domenica 28 febbraio 2010

UN ALTRO PODIO PER SCHIFFER, TERZO A FINE GIORNATA

di PAOLA MAURIZIO

Si è conclusa la seconda prova degli internazionale d’Italia, questa volta in scena sul crossdromo “V.Rosaldi” di Castiglione del Lago: pista in perfette condizioni, meteo discreto e paddock decisamente affollato hanno caratterizzato la giornata di gare, che per il Silver Action è terminata con un risultato sicuramente positivo. Marcus Schiffer (foto)ha infatti conquistato, per la seconda volta consecutiva, il terzo gradino del podio della classe MX2, grazie ad un quinto posto ottenuto in Gara 1 e ad un terzo posto di gara 2. La giornata è cominciata in salita per il tedesco del Team bresciano: nonostante il buon piazzamento nella gara di qualifica, infatti, Marcus rimane agganciato al cancelletto al via di Gara 1, parte attardato rispetto al gruppo e si ritrova a dover recuperare dall’ultima posizione. Il Tedesco si lancia in una furiosa rimonta che lo vede superare, solo nel corso della prima tornata, ben venti avversari,per poi proseguire a ritmo sostenuto e agguantare la quinta piazza allo sventolare della bandiera a scacchi. Al via di Gara 2 Schiffer scatta invece piuttosto bene, al primo giro lo troviamo in quarta posizione, al terzo giro, complice una caduta di Chiodi, rileva la terza piazza che manterrà fino alla conclusione della manche. In virtù di questi piazzamenti, Marcus sale meritatamente sul terzo gradino delpodio dell’assoluta di giornata, dietro all’ufficiale Paulin (Yamaha) e a Charlier,anch’egli su Yamaha. Schiffer occupa attualmente la terza posizione nella classifica provvisoria di campionato, a 10 punti di distacco dal secondo in classifica, il francese Charlier. Giornata non brillantissima, invece, per gli altri due alfieri del Silver Action, Klemen Gercar e Alessandro D’Angelo: Gercar soffre ancora di indurimento delle braccia e, nonostante abbia mostrato un buon passo di gara, soprattutto in gara 2, non è riuscito a concretizzare gli sforzi in un risultato a misura delle sue reali potenzialità, concludendo entrambe le manche in quindicesima posizione, mentre D’Angelo,nonostante l’ottimo spunto al via della frazione conclusiva, non è riuscito ad essere incisivo e si è dovuto accontentare di un diciottesimo e un diciannovesimoposto.Fulvio Crippa, Team Manager: “Siamo ancora sul podio e questa è sicuramente una buona notizia, che da una parte ci ripaga del lavoro svolto e dall’altra ci sprona a fare sempre meglio! E’ un peccato per la partenza di Gara 1, Marcus è rimasto bloccato mentre tutti scappavano e questo gli è costato un duro lavoro di rimonta, diversamente avremmo potuto sperare in un risultato ancora migliore! Sono anche convinto che in gara 2 avrebbe potuto spingere per andare a prendere Charlier, ma ad inizio settimana Marcus ha sofferto di influenza e di un virus intestinale che lo ha debilitato parecchio, per cui non era il caso di forzare troppo. Ora ci attende una settimana di pausa e poi tutti pronti per la terza prova a Gallarate!”.

