RIFIUTI, NAPOLITANO AL GOVERNO: IL DECRETO NON BASTA
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Napolitano firma il decreto ma lo giudica non risolutivo ed evidenzia i limiti del provvedimento non rispondete alle attese.Incalza il governo sullo scottante dossier rifiuti il capo dello Stato: «Il governo non si fermi qui». Il provvedimento varato non è risolutivo, il governo deve adottare ogni ulteriore necessario intervento.Il capo dello Stato chiede un nuovo intervento del governo per un effettivo superamento dell'emergenza nazionale. «Nel rilevare i limiti di contenuto del provvedimento- si legge in una nota del Quirinale - che nel testo approvato ieri dal Consiglio dei ministri non appare rispondente alle attese e tantomeno risolutivo, il Capo dello Stato auspica che il Governo adotti ogni ulteriore intervento necessario per assicurare l'effettivo superamento di una emergenza di rilevanza nazionale attraverso una piena responsabilizzazione di tutte le istituzioni insieme con le autorità locali della Campania». Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si è detto «molto soddisfatto delle parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano» che ha definito il decreto rifiuti approvato ieri «non risolutivo» della situazione della città. È quanto si apprende da fonti di Palazzo San Giacomo.Il sindaco anche oggi ha ribadito che il decreto così come è stato approvato è «deludente e pilatesco». Dopo il via libera del decreto bluff con il voto contrario della Lega, ieri è intervenuto il cardinale Sepe. «Delusione e amarezza. Napoli ancora umiliata e tradita nella sua dignità, nelle sue attese e soprattutto nei suoi diritti. Di fronte al dramma che continua a vivere, come pure parte della provincia, ogni parola appare ormai fuori posto. I rifiuti nelle strade sono la tragica eloquenza di una situazione intollerabile non solo da oggi, ma dal momento stesso in cui si è originata». Così in una nota, l'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, che invita a dimenticare le polemiche per lavorare insieme più intensamente e liberare la città anche da una cattiva immagine.«Quella che da troppo tempo viene definita emergenza è, in realtà, il segno di una sconfitta senza fine che riguarda tutti - dice - ma che oggi rischia di abbattersi come un colpo mortale su una Napoli già duramente provata su altri versanti. Anche nelle situazioni più difficili, esistono tempi diversi rispetto le varie fasi dell'impegno richiesto a ciascuno. Come pastore, avverto il dovere di sottolineare che questo è il momento della responsabilità comune, del serrare le fila e mettere da parte ogni forma di polemiche che la dolorosa e assurda vicenda rifiuti può originare».«Non si tratta di spargere veli pietosi sul passato, nè di chiudere gli occhi di fronte alle responsabilità maturate a livello politico e amministrativo, senza neppure escludere manifestazioni di scarsa cura per il bene comune messe in atto a livello individuale - spiega il presule - per non parlare della morsa con la quale la criminalità organizzata tenta di stringere ai suoi criminali interessi anche questa ennesima crisi».Il momento delle analisi e della ricerca delle colpe verrà, ora l'emergenza è «quella di salvare non solo il buon nome della città, ma la città stessa: la salute, il decoro, la dignità della sua gente e, primi fra tutti, dei più deboli. Se la Chiesa avverte ora la necessità di riprendere la parola, lo fa unicamente per segnalare una tale urgenza: si faccia presto! Non si indugi per mettere in atto tutto ciò che occorre per liberare Napoli da una vergogna che rischia di sovrastarla. Nessuna comunità civile può mai meritare ciò che sta sopportando da troppo tempo. Ma basta con misure che non risolvono. Basta con gli attendismi. Basta anche con gli scambi di accuse che servono solo ad allontanare la soluzione. La triste vicenda dei rifiuti è questione morale per tutti. Di fronte a chi continua a rifugiarsi negli egoismi e non riesce a liberarsi da visioni settarie della realtà, non ci può essere risposta. Nessuno può pensare di vivere una vita sana e al riparo da infezioni se nel corpo c'è comunque una patologia. Napoli ha bisogno di guardare avanti e di recuperare una speranza che rischia di restare sepolta sotto i cumuli di rifiuti». c.p.s.m.




