GUERRA DELLE QUERELE PER LUSI IL 20 SENATO VOTA
SULL'ARRESTO
Guerra delle querele sul caso Lusi, le denunce finiscono in
un fascicolo unico. Il senatore ex tesoriere ha denunciato per diffmazione
Francesco Rutelli e Matteo Renzi, i vertici della ex Margherita lo hanno
denunciato e intanto la conferenza dei capigruppo ha fissato la data del voto
sulla richiesta di arresto: mercoledì 20 giugno, alle 16.30. Relatore in aula
sarà il presidente della Giunta, Marco Follini (Pd). La Giunta delle immunità
ha già dato il suo sì all'arresto con 13 voti a favore, 4 contrari e due del
Pdl che non hanno votato affatto. VOTO IN AULA, SEGRETO O NO? Resta da vedere se al Senato il voto sarà
segreto – meccanismo che ha “salvato” De Gregorio – oppure palese come vogliono
partiti come il Pd. Il Popolo della libertà ha annunciato che lascerà libertà
di coscienza ai propri senatori e per questo, è stato spiegato, non sarà
necessario il voto segreto. Ma sarebbero in corso trattative per la richiesta
di scrutinio segreto per la quale servono le firme di 20 senatori. Un'agenzia
Agi attribuisce le trattative ad Alberto Tedesco, ex Pd, ora al gruppo misto.
Nel frattempo il senatore del Pdl Raffaele Lauro ha già dichiarato che chiederà
il voto segreto e voterà no all'arresto. Anna Finocchiaro, presidente del
gruppo del Pd al Senato, si rallegra «che Gasparri sia venuto sulla posizione
del Pd, dicendosi finalmente contrario al voto segreto sul caso Lusi. Mi auguro
che tutti i senatori del Pdl e quelli della Lega seguano questa ispirazione.
Ribadisco che per noi il voto segreto è inaccettabile, come lo è stato su De
Gregorio». LA GUERRA DELLE QUERELE -Della guerra delle querele tra Lusi e gli
ex della Margherita per l'inchiesta sull' ammanco da oltre 25 milioni di euro
dalle casse del disciolto partito il pm Stefano Pesci e l'aggiunto Alberto
Caperna dovranno valutare anche le denunce. A piazzale Clodio non si esclude
comunque che per questo filone possa venir sollecitata l'archiviazione.