sabato 2 aprile 2011

E' MORTO DANTE CRUICCHI STORICO SINDACO DI MARZABOTTO


È morto la scorsa notte alla soglia dei 90 anni, che avrebbe compiuto il 29 luglio, Dante Cruicchi, già sindaco della città martire di Marzabotto e segretario generale dell'Unione mondiale delle città martiri, nonchè presidente del Comitato per le onoranze ai caduti di Marzabotto. Lo ha reso noto Andrea De Maria (Pd), che fu a sua volta per due mandati sindaco di Marzabotto dopo l'era Cruicchi.L'attività politica di Dante Cruicchi cominciò in Francia nel '36, dove nella gioventù dell'Unione Popolare Italiana si occupò della solidarietà alla Spagna repubblicana e fu tra i promotori del Congresso dei giovani italiani per la pace, che si tenne nei pressi di Lione nel Ferragosto del '38. Da allora «come giornalista, dirigente politico e combattente per la libertà - ha ricordato il Comitato per le onoranze ai caduti - ha contribuito all'affermazione della democrazia nel nostro Paese e sviluppato a livello internazionale un'intensa attività a favore della pace, dei diritti umani, della giustizia nella solidarietà». Cruicchi fu anche consigliere comunale a Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro e Marzabotto, consigliere e assessore provinciale.«Dante - ha commentato De Maria - è stato un compagno, un amico ed un maestro. In una lunga storia di impegno politico e nella vita istituzionale, sempre caratterizzata da passione, impegno e disinteresse personale, Cruicchi ha lavorato in particolare alla difesa ed alla promozione della memoria della lotta antifascista e alla costruzione, da Marzabotto verso il mondo, di una cultura di pace. È stato un uomo di grande spessore morale e di grandi qualità, tenace e appassionato, un montanaro, orgoglioso delle sue radici, che ha conosciuto ed è vissuto nel mondo. Un uomo speciale, la cui memoria resterà viva nel tempo». Il cordoglio di Napolitano il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la triste notizia della scomparsa di Dante Cruicchi, testimone del terrore della strage di Marzabotto del settembre '44 e della crudele deportazione nazista, storico sindaco e animatore del comitato d'onore per la memoria del martirio delle popolazioni di monte sole, in un messaggio ha espresso la sua commossa partecipazione al dolore della famiglia e al cordoglio delle associazioni partigiane e antifasciste e della comunità di marzabotto: «ne ricordo, con riconoscenza, la passione civile, l'impegno nella costruzione della nuova cittadinanza europea e la dedizione ai valori di pace e di libertà che restano a fondamento della nostra democrazia». Bersani: «L'italia deve molto a Dante» «Marzabotto, l'Emilia Romagna e l'Italia devono qualcosa di molto importante a quest'uomo: la memoria delle incredibili sofferenze sopportate da tanta gente per la libertà e l'impegno a promuovere la cultura della pace in particolare tra le nuove generazioni». Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ricorda così l'ex sindaco di Marzabotto Dante Cruicchi. «Ho lavorato con Dante - racconta Bersani - gli ho voluto bene e oggi lo saluto con grande commozione».
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venerdì 1 aprile 2011

RUBY, DALLE INDAGINI SPUNTANO DIECI RAGAZZE NUOVE

Una decina di 'nuove' ragazze rispetto alle 33 indicate nella lista dei testimoni della Procura sarebbe stata ospite di Silvio Berlusconi ad Arcore. La novità emerge dagli atti depositati dai pm milanesi che indagano sul caso Ruby in vista del processo a carico del premier, che si aprirà mercoledì prossimo a Milano. A quanto si è appreso, dalle analisi delle celle telefoniche sarebbero state individuate altre giovani che lo scorso anno avrebbero frequentato la residenza del presidente del consiglio e che si aggiungono alle 33, Ruby compresa, già individuate dagli inquirenti. Tra le nuove carte depositate alla difesa, ce ne sono alcune che riguardano un approfondimento sul concorso di bellezza a Taormina del settembre 2009, ritenuto 'importantè. Secondo la Procura, dopo quel concorso sarebbe iniziata l'induzione e il favoreggiamento della prostituzione della giovane marocchina, che ora è parte offesa. Intanto si è svolto un sopralluogo nell'aula al primo piano del Palazzo di Giustizia per valutare le condizioni di sicurezza in vista dell'inizio del processo Ruby in cui Silvio Berlusconi è imputato di concussione e prostituzione minorile. Nell'aula destinata a ospitare le udienze sono presenti, tra gli altri, il Presidente del Tribunale, Livia Pomodoro, il Procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, il Comandante Provinciale dei carabinieri di Milano, Sergio Pascali. Obiettivo del 'briefing' è verificare se ci siano tutte le condizioni perchè il processo si svolga in sicurezza e assicurando le migliori condizioni di lavoro anche ai numerosi cronisti in arrivo da tutto il mondo per assistere 'all'evento giudiziario'
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giovedì 31 marzo 2011

