lunedì 27 giugno 2011

ENDURO/ PELI E DALL’AVA SI IMPONGO A TERNI, CONFERMA PER I LEADER DI CAMPIONATO

 di PAOLA MAURIZIO

 

Grande gara a Stroncone, in provincia di Terni, dove si è svolta la terza tappa del Campionato Italiano Major, che ha visto la conferma sulla vetta del podio di quasi tutti gli attuali leader di classifica. Si impongono invece Pablo Peli nella Master1 che ha visto il ritiro di Mirko De Felice a causa di alcuni problemi tecnici alla sua moto, mentre nella Master3 Davide Dall’Ava approfitta dell’assenza del rivale Glauco Ciarpaglini portandosi così a casa 25 preziosi punti.Due le speciali che hanno impegnato i nostri piloti over33 che si sono presentati domenica mattina sul palco di partenza. Una linea e un fettucciato sono state affrontate dai concorrenti per tre volte prima di riportare la moto al parco chiuso. Ottima l’organizzazione del Motoclub Racing Terni che ha coadiuvato una bella ed impegnativa prova grazie all’impegno dei suoi uomini, diretti da Roberto Pagnanini, presidente del moto club, e da un super attivo Roberto Romoli. Dando un’occhiata alle classifiche di giornata, tra gli Elite primo posto per Alessio Paoli (HM Honda) che precede Roberto Bazzurri (Husqvarna) e Attilio Pignotti (HM Honda).Nella Expert1 si conferma Massimiliano Siragusa (KTM TNT Corse) che fa registrare un distacco di circa un minuto e mezzo dal suo avversario Paolo Bertorello (KTM) giunto secondo, mentre la terza posizione viene occupata da Marco Franceschetti su Suzuki. Fabio Occhiolini (Yamaha Macota TNT Corse) fa sua la Expert2 avendo la meglio per sette secondi su Marco Feltracco (KTM), suo diretto inseguitore. Roberto Cesareni (KL Kawasaki) fa suo il terzo posto. Tra gli Expert3 a spuntarla su tutti è stato Pierluigi Surini (HM Honda Full Bike Team), che colleziona la sua terza vittoria consecutiva, mettendo alle sue spalle Fabrizio Hriaz (Fantic Motor) e Giampiero Granocchia (KTM). Ritiro, come detto, nella Master1 per il leader di campionato Mirko De Felice che lascia così spazio libero ai suoi avversarsi per avvicinarsi alle vetta, partendo da Pablo Peli (Yamaha), vincitore ieri, seguito da Giorgio Alberti (HM Honda) e Cristian Ruggeri (KL Kawasaki).Giuseppe Gallino su KTM conquista la Master2 con circa 22 secondi di vantaggio sul secondo classificato Angelo Maggi (HM Honda MTG Team). La terza posizione è occupata da Ivano Giordano su Beta. Davide Dall’Ava si impone nella Master3 dopo il ritiro nella seconda prova della stagione che gli aveva fatto perdere il primato della classe. Dall’Ava vince approfittando anche dell’assenza del leader Glauco Ciarpaglini, impegnato nel Rally del Piemonte di Motorally, mentre alle sue spalle finiscono Carmelo Mazzoleni (KTM) e Riccardo Giannettoni (KTM Tnt Corse).Terzo successo consecutivo per Osvaldo Armanni (HM Honda Full Bike Team) nella Veteran. A conquistare la seconda e terza posizione ci hanno pensato rispettivamente Giancarlo Moscone (HM Honda) e Renato Pegurri (KTM). Nella SuperVeteran vittoria per Angelo Signorelli (Yamaha MTG Team) che ha la meglio su Remo Fattori (KTM BG Norelli) e Guerrino Zanardo (HM Honda), rispettivamente secondo e terzo di classe.Tra le squadre grazie a Cesareni, Surini, Armanni e Brissoni a conquistare la vetta del podio è il Motoclub Sebino, seguito dal Mc Costa Volpino (Peli, Alberti, Zigliani, Pegurri) e il BG Norelli (Ruggeri, Mazzoleni, Fattori, Facheris), mentre tra i Team il Full Bike si impone con Sala, Surini, Armanni e Fattori, precedendo il TNT Corse (De Felice, Giannettoni, Siragusa, Occhiolini) e l’MTG Team (Maggi, Spreafico, Mauri, Signorelli). Prossimo appuntamento con i campioni del Major è per il 3 luglio, con la quarta tappa stagionale che farà tappa a Bardi nel parmense grazie al Motoclub Bobbio.