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSAggregato su Addami

sabato 27 febbraio 2010

L'ONDA VIOLA TORNA A ROMA. LEGALITÀ E LOTTA AL PRECARIATO

«Siamo ottimisti, felici e... stanchi»: i promotori della manifestazione del Popolo Viola sono indaffaratissimi nel mettere a punto gli ultimi ritocchi all’organizzazione, confidano in un ritorno del sole romano. A dare il via all’evento sarà il video di Roberto Saviano, oggi dalle 14,30 in piazza del Popolo. Lo slogan è «Basta! La legge è uguale per tutti», mentre la maggioranza, al contrario, vara la legge sul legittimo impedimento, il processo breve e le leggi ad personam. La sentenza di prescrizione del reato per l’avvocato Mills non può che aggiungere indignazione. Previsioni sui numeri non ne fa, il Popolo Viola. Per le spese conta di andare oltre i 30mila euro raccolti on line; Anna C. di Roma ha vinto il premio generosità dando mille euro: una colazione con Vergassola. I promotori mettono le mani avanti: «Sarà una grande manifestazione, ma diversa dal NoB Day», quando il 5 dicembre le strade di Roma e piazza San Giovanni furono tinte di viola. Crescono le adesioni dei partiti d’opposizione, presenti in massa a parte l’Udc e i rutelliani. Ieri si sono aggiunti i radicali con Emma Bonino, candidata nel Lazio. Sul grande palco dalle tre alle sei una lunga carrellata di interventi, musica, conduzione graffiante di Francesca Fornario. Sul palco nessun politico, video di Giorgio Bocca e Marco Travaglio. Molte le voci dal mondo del lavoro dimezzato e precario, degli invisibili che per farsi vedere sono saliti sui tetti: da Michela Mannozzi dell’Ispra ai lavoratori di Termini Imerese: alternati con interventi di intellettuali e giornalisti, i migranti di «Permesso di soggiorno», in vista della protesta del 1 marzo quando mostreranno la loro importanza per assenza. Chiude gli interventi Alberto Asor Rosa, poi «tutti insieme» il saluto finale. Il tutto sarà in diretta su RaiNews24. I partiti ci saranno. Il Pd convintamente. Pierluigi Bersani non sarà in piazza perché celebrerà a Massa Lombarda Davide Visani (dirigente Pci- Pds):«Un appuntamento preso da tempo dove non voglio mancare», spiega il segretario Pd che assicura: «ci saranno i nostri militanti e i dirigenti». Rosy Bindi in testa. Ignazio Marino aderisce con la sua «area» nel Pd, da Rosa Calipari a Paola Concia. Dal pulmino acchiappa deputati davanti a Montecitorio per assegnare la «patente viola» a chi non ha votato il legittimo impedimento, hanno faticato un po’ a convincere Massimo D’Alema: «L’abbiamo costretto», raccontano divertiti, con la minaccia di sanzioni per chi aiuta il centrodestra; «Ah, ho capito, se faccio qualcosa di male mi togliete i punti», ha detto stando al gioco. E ha lasciato pure una dedica: «Cerchiamo di risalire la china una strada difficile per questo povero paese». Piero Fassino e Walter Veltroni, invece, hanno promesso un «ripasso dopo». Orgogliosi, i Viola hanno consegnato la «patente» a Fabio Granata, finiano doc (al NoB day sfilarono cartelli con «Meno male che Gianfranco c’è»). Una mosca bianca nel Pdl, che Lehner dileggia come «coniglietto mentre Fini affonda». Con il Popolo Viola in piazza c’è tutta la sinistra, dalla Cgil di Epifani ai partigiani dell’Anpi; Nichi Vendola dalla Puglia ha mandato un messaggio: Sinistra e Libertà ci sarà, bisogna «ribellarsi» perché «ritorna con forza la questione morale».

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSAggregato su Addami




venerdì 26 febbraio 2010

RICICLAGGIO, SCOPERTO TESORO DI MOKBEL. SCAGLIA A ROMA NELLA NOTTE: ARRESTATO. «SONO TRANQUILLO DEL MIO OPERATO»

Un primo 'tesoretto' dell'organizzazione responsabile del maxi riciclaggio facente capo a Gennaro Mokbel è stato sequestrato a Roma dai carabinieri del Ros. Si tratta di migliaia di dipinti, serigrafie, sculture di artisti famosi frutto, secondo gli inquirenti, del riciclaggio.Intanto, Silvio Scaglia è a Roma. L' ex amministratore delegato della società telefonica Fastweb coinvolto nell' inchiesta su un presunto maxi riciclaggio di circa 2 miliardi di euro, è giunto all' aeroporto di Ciampino a mezzanotte e mezza di ieri con un volo privato proveniente dalle Antille dopo uno scalo tecnico a Casablanca. Scaglia è stato prelevato direttamente sotto bordo dell' aereo dalla Guardia di Finanza ed è stato fatto uscire da un varco secondario, lontano dai numerosi cameraman e giornalisti che lo attendevano nel settore dell'aviazione generale. Secondo quanto si è potuto apprendere l'ex numero uno di Fastweb si sarebbe costituito alla Gdf. Dalloscalo romano Scaglia dovrebbe essere trasferito nel carcere di Rebibbia. Secondo il suo legale, Gildo Ursini, Silvio Scaglia sarà interrogato tra oggi e domani. Molto probabilmente davanti al gip respingerà ogni accusa, il 'mago' della finanza, come lo avevano soprannominato i colleghi alcuni anni fa. In un primo momento il rientro di Scaglia era atteso per il primo pomeriggio. Poi è slittato e i tempi dilatati hanno fatto pensare ad una trattativa tra i legali di Scaglia e gli inquirenti. Una possibile trattativa incentrata sulla disponibilità dell'indagato eccellente a collaborare con la magistratura.«Desidero parlare al più presto con i magistrati per poter rispondere dei fatti che mi sono stati attribuiti», aveva fatto sapere attraverso i suoi avvocati Silvio Scaglia. «Sono totalmente tranquillo sulla correttezza del mio operato e della societ… da me amministrata». In poche parole, 'non so nullà di frodi carosello, di riciclaggio, di una rete della 'ndrangheta nella società da lui fondata. Una società, Fastweb, sulla quale dopo l'avvio dell'inchiesta pende una richiesta di commissariamento fatta dai magistrati della procura di Roma.

