputati dell'Assemblea
regionale siciliana decidono di restituire i rimborsi elettorali, chi a Bologna
si attendeva un processo alla Salsi, ha dovuto prendere atto del sostegno che,
nonostante le parole di Grillo, gode ancora fra i militanti. L'assemblea, alla
fine, non si è chiusa con una votazione, ma il clima, gli applausi e il fatto
che i critici siano stati pochi ed isolati hanno segnato un indiscutibile
apprezzamento per Federica Salsi. «Ritengo importante - ha detto - far
conoscere la collegialità del nostro movimento. Da un lato c'è Beppe che è il
megafono e dà la sveglia, dall'altro ci siamo noi che lavoriamo nelle
istituzioni. Il movimento è uno e spero che vada avanti unito anche con
opinioni diverse e ritengo sia doveroso avere un confronto anche su opinioni
diverse». Ma l'assemblea è stata anche un sostanziale ricompattamento del gruppo, dopo che gli altri due consiglieri,
Massimo Bugani e Marco Piazza, la avevano lasciata da sola in consiglio
comunale. I militanti, in compenso, hanno ricoperto di urla ('vergogna,
vergogna'), i giornalisti presenti, accusati di raccontare solo i dissidi
interni al movimento. L'altro 'ribelle' bolognese, il consigliere regionale
Giovanni Favia, non c'era, impegnato nell'assemblea semestrale per il rinnovo
della fiducia a Ferrara. Ma dopo la vicenda del fuorionda con rispettiva
denuncia di mancanza di democrazia dentro il movimento, che ha scatenato le ire
di Grillo, ha lanciato una nuova iniziativa destinata a far discutere: ha infatti chiesto ai militanti,
via Facebook, cosa ne pensassero del fatto di aver chiesto una 'sponda
parlamentare', al deputato Idv Barbato.Non si è fatta attendere la replica del
leader del Movimento 5 Stelle: «I leader del M5S non li decide la stampa. Anzi,
i «pennivendoli» ai quali Beppe Grillo conferma la 'presa' sul Movimento spiegando
che, nonostante le voci fuori dal coro che hanno tanta presa sui media, questo
sembra essere lo spirito del post di oggi, 5 Stelle non è il mitico «asilo
Mariuccia». «I giornalisti insistono con la fiducia a questo o a quell'altro
esponente del M5S data con l'applausometro o con il voto per alzata di mano di
poche decine di persone la cui l'iscrizione al M5S non viene certificata
formalmente», mette i puntini sugli i. «I ragazzi del M5S - ricorda ancora
Grillo - da sempre si riuniscono per discutere con i loro portavoce, ma la
fiducia va gestita in modo formale». «Non siamo all'asilo Mariuccia, cari
pennivendoli», è il nuovo ruvido appunto di Grillo ai media che riporta un
articolo dello 'statuto' M5S: «R come Remissione del mandato: il consigliere, il
sindaco o il parlamentare non ha alcun obbligo di rimettere il mandato periodicamente (ad esempio ogni sei mesi).
Nel caso questo avvenisse deve essere preceduto da un'informazione pubblica e
dettagliata del suo operato sul portale del M5S con una votazione estesa a
tutti gli iscritti del Comune e della Regione di rifermento, o dell'intero
corpo elettorale in caso del Parlamento».Anche ieri, Grillo ha guardato con
grande attenzione all'esito
dell'incontro bolognese, in una regione che ormai è un feudo elettorale
del M5s, ma anche il luogo da dove sono partite le principali polemiche interne. E intanto se l'è presa
con il candidato alle primarie Bruno Tabacci, «un uomo così smaccatamente di
destra, centro destra, destra centro,
in Parlamento per quattro legislature, non
poteva che diventare una risorsa per la sinistra. Tabacci è il badante
politico di Pisapippa». Nel suo blog ha montato un filmato in cui compaiono fotomontaggi del candidato alle
primarie del centrosinistra in immaqini
della propaganda sovietica con
l'Internazionale come colonna sonora. E ha commentato anche gli scontri
nelle varie manifestazioni, lanciando un appello ai poliziotti: «Togliti il
casco e abbraccia chi protesta, cammina
al suo fianco». m.d.c.r.p.s.d.