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domenica 26 giugno 2011

CAMPIONATO ITALIANO MOTOCROSS BEGGI, APERIO E ZECCHINA SUGLI ALLORI A CAVALLARA



di SERGIO CONTI


CAVALLARA- Il quarto appuntamento con il Campionato Italiano Motocross a Cavallara ha consegnato una giornata anomala. Ovviamente questo ha un po’ scombussolato i programmi ma anche gli esiti finali che hanno ovviamente inciso sulla classifica. A vincere sono stati Beggi (MX1), Aperio (MX2) e Zecchina (125).Purtroppo questo appuntamento di Cavallara è cominciato subito in modo anomalo, sin dalle prime ore del mattino. Un imprevisto ritardo delle ambulanze, non arrivate all’orario previsto per l’apertura della manifestazione, ha di fatto slittato di un’ora il programma giornaliero che ha dovuto subire un forte sconvolgimento. Questo non è piaciuto ai piloti, soprattutto quelli della MX1 gruppo A, chiamati per primi al via delle gare e che hanno scelto di non partire per gara 1. Un vero peccato perché la giornata si preannunciava come una delle più interessanti e agonisticamente concitate, ma soprattutto avrebbe reso onore agli organizzatori locali visto l’importante impegno degli uomini del sodalizio del Cross Club Cavallara.Persa l’occasione di scendere in pista per i riders della classe regina ecco il via per la prima manche della giornata: gara 1 della MX2. Qui i piloti hanno faticato per il fondo ancora bagnato (nessuno era ancora sceso in pista) e hanno disputato una gara difficile che ha avuto il suo epilogo con la bandiera rossa esposta a pochi minuti dallo scadere del tempo a disposizione. In questa manche onore al merito per Stefano Terraneo (KTM-Aldini Racing) che si è posizionato subito al comando della corsa per non lasciarla più sino alla conclusione. Dietro a Terraneo giungono nell’ordine Dal Vecchio e Aperio. La seconda manche è stata dominata da Matteo Aperio (Honda-Motobase), secondo ha chiuso un rimontante Klement Gercar (KTM-SRT Motogamma) che proprio sul finire di manche ha avuto la meglio su di un redivivo Stefano Pezzuto (KTM-Ligurcross) giunto terzo. La 125 è stata a senso unico e per questo dobbiamo parlare di un solo protagonista: Simone Zecchina (Suzuki-Team Castellari). Risalito sulla ottavo di litro dopo l’esperienza Mondiale in MX2, Simone non ha perso tempo e si è involato subito, in entrambe le manche, staccando gli avversari di parecchi secondi, addirittura trenta in gara 2. Agli inseguitori non è rimasto che “inseguire” da lontano. Tra questi Luca Moroni (KTM-Steel/Dr.Jack) autore di due secondi posti, così come Alessio Della Mora ha bissato entrambe i risultati, terzo in gara 1 e gara 2.Della MX1 vi è da raccontare della sola seconda manche che ha chiuso la giornata di gare. Qui un primo assolo di Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing) che ha tenuto le redini della corsa per nove giri per poi lasciare strada a Cristian Beggi (TM-FG Racing) che è andato vincere la manche. Dietro ai due Stefano Dami (Honda-MB Team).CRONACA DELLE GARE-MX1-Gara 1: la prima manche non è andata in scena in quanto i piloti hanno scelto di non prendere il via.Gara 2: al via è Compagnone ad imboccare la prima curva dopo il rettilineo di partenza ma alla seconda D’Angelo sorprende il battistrada ed è seguito da Lazzaroni. I due però entrano in contatto dopo un salto e hanno la peggio. Né approfitta Compagnone che si insedia in prima posizione seguito da Aldini. Beggi è attardato, alla prima tornata transita quarto ma il reggiano è incontenibile e al giro n°10 attacca il battistrada e passa al comando per non lasciarlo sino alla fine. Secondo chiude Compagnone seguito da Dami.MX2- Gara 1: alla prima curva è Aperio al comando del gruppo di piloti ma dopo poche curve viene sorpassato da Terraneo che rimane leader incontrastato per tutta la durata della manche. Dietro al battistrada si era inserito Dal Vecchio che chiude in seconda posizione, terzo conclude Aperio. Da segnalare che nel corso dell’ottavo giro, a pochi minuti dal termine del tempo a disposizione, viene esposta bandiera rossa perché molti piloti avevano tagliato il tracciato in un punto insidioso. Durante questo giro Aperio aveva già conquistato la seconda piazza ma per il regolamento vigente, con l’esposizione di bandiera rossa, viene tenuto valido il giro completo precedente.Gara 2: avvio concitato con Pezzuto e Aperio, nell’ordine, mattatori sin dalle prime curve. Poi Aperio rompe gli indugi e passa subito al comando. Testa della corsa che mantiene dalla prima all’ultima tornata. Pezzuto resta in seconda posizione sino tre giri dal termine quando Gercar lo attacca e passa secondo.125 2T- Gara 1: hole shot di Moroni che viene subito attaccato da Zecchina, dopo poche curve passa al comando. La sua è una cavalcata solitaria vincendo con grosso margine di vantaggio su Moroni che giunge alle spalle del mantovano. Terzo è Della Mora.Gara 2: stavolta Zecchina è il più lesto seguito da Croci e Peverieri. Moroni si fa sotto e dopo breve tempo si insedia in seconda piazza. Il duo di testa proseguirà, con Zecchina che comanda con ampio margine di vantaggio sul marchigiano, sino alla fine della corsa. Dietro ai due alcuni colpi di scena che hanno avuto come protagonista Alessio Della Mora. Il pilota di San Severino incappa in una incolpevole caduta, causa un altro pilota già a terra dietro ad un salto e perciò non visto. Della Mora ha dovuto così rifare tutto daccapo arrivando comunque al terzo posto finale.MX1 – Gruppo B: una vittoria a testa per Vittorini e Ciuffetelli.MX2 – Gruppo B: due nette vittorie per Dalla Bona.125 – Gruppo B: stesso vincitore per le due manche in programma, Tamagnini.Classifiche provvisorie di campionato dopo la 4^ prova-MX1-Under 21: 1.Amodeo pt.557; 2.Lazzaroni 512: 3.Panzani 429.MX1-Over 21: 1.Pagliacci pt.680; 2.De Rosa 489; 3.Debbi 479.MX1-Elite: 1.Beggi pt.1610; 2.Compagnone 1360; 3.Bracesco 1190.MX2-Under 21: 1.Marrazzo pt.709; 2.De Bortoli D. 660; 3.Muratori 644.MX2-Over 21: 1.Sommaruga pt.487; 2.Bonacina 487; 3.Cogo 439.MX2-Elite: 1.Aperio pt.1500; 2.Mercandino 1205; 3.Bertuzzo 1090.125 2T: 1.Zecchina pt.1960; 2.Moroni 1520; 3.Della Mora 1322.