MAGGIORANZA BATTUTA, INSULTI IN AULA. ESAME SLITTA

 
Nella maggioranza il nervosismo è alle stelle. Battuta alla Camera, un parlamentare del Pdl scaglia un giornale contro Fini e lo colpisce. Un gesto inqualificabile da parte di un deputato contro il presidente dell'aula. E il ministro Alfano ha lanciato la sua tessera da parlamentare contro l'Idv. E questo significa anche che i ministri hanno lasciato il consiglio dei ministri su un'urgenza come l'immigrazione e Lampedusa. La seduta è stata sospesa. Il verbale sulla turbolenta seduta di ieri, dapprima bocciato per le ire della maggioranza, ha dovuto essere riscritto e la nuova versione non ha avuto obiezioni per cui è passata. ESAME TESTO SLITTA A MARTEDÌ- L'Aula della Camera ha approvato la proposta del Pdl di fare slittare a martedì prossimo l'esame del testo sul processo breve. La proposta è passata pressochè all'unanimità. Il Pd con il capogruppo Dario Franceschini era d'accordo con la proposta di rinvio del Pdl alla prossima settimana. «Vi arrendete incondizionatamente, e sarebbe il caso di smetterla. Un Paese in cui si trova l'Italia ha diritto di avere un governo che governi e non che pensi solo ai problemi personali del proprio capo». Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, ha quindi lanciato un «auspicio» al ministro della Giustizia: «Operi perchè questo provvedimento torni alla sua normalità. Lui capisce bene a che cosa mi riferisco». Maggioranza sotto su verbale su ieri- A parità di voti, l'aula della Camera respinge l'approvazione del processo verbale di ieri. A chiedere di metterlo in votazione era stata l'opposizione, perchè mancante dell' «increscioso episodio» relativo a La Russa. Messo ai voti, il risultato è stato di parità e Fini ha spiegato che si intendeva respinto. Poichè la maggioranza si era espressa contraria al voto, è stata battuta. Il giornale lanciato addosso a Fini- Il presidente della Camera Gianfranco Fini è stato colpito alla testa da un giornale che gli è stato tirato addosso da un deputato del Pdl mentre lasciava l'Aula di Montecitorio dopo la bocciatura del processo verbale. Il giornale ha colpito in pieno il presidente della Camera, che ha individuato il «lanciatore», con il quale ha avuto uno scambio di battute. Nel frattempo, dai banchi del Pdl in tanti gridavano a Fini «Dimissioni, dimissioni». Alfano scaglia la tessera parlamentare contro l'Idv- Un gesto di stizza del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, di solito molto più composto del collega La Russa. Alla chiusura del voto sul processo verbale il ministro della Giustizia, racconta Di Pietro, ha scagliato la sua tessera della Camera contro i banchi dell'Italia dei Valori. «È stato un gesto irresponsabile, immorale, illegittimo da parte del portantino di Berlusconi», attacca il leader dell'Idv davanti alle telecamere e mostrando la tessera di Alfano. «Denuncerò al presidente della Camera lo spregio e il disprezzo del ministro nei confronti del Parlamento». Di Pietro ne chiederà le dimissioni. La maggioranza non ammette sconfitte- «Tutte le barzellette hanno un inizio e una fine, oggi è finita quella sull'imparzialità del presidente Fini». Così il vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera, Massimo Corsaro, commenta il voto sul processo verbale che l'aula ha respinto. Accanto a lui, in Transatlantico, Osvaldo Napoli: «È stato scorretto dal punto di vista istituzionale, si dovrebbe dimettere». Bersani: non si può aspettare i comodi dei ministri- «Nella mia pur non lunga vita parlamentare non ho mai visto una votazione così lunga. Il Parlamento non può aspettare i comodi dei ministri che arrivano a uno a uno a votare, lasciando il Consiglio dei ministri. Non si azzardino a lamentarsi». Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, è netto sulle prevedibili proteste della maggioranza per la votazione che l'ha visto sconfitta. «Erano assenti anche alcuni dei nostri» spiegano altri deputati Pd. Il capogruppo Franceschini, da parte sua, definisce «uno spettacolo indecoroso» la scena dei ministri che «lasciano il Consiglio dei ministri per votare il processo verbale».
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mercoledì 30 marzo 2011

