MORTO
LUCIO DALLA, COLPITO DA INFARTO IERI IN SVIZZERA IL SUO ULTIMO CONCERTO
Il
cantante avrebbe compiuto
69 anni domenica prossima
69 anni domenica prossima
di
Sergio Conti
Lucio dalla
è morto. La musica è sotto choc. Il cantante è stato stroncato da un attacco
cardiaco a Montreaux, in Svizzera, dove si trovava per una serie di concerti.
Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni. Il cantante bolognese sembrava fino a ieri
in buone condizioni: in serata aveva regolarmente tenuto il concerto che era in
programma. L’ultima apparizione sugli schermi televisivi è stata al Festival di
Sanremo presentato da Gianni Morandi. Sul palco dell’Ariston il cantautore si
era esibito con il giovane Perdavide Carone che cantava «Nanì» accompagnandolo
e dirigendo l’orchestra. «L'ho sentito ieri sera, è vivissimo», continuava a
ripetere al telefono poco fa Roberto Serra, bolognese amico storico di Lucio
Dalla e fotoreporter di professione, che non voleva credere alle notizie che
arrivano da Montreux. «Non è possibile, mi ha telefonato ieri sera, stava benissimo,
ed era felice, tranquillo, divertito e in pace con se stesso».«Era contento per
un'intervista che gli avevano fatto - ha cambiato verbo Serra quando è stato
chiaro che l'amico fosse scomparso per un attacco cardiaco - e per il tour
europeo che aveva appena cominciato. Diceva che era emozionante ritrovare i
luoghi di un analogo tour di trent'anni fa e di trovare, pur nella diversità
delle situazioni, la stessa positiva risposta di pubblico di allora. Era a
Zurigo, Stava andando a Montreux, era felice». Il suo ultimo viaggio. Dopo il
festival di Sanremo, Lucio Dalla era impegnato da pochi giorni in un tour
internazionale che avrebbe concluso il 30 marzo a Berlino. La tournee era
cominciata a Lucerna il 27 ed era proseguita la sera successiva a Zurigo. Dopo
la tappa di Montreux, in programma ieri sera, il tour prevedeva altre date tra
cui Basilea, Berna, Ginevra, Lugano, Parigi, Dusseldorf, Amburgo, Brema,
Francoforte, Lussemburgo, Stoccarda e Monaco, fino al tappa conclusiva a
Berlino. In scena sempre. Il tour seguiva la recente pubblicazione di
"Questo è Amore", doppio cd contenente alcune perle nascoste della
sua sterminata discografia,e la produzione e realizzazione di "Nani e
altri racconti....", il nuovo album di Pierdavide Carone.Il tour europeo era
una consuetudine che si ripeteva dai primi anni ’80 a intervalli regolari e che
poneva il cantautore tra gli artisti meglio radicati tra le preferenze delle
platee europee più attente. Nei concerti Dalla interpretava i più grandi
successi che l’hanno reso famoso in tutto il mondo e inserito a pieno titolo
nella storia della musica italiana contemporanea: da Caruso a 04/03/’43, da
Come è profondo il mare a Balla balla ballerino, da L’anno che verra a Futura e Piazza Grande. Dalla era accompagnato da una band composta
da Fabio Coppini alle tastiere, Bruno Mariani alle chitarre, Gionata Colaprisca
alla batteria e percussioni, Roberto Costa al basso, Marco Alemanno nella
doppia veste di attore e di vocalist insieme ad Emanuela Cortesi. Da oltre un
decennio Luicio Dalla aveva preso casa sull’ Etna, a Milo, e sulle pendici del
vulcano il cantautore bolognese produceva un vino, in rosso e in bianco. Lo
aveva battezzato «Lo Stronzetto dell’ Etna» e gli era valso qualche
riconoscimento della critica enologica. Lo scorso 4 agosto Dalla, davanti al
«Castagno dei Cento Cavalli», albero tra i più antichi d’ Europa, aveva tenuto
una «lectio magistralis», su «Mito e leggenda tra passato e presente; la
funzione pedagogica e sociale dell’ immaginario fantastico». Introdotto dal
poeta Angelo Scandurra, il cantante era stato accompagnato alla tastiera dall’
artista Marco Alemanno che ha letto brani tratti da «Viaggio in Sicilia e a
Malta» di J.Houel, «Ricordi del viaggio In Sicilia» di E. De Am icis, «Viaggio
in Italia» di J. W. Goethe ed il «Polifemo innamorato» di Santo Calì. Dalla
aveva concluso la serata con due ’mitichè canzoni del suo vasto repertorio
musicale, «Itaca» e «4 Marzo 1943».