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NAPOLI, SUI RIFIUTI SCONTRO TRA CALDORO E LEGA

IL J'ACCUSE DI CALDORO «Non ci sto, non ci sto, non ci sto». Con questi tre «non ci sto» il presidente della regione Campania Stefano Caldoro commenta il coinvolgimento nell'inchiesta condotta dalla procura di Napoli in cui risulta indagato per epidemia colposa e dice di non voler pagare colpe altrui. Il governatore ha anche annunciato di abbandonare tutti i tavoli nazionali ed istituzionali per risolvere l'emergenza rifiuti.iniziata con queste parole la conferenza stampa del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. I tre «non ci sto» sono stati così spiegati: «A pagare le colpe di 15 anni di inadempienze e responsabilità dei comuni, responsabilità anche perduranti ancora oggi; a pagare le colpe dei ricatti e del boicottaggio della camorra; rispetto ai comportamenti irresponsabili, di fronte a questa emergenza nazionale, della Lega Nord». Quella della Lega di fronte all'emergenza rifiuti «è una posizione inaccettabile. La crisi si risolve con la solidarietà», ha detto Caldoro, in una conferenza stampa sull'inchiesta rifiuti. «Se abbiamo 15 anni di ritardo, - ha spiegato - non bastano pochi mesi per superarlo. Il governo è già intervenuto nel 2008,ma dobbiamo affrontare ancora tutti insieme la situazione di crisi perchè l'emergenza è nazionale». Caldoro rivendica che la Regione Campania ha fatto «tutto quello che doveva fare. Altri non hanno fatto quello che dovevano, a partire dai comuni e dal governo, per i veti della Lega».Caldoro ha assicurato che alla magistratura fornirà «tutti i chiarimenti necessari, anche documentali, così come ho sempre fatto quando sono stato chiamato».Il reato contestato è quello di epidemia colposa legato ad un atto omissivo ma Caldoro ha ricordato che finora «grazie alle intese» sono state trasferite in altre province della Campania ben 100mila tonnellate di spazzatura provenienti dalla provincia di Napoli. «La Regione ha fatto tutto quello che poteva». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro nella conferenza stampa sull'inchiesta rifiuti. La Regione, ha spiegato «ha competenze residuali. La contestazione della magistratura non è su non aver fatto quello che era competenza della Regione, ma quello di non avere attivato le procedure per un'ordinanza».Sono i sindaci a dover fronteggiare la situazione perchè «loro sono la massima autorità sanitaria», ha detto Caldoro «Per quali motivi Nola e Portici, ad esempio, riescono a superare le crisi tenendo le strade pulite?», mentre altri, come Napoli, non «riescono a farlo». Per Caldoro i sindaci «hanno la responsabilità di far trovare sul loro territorio le condizioni per far funzionare il ciclo. Noi daremo sostegno economico, tecnico ed anche politico per favore gli accordi nei comuni per aprire siti di trasferenza, siti di stoccaggio e discariche». «Sono loro che devono rispondere con atti adeguati al problema», ha aggiunto.La camorra «guadagna sulla crisi e sull'emergenza rifiuti e non ha alcun interesse che il sistema funzioni». È il pensiero del governatore campano, Stefano Caldoro, espresso nel corso di una conferenza stampa indetta a Palazzo Santa Lucia a Napoli dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati per epidemia colposa da parte della Procura partenopea. «Anche quello che sta avvenendo a Napoli, come ha denunciato il sindaco de Magistris (»dietro ai roghi un'unica regia«, ndr), deve far scattare l'allarme. In alcuni quartieri della città - ha spiegato con un esempio - non ci sono sacchetti, in altri si è oltre i limiti della sostenibilità, colpiti in modo assurdo dalle giacenze. Diversità - ha sottolineato - che destano sospetti. Credo che dietro ci sia la camorra e, per questo, - ha concluso - il mio è un 'nò deciso e netto a subire i ricatti dai clan».LA LEGA CONTRATTACCA-Napoli deve trattare con tutte le regioni, non può sperare in un decreto legge che scavalchi le scelte del Tar del Lazio». Lo ha detto il leader della Lega Nord Umberto Bossi rispondendo ai giornalisti sull'emergenza rifiuti in Campania. Al termine di un tiro alla fune sul Ticino, Bossi, che non ha replicato direttamente al governatore Stefano Caldoro, ha ribadito la richiesta che il sindaco di Napoli Luigi De Magistris sia nominato commissario straordinario ai Rifiuti «così non scappa». «Irresponsabili sono una città e una regione che non riescono a far fronte ai propri rifiuti, che è il primo dovere di un'amministrazione». Replica così, il capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni, a chi gli chiede un commento alle dichiarazioni del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, che ha parlato di atteggiamento «inaccettabile e irresponsabile» della Lega sulla questione rifiuti. «Il governo ha fatto molto per due volte per Napoli - ha aggiunto Reguzzoni - adesso è ora che si rimbocchino le maniche e ognuno pensi ai propri rifiuti». UNICO INDAGATO- Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, «al momento è l'unico indagato» nel fascicolo aperto dalla procura di Napoli sull'emergenza rifiuti legato «a una ipotesi d'accusa di epidemia colposa, dovuta a una presunta violazione dell'articolo 7 di una legge regionale 2010 che prevede che in caso di criticità sia il presidente della Regione a dover reperire siti fuori dalle province». A dirlo è il procuratore capo di Napoli Giovandomenico Lepore. «Noi non facciamo atti dovuti - conclude Lepore - noi facciamo inchieste». L'ALLARME DEI PEDIATRI- «La federazione dei pediatri italiani fa sapere oggi che tra i bambini che vivono a Napoli si è registrato un aumento delle malattie respiratorie che va dal 10 al 20%. È una notizia che conferma la gravità della situazione nel capoluogo campano e i seri pericoli per la salute dei suoi cittadini. Occorre un approfondimento a livello istituzionale». Così, in una nota, il senatore del Partito democratico, Ignazio Marino. «Per questo - aggiunge - chiederò al nucleo dei Nas operativo presso la Commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale, da me presieduta, di acquisire presso l'Agenzia Regionale per la Sanità Pubblica della Campania, i dati relativi all'incidenza di alcune malattie tra la popolazione di Napoli nell'ultimo anno, per verificare se ci sia stato un incremento delle patologie infettive e non infettive, respiratorie e gastrointestinali».                                                                   r.d.c.