RAI, SUSANNA PETRUNI AL TG2 LO DIRIGERÀ IL PREMIER"RINGRAZIA"

È ufficiale: Susanna Petruni, attuale vice direttrice del Tg1, sarà la direttrice del Tg2 al posto di Mario Orfeo, che da questo lunedì dirige Il Messaggero. Una giornalista - al di là della professionalità - premiata perché gradita al premier e al direttore del Tg1 Minzolini. Quindi anche il Tg2, che negli ultimi tempi si è garantito una certa indipendenza anche perché Orfeo si è dimostrato piuttosto bravo, finisce sotto l'ombrello del centro destra. D'altronde l'ha ricordato lo stesso Berlusconi oggi a Lampedusa che Rai e Mediaset sono sue: per rassicurare gli abitanti sul flusso turistico ha detto d'aver dato incarico – parole sue, con il tono del proprietario – alle due emittenti di illustrare le bellezze dell'isola. Il nome di Susanna Petruni, giornalista e spesso volto del Tg1, già aleggiava. Lo ha proposto - come da prassi - il direttore generale della Rai, Mauro Masi, e il cda di viale Mazzini deve pronunciarsi. Con ogni probabilità darà il responso nella seduta di venerdì mattina, visto che allora scadono le 48 ore canoniche dalla proposta. A meno che i consiglieri non decidano di anticipare il passaggio delle nomine nella seduta di domani pomeriggio dando subito il via libera a Susanna Petruni. Ci sono anche altre nomine in cantiere. Giuseppe Ferraro, caporedattore di Sky Tg24, considerato vicino alla Lega, viene proposto come vice direttore del Tg1. Se così fosse non andrà a sostituire – come molti temevano - Corradino Mineo, attuale direttore di RaiNews. Il pacchetto nomine prevede poi la promozione di Gennaro Sangiuliano da vicedirettore del Tg1 a direttore vicario della testata ammiraglia, insomma il numero due dopo Augusto Minzolini. Filippo Gaudenzi dovrebbe diventare vice direttore del Tg1 insieme a Fabio Massimo Rocchi, attualmente nella redazione dello Speciale Tg1.

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martedì 29 marzo 2011

CAMPIONATO ITALIANO MOTOCROSS 2010 LA CARICA DEI 300 IL PROSSIMO WEEK END SANCIRÀ L’AVVIO STAGIONALE DEL CAMPIONATO ITALIANO MOTOCROSS 2011. TRE LE CILINDRATE CHE SCENDERANNO IN PISTA: MX1, MX2 E 125 2 TEMPI. ANCORA UNA VOLTA CI SI ASPETTA IL TUTTO ESAURITO!