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSAggregato su Addami




giovedì 25 febbraio 2010

COPERTURE A DI GIROLAMO SPUNTA ANCHE IL NOME DI FINI

Il presidente del Senato Renato Schifani, scrive al Presidente della Giunta per le immunità, Marco Follini, invitandolo «a riprendere sollecitamente l’esame della questione relativa alla contestazione e alla proposta di annullamento» dell’elezione di Di Girolamo «affinchè della questione stessa possa essere investita l’Assemblea già nel corso della prossma settimana. E chiede per mercoldì prossimo il dibattito sulla decadenza di Di Girolamo.Intanto, nelle intercettazioni dell'inchiesta sul maxi riciclaggio nella telefonia, secondo alcuni quotidiani, Gennaro Mokbel parlando con il boss della 'ndrangheta Franco Pugliese, in una telefonata del 16 aprile 2008, cita il presidente della Camera Gianfranco Fini, che avrebbe «convocato» Nicola Di Girolamo, appena eletto senatore del Pdl.«Francamente non ricordo nemmeno di averlo conosciuto. Vai a capire poi se l'ho visto. Mi pare però di poter escludere a priori di averlo convocato», è la replica di Fini in un colloquio con il Corriere della Sera, che aggiunge: «Avevamo appena vinto le elezioni e con tutto quello che c'era da fare... Andrò a vedere l'agenda di quell'anno per verificare i miei appuntamenti. Tendo a escluderlo però». Il presidente della Camera sottolinea la necessità di spazzare via «e al più presto» ogni «ombra offensiva e infamante» che si allunga sul Paese e sul suo partito.Tanto che, vista la «vicenda inquietante» che vedrebbe il senatore del Pdl legato alla 'ndrangheta, Fini confida che «alla prima occasione pubblica» dirà che se fosse «senatore» voterebbe «per l'autorizzazione all'arresto» di Di Girolamo. In ogni caso, aggiunge il presidente della Camera, «quale sarebbe il problema, ammesso e non concesso che io abbia visto Di Girolamo? Lui era appena diventato senatore del Pdl, io sono un cofondatore del partito». Nell'intercettazione, comunque, «ci sono due tizi che parlano di una terza persona» e «in conversazioni come queste c'è chi può arrivare a millantare...». Le intercettazioni sono uno strumento «che va salvaguardato» perchè «indispensabile» alla lotta al crimine, anche se «va fatta molta attenzione al modo in cui si adopera». E in ogni caso «non possono essere l'unico elemento su cui si poggia un'inchiesta» dice Gianfranco Fini, secondo il quale la legge in materia va rivista e il testo in discussione al Senato «è un buon compromesso». Fini sottolinea come l'utilizzo «improprio» delle intercettazioni sia «pericoloso»: «Quante polpette avvelenate vengono gettate lì e lasciate in migliaia di pagine». «La stagione del fango - aggiunge la terza carica dello Stato - è ripartita». Perciò «bisogna fare attenzione a tutte queste intercettazioni che, senza verifica, compongono un impianto accusatorio. Possono provocare, e spesso provocano, danni inimmaginabili» suscitando la curiosità «morbosa dell'opinione pubblica e coinvolgendo persone che non hanno nessuna responsabilità, con faccende che non hanno alcuna incidenza sui fatti».