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sabato 25 giugno 2011

CAMPIONATO ITALIANO MOTOCROSS I PIU’ VELOCI DI CAVALLARA

Sergio Conti

CAVALLARA

Giornata di qualifiche sul Crossdromo di Cavallara per il quarto appuntamento con il Campionato Italiano Motocross. I gruppi andati in scena oggi per la pole position hanno evidenziato come i più veloci Beggi (MX1), Aperio (MX2) e Zecchina (125). Ormai l’estate si conferma in tutta la sua stagionalità con una temperatura che si è notevolmente alzata ma ciò non ha influenzato il responso del numero dei partecipanti presenti a Cavallara che hanno di poco superato le 190 unità.Le prove cronometrate della giornata hanno designato leader Cristian Beggi (TM-FG Racing), con il tempo di 1’53.012, che ritorna così ad essere il più veloce della MX1. Beggi ha fatto segnare il miglior tempo sul filo di lana, ovvero all’ultimo giro a disposizione quando nessuno se l’aspettava più e quando Alessandro Valente (Suzuki-Team Valenti Motocross) stava già festeggiando la sua prima pole che coincideva anche con la sua prima gara tricolore in sella alla quattroemmezzo, dovendosi così accontentare del secondo tempo. Tra i due gruppi della MX2 su tutti l’ha spuntata l’attuale leader di classifica Matteo Aperio (Honda-Motobase) che ha fermato il cronometro sul 1’52.827.La 125 ha visto il ritorno di Simone Zecchina (Suzuki-Team Castellari) con il tempo di 1’56.047 che si è aggiudicato la pole position dell’ottavo di litro.Domenica 26: gli orari dal mattino prevedono il warm-up alle ore 8:00 per i gruppi B e a seguire i gruppi A. Le prime manche sono in programma per le ore 9:50 con gara 1 della 125 – gruppo A, subito dopo il via della MX2 e MX1 – gruppo A. La premiazione è prevista per le ore 18,00. Classifiche provvisorie di campionato dopo la 2^ prova- MX1-Under 21: 1.Lazzaroni pt.305; 2.Amodeo 298: 3.Panzani 244.MX1-Over 21: 1.Pagliacci pt.330; 2.Tinari 305; 3.Rizzardi 288. MX1-Elite: 1.Beggi pt.860; 2.Bracesco 740; 3.Compagnone 730.MX2-Under 21: 1.Marrazzo pt.326; 2.De Bortoli D. 309; 3.Muratori 296.MX2-Over 21: 1.Bonacina pt.129; 2.Dalla Bona 113; 3.Andressi 109.MX2-Elite: 1.Mercandino pt.755; 2.Aperio 730; 3.Lombrici 702.125 2T: 1.Zecchina pt.1000; 2.Moroni 680; 3.Bonini 670.