di SERGIO CONTI

Spostata di due settimane rispetto al calendario previsto, Mantova si appresta a raccogliere i migliori atleti del Motocross nazionale che si daranno appuntamento sul circuito internazionale Tazio Nuvolari per questo antipasto di stagione. La lista iscritti è già stracolma, avvicinandosi alla cifra record di 300 unità. Il Campionato Italiano Motocross prevede quest’anno alcune modifiche regolamentari già ampiamente descritte, ma soprattutto desta curiosità per i cambiamenti di colori dei protagonisti della passata stagione. Nel contesto delle cilindrate MX1 e MX2, si notano già molti cambi di casacca da parte dei protagonisti e non della stagione 2010. Sempre fedele ai colori del Pardi Racing, ed alla Honda, Felice Compagnone tenterà ancora una volta di tenere lontana la concorrenza nella classe regina, ora più che mai agguerrita. Avversari del calibro di Cristian Beggi, secondo classificato nel 2010, rimasto anch’egli fedele all’azzurro della moto pesarese affidata al team FG Racing. Il terzo classificato, Stefano Dami, non ha cambiato nulla se non nella vita privata per il fatto che è divenuto papà, altra grande sfida per lui. Scorrendo la vecchia classifica della Elite, dal quarto al settimo posto, tutti hanno cambiato qualcosa: Lombrici ritorna in MX2 con un'altra compagine; Pagliacci e Pedri hanno cambiato team, con il trentino che sale su di una Yamaha dopo molti anni passati alla guida di una Honda. Cambio di team e di moto anche per Federico Bracesco, dopo un 2010 travagliato, il veneto vestirà i colori del team Hobbymotor, in sella alla Suzuki. A Mantova è prevista la partecipazione di Manuel Monni con la nuova moto ed il nuovo team, a cui si aggiunge un altro protagonista del Mondiale MX1: Alfie Smith con l’Aprilia ufficiale del team JK Racing.La MX2 vede il vincitore 2010, Andrea Cervellin, rimasto fedele alla Husqvarna ma che non sarà al meglio della condizione fisica per via del ritardo di preparazione dovuto all’operazione al ginocchio avvenuto sul finale di anno scorso. Il secondo classificato 2010 Deny Philippaerts, ahimè, è migrato verso altri lidi ovvero gareggia nell’enduro, così come Gianluca Martini, quarto l’anno scorso, passato anch’egli alla moto con la targa. L’ex campione 2009, Matteo Aperio sarà come sempre della partita, per lui stessa moto e stesso team. Da qui altri spunti per ricordare il cambio di casacca per Michael Mercandino, migrato sotto le ali di Iler Aldini, novità anche per il preparatore emiliano che per quest’anno ha cambiato moto passando dalle Honda alle KTM. Nuovo schieramento per Valente e Zeni, assieme nello stesso team in sella alle Suzuki, e per Bertuzzo che dopo parecchie stagioni ritorna a cavalcare una Yamaha per i colori del Team Moto Idea. Nella stessa compagine emiliana è arrivato anche Dawid Ciucci che affronterà tutta la stagione tricolore tra gli Under 21 ed il russo Aleksandr Tonkov che, con licenza italiana, darà filo da torcere ai nostri portacolori. Ovviamente, ci si aspetta anche grosse novità dai giovani “rampolli” della Under 21. Insomma parecchia “carne al fuoco” che vedrà, con questa apertura di stagione, già un primo vero confronto. La classe 125, già come ampiamente dimostrato dagli eventi, non è un ritorno al passato ma una realtà. Una passione per il 2 tempi mai scomparsa e soprattutto propedeutica per i più giovani. Circa 90 i piloti iscritti in questa categoria sono la conferma che il 2 tempi è vivo, e dove i giovani ragazzi che saranno al via sono le future promesse del Motocross Italiano. Tra questi Zecchina, “fresco” Campione Italiano della Under 17, ma anche tanti altri.