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSAggregato su Addami




mercoledì 24 febbraio 2010

A MELBOURNE LA SUPERBIKE SEMPRE PIU’ IN ALTO

di PAOLA MAURIZIO


Si è svolta all'88° piano dello Skydeck Eureka - l'edificio più alto d'Australia - la conferenza stampa di presentazione della prima prova del Campionato Mondiale Superbike 2010, che si svolgerà domenica prossima sul circuito di Phillip Island.Erano presenti Tim Holding, ministro del Turismo e Grandi Eventi dello Stato di Victoria, Paolo Flammini, CEO di Infront Motor Sports e Fergus Cameron, Amministratore Delegato del Circuito di Phillip Island, per annunciare l’estensione del contratto tra il circuito australiano ed il Campionato Mondiale Superbike fino al 2014.Il Ministro Tim Holding ha dichiarato: "E’ una grande notizia per lo Stato di Victoria, dato il maggiore interesse dei media di tutto il mondo per la prima gara Superbike dell’anno. Phillip Island ospita anche i test ufficiali, una settimana prima della gara, con la presenza di tutte le squadre, assicurando un ulteriore impulso per l'economia locale. Il Campionato Mondiale Superbike porta circa 15 milioni di Dollari Australiani in benefici economici per l'economia vittoriana, attraendo quasi 10.000 spettatori dagli altri stati, e fornisce l'opportunità ai nostri abitanti di potersi godere uno sport motoristico a livello mondiale praticamente nel loro giardino".Paolo Flammini ha aggiunto: "Per noi tutti di Infront Motor Sports è un grande piacere poter confermare che, grazie al sostegno del Governo del Victoria, il contratto con il circuito di Phillip Island è stata prorogato fino al 2014, con un'opzione per un ulteriore periodo. Vorrei anche ringraziare gli organizzatori del circuito e tutti coloro che contribuiscono a questo grande spettacolo con la loro collaborazione ed il loro entusiasmo. Il Campionato Mondiale Superbike sta crescendo in importanza ogni anno, con la partecipazione di sette costruttori, e la gara di Phillip Island è sicuramente uno degli eventi più popolari della stagione, ed è molto apprezzato sia dagli spettatori che dai team e dai piloti. Anche se l'Australia è geograficamente lontana dalle nostre normali attività in Europa, posso assicurare tutti che questa gara è sempre al centro dei nostri pensieri e progetti in ogni stagione ". Al termine di questi due interventi la parola è passata ai sei piloti ufficiali presenti all'evento: Troy Corser (BMW), Chris Vermeulen (Kawasaki), James Toseland (Yamaha), Jonathan Rea (Honda), Leon Haslam (Suzuki) e Noriyuki Haga (Ducati), ed alle foto di rito.Particolare interessante la presenza di quattro piloti australiani in gara domenica: a Corser e Vermeulen, si aggiungono Andrew Pitt (BMW) e Joshua Brookes (Honda) che saranno un ulteriore motivo di interesse per gli appassionati che si recheranno sul circuito di Phillip Island.
Contatore visite gratuitoAggregato su AddamiAggregatore notizie RSS
MOTOCICLISMO/ TORNA «IL TROFEO DEL CENTAURO»