SARÀ LA LIGURIA AD OSPITARE, DOMENICA 3 LUGLIO IL TERZO APPUNTAMENTO DEL CAMPIONATO ITALIANO TRIAL OUTDOOR CITO
di PAOLA MAURIZIO
Liguria sì, ma non sarà il mare a far da contorno, bensì i monti che circondano S. Stefano d’ Aveto che con i suoi 1000 metri di altitudine attenuerà il gran caldo di questi giorni e la location non potrebbe essere più gradita. Il Moto Club Della Superba, in sinergia con la sua sezione Trial Team Aveto, ha lavorato duramente per strutturare al meglio le zone in modo che le stesse fossero adatte sia ai piloti del CITO, sia per gli Juniores, i quali saranno presenti e concorreranno per il loro titolo. Impegno gravoso, visto anche che la gara servirà come collaudo generale per il “grande” evento del Campionato Mondiale con la prova italiana, che qui si disputerà nel 2012. Come prassi vuole, saranno come sempre quindici le zone per due giri da affrontarsi per gli “adulti” su un apposito percorso che prevede le stesse raggruppate in due grandi gruppi. Il primo, su una enorme pietraia a circa 2 Km dal via. L’altro sul punto più alto di S. Stefano, ossia la Rocca, proprio al via degli impianti di risalite (che saranno in funzione). Qui sono site anche le sei zone per gli Juniores (tre i giri per loro), che avranno qui anche il cambio del cartellino. Per il pubblico nessun problema per raggiungere l’area di gara, in quanto saranno presenti due bus navetta che provvederanno a trasportare gli appassionati. Un grande maxi schermo farà partecipi, anche coloro che dal paddock A vorranno seguire la lotta tra Grattarola, Maurino, Orizio, Lenzi, Iolitta ed altri ancora, per la conquista del titolo 2011, che quest’anno vive di un campionato particolarmente vivace. Inoltre, per i super appassionati, vi sarà anche la possibilità di seguire la gara con la propria moto, dotandosi di un apposito pettorale del costo di €. 10, quota che darà diritto anche a dei gadget simpatici. Gli orari sono quelli ormai a tutti noti con via della gara alle ore 9,00 e premiazione alle 17,30 circa. Inutile sottolineare la possibilità di ampi parcheggi per camper ed un attrezzato camping oltre ad ospitalissimi alberghi.




CHE C'È NELLA MANOVRA? IN PENSIONE PIÙ TARDI TORNA TICKET SANITARIO E ARRIVA NORMA ANTI-BADANTI
ANTICIPO 2014 AGGANCIO PENSIONI-SPERANZA VITA- Si anticipa al 2014 (dal 2015 previsto con la manovra 2010) l'aggancio dell'eta' pensionabile alle aspettative di vita. Lo si legge nella bozza della manovra. In un primo tempo si era ipotizzato un anticipo al 2013.DA 2012 TICKET SANITA'10 EURO Arrivano per il 2011 per la sanità 486,5 milioni di euro. Eviteranno l'introduzione di ticket sulle prestazioni specialistiche e sul pronto soccorso. Ma "a decorrere dal primo gennaio 2012 sono confermate le disposizioni" della Finanziaria per il 2007 che appunto istituiva un ticket di 10 euro per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di 25 euro per i 'codici bianchi' di pronto soccorso. E' quanto si legge nella 'bozza' della manovra.ORA TAGLI MIRATI, ARRIVA 'SPENDIG REVIEW'- Addio tagli lineari: parte dal 2012 il processo di 'spending review' ''mirata alla definizione dei fabbisogni standard propri dei programmi di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato''. E' quanto si legge nella bozza della manovra, in cui si sottolinea che ''in caso di omessa trasmissione dei dati'' relativi alla revisione della spesa degli enti interessati, ''senza motivata giustificazione entro il termine previsto, l'amministrazione competente riduce la retribuzione di risultatodei dirigenti responsabili nella misura del 2%''.BLOCCO TURN OVER P.A. PER UN ANNO-Proroga del turn over nel pubblico impiego ancora per un anno. E' quanto si legge nella bozza della manovra, che esclude dalla stretta i Corpi di Polizia, i Vigili del Fuoco e agenzie fiscali. Stop agli