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lunedì 28 marzo 2011

CAMPIONATO ITALIANO MOTOCROSS UNDER 17 OTTIMO LAVORO PER I RAGAZZI DEL CEVOLANI MX RACING TEAM

di PAOLA MAURIZIO
Si chiude il Campionato Italiano Under 17 sullo storico tracciato di Gazzane di Preseglie. Michele Marchelli e Tommaso Vendramini si difendono e chiudono il loro primo campionato di stagione con un buon risultato.Ottime le condizioni atmosferiche di questa ultima domenica con gli Internazionali d’Italia e il Campionato Italiano Under 17 dove i ragazzi del Cevolani MX Racing Team sono stati impegnati. Va così in cantiere un primo torneo tricolore dove i piloti Vendramini e Marchelli si sono ben difesi, anche se il risultato conclusivo non li ha portati in vetta al campionato. Per Vendramini si tratta di un ritorno alle gare dopo quasi un anno di stop forzato, mentre per Marchelli si tratta della prima stagione di militanza in un contesto nazionale, arrivando dal regionale emiliano.I ragazzi del Cevolani MX Racing Team si sono impegnati in questa ultima giornata riuscendo agevolmente a superare lo scoglio delle qualifiche: Vendramini nono e Marchelli settimo.Al via della prima manche un pregevole spunto di Marchelli sempre tra i primi “della classe”, mentre Vendramini è più attardato. Il primo giro li vede transitare, rispettivamente, 10° e 23°. Marchelli tenta di recuperare e per qualche giro riesce nell’intento ma poi scivola e si deve accontentare dell’undicesima posizione finale. Vendramini recupera anch’esso ma non fa meglio del 20° posto. Gara 2 parte male con l’emiliano Marchelli molto attardato, tanto da transitare 20° al primo giro, mentre Vendramini è 17°. Per il veronese una seconda gara stazionaria, tanto che finisce nella medesima posizione. Marchelli recupera qualcosina e chiude questa ultima frazione in 15^ posizione.I ragazzi del Cevolani MX Racing Team chiudono il campionato con il nono posto per Marchelli ed il 13° con Vendramini. Ed il prossimo week end segnerà il via della nuova stagione tricolore con il Campionato Italiano 125 e MX2 dove il Cevolani MX Racing Team schiererà, oltre a Marchelli e Vendramini nella classe 125, anche Nicolò Zinetti nella MX2. Tommaso Vendramini: “Ancora alti e bassi per me. Non ho ancora il feeling giusto con le gare. In allenamento giro forte ma in gara devo ancora trovare la giusta concentrazione e grinta. Oggi è andata così così, spero di migliorare dal prossimo week end.” Michele Marchelli: “Nella prima manche sono partito ancora bene ma poi un errore mi ha condizionato. Nella seconda, invece, non sono partito al meglio e recuperare è stata dura. Sono comunque soddisfatto del nono posto finale in classifica.”

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domenica 27 marzo 2011

BIANCA BALTI CRITICA SILVIO MUSSOLINI: «TIM LA LICENZI»

Che sta succedendo nell’altrà metà del cielo pidiellino? Non passa giorno senza l’urlaccio di un’onorevole ad altra signora, spesso collegamanonè condizione imprescindibile. Nervosismo da toto-rimpasto? Campagna pre-elettorale? Un modocome un altro per farsi notare? Ah saperlo. Fatto sta che nel mirino delle pasdaran dell’ortodossia berlusconiana è finita persino - credeteci - la modella Bianca Balti. Accusata di lesa premiership per aver detto a Vanity Fair che «tutto il mondo ci prende in giro per Berlusconi». Nei panni di tutrice dell’ordine (governativo) Alessandra Mussolini, che invoca - diciamo così, senza solido fondamento - il licenziamento della sciagurata dalla campagna promozionale della Tim.Manon è una società privata? Quisquilie di fronte all’onore istituzionale. Il prologo del concitato periodo fu la lite tra Mussolini e la ministra Mara Carfagna: la prima denunciò la seconda per il reato (politico) di conversazione in aula con il nemico Bocchino, la seconda replicò con l’epiteto «vajassa», finì con la Nipotina del Duce che attraversava a falcate l’emiciclo e ghermiva il cellulare dell’assistente di Ileana Argentin per tirarlo alla reproba, a stento trattenuta dai commessi. Poi vennero i dissensi (assai acuti) in commissione Cultura tra la giovane Gabriella Giammanco e la veterana Gabriella Carlucci, estesi alle Aprea e Ceccacci Rubino. E la garbata confessione di Barbara Saltamartini: lei non si trova bene con tutte le deputate del partito, ad esempio con la volitiva Daniela Santanché non va «d’amore e d’accordo ». Eufemismo dal significato chiarissimo. Al punto che persino la compassata Stampa ha lanciato l’allarme: «Le erinni del PdL preoccupano il Cavaliere». Massima comprensione: chiunque al suo posto lo sarebbe. E via andare. Raccontano degli strali rosa contro la deputata Anna Maria Bernini, probabile prossimo sottosegretario, avvocato dall’efficace resa televisiva che ingelosisce le rivali. Narrano di atavici dissapori tra le “valchirie” Santanché e Michela Vittoria Brambilla, entrambe teste d’ariete del PdL in formazione d’attacco. L’ultimo episodio però li supera tutti. Bianca Balti, 26enne supermodella lodigiana prediletta della maison Missoni, è il nuovo volto Tim al posto di Belen (che, pare, non ispirava fiducia nelle massaie dotate di cellulare). In un’intervista rivela una notizia bomba: «Tutto il mondo ci prende in giro per Berlusconi. All’inizio mi incazzavo e rispondevo: senti chi parla, voi avete Bush. Adesso cerco di ragionare e spiego che l’Italia non è solo e tutta Berlusconi ». Da Klaus Davi la Mussolini si infuria: «Ha insultato la maggioranza degli italiani che con convinzione ha votato il nostro premier, dimostrandosi poco intelligente. Dopo che Berlusconi ha vinto sul fronte della crisi libica. Si vergogna di essere italiana? Vada in Francia, con la Bruni a suonare la chitarra». Conclusione: licenziamentoimmediato, «meglio Belen». L’ardua sentenza? Ai maschi, almeno quella.
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sabato 26 marzo 2011