di SERGIO CONTI

Con la gara del 7 marzo «il tradizionale Trofeo d'Apertura» in programma sul circuito di Vallelunga, prende il via la ottava edizione del Trofeo del Centauro, organizzato dal Gentlemen's Motor Club di Roma. Ripreso nel 2003 questo Trofeo riprende una tradizione storica (e piena di successi) del motociclismo romano. Correva, infatti, l'anno 1973 quando Ennio Giacobetti, leggendario fondatore del GMC e grande organizzatore di gare, decise che era il tempo di cavalcare l'onda delle maximoto istituendo il "Trofeo del Centauro", competizione aperta alle derivate di serie che popolavano sempre più numerose le strade. Due le classi, 500 e 750, fu da subito un vero e proprio successo quantitativo e qualitativo: tanti, infatti, i piloti che, passati di qui, presero poi il volo verso impegni internazionali scolpendo a note più o meno forti il loro nome nella storia del motociclismo. Tra tutti Franco Uncini, campione del mondo della 500 GP che corse dapprima con una Laverda 750 SFC privatissima e poi con una Ducati 750 S ufficiale (team Spaggiari). Negli anni successivi si aggiunse anche la 1000 che completò il programma del Trofeo fino al 1979, quando si disputò l'ultima edizione. Nel 2003, dopo vent'anni dalla prima edizione, il GMC ha riproposto il Trofeo del Centauro con tre classi: la 125 Sport Production, la 600 Open e la Open Oltre. Nel 2006 ecco l'arrivo della 600 Superstock e nel 2007 anche la 1000 Superstock (dal 2009 viene accorpata alla Open).Nell'Albo d'Oro di questa seconda "stagione" del Trofeo troviamo nomi noti del motociclismo nazionale come Andrea Di Giannicola, Fabrizio De Noni, Camillo Mariottini, Andrea Cavalli, ecc. Non è mancata la presenza femminile, come testimoniano gli impegni di Alessia Polita - vincitrice della classe 600 Superstock nel 2009 - e di Paola Cazzola, seconda nello stesso anno. Nel 2010 le quattro classi partecipanti sono: 125 SP, 600 Superstock, 600 Open e Open, tutte in grado di offrire ogni volta uno spettacolo indescrivibile con gare risolte, il più delle volte, al fotofinish. Una delle maggiori novità di questa stagione è rappresentata dalla decisione dei vertici del Gentlemen's Motor Club (condivisa dalla F.M.I.) di far svolgere le sei prove del Trofeo esclusivamente sul circuito «Piero Taruffi» di Vallelunga allo scopo di mantenere uno stretto legame con il passato ma soprattutto con il territorio nel quale è nato. Le date del Trofeo del Centauro 2010 sono: 7 Marzo, 13 Giugno, 11 Luglio, 31 Ottobre e 5 Dicembre.Ma quella del circuito unico non sarà l'unica novità: infatti, il Trofeo del Centauro - che vedrà la premiazione dell'edizione 2009, in occasione del prossimo Motodays, la kermesse romana dedicata al mondo delle due ruote - registra l'istituzione di una speciale classifica riservata a coloro che utilizzeranno gomme Metzeler nelle classi 600 Superstock, 600 Open e Open: il vincitore finale riceverà premi tecnici messi in palio dalla stessa Casa italo-tedesca.Il vincitore del Trofeo - il costo dell'iscrizione al quale è di soli 100 euro - avrà diritto alla partecipazione alla Master cup 600 Open, finale unica fra i vincitori dei vari trofei organizzati dai motoclub italiani per questa categoria, in programma a Vallelunga ai primi di dicembre.
Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSAggregato su Addami




martedì 23 febbraio 2010