aumenti di retribuzione, anche accessori, per il personale delle pubbliche amministrazioni, fino alla fine del 2014. E' quanto prevede la bozza della manovra finanziaria.DONNE IN PENSIONE A 61 ANNI NEL 2012-Dal 2012 per ''le lavoratrici dipendenti e le lavoratrici autonome la cui pensione e' liquidata a carico dell'assicurazione generale obbligatoria'', il ''requisito anagrafico di 60 anni, per l'accesso alla pensione'' e' incrementato ''di un anno''. E' quanto si legge nella bozza della manovra finanziaria, in cui si sottolinea che ''i requisiti anagrafici sono ulteriormente incrementati di un anno a decorrere dal 2014, nonche' di un ulteriore anno per ogni biennio successivo, fino al raggiungimento dell'eta' di 65 anni''.700 MLN PER MISSIONI INTERNAZIONALI IN 2011- 'Ai fini della proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali fino al 31 dicembre 2011, la dotazione del fondo e' incrementata di 700 milioni di euro''. E' quanto si legge nella bozza della Manovra finanziaria.64 MLN IN 2011 A PROTEZIONE CIVILE, FONDI DA 8X1000-Arrivano 64 milioni di euro nel 2011 per la gestione dei mezzi della flotta aerea del Dipartimento della protezione civile. ''Al relativo onere - si legge nella bozza della manovra - si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa, relativamente alla quota destinata allo Stato dell'8 per 1000 dell'imposta sul reddito delle persone fisiche''.NORMA ANTI-BADANTE, TAGLIO PENSIONE REVERSIBILE-Arriva dal 2012 la norma 'anti-badante', che mira a porre un freno ai matrimoni di interesse fra la colf e il pensionato. Dal primo gennaio del prossimo anno, la pensione di reversibilita' ''e' ridotta, nei casi in cui il matrimonio con il dante causa sia stato contratto ad eta' del medesimo superiori a settanta anni e la differenza di eta' tra i coniugi sia superiore a venti anni, del 10% in ragione di ogni anno di matrimonio con il dante causa mancante rispetto al numero di 10''.DA 2012 PRIVATIZZAZIONE CROCE ROSSA"A decorrere dal primo gennaio 2012" viene privatizzata la Croce Rossa Italiana e il personale non militare rischia di essere posto in mobilità. Verranno invece risolti entro l'anno tutti i contratti a termine. E' quanto si legge nella bozza della Manovra finanziaria. Da tale giorno l'ente "ha propria personalità giuridica di diritto privato e piena capacità giuridica e patrimoniale per il raggiungimento dei suoi fini" e "si configura come ausiliaria e collaboratrice delle P.A. nelle attività umanitarie e sociali messe in atto da quest'ultime". La 'vecchia' Cri verrà messa in liquidazione e "il personale civile con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato", se "non assunto, su chiamata e con il proprio consenso, è posto in mobilità".ARRIVA SOVRAPPREZZO TASSA SU ALTA VELOCITA'"Al fine di consentire uno sviluppo dei processi concorrenziali nel settore dei trasporti ferroviari, in armonia con la necessità di assicurare la copertura degli oneri per i servizi universali di trasporto ferroviario di interesse nazionale oggetto di contratti di servizio pubblico, è introdotto un sovrapprezzo al canone dovuto per l'esercizio dei servizi di trasporto di passeggeri a media e a lunga percorrenza, non forniti nell'ambito di contratti di servizio pubblico, per la parte espletata su linee appositamente costruite o adattate per l'alta velocità, attrezzate per velocità pari o superiori a 250 chilometri orari". E' quanto prevede la bozza della manovra. VIA LIBERALIZZAZIONE PROFESSIONI, MA NON PER I NOTAI-"Le restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle professioni, diverse da quelle di architetto, ingegnere, avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore, sono abrogate quattro mesi dopo l'entrata in vigore dal presente decreto". E' quanto si legge nella bozza della Manovra finanziaria. c.p.s.m.




