BOSSI ALL'ATTACCO: «BERLUSCONI MI FA PENA»
La Lega sbatte la porta al
segretario del Pdl Angelino Alfano per un accordo elettorale alle
Amministrative di maggio. Il massimo che concede Umberto Bossi, dopo un
esplicito «Corriamo da soli. Meglio soli che male accompagnati», è un piccolo
spiraglio: «Ci potrà essere qualche eccezione, se ne vale la pena. In ogni caso
- taglia dritto - sarò io a decidere». Il senatur, in collegamento per il
congresso della Lega Nord Piemont che ha rieletto Roberto Cota alla guida del
partito nella regione, lancia l'affondo anche a Berlusconi: «Mi fa pena. Va a
votare il contrario di quello che faceva prima, per questo l'accordo non è
possibile». E pone l'aut l'aut a Flavio Tosi, il sindaco di Verona che vuole
presentarsi alle elezioni con una lista a suo nome: «Se lo fa - dice il leader
del Carroccio - si mette automaticamente fuori dalla Lega». Lega da sola,
dunque, e Bossi ripete: «Faremo la Padania, a tutti i costi. E Monti è un
dramma, risponde solo alle richieste dell'Europa e delle banche». Ricucire il
rapporto con il Pdl sembra oggi impossibile: «Mi pare - dice il presidente del
Senato Renato Schifani - che la rottura sia irreversibile». Ignazio la Russa,
coordinatore del Pdl, si rammarica per lo strappo: «Mi dispiace perchè avremo
meno chance, come le avrà la Lega, a cui Bossi dice di tenere ma solo a parole
e non nei fatti». Per Osvaldo Napoli, vicecapogruppo del Pdl alla Camera, il
Carroccio «è vittima di un 'cupio dissolvì tipico di quelle formazioni
politiche che considerano esaurita la loro missione o irraggiungibile il loro
progetto». Lega contro tutti, quindi, almeno per ora. E Roberto Calderoli, il
coordinatore delle segreterie del Carroccio, dà all'appuntamento elettorale di
maggio la valenza di un test eccezionale: «Per la prima volta dopo tanti anni
andiamo a contarci. Si vedrà finalmente se il popolo del nord ha capito da che
parte deve stare o se continuerà ancora a votare per il Pdl o per il Pd».Anche
Calderoli lancia una frecciata all'ex alleato Berlusconi: «Con il suo candore
ripropone l'ammucchiata per le elezioni del 2013 dopo avere partecipato
all'inciucio che più inciucio non si può». Per l'ex ministro della
Semplificazione, la Lega Nord e« rimasta l'unica cosa anomala nella politica
italiana. Cercheranno di farci fuori con qualsiasi strumento e l'ultimo che
useranno è la legge elettorale, ma se toccano la legge elettorale cercando di
fare il bipartitismo, rischia di finire come a piazzale Loreto». Cota guarda
lontano: «Siamo - dice il presidente della Regione Piemonte - l'unico movimento
politico ad avere un progetto, gli altri si sono ritirati, sono scappati per
non metterci la faccia e hanno messo un governo tecnico».
p.l.c.d.s.c.m.p.