COPPA EUROPA BEACH CROSS «COPPA CARNEVALE DI VIAREGGIO»

di SERGIO CONTI

Successo annunciato per la prima Coppa Europa Beach Cross svoltasi a Viareggio.Tanto pubblico festoso ha applaudito i vincitori: l’aretino Marco Maddii s’impone nella MX2 e il portacolori della Repubblica Ceca, Filip Neugebauer, domina MX1 e Supercampione. In una cornice oltremodo interessante e con l’allegria che il Carnevale di Viareggio trasportava nell’aria, si è svolta nel migliore dei modi la prima Coppa Europa Beach Cross. Anche la giornata assolata ha favorito l’arrivo del numeroso pubblico sulla spiaggia antistante gli stabilimenti balneari Principe di Piemonte, Imperia e Bagno Lido. Come poc’anzi affermato una cornice di pubblico davvero insolita, tanti bambini ed adulti “in maschera” per l’occasione hanno accalcato le transenne adiacenti il tracciato per ammirare questi funamboli della sabbia. Uno spettacolo davvero al top, merito dei piloti e della disciplina sportiva che per i molti curiosi si è rivelata un’assoluta novità.La manifestazione si è svolta a classi unificate, ovvero MX1 e MX2 tutti insieme, ciò per offrire il massimo dello spettacolo. I mattatori della giornata parlano lingua italiana e ceca, ovvero il nostro Marco Maddii (Suzuki-Delta Racing) grande protagonista in tutte le manche disputate, vincitore della seconda oltre che dell’ assoluta di classe, ed il pilota della Repubblica Ceca, Filip Neugebauer (Kawasaki-Pfeil) rivelazione di questo evento perché “supervincitore” di classe e della finalissima del Supercampione – Coppa Carnevale di Viareggio.Nell’analisi delle rispettive frazioni di gara il pubblico ha potuto assistere a manche combattute e ovviamente ricche di colpi di scena. La prima gara sembrava essere ad appannaggio del nostro Luca Fontanesi (Yamaha-Fonta Racing) che con uno sprint assoluto, dopo poche curve, si involava a capo del gruppo degli inseguitori. Una caduta, poi, toglieva al parmense ogni velleità di vittoria. Via libera, dunque, ad un altro alfiere della Repubblica Ceca, Jiri Cepelak (Yamaha-RSC Corse) che gareggia per un team tutto italiano. La sua vittoria è seguita da Maddii e Martini, giunti nell’ordine sotto la bandiera a scacchi. La seconda gara vede dà subito la caduta al via del protagonista della manche d’apertura, Cepelak, costretto così a recuperare dalle retrovie. Marco Maddii, dopo un corpo a corpo con Martini, si attesta in cima al gruppetto degli inseguitori e non viene più impensierito da nessun avversario involandosi verso la vittoria. Neugebauer giunge alle spalle dell’italiano, seguito da Luca Fontanesi che stavolta non sbaglia nulla e chiude il podio provvisorio. Da segnalare il quarto posto di Luca Moroni con la piccola “125”.Nella manche del Supercampione-Coppa Carnevale, che prendeva i migliori protagonisti delle due classi, è stato Filip Neugebauer che dopo qualche tornata ha avuto la meglio su Maddii che, ancora una volta, era scattato davanti a tutti. Terzo è giunto Gianluca Martini, come sempre positivo su questi tipi di terreno, che si è aggiudicato lo scalino più basso del “super-podio”. Ovviamente grande ovazione per i vincitori di questa gara sperimentale che hanno ricevuto le coppe dall’Assessore allo Sport del Comune di Viareggio, sig. Nicodemo Pistoia.
Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSAggregato su Addami