ENDURO/ PELI E DALL’AVA SI IMPONGO A TERNI, CONFERMA PER I LEADER DI CAMPIONATO
di PAOLA MAURIZIO
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Grande gara a Stroncone, in provincia di Terni, dove si è svolta la terza tappa del Campionato Italiano Major, che ha visto la conferma sulla vetta del podio di quasi tutti gli attuali leader di classifica. Si impongono invece Pablo Peli nella Master1 che ha visto il ritiro di Mirko De Felice a causa di alcuni problemi tecnici alla sua moto, mentre nella Master3 Davide Dall’Ava approfitta dell’assenza del rivale Glauco Ciarpaglini portandosi così a casa 25 preziosi punti.Due le speciali che hanno impegnato i nostri piloti over33 che si sono presentati domenica mattina sul palco di partenza. Una linea e un fettucciato sono state affrontate dai concorrenti per tre volte prima di riportare la moto al parco chiuso. Ottima l’organizzazione del Motoclub Racing Terni che ha coadiuvato una bella ed impegnativa prova grazie all’impegno dei suoi uomini, diretti da Roberto Pagnanini, presidente del moto club, e da un super attivo Roberto Romoli. Dando un’occhiata alle classifiche di giornata, tra gli Elite primo posto per Alessio Paoli (HM Honda) che precede Roberto Bazzurri (Husqvarna) e Attilio Pignotti (HM Honda).Nella Expert1 si conferma Massimiliano Siragusa (KTM TNT Corse) che fa registrare un distacco di circa un minuto e mezzo dal suo avversario Paolo Bertorello (KTM) giunto secondo, mentre la terza posizione viene occupata da Marco Franceschetti su Suzuki. Fabio Occhiolini (Yamaha Macota TNT Corse) fa sua la Expert2 avendo la meglio per sette secondi su Marco Feltracco (KTM), suo diretto inseguitore. Roberto Cesareni (KL Kawasaki) fa suo il terzo posto. Tra gli Expert3 a spuntarla su tutti è stato Pierluigi Surini (HM Honda Full Bike Team), che colleziona la sua terza vittoria consecutiva, mettendo alle sue spalle Fabrizio Hriaz (Fantic Motor) e Giampiero Granocchia (KTM). Ritiro, come detto, nella Master1 per il leader di campionato Mirko De Felice che lascia così spazio libero ai suoi avversarsi per avvicinarsi alle vetta, partendo da Pablo Peli (Yamaha), vincitore ieri, seguito da Giorgio Alberti (HM Honda) e Cristian Ruggeri (KL Kawasaki).Giuseppe Gallino su KTM conquista la Master2 con circa 22 secondi di vantaggio sul secondo classificato Angelo Maggi (HM Honda MTG Team). La terza posizione è occupata da Ivano Giordano su Beta. Davide Dall’Ava si impone nella Master3 dopo il ritiro nella seconda prova della stagione che gli aveva fatto perdere il primato della classe. Dall’Ava vince approfittando anche dell’assenza del leader Glauco Ciarpaglini, impegnato nel Rally del Piemonte di Motorally, mentre alle sue spalle finiscono Carmelo Mazzoleni (KTM) e Riccardo Giannettoni (KTM Tnt Corse).Terzo successo consecutivo per Osvaldo Armanni (HM Honda Full Bike Team) nella Veteran. A conquistare la seconda e terza posizione ci hanno pensato rispettivamente Giancarlo Moscone (HM Honda) e Renato Pegurri (KTM). Nella SuperVeteran vittoria per Angelo Signorelli (Yamaha MTG Team) che ha la meglio su Remo Fattori (KTM BG Norelli) e Guerrino Zanardo (HM Honda), rispettivamente secondo e terzo di classe.Tra le squadre grazie a Cesareni, Surini, Armanni e Brissoni a conquistare la vetta del podio è il Motoclub Sebino, seguito dal Mc Costa Volpino (Peli, Alberti, Zigliani, Pegurri) e il BG Norelli (Ruggeri, Mazzoleni, Fattori, Facheris), mentre tra i Team il Full Bike si impone con Sala, Surini, Armanni e Fattori, precedendo il TNT Corse (De Felice, Giannettoni, Siragusa, Occhiolini) e l’MTG Team (Maggi, Spreafico, Mauri, Signorelli). Prossimo appuntamento con i campioni del Major è per il 3 luglio, con la quarta tappa stagionale che farà tappa a Bardi nel parmense grazie al Motoclub Bobbio.