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venerdì 24 giugno 2011

GIOCONDA  ADDIO: TROPPOAFRAGILE, RESTA AL LOUVRE


Il Louvre non presterà la Gioconda all'Italia. Il quadro di Leonardo, ha spiegato il museo di Parigi, è infatti «estremamente fragile», cosa che rende il suo trasporto «inimmaginabile». Così il Louvre risponde oggi alla campagna lanciata da Silvano Vinceti e dal suo Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, in collaborazione con la Provincia di Firenze, per riportare il capolavoro di Leonardo in Italia per il 2013. La petizione, irrobustita da 100.000 firme, non smuoverà il museo parigino. «Formalmente non abbiamo ricevuto ancora nessuna domanda ufficiale di prestito», ha precisato Vincent Pomarede, direttore del dipartimento delle Pitture al Louvre.«Il Louvre ha ragione, non deve prestare il dipinto, è un caposaldo della cultura figurativa occidentale». «Sul fondo - ha aggiunto da Parigi Pomarede - se non prestiamo la Gioconda è perché il quadro è estremamente fragile ed un viaggio rischierebbe di causare danni irreversibili». Il dipinto è stato realizzato dal genio toscano, tra il 1503 ed il 1506, su un pannello di legno di pioppo molto sottile. Con il tempo, questo pannello si è curvato e presenta una fessura ben visibile, soprattutto sul retro. Ecco perché il volto di Monna Lisa è protetto dietro un vetro blindato (per questo la tazza lanciata contro di lei da un turista russo nel 2009 non le aveva fatto alcun danno) ed è conservata a livelli di temperatura e di umidità costanti, grazie ad un sofisticato sistema di climatizzazione. «Un trasporto - ha spiegato Pomarede - è assolutamente inimmaginabile perché non riusciremmo ad avere un controllo della temperatura così ottimale, anche all'interno di casse climatizzate. Le vibrazioni - ha aggiunto- sarebbero molto nocive per il quadro. Si prenderebbero rischi troppo grandi a prestarlo». Il Louvre ha inoltre ricordato stamane che la Gioconda è stata prestata una sola volta dalla Francia, quando ministro della Cultura era Andrè Malraux. È stato nel 1963 quando il prezioso dipinto volò negli Stati Uniti dove fu ricevuto dal presidente Kennedy per essere esposto alla National Gallery di Washington e al Metropolitan Museum of Art di New York.Vinceti, che ha promosso la petizione, conduce ricerche tra le tombe dell'ex convento di Sant'Orsola nel centro di Firenze per analizzare le ossa dei cadaveri: la donna presumibilmente ritratta, Lisa Gherardini Del Giocondo, sarebbe morta e lì l'avrebbero sepolta. E a ogni modo non si arrende al no del museo parigino: «Prendo atto con soddisfazione che non si tratta di una negazione alla possibilità di far arrivare il quadro a Firenze ma soltanto di preoccupazioni legate a questioni tecniche, le quali possono però essere superate poiché esistono trasporti eccezionali abbinati a rigorose tecniche di conservazione della temperatura, all'interno di contenitori speciali, e per l'annullamento delle eventuali vibrazioni nocive all'integrità del quadro». E auspica «un incontro a Parigi tra il Comitato e gli enti locali toscani, in Provincia e Comune di Firenze, che hanno aderito all'iniziativa, per verificare quali potrebbero essere le soluzioni tecniche adeguate». Resta da vedere se sia giusto, da parte del Louvre, privarsi del quadro che attira folle tanto da oscurare, ingiustamente, capolavori magistrali nella stessa sala in cui troneggia Monna Lisa protetta da un vetro anti-vandalismi e fanatismi. r.d.c.
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giovedì 23 giugno 2011