lunedì 22 febbraio 2010

MOTOSLITTE: LEPRE INCORONA I SOLITI PLONER, BETTIGA E DEGHI

di SERGIO CONTI


Monte Grappa protagonista nella quarta tappa del Campionato Italiano Motoslitte. A primeggiare tra numerose ed appassionanti sfide, i tre leader di classifica: Alex Ploner, Andrea Bettiga e Giacomo Deghi.Nella tappa veneta del Campionato Italiano Motoslitte targato 2010 il copione è stato rispettato come da pronostico. Tra la bianca neve della località Lepre, in una valle del Monte sacro alla Patria, il Grappa, e il sole che ha riscaldato la giornata si è svolta la quarta tappa del tricolore motoslitte, che ha visto salire sul grandino più alto delle tre classi i soliti tre nomi della stagione 2010: Alex Ploner, Andrea Bettiga e Giacomo Deghi. Ventisette i piloti al via, tra Unica e Trofeo Italia, che hanno regalato suspance ed emozioni ai presenti. Nessun incidente grave a caratterizzato la giornata, ma solo alcune cadute come quella di Jacopo Rossi, Mauro Bormolini e Andrea Bettiga. Ottimo il lavoro del Motoclub Tenno che, diretti dall’efficiente Paolo Pellegrini, ha strutturato una gara ad alto livello, sia di difficoltà che di spettacolo. Ore 10.45 il via ufficiale della giornata sportiva tra la fresca neve veneta, con una bella sfida per quanto riguarda la classe maggiore del campionato e, più precisamente, tra i due piloti in lizza per il titolo finale: il trentino Alex Ploner ed il “gigante buono”, Christian Merli. Il pilota di Fiavè, in sella alla sua Lynx, probabilmente favorito da una partenza azzeccata, ha preso subito il comando della corsa mettendo alle spalle Ploner, che ha dovuto così assaporare un po’ di neve. Il primato della manche è stato nelle mani di Merli finché, sbucati dal salto finale, il pilota di San Cassiano è letteralmente volato, superando all’ultimo metro da Merli. Ottima sfida che purtroppo non si è ripetuta nella altre tre manche della classe Unica poiché Ploner, dopo la partenza a tutto gas, è fuggito via lasciando agli altri concorrenti solo la lotta per la seconda posizione. Sorprende nella quarta tappa anche il trentino di Pozza di Fassa, Roland Zanet, che porta la sua Ski Doo per ben due volte sul secondo gradito del podio di giornata insieme ad un terzo ed un quarto posto. Volgendo uno sguardo alla classifica generale di Campionato, per quanto riguarda la classe Unica, Ploner vola a 400 punti seguito da uno scatenato Christian Merli, che si porta a 80 lunghezze di distacco. In terza piazza nella Unica Nazionale troviamo invece il simpatico boscaiolo del Sud-Tirolo, Peter Gurndin (Ski Doo). Terza posizione che conquista anche nella classe Internazionale superando Michael Pogna che, dopo una gara in penombra, perde il gradino del podio scivolando al quarto posto in classifica. Anche nel Trofeo Italia non sono mancate le emozioni. A sorprendere tutti i presenti è stato un giovane ragazzo di soli quattordici anni che, in sella alla sua Ski Doo, ha regalato numerose emozioni grazie alle sue prodezze nei salti e alle sue curve perfettamente interpretate, portando a casa un risultato molto soddisfacente: Marco Galli. Il livignasco del moto club Trela Pass, nella classe 800, a fatto tenere sulle spine il primo in classifica Andrea Bettiga (Yamaha) soffiandogli addirittura la prima posizione nell’ultima manche, finendogli però alle spalle in quella generale di giornata. Il terzo gradino del podio va a Andrea De Donà (Polaris) che mette alle sue spalle il bressanonese della Lynx, Peter Senoner, per soli due punti. Due punti che li dividono anche il classifica di campionato, dopo la terza tappa di Formazza che li aveva visti entrambi a 185 punti. A guidare il Trofeo Italia 800 è sempre Andrea Bettiga con un totale di 282 lunghezze. Quarta posizione per Davide Dal Bianco (Lynx) e quinta piazza per il giovane Galli, penalizzato dal fatto di non aver preso parte alle prime due prove del ampionato a Ponte di Legno e a Madesimo. A non mollare la testa nella classe 500 del Trofeo Italia è l’altro pilota Yamaha, il quindicenne Giacomo Deghi che, in sella alla sua fedele motoslitte, tiene stretto il primato, sia di giornata che di campionato, davanti al pilota dell’ Arctic Car Alessandro Comella; medaglia di bronzo va invece al giovane Diego Poiatti (Arctic Cat). Classifica della quarta tappa che riflette quella di campionato e che quindi non porta nessuna variazione di posizioni. Tra le squadre trionfa, grazie a Pogna, Zanet e Gelmini, il Motoclub Sebino, che aggiudica ben 183 punti che si vanno ad aggiungere ai 572 conquistati nelle precedenti tre prove di campionato. Prossimo appuntamento per il tricolore è per il 7 marzo a Livigno.
Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSAggregato su Addami