CAMPIONATO ITALIANO MOTOCROSS BEGGI, APERIO E ZECCHINA SUGLI ALLORI A CAVALLARA
di SERGIO CONTI
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CAVALLARA- Il quarto appuntamento con il Campionato Italiano Motocross a Cavallara ha consegnato una giornata anomala. Ovviamente questo ha un po’ scombussolato i programmi ma anche gli esiti finali che hanno ovviamente inciso sulla classifica. A vincere sono stati Beggi (MX1), Aperio (MX2) e Zecchina (125).Purtroppo questo appuntamento di Cavallara è cominciato subito in modo anomalo, sin dalle prime ore del mattino. Un imprevisto ritardo delle ambulanze, non arrivate all’orario previsto per l’apertura della manifestazione, ha di fatto slittato di un’ora il programma giornaliero che ha dovuto subire un forte sconvolgimento. Questo non è piaciuto ai piloti, soprattutto quelli della MX1 gruppo A, chiamati per primi al via delle gare e che hanno scelto di non partire per gara 1. Un vero peccato perché la giornata si preannunciava come una delle più interessanti e agonisticamente concitate, ma soprattutto avrebbe reso onore agli organizzatori locali visto l’importante impegno degli uomini del sodalizio del Cross Club Cavallara.Persa l’occasione di scendere in pista per i riders della classe regina ecco il via per la prima manche della giornata: gara 1 della MX2. Qui i piloti hanno faticato per il fondo ancora bagnato (nessuno era ancora sceso in pista) e hanno disputato una gara difficile che ha avuto il suo epilogo con la bandiera rossa esposta a pochi minuti dallo scadere del tempo a disposizione. In questa manche onore al merito per Stefano Terraneo (KTM-Aldini Racing) che si è posizionato subito al comando della corsa per non lasciarla più sino alla conclusione. Dietro a Terraneo giungono nell’ordine Dal Vecchio e Aperio. La seconda manche è stata dominata da Matteo Aperio (Honda-Motobase), secondo ha chiuso un rimontante Klement Gercar (KTM-SRT Motogamma) che proprio sul finire di manche ha avuto la meglio su di un redivivo Stefano Pezzuto (KTM-Ligurcross) giunto terzo. La 125 è stata a senso unico e per questo dobbiamo parlare di un solo protagonista: Simone Zecchina (Suzuki-Team Castellari). Risalito sulla ottavo di litro dopo l’esperienza Mondiale in MX2, Simone non ha perso tempo e si è involato subito, in entrambe le manche, staccando gli avversari di parecchi secondi, addirittura trenta in gara 2. Agli inseguitori non è rimasto che “inseguire” da lontano. Tra questi Luca Moroni (KTM-Steel/Dr.Jack) autore di due secondi posti, così come Alessio Della Mora ha bissato entrambe i risultati, terzo in gara 1 e gara 2.Della MX1 vi è da raccontare della sola seconda manche che ha chiuso la giornata di gare. Qui un primo assolo di Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing) che ha tenuto le redini della corsa per nove giri per poi lasciare strada a Cristian Beggi (TM-FG Racing) che è andato vincere la manche. Dietro ai due Stefano Dami (Honda-MB Team).CRONACA DELLE GARE-MX1-Gara 1: la prima manche non è andata in scena in quanto i piloti hanno scelto di non prendere il via.Gara 2: al via è Compagnone ad imboccare la prima curva dopo il rettilineo di partenza ma alla seconda D’Angelo sorprende il battistrada ed è seguito da Lazzaroni. I due però entrano in contatto dopo un salto e hanno la peggio. Né approfitta Compagnone che si insedia in prima posizione seguito da Aldini. Beggi è attardato, alla prima tornata transita quarto ma il reggiano è incontenibile e al giro n°10 attacca il battistrada e passa al comando per non lasciarlo sino alla fine. Secondo chiude Compagnone seguito da Dami.MX2- Gara 1: alla prima curva è Aperio al comando del gruppo di piloti ma dopo poche curve viene sorpassato da Terraneo che rimane leader incontrastato per tutta la durata della manche. Dietro al battistrada si era inserito Dal Vecchio che chiude in seconda posizione, terzo conclude Aperio. Da segnalare che nel corso dell’ottavo giro, a pochi minuti dal termine del tempo a disposizione, viene esposta bandiera rossa perché molti piloti avevano tagliato il tracciato in un punto insidioso. Durante questo giro Aperio aveva già conquistato la seconda piazza