CITTADINANZA E VOTO AGLI STRANIERI 50MILA FIRME PER LA NUOVA LEGGE



Dietro ai banchi della maturità, in queste ore, sembrano tutti uguali: parlano e scrivono la stessa lingua, hanno studiato Dante e Leopardi, il Risorgimento e il Fascismo. Solo che una parte di quel mezzo milione di ragazzi (che magari hanno studiato l’articolo 3 della Costituzione), nati in Italia come i loro compagni di classe o comunque cresciuti in Italia anche se di genitori stranieri, compiuti i 18 anni, devono ancora conquistare la cosa più importante, per gli altri è scontata dalla nascita: la cittadinanza. Quasi 8 ragazzi su 100 nella scuola italiana - un milione di minori stranieri che stanno crescendo in Italia, mezzo milione che in Italia sono nati -, vivono questa ingiustizia. E certo che l’Italia sono anche loro. «L’Italia sono anch’io», come recita la campagna per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto promossa nel 150mo dell’Unità d’Italia da un cartello di associazioni così vasto da ricordare il fronte messo insieme in occasione del referendum per l’acqua. Si va dall’Arci alle Acli, dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione alla Caritas, dal Centro Astalli alla Cgil, dall’editore Carlo Feltrinelli alla Sei Ugl, dal Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani alla Federazione Chiese Evangelinche, dalla Rete delle Seconde generazioni a Libera, alla Tavola per la Pace. E poi il Cnca, il Comitato 1mo Marzo, Emmaus Italia, Fondazione Migrantes,Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Terra del Fuoco. Obiettivo: lanciare, a partire da settembre, una raccolta di firme a sostegno di due proposte di legge di iniziativa popolare. La prima riguarda la cittadinanza e corregge lo «ius sanguinis» con lo «ius soli» per cui «chi nasce in Italia da almeno un genitore legalmente presente in Italia da un anno è italiano». Mentre possono ottenere la cittadinanza anche i minori che sono andati a scuola in Italia. E gli adulti che siano legalmente soggiornanti da 5 anni (e non da 10). La seconda riguarda il diritto al voto alle amministrative. E di firme ne servono 50mila perché gli stranieri residenti in Italia, che «italiani di fatto» lo sono già, possano essere «italiani di diritto». Lo dicono anche i numeri che le cose così non vanno. In Portogallo ottengono la cittadinanza quasi 6 stranieri ogni 100, in Italia su 4,2 milioni di stranieri solo 1,5 ogni 100. Invertire la rotta è una grande battaglia civile per il 150mo dell’Unità d’Italia.Senza gli stranieri che vi parteciparono, neppure la spedizione dei Mille sarebbe stata la stessa, come ricorda Andrea Camilleri, testimonial della campagna, che invoca un nuovo Risorgimento per l’Italia. Impossibile senza gli stranieri. «Sentirsi cittadini a casa propria è un bene non meno essenziale dell’acqua», ricorda il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, presidente del comitato promotore. In rappresentanza dei sindaci, che hanno un ruolo centrale nella proposta di legge, visto che sono loro e non il Viminale a presentare istanza al presidente della Repubblica per la cittadinanza. «Riforme a costo zero, senta bene Maroni, che creano coesione sociale», avverte il presidente delle Acli, Andrea Olivero. «Basta con la paura, gli immigrati sono una risorsa», ripete Vera Lamonica, della Cgil, che si impegna a portare questa battaglia «nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro».

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mercoledì 22 giugno 2011

CLOONEY - CANALIS, È ROTTURA - MA GEORGE APRIRÀ VENEZIA 2011


Un comunicato per comunicare ai mass media l'addio: George Clooney ed Elisabetta Canalis non fanno più coppia. L'attore e la showgirl italiana non stanno più insieme. Il che rafforzerà i pettegolezzi sulla omosessualità o meno di Clooney, che pure ha avuto fanciulle avvenenti e più sensuali della Canalis. Lei perderà forse attenzione da parte dei rotocalchi, per lui cambierà poco. Anzi, in veste di regista, autore e attore, il 31 agosto inaugurerà la mostra del cinema di Venezia, con un film molto attento ai meccanismi della politica nordamericana e sul Partito Democratico statunitense: “The Ides of March” (Le idi di marzo).La coppia che ha circolato spesso in moto Harley Davidson sul lago di Como nei pressi della villa acquistata dall'attore s'è dunque spezzata. L'ex velina non sposerà il bel George, che quindi non darà il bis nuziale dopo aver convolato a nozze con l'attrice Talia Balsam nell'89 e la separazione dopo quattro anni. E le star che davano per imminenti la cerimonia nuziale, tipo Cindy Crawford sicura della solidità della coppie, o erano meno informate di quanto dicevano o non erano ben informate. Ad appuntamenti mediatici di peso della Canalis Clooney non s'era mostrato. Un gesto per non oscurarla, anche. Non s'è presentato né all'ultimo festival di Sanremo – dove l'ex velina è stata surclassata in agilità da showgirl da Belen – né a Cannes. Le voci si infittivano, lo spettacolo mediatico è finito.Più concretamente, interessa la notizia diramata dalla Biennale di Venezia. “Le idi di marzo” che aprirà il concorso 2011 è scritto e diretto da George Clooney, presente anche tra gli attori con Ryan Gosling e Philip Seymour Hoffman. “Tratto dal lavoro teatrale di Beau Willimon Farragut North, scritto da George Clooney, Grant Heslov e Beau Willimon – scrive la Mostra del cinema - il film è ambientato nel mondo politico statunitense in un prossimo futuro, durante le primarie in Ohio per la presidenza del Partito Democratico. Racconta la vicenda di un giovane e idealista guru della comunicazione (Ryan Gosling) che lavora per un candidato alla presidenza, il governatore Mike Morris (George Clooney), e che si trova suo malgrado pericolosamente coinvolto negli inganni e nella corruzione che lo circondano”. Il film sarà distribuito in Italia da Rai Cinema / 01 Distribution e debutterà in prima mondiale a Venezia.                                                                                                       r.d.c.