domenica 21 febbraio 2010

CAOS SANREMO, VINCE SCANU. L'ORCHESTRA IN RIVOLTA SCEGLIE CRISTICCHI E MALIKA

di PAOLA MAURIZIO

La favola marcia di Sanremo, abitata da piccoli Frankenstein cresciuti nelle fabbriche del consenso e da una lunga teoria di principi e regine, è tenuta in vita dalla mistica potentissima e oscura del televoto. Una specie di claustrofobica dittatura televisiva, che ha portato sul podio del festival di nuovo “Amici”, con il prodotto Mediaset chiamato Valerio Scanu, catapultato sull’Ariston sull’onda di un popolo di blogger e fan attaccati freneticamente ai propri cellulari, un micidiale virus capace di incoronare su una tempesta di fischi e di grida l’ultimo dei Savoia, il Pupo e il tenore con “Italia amore mio”. Terzo, grazie alle larghe intese, Marco Mengoni, costruito pezzo per pezzo dal marketing Rai nelle officine di “X Factor”. Una potenza di fuoco che non poteva che schiacciare la sinuosa voce vellutata e marocchina di Malika Ayane e la paradossale ironia di Simone Cristicchi, un virus infinitamente più virulento del nomadismo di Irene Fornaciari e persino del cinismo mortifero di Povia.Sanremo è anche questo. È una finale che fa tremare il paese catodico, è la Clerici che invoca “il popolo sovrano”, sono le urla dell’Ariston (“venduti, venduti!”), è l’orchestra del festival che strappa per protesta gli spartiti, sono le “Tagliatelle di nonna Pina” e la banda dei carabinieri che suona “Guerre stellari”. Certo, è anche Maurizio Costanzo che accoglie sul palco tre operai di Termini Imprese e coinvolge Bersani, seduto in terza fila insieme alla figlia Elisa di 26 anni (“Sempre meglio a Sanremo che sui tetti”, dice lui rivolto agli operai), è quella parte della platea che reagisce vociando, finché Costanzo fa parlare – par condicio – anche il ministro Scajola. Il segretario del Pd, nel pomeriggio braccato da giornalisti e fotoreporter come fosse un animale raro, si è ritrovato a notte fonda al Dopofestival di Youdem a cantare insieme al popolo dei festivalieri “irregolari” del Pd un Celentano doc. Alla fine, è una specie di tumulto mediatico arrivato a materializzarsi nei tumulti veri e propri che hanno accolto, venerdì notte, il principe Emanuele Filiberto davanti al ristorante “Da Vittorio”. Un folla (un’Italia) spaccata in due, una massa ondeggiante e compressa in mezzo alla piccola piazza occupata da masse di sedicenti vip, turisti e festivalieri. “Vergogna, vergogna, vergogna!”, urlavano a squarciagola da una parte, mentre dall’altra ragazzine eccitate lanciavano baci e si facevano fotografare insieme al regale rampollo e altri ancora lo sfioravano e lo baciavano (tra questi un anziano monarchico) come una divinità sbucata miracolosamente dal nulla. I vertici della Rai parlano di “trasparenza” anche di fronte alla notizia che il televoto è gestito da un’azienda del gruppo che realizza “X Factor”, dalle cui officine escono sia Mengoni che il vincitore dei giovani, Tony Maiello. Si tratta della NeoNetwork, ed è stata inglobata dalla Magnolia, la società che realizza il talent show di Rai2 nonché “L’isola dei famosi”. Altro che conflitto d’interessi: come la storia dello spot dei “I raccomandati”, la trasmissione con Pupo e il Principe, mandato in onda durante il festival in barba ad ogni par condicio canora, sbeffeggiata anche dalla abnorme esibizione del regale trio, ieri l’altro, insieme al ct Lippi, con sproloquio vietato dal regolamento annesso. “E’ un’icona, per questo l’ho fatto parlare”, ammette il direttore artistico Mazzi, ignorando forse che le icone nazionali dovrebbero essere le prime a rispettare le regole. Che malmostosi che siamo: le favole non hanno regole. Il re lo sa bene.Le preferenze degli orchestrali La scena dei musicisti dell'orchestra che appallottolano gli spartiti («roba da osteria» per il capostruttura Antonio Azzalini) e li lanciano sul palco per protestare contro l'esclusione di Malika Ayane dai tre finalisti rimarrà nella storia del Festival. Mai come quest'anno l'orchestra è stata protagonista a Sanremo e non soltanto perchè chiamata a esprimere quel 50% del voto che non è servito a frenare l'onda d'urto del televoto, inevitabilmente indirizzato a favore di personaggi ad alta popolarità televisiva, come Valerio Scanu, Pupo, Emanuele Filiberto e Marco Mengoni. Azzalini ha rivelato che l'orchestra aveva assegnato il voto più alto a Simone Cristicchi, mentre il direttore artistico Gianmarco Mazzi ha aggiunto che, com'era facile dedurre dal lancio degli spartiti, anche Malika Ayane ha avuto un giudizio «simile a quello assegnatole dalla critica». Merito anche del direttore Marco Sabiu, che ha saputo uscire dal suo classico ruolo per diventare una divertente spalla di Antonella Clerici. «La protesta è stata spontanea e vista la situazione mi è sembrato giusto dire in diretta che i musicisti stavano esprimendo in modo palese il loro dissenso», racconta Sabiu. «Così come mi è sembrato giusto raccogliere l'invito del direttore di Raiuno Mauro Mazza a invitarli a smettere, perchè avrebbero rischiato di surriscaldare ulteriormente gli animi dentro l'Ariston dove la temperatura era già abbastanza calda». «È stato un grande momento di show, gli orchestrali hanno espresso la loro opinione in modo anche veemente, forte», ha commentato oggi la Clerici. Il podio ideale di Sabiu è formato da «Morgan, Malika Ayane ed Enrico Ruggeri. Mi è dispiaciuto molto dell'esclusione di Morgan, il suo pezzo era insolito, originale, con una bellissima orchestrazione», sottolinea. Al folto crinuto direttore d'orchestra non è dispiaciuto "Italia amore mio", il pezzo di Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici che ha scatenato feroci contestazioni e l'entusiasmo dei televotanti, che l'hanno portato a un passo dalla vittoria. «È una canzone tradizionale ma non è male, c'è una linea melodica e un bell'arrangiamento firmato da Renato Serio».

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSAggregato su Addami