ma per il regolamento vigente, con l’esposizione di bandiera rossa, viene tenuto valido il giro completo precedente.Gara 2: avvio concitato con Pezzuto e Aperio, nell’ordine, mattatori sin dalle prime curve. Poi Aperio rompe gli indugi e passa subito al comando. Testa della corsa che mantiene dalla prima all’ultima tornata. Pezzuto resta in seconda posizione sino tre giri dal termine quando Gercar lo attacca e passa secondo.125 2T- Gara 1: hole shot di Moroni che viene subito attaccato da Zecchina, dopo poche curve passa al comando. La sua è una cavalcata solitaria vincendo con grosso margine di vantaggio su Moroni che giunge alle spalle del mantovano. Terzo è Della Mora.Gara 2: stavolta Zecchina è il più lesto seguito da Croci e Peverieri. Moroni si fa sotto e dopo breve tempo si insedia in seconda piazza. Il duo di testa proseguirà, con Zecchina che comanda con ampio margine di vantaggio sul marchigiano, sino alla fine della corsa. Dietro ai due alcuni colpi di scena che hanno avuto come protagonista Alessio Della Mora. Il pilota di San Severino incappa in una incolpevole caduta, causa un altro pilota già a terra dietro ad un salto e perciò non visto. Della Mora ha dovuto così rifare tutto daccapo arrivando comunque al terzo posto finale.MX1 – Gruppo B: una vittoria a testa per Vittorini e Ciuffetelli.MX2 – Gruppo B: due nette vittorie per Dalla Bona.125 – Gruppo B: stesso vincitore per le due manche in programma, Tamagnini.Classifiche provvisorie di campionato dopo la 4^ prova-MX1-Under 21: 1.Amodeo pt.557; 2.Lazzaroni 512: 3.Panzani 429.MX1-Over 21: 1.Pagliacci pt.680; 2.De Rosa 489; 3.Debbi 479.MX1-Elite: 1.Beggi pt.1610; 2.Compagnone 1360; 3.Bracesco 1190.MX2-Under 21: 1.Marrazzo pt.709; 2.De Bortoli D. 660; 3.Muratori 644.MX2-Over 21: 1.Sommaruga pt.487; 2.Bonacina 487; 3.Cogo 439.MX2-Elite: 1.Aperio pt.1500; 2.Mercandino 1205; 3.Bertuzzo 1090.125 2T: 1.Zecchina pt.1960; 2.Moroni 1520; 3.Della Mora 1322.




NAPOLI, SUI RIFIUTI SCONTRO TRA CALDORO E LEGA
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IL J'ACCUSE DI CALDORO «Non ci sto, non ci sto, non ci sto». Con questi tre «non ci sto» il presidente della regione Campania Stefano Caldoro commenta il coinvolgimento nell'inchiesta condotta dalla procura di Napoli in cui risulta indagato per epidemia colposa e dice di non voler pagare colpe altrui. Il governatore ha anche annunciato di abbandonare tutti i tavoli nazionali ed istituzionali per risolvere l'emergenza rifiuti.iniziata con queste parole la conferenza stampa del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. I tre «non ci sto» sono stati così spiegati: «A pagare le colpe di 15 anni di inadempienze e responsabilità dei comuni, responsabilità anche perduranti ancora oggi; a pagare le colpe dei ricatti e del boicottaggio della camorra; rispetto ai comportamenti irresponsabili, di fronte a questa emergenza nazionale, della Lega Nord». Quella della Lega di fronte all'emergenza rifiuti «è una posizione inaccettabile. La crisi si risolve con la solidarietà», ha detto Caldoro, in una conferenza stampa sull'inchiesta rifiuti. «Se abbiamo 15 anni di ritardo, - ha spiegato - non bastano pochi mesi per superarlo. Il governo è già intervenuto nel 2008,ma dobbiamo affrontare ancora tutti insieme la situazione di crisi perchè l'emergenza è nazionale». Caldoro rivendica che la Regione Campania ha fatto «tutto quello che doveva fare. Altri non hanno fatto quello che dovevano, a partire dai comuni e dal governo, per i veti della Lega».Caldoro ha assicurato che alla magistratura fornirà «tutti i chiarimenti necessari, anche documentali, così come ho sempre fatto quando sono stato chiamato».Il reato contestato è quello di epidemia colposa legato ad un atto omissivo ma Caldoro ha ricordato che finora «grazie alle intese» sono state trasferite in altre province della Campania ben 100mila tonnellate di spazzatura provenienti dalla provincia di Napoli. «La Regione ha fatto tutto quello che poteva». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro nella conferenza stampa sull'inchiesta rifiuti. La Regione, ha spiegato «ha competenze residuali. La contestazione della magistratura non è su non aver fatto quello che era competenza della Regione, ma quello di non avere attivato le procedure per un'ordinanza».Sono i sindaci a dover fronteggiare la situazione perchè «loro sono la massima autorità sanitaria», ha detto Caldoro «Per quali motivi Nola e Portici, ad esempio, riescono a superare le crisi tenendo le strade pulite?», mentre altri, come Napoli, non «riescono a farlo». Per Caldoro i sindaci «hanno la responsabilità di far trovare sul loro territorio le condizioni per far funzionare il ciclo. Noi daremo sostegno economico, tecnico ed anche politico per favore gli accordi nei comuni per aprire siti di trasferenza, siti di stoccaggio e discariche». «Sono loro che devono rispondere con atti adeguati al problema», ha aggiunto.La camorra «guadagna sulla crisi e sull'emergenza rifiuti e non ha alcun interesse che il sistema funzioni». È il pensiero del governatore campano, Stefano Caldoro, espresso nel corso di una conferenza stampa indetta a Palazzo Santa Lucia a Napoli dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati per epidemia colposa da parte della Procura partenopea. «Anche quello che sta avvenendo a Napoli, come ha denunciato il sindaco de Magistris (»dietro ai roghi un'unica regia«, ndr), deve far scattare l'allarme. In alcuni quartieri della città - ha spiegato con un esempio - non ci sono sacchetti, in altri si è oltre i limiti della sostenibilità, colpiti in modo assurdo dalle giacenze. Diversità - ha sottolineato - che destano sospetti. Credo che dietro ci sia la camorra e, per questo, - ha concluso - il mio è un 'nò deciso e netto a subire i ricatti dai clan».LA LEGA CONTRATTACCA-Napoli deve trattare con tutte le regioni, non può sperare in un decreto legge che scavalchi le scelte del Tar del Lazio». Lo ha detto il leader della Lega Nord Umberto Bossi rispondendo ai giornalisti sull'emergenza rifiuti in Campania. Al termine di un tiro alla fune sul Ticino, Bossi, che non ha replicato direttamente al governatore Stefano Caldoro, ha ribadito la richiesta che il sindaco di Napoli Luigi De Magistris sia nominato commissario straordinario ai Rifiuti «così non scappa». «Irresponsabili sono una città e una regione che non riescono a far fronte ai propri rifiuti, che è il primo dovere di un'amministrazione». Replica così, il capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni, a chi gli chiede un commento alle dichiarazioni del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, che ha parlato di atteggiamento «inaccettabile e irresponsabile» della Lega sulla questione rifiuti. «Il governo ha fatto molto per due volte per Napoli - ha aggiunto Reguzzoni - adesso è ora che si rimbocchino le maniche e ognuno pensi ai propri rifiuti». UNICO INDAGATO- Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, «al momento è l'unico indagato» nel fascicolo aperto dalla procura di Napoli sull'emergenza rifiuti legato «a una ipotesi d'accusa di epidemia colposa, dovuta a una presunta violazione dell'articolo 7 di una legge regionale 2010 che prevede che in caso di criticità sia il presidente della Regione a dover reperire siti fuori dalle province». A dirlo è il procuratore capo di Napoli Giovandomenico Lepore. «Noi non facciamo atti dovuti - conclude Lepore - noi facciamo inchieste». L'ALLARME DEI PEDIATRI- «La federazione dei pediatri italiani fa sapere oggi che tra i bambini che vivono a Napoli si è registrato un aumento delle malattie respiratorie che va dal 10 al 20%. È una notizia che conferma la gravità della situazione nel capoluogo campano e i seri pericoli per la salute dei suoi cittadini. Occorre un approfondimento a livello istituzionale». Così, in una nota, il senatore del Partito democratico, Ignazio Marino. «Per questo - aggiunge - chiederò al nucleo dei Nas operativo presso la Commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale, da me presieduta, di acquisire presso l'Agenzia Regionale per la Sanità Pubblica della Campania, i dati relativi all'incidenza di alcune malattie tra la popolazione di Napoli nell'ultimo anno, per verificare se ci sia stato un incremento delle patologie infettive e non infettive, respiratorie e gastrointestinali». r.d.c.




