domenica 26 giugno 2011

NAPOLI, SUI RIFIUTI SCONTRO TRA CALDORO E LEGA

IL J'ACCUSE DI CALDORO «Non ci sto, non ci sto, non ci sto». Con questi tre «non ci sto» il presidente della regione Campania Stefano Caldoro commenta il coinvolgimento nell'inchiesta condotta dalla procura di Napoli in cui risulta indagato per epidemia colposa e dice di non voler pagare colpe altrui. Il governatore ha anche annunciato di abbandonare tutti i tavoli nazionali ed istituzionali per risolvere l'emergenza rifiuti.iniziata con queste parole la conferenza stampa del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. I tre «non ci sto» sono stati così spiegati: «A pagare le colpe di 15 anni di inadempienze e responsabilità dei comuni, responsabilità anche perduranti ancora oggi; a pagare le colpe dei ricatti e del boicottaggio della camorra; rispetto ai comportamenti irresponsabili, di fronte a questa emergenza nazionale, della Lega Nord». Quella della Lega di fronte all'emergenza rifiuti «è una posizione inaccettabile. La crisi si risolve con la solidarietà», ha detto Caldoro, in una conferenza stampa sull'inchiesta rifiuti. «Se abbiamo 15 anni di ritardo, - ha spiegato - non bastano pochi mesi per superarlo. Il governo è già intervenuto nel 2008,ma dobbiamo affrontare ancora tutti insieme la situazione di crisi perchè l'emergenza è nazionale». Caldoro rivendica che la Regione Campania ha fatto «tutto quello che doveva fare. Altri non hanno fatto quello che dovevano, a partire dai comuni e dal governo, per i veti della Lega».Caldoro ha assicurato che alla magistratura fornirà «tutti i chiarimenti necessari, anche documentali, così come ho sempre fatto quando sono stato chiamato».Il reato contestato è quello di epidemia colposa legato ad un atto omissivo ma Caldoro ha ricordato che finora «grazie alle intese» sono state trasferite in altre province della Campania ben 100mila tonnellate di spazzatura provenienti dalla provincia di Napoli. «La Regione ha fatto tutto quello che poteva». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro nella conferenza stampa sull'inchiesta rifiuti. La Regione, ha spiegato «ha competenze residuali. La contestazione della magistratura non è su non aver fatto quello che era competenza della Regione, ma quello di non avere attivato le procedure per un'ordinanza».Sono i sindaci a dover fronteggiare la situazione perchè «loro sono la massima autorità sanitaria», ha detto Caldoro «Per quali motivi Nola e Portici, ad esempio, riescono a superare le crisi tenendo le strade pulite?», mentre altri, come Napoli, non «riescono a farlo». Per Caldoro i sindaci «hanno la responsabilità di far trovare sul loro territorio le condizioni per far funzionare il ciclo. Noi daremo sostegno economico, tecnico ed anche politico per favore gli accordi nei comuni per aprire siti di trasferenza, siti di stoccaggio e discariche». «Sono loro che devono rispondere con atti adeguati al problema», ha aggiunto.La camorra «guadagna sulla crisi e sull'emergenza rifiuti e non ha alcun interesse che il sistema funzioni». È il pensiero del governatore campano, Stefano Caldoro, espresso nel corso di una conferenza stampa indetta a Palazzo Santa Lucia a Napoli dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati per epidemia colposa da parte della Procura partenopea. «Anche quello che sta avvenendo a Napoli, come ha denunciato il sindaco de Magistris (»dietro ai roghi un'unica regia«, ndr), deve far scattare l'allarme. In alcuni quartieri della città - ha spiegato con un esempio - non ci sono sacchetti, in altri si è oltre i limiti della sostenibilità, colpiti in modo assurdo dalle giacenze. Diversità - ha sottolineato - che destano sospetti. Credo che dietro ci sia la camorra e, per questo, - ha concluso - il mio è un 'nò deciso e netto a subire i ricatti dai clan».LA LEGA CONTRATTACCA-Napoli deve trattare con tutte le regioni, non può sperare in un decreto legge che scavalchi le scelte del Tar del Lazio». Lo ha detto il leader della Lega Nord Umberto Bossi rispondendo ai giornalisti sull'emergenza rifiuti in Campania. Al termine di un tiro alla fune sul Ticino, Bossi, che non ha replicato direttamente al governatore Stefano Caldoro, ha ribadito la richiesta che il sindaco di Napoli Luigi De Magistris sia nominato commissario straordinario ai Rifiuti «così non scappa». «Irresponsabili sono una città e una regione che non riescono a far fronte ai propri rifiuti, che è il primo dovere di un'amministrazione». Replica così, il capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni, a chi gli chiede un commento alle dichiarazioni del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, che ha parlato di atteggiamento «inaccettabile e irresponsabile» della Lega sulla questione rifiuti. «Il governo ha fatto molto per due volte per Napoli - ha aggiunto Reguzzoni - adesso è ora che si rimbocchino le maniche e ognuno pensi ai propri rifiuti». UNICO INDAGATO- Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, «al momento è l'unico indagato» nel fascicolo aperto dalla procura di Napoli sull'emergenza rifiuti legato «a una ipotesi d'accusa di epidemia colposa, dovuta a una presunta violazione dell'articolo 7 di una legge regionale 2010 che prevede che in caso di criticità sia il presidente della Regione a dover reperire siti fuori dalle province». A dirlo è il procuratore capo di Napoli Giovandomenico Lepore. «Noi non facciamo atti dovuti - conclude Lepore - noi facciamo inchieste». L'ALLARME DEI PEDIATRI- «La federazione dei pediatri italiani fa sapere oggi che tra i bambini che vivono a Napoli si è registrato un aumento delle malattie respiratorie che va dal 10 al 20%. È una notizia che conferma la gravità della situazione nel capoluogo campano e i seri pericoli per la salute dei suoi cittadini. Occorre un approfondimento a livello istituzionale». Così, in una nota, il senatore del Partito democratico, Ignazio Marino. «Per questo - aggiunge - chiederò al nucleo dei Nas operativo presso la Commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale, da me presieduta, di acquisire presso l'Agenzia Regionale per la Sanità Pubblica della Campania, i dati relativi all'incidenza di alcune malattie tra la popolazione di Napoli nell'ultimo anno, per verificare se ci sia stato un incremento delle patologie infettive e non infettive, respiratorie e gastrointestinali».                                                                   r.d.c.

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare