«DI PIETRO HA TRADITO IL PROGETTO» IDV, DONADI E FORMISANO
LASCIANO
Massimo Donadi e Nello Formisano lasciano l'Idv. La
decisione, nell'aria già da giorni e che ha preso corpo nella serata di ieri, è
stata ufficializzata questa mattina dai due parlamentari durante una conferenza
stampa a Montecitorio. «Dopo una notte di riflessione annuncio le mie
dimissioni dal partito Italia dei valori, ma non è certo una resa di fronte
alla voglia di fare politica che oggi più che mai è tanta». Così Massimo
Donadi, ex capogruppo Idv alla Camera, durante la conferenza stampa a
Montecitorio, dove denuncia il «progressivo snaturamento e tradimento» del
progetto da parte di Di Pietro.Secondo Donadi Di Pietro ha portato ad un
«progressivo tradimento e snaturamento della natura dell'Idv: del radicalismo
riformista di cui questo Paese ha bisogno, è rimasto solo un radicalismo
arrabbiato e spesso ideologico. Ma la mia non è certo una resa di fronte alla
voglia di fare politica - ha aggiunto Donadi, che ha annunciato la nascita di
un nuovo soggetto che «dialogherà con i movimenti e con le esperienze civiche
collocandosi fermamente nell'area del centrosinistra». Il nuovo soggetto che
sarà lanciato entro fine mese, hanno spiegato Donadi e Formisano, si porrà
«saldamente» nell'area del centrosinistra, sosterrà Bersani alle primarie e
dialogherà, anche attraverso una forma federativa, con la galassia dei
movimenti e dei soggetti espressione della sinistra 'legalitarià: da Giustizia
a Libertà al popolo Viola, fino a De Magistris. In questi sei mesi - ha
continuato Donadi - Di Pietro «ha bruciato la foto di Vasto e ogni speranza che
quella foto venisse ricomposta: sei mesi caratterizzati da attacchi
sconsiderati, nei toni e nelle modalità, verso il Presidente della Repubblica,
da continue aggressioni a quello che doveva essere il nostro principale
potenziale alleato, sei mesi nei quali stando alle principali rilevazioni, il
consenso di Italia dei valori è diminuito del 50-60%, nei quali ci sono state
le elezioni siciliane, che sono state sia numericamente che politicamente una
assoluta debacle».Il risultato, ha continuato «è l'immagine di un partito senza
una linea chiara, senza alcun indirizzo, senza alcun orizzonte». Donadi, per
sottolineare la differenza con Di Pietro rispetto al rapporto con il Capo dello
Stato sulla presunta trattativa tra Stato e mafia, ha concluso dicendo che
«chiederemo al più presto un incontro a Napolitano per testimoniare la stima e
l'apprezzamento per quello che ha fatto per il Paese». Secondo Formisano, che
si è dimesso da tutti gli incarichi, compreso quello di coordinatore per la
Campania, si è esaurito il ciclo di Berlusconi e parallelamente anche quello di
Di Pietro: «la fase dei personalismi e delle figure carismatiche è conclusa -
ha detto - ora servono idee e serve lavorare insieme». A questo punto Antonio
Di Pietro, rischia di perdere il gruppo autonomo anche a Montecitorio. Senza
Donadi e Formisano i deputati Idv scendono a 18, due in meno della soglia
minima rischiesta dal Regolamento. Dovrà quindi essere richiesta la deroga
all'Ufficio di presidenza. Attese in giornata anche le decisioni di Fabio
Evangelisti che dopo l'assemblea dei parlamentari si è riservato fino a oggi
per decidere se confermare o meno le annunciate dimissioni dalla Camera e da
segretario toscano di Idv. m.c.p.r.d.s.