GIRO
D’ITALIA/ SULLO STELVIO CIMA COPPI VINCE DE GENDT SECONDO CUNEGO, RODRIGUEZ
SEMPRE IN ROSA BENE SCARPONI
di
Sergio Conti
Mancano 30 km all'assegnazione della maglia rosa: più o
meno lo stesso numero di secondi (31) che dividono il primo in classifica generale,
Joaquin Rodriguez, dal secondo, Ryder Hesjedal. Milano deciderà il Giro
d'Italia: ma la lotta non è a due, forse sarà a tre (e non ce ne voglia
l'attuale terzo, Michele Scarponi), perché la tappa dello Stelvio ci suggerisce
un altro nome. Quello di Thomas De Gendt, belga della Vacansoleil che vince
l'ultimo tappone dolomitico e rientra prepotentemente in corsa almeno per il
podio. RABOTTINI E' MAGLIA AZZURRA EX MAGLIA VERDE- Il Giro d'Italia 2012 sarà
sicuramente ricordato per la maglia azzurra del pescarese Matteo Rabottini. La
classifica degli scalatori premia questo ragazzo di 24 anni della Farnese Vini
che, insidiato dalla pericolosa rimonta di Pirazzi, va in fuga insieme ad altri
13 corridori fin dal km 22 e transita per primo sui primi tre Gpm di questa
giornata, Tonale, Aprica e Teglio. La maglia azzurra, colore che quest'anno ha
sostituito lo storico verde, è matematicamente sua.GUARDINI ESPULSO- Non era
mai capitato nelle precedenti 94 edizioni del Giro d'Italia, ma c'è sempre una
prima volta. Andrea Guardini viene espulso dalla corsa per aver sfruttato
troppo a lungo la scia della sua ammiraglia lungo la discesa del Tonale. A un
giorno e mezzo dalla fine del suo primo Giro d'Italia, il vincitore della tappa
di Vedelago deve quindi abbandonare la corsa. "Sono amareggiato- dirà-. E'
una decisione della giuria che accetto, rispetto, ma non condivido. Ci sono
situazioni di corsa dove serve la scorta tecnica, io sulla discesa del Tonale
avevo bisogno dell'ammiraglia davanti per evitare rischi inutili". IMPRESA
DI DE GENDT: CUNEGO ALL'ATTACCO- Il belga della Vacansoleil trova strada
facendo l'importante collaborazione del compagno di squadra Matteo Carrara,
oltre che del duo dell'Euskaltel Euskadi, Izaguirre-Nieve. Su di loro si
riporterà poi anche Damiano Cunego, che sul Mortirolo scollina con una decina
di secondi di ritardo rispetto al gruppo maglia rosa, ma che ha poi la forza di
riprendere i migliori in discesa e di andarsene a sua volta. Il gruppetto- cui
si aggiungono alcuni reduci dell'attacco del mattino e Zaugg, a lungo in fuga
da solo ma poi ripreso pochi km prima dello Stelvio Cima Coppi- procede di
comune accordo: tirano soprattutto Izaguirre e Carrara, ma tanto basta per far
lievitare il vantaggio nei confronti del gruppo maglia rosa. IL MARCHIGIANO SCARPONI UNICO A PROVARCI-
Tra i big della classifica non vi è intesa: nessuno tira, nessuno vuole
prendersi la responsabilità dell'inseguimento. Una volta sullo Stelvio, De
Gendt fa il vuoto, saluta Cunego e Nieve, gli ultimi ad arrendersi, e procede
da solo. Il vantaggio del corridore belga sale, quasi fino a coprire
interamente i 5'40'' che lo separano dalla maglia rosa. Poi dietro i big
decidono che è ora di muoversi se non vogliono che le tre settimane di corsa si
decidano così. A tirare è soprattutto Hesjedal: a un chilometro dall'arrivo
attacca il marchigiano Scarponi, ancora una volta l'unico a provarci, con il
marchigiano della Lampre che prende una ventina di metri a Rodriguez ed
Hesjedal. Basso, Uran e Haeno sono al gancio, Pozzovivo crolla. La maglia rosa
resiste, sale regolare e nel finale attacca a sua volta il canadese, che
comunque resiste e non deraglia. Rodriguez si riporta su Scarponi, lo passa
come sull'Alpe di Pampeago e chiude quarto a 3'22''. Poco prima erano arrivati
Cunego, secondo a 56'', e Nieve, terzo a 2'50''. Primo, a dimostrazione del
fatto che se si vuole vincere il Giro a volte bisogna anche rischiare di
perderlo, è Thomas De Gendt, autore di un numero di altri tempi che lo vede
rientrare adesso pericolosamente in classifica generale. Hesjedal si difende
ancora una volta bene, mentre cedono definitivamente Basso e soprattutto
Pozzovivo. IN VISTA DELLA CRONOMETRO- I ritardi sono importanti, e traslati
sulla classifica generale dicono che alla vigilia della cronometro di Milano la
maglia rosa di Joaquin Rodriguez è tutt'altro che al sicuro. Lo spagnolo della
Katusha ha da gestire appena 31'' di vantaggio nei confronti di Ryder Hesjedal,
più forte di lui nelle corse contro il tempo. Scarponi, nuovo terzo in graduatoria,
è a 1'51'' dalla rosa, ma più che guardare avanti deve stare attento a chi c'è
dietro: proprio quel Thomas De Gendt (ora 4° a 2'19'') che ha scosso il Giro
sullo Stelvio e - tra i big della corsa - è decisamente quello che va meglio a
cronometro.