GIOCONDA ADDIO: TROPPOAFRAGILE, RESTA AL LOUVRE
Il Louvre non presterà la Gioconda all'Italia. Il quadro di Leonardo, ha spiegato il museo di Parigi, è infatti «estremamente fragile», cosa che rende il suo trasporto «inimmaginabile». Così il Louvre risponde oggi alla campagna lanciata da Silvano Vinceti e dal suo Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, in collaborazione con la Provincia di Firenze, per riportare il capolavoro di Leonardo in Italia per il 2013. La petizione, irrobustita da 100.000 firme, non smuoverà il museo parigino. «Formalmente non abbiamo ricevuto ancora nessuna domanda ufficiale di prestito», ha precisato Vincent Pomarede, direttore del dipartimento delle Pitture al Louvre.«Il Louvre ha ragione, non deve prestare il dipinto, è un caposaldo della cultura figurativa occidentale». «Sul fondo - ha aggiunto da Parigi Pomarede - se non prestiamo la Gioconda è perché il quadro è estremamente fragile ed un viaggio rischierebbe di causare danni irreversibili». Il dipinto è stato realizzato dal genio toscano, tra il 1503 ed il 1506, su un pannello di legno di pioppo molto sottile. Con il tempo, questo pannello si è curvato e presenta una fessura ben visibile, soprattutto sul retro. Ecco perché il volto di Monna Lisa è protetto dietro un vetro blindato (per questo la tazza lanciata contro di lei da un turista russo nel 2009 non le aveva fatto alcun danno) ed è conservata a livelli di temperatura e di umidità costanti, grazie ad un sofisticato sistema di climatizzazione. «Un trasporto - ha spiegato Pomarede - è assolutamente inimmaginabile perché non riusciremmo ad avere un controllo della temperatura così ottimale, anche all'interno di casse climatizzate. Le vibrazioni - ha aggiunto- sarebbero molto nocive per il quadro. Si prenderebbero rischi troppo grandi a prestarlo». Il Louvre ha inoltre ricordato stamane che la Gioconda è stata prestata una sola volta dalla Francia, quando ministro della Cultura era Andrè Malraux. È stato nel 1963 quando il prezioso dipinto volò negli Stati Uniti dove fu ricevuto dal presidente Kennedy per essere esposto alla National Gallery di Washington e al Metropolitan Museum of Art di New York.Vinceti, che ha promosso la petizione, conduce ricerche tra le tombe dell'ex convento di Sant'Orsola nel centro di Firenze per analizzare le ossa dei cadaveri: la donna presumibilmente ritratta, Lisa Gherardini Del Giocondo, sarebbe morta e lì l'avrebbero sepolta. E a ogni modo non si arrende al no del museo parigino: «Prendo atto con soddisfazione che non si tratta di una negazione alla possibilità di far arrivare il quadro a Firenze ma soltanto di preoccupazioni legate a questioni tecniche, le quali possono però essere superate poiché esistono trasporti eccezionali abbinati a rigorose tecniche di conservazione della temperatura, all'interno di contenitori speciali, e per l'annullamento delle eventuali vibrazioni nocive all'integrità del quadro». E auspica «un incontro a Parigi tra il Comitato e gli enti locali toscani, in Provincia e Comune di Firenze, che hanno aderito all'iniziativa, per verificare quali potrebbero essere le soluzioni tecniche adeguate». Resta da vedere se sia giusto, da parte del Louvre, privarsi del quadro che attira folle tanto da oscurare, ingiustamente, capolavori magistrali nella stessa sala in cui troneggia Monna Lisa protetta da un vetro anti-vandalismi e fanatismi. r.d.c.