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martedì 21 giugno 2011

CAMPIONATO ITALIANO MINIBIKE CROSS E MOTARD NEL SEGNO DI PALLOTTA


di SERGIO CONTI

Sono stati due giorni intensi quelli del weekend dedicato alle Minibike. Il tempo ha graziato le due gare messe in programma da FX Action ed entrambe le manifestazioni, distanti tra loro circa 300 km, si sono potute svolgere regolarmente.A Cervarese Santa Croce, sabato sera, si è svolta la terza tappa del Campionato Italiano Minibike Cross. La gara ospitata all'interno degli Internazionali d'Italia Supercross ha visto l'impeccabile organizzazione del Moto Club Fun Bike all'opera. L'arena illuminata da potenti fari ed un tracciato veramente “tosto” ha accolto tutti i migliori Italiani della specialità davanti a un pubblico di circa 4000 spettatori che non si sono risparmiati nell’applaudire anche le minibike ad ogni ingresso pista.La pista era veramente difficile per le piccole 4 tempi ma i piloti schierati al via non hanno temuto niente ed hanno gareggiato con molta determinazione. E’ stata, senza ombra di dubbio, la serata di grazia di Alceste Pallotta (foto) che in sella alla Bucci Moto del AX Racing Team ha dominato entrambe le manche della categoria PRO, alle sue spalle il forte pilota laziale Massimiliano Dragonetti del Wyss Racing Team, sempre su Bucci Moto, secondo in entrambe le frazioni, terzo assoluto il ligure Sergio Abete su LEM.Nella categoria Amatori vittoria del leader del campionato Claudio Nicolamme su Gentili che seppur a pari punti, vincendo gara 2, ha conquistato la gara di Cervarese. La new entry del campionato, Thomas De Nardo su Bucci Moto, si è piazzato al secondo posto assoluto a pari punteggio, terzo Luca Moscatelli, poi nell'ordine in due piloti in sella alla Gentili, Lorenzo Grossi e Stefano Miglionico.La classifica del campionato vede al giro di boa, nella PRO, la tabella rossa di Alceste Pallotta con alle sue spalle Massimiliano Dragonetti, terza piazza per Sergio Abete. Mentre nella Amatori tabella rossa per Claudio Nicolamme seguito sempre da Lorenzo Grossi, terza piazza per Luca Martines.Prossimo appuntamento sarà il 9 luglio a San Giustino, in provincia di Perugia.Il tempo di premiare i piloti e poi trasferimento a Ottobiano per la terza prova del Campionato Italiano Minibike Motard, per i vari Trofei Dream e per la prima prova dell'European Cup. Per quanto riguarda la gara dell'European Cup i piloti stranieri hanno disertato la gara nonostante le promesse di partecipazione e i piloti italiani iscritti non avevano i documenti completi per il rilascio della licenza UEM, risultato le classifiche sono state acquisite e inviate in FMI e UEM per vedere se la gara sarà convalidata e ci sarà da attendere le decisioni finali della UEM. Comunque la gara, che comprendeva anche l'Italiano, si è svolta regolarmente. Anche a Ottobiano il pilota marchigiano Alceste Pallotta ha conquistato due vittorie a coronamento di un week end perfetto. Il pilota schierato nella MB Open, nonostante aver corso la sera prima a 300 km di distanza, si è trasferito nella notte a Ottobiano e con grande determinazione ha ribadito che oggi è l'uomo da battere nelle due specialità. Di certo a Ottobiano la sfortuna ha preso di mira il suo maggiore avversario: Michele Cannistraro che per un guasto allo scarico e una caduta ha permesso più facilmente la cavalcata solitaria di Pallotta sulla pista pavese. Terza piazza per Mario Rolandi su Rotek che dalla Stock Agonisti è passato alla MB Open da questa gara.Nella categoria Stock Amatori doppietta del pilota Rotek, Riccardo Lodigiani fortissimo anche sullo sterrato, seconda posizione di Davide Bastari su WT Motors, terza posizione per Ivan Chiariotti e poi Cristian Scorici, entrambi su WT Motors.Nella gara nazionale Street Open vittoria di Michael D'Ambrosio su WT Motors, bella la vittoria in gara 1 del giovane Alessio Finello su Bucci Moto che purtroppo non ha preso il via in gara 2 per un problema tecnico avvenuto un attimo prima dello start.Anche i trofei hanno fatto la loro parte con gare emozionanti e divertenti, la Dream e FX Action hanno lanciato questi due monomarca, al loro primo anno di esistenza, con mille difficoltà e pian piano molti stanno chiedendo informazioni per iscriversi. Per il futuro, questi trofei, sono indice di una formula economica che aggregherà sempre più piloti che hanno voglia di iniziare a confrontarsi. La gara del Trofeo FX Action by Dream ha visto la doppia vittoria della tabella rossa attuale Alessandro Napolitano, pilota del Moto Club Bellinzago, alle sue spalle Fusto, che in gara uno è stato promosso dopo la penalizzazione di Simone Napolitano per partenza anticipata. Simone, si è rifatto in gara 2 con una seconda posizione che lo mantiene sempre secondo nella generale, dietro al fratello maggiore. Ottima la prova per Mirco Cicognani e Cesare Fusto, Cicognani guadagna la terza piazza nel campionato, regolare la prova del toscano Simone Mariottini.Nel monomarca MINI GP Dream Cup gare combattute e divertenti, vittoria in entrambe le gare della Sport per il lombardo Mauro Fasciano che si rifà della sfortuna di Busca, seconda posizione per la tabella rossa del campionato Fabrizio Canu che mantiene la leadership del trofeo, terza posizione assoluta della new entry Francesco Ferrara, ottima e regolare la gara di Stefano Fioretti che si mantiene secondo nella generale a pochi punti dalla vetta della classifica. Nella categoria dei giovani vittoria nella Junior di Manuel Savoia. Prossimo appuntamento sarà il 3 luglio a Bruino.
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lunedì 20 giugno 2011

CALCIO, LE LACRIME DI SIGNORI «SONO STATO MASSACRATO DAI MEDIA»



«È stato un massacro mediatico». Beppe Signori si presenta in conferenza stampa per raccontare la sua verità. L'ex bomber della Nazionale e della Lazio, il «Beppegol» di cui si parla nelle intercettazioni relative all'inchiesta sul calcio scommesse, ha voluto replicare all'accusa di essere il famigerato capo del 'clan dei bolognesì. All'inizio è visibile la commozione di Signori, tanto che ci vuole l'applauso dei presenti per spingerlo a vincere le lacrime e rompere il ghiaccio. «Mi devo fare forza - ha esordito l'ex giocatore - se no non mi riconosco. Ringrazio le persone che mi son state vicine, avvocati e le persone che mi han mostrato affetto, i tifosi, la mia famiglia. Sono state il mio unico sfogo, non avendo contatti con l'esterno in questi ultimi quindici giorni richiuso a casa. In questi giorni mi son studiato tutta l'ordinanza». «C'è stata una disparità, ci son state notizie inventate e false, è stato un massacro mediatico - queste le dure parole dell'ex bomber - in pochi giorni sono stati cancellati tanti anni di carriera. E non ho potuto rispondere. Sembra che qualcuno si sia divertito. Sin dall'inizio dovevo capire che si trattava di un massacro». Signori non nega il vizio delle scommesse, ma afferma di averlo sempre fatto legalmente e alla luce del sole: «Forse mi porto dietro una nomea sbagliata, ma sono uno scommettitore. Mi piace scommettere, ma solo legalmente, mi piace fare la sfida del buondì. Queste sono le mie scommesse». Segue poi il racconto del retroscena dell'arresto: «Ho scoperto dell'indagine mentre ero in treno, vedendo su un sito la mia immagine in manette. Arrivato a Bologna mi portano in questura. Mi son ritrovato come in certi film, appoggiato al muro, mi han preso le impronte digitali. Ero sotto shock, non capivo ancora di cosa stavano parlando - ha proseguito Signori - mi chiama un giornalista, e gli chiedo di avere pietà. Il giorno dopo hanno scritto che già chiedevo scusa. In verità, chiedevo solo di capire cosa stava succedendo». Sotto accusa ci sono giornali e televisioni: «Si è pensato solo a denigrare, ma in questa ordinanza non compare una mia sola intercettazione che sia una su 50mila. Facevo i segnali di fumo, forse? Eppure questo non è stato riportato dai giornali, mi chiedo il perché di tanto accanimento, tanto massacro». Signori tiene poi a precisare di non aver alcun rapporto con gli indagati coinvolti nell'inchiesta: Maledetto fu il 15 marzo, dove fui invitato dai miei due commercialisti all'incontro con due persone (Erodiani e Bellavista, ndr) che non avevo mai visto. È lì che nasce tutto. Io non ho fatto altro che andare ad ascoltare, ingenuamente, scrivendo delle condizioni altrettanto ingenuamente: il famoso 'papellò. Volevo capire a cosa serviva la mia presenza in quell'incontro. Ebbene, servivo solo da garante. Con la mia garanzia, si poteva eventualmente avvicinare giocatori di Serie A. Ma io quelle due persone le ho viste in quella volta, ed è stata l'ultima - aggiunge Signori - mi han chiesto di investire soldi, ho rifiutato. Anche perché non si possono coinvolgere giocatori di Serie A. Dissi che non ero interessato. E che non ho le disponibilità economiche per poterlo fare. Da queste quattro persone e dagli altri indagati non ho mai ricevuto assegni o soldi in contanti, e non ho mai dato loro assegni e soldi in contanti. Mai ricevuto né dato. Lo dico con la massima tranquillità«. L'ex bomber laziale precisa di non aver più visto Erodiani e Bellavista dopo quell'incontro e smonta la chiacchierata visita dei cinesi al ritiro del Bologna: semplicemente, ragazzi «conosciuti a Pechino durante il mio lavoro televisivo per un tv di Pechino durante i Mondiali. Volevano aprire un camp qua in Italia. Sono andato dal Bologna, e ho chiesto se potevo assistere ad un allenamento. Abbiamo discusso della possibilità di un'amichevole in Cina, poi li ho portati a vedere Milan-Bologna. Tutto qui: una cosa semplice». Signori si dice fiducioso sul lavoro della giustizia: «Ho le mie verità e non ho nessun problema ad affrontare le prossime indagini. Trent'anni distrutti in quindici giorni, qualcuno me li dovrà restituire». Per un pò, però, starà lontano dal mondo del calcio: «Avevo già firmato due contratti e chiederò che siano messi da parte, uno era con Mediaset, l'altro con Sky365 (famoso bookmaker, ndr). Nemmeno a farlo apposta».

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