STANOTTE TORNA L'ORA LEGALE DOPPIO DISAGIO PER GLI INTERNAUTI

Torna l'ora legale e con essa torna lo stress. Sì, perchè gli stili di vita ai quali siamo ormai abituati non sono i più indicati per rinunciare, nel giro di una giornata, a un'ora di sonno. Ma le cause sono anche altre, come spiega Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta, Presidente dell'Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico. «Saranno i giovani, quelli che fanno molto tardi la sera a navigare su Internet, a risentire di più del passaggio all'ora legale», afferma: «Lo spostamento delle lancette dell'orologio un'ora in avanti è innaturale. L'essere umano fa fatica ad abituarsi perchè subisce una sollecitazione violenta. Chi avrà maggiori problemi di adattamento saranno i giovani che già dormono di regola molto poco. Soprattutto coloro che navigano su Internet fino a tarda notte. Con l'ora legale perderanno ancora di più il sonno». Secondo la Vinciguerra «questi ragazzi saranno particolarmente irritabili nei giorni successivi all'ora legale, avranno a che fare con ansia, malumore, mal di testa, tensione muscolare, tutti disturbi dovuti ad un cambiamento del ciclo del sonno». Il problema, infatti, non è legato ad un cattivo adattamento alla luce, aggiunge, ma «ad un cambiamento improvviso nelle ore del sonno e del risveglio». Con il ritorno dell'ora legale in agguato c'è anche l'insonnia. «Ma non prendiamo farmaci, peggiorano la situazione - aggiunge Paola Vinciguerra che è anche responsabile dell'Uiap, Unità Italiana Attacchi di Panico, presso la clinica Paideia di Roma - La prima raccomandazione è quella di non prendere sonniferi o bere alcool per cercare di addormentarci. C'è il rischio di entrare in un vortice di ansia proprio per la paura di non prendere sonno e il disturbo dell'insonnia potrebbe durare più del previsto. Non dobbiamo abituarci all'aiutino esterno per addormentarci e quindi alla ricerca di una soluzione ». «Le persone che non hanno particolari problemi - aggiunge - in una settimana si adattano all'ora legale ma per coloro che presentano problemi pscico-fisici il cambiamento di orario può acutizzare i disturbi. Le persone che soffrono già di ansia o di depressione avranno difficoltà di adattamento maggiori».

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venerdì 25 marzo 2011

L'ANM: «PROCESSO BREVE È UN'OFFESA AGLI ONESTI»



L'Associazione nazionale magistrati definisce il cosiddetto processo breve un'offesa per gli onesti: «Gli incensurati resteranno tali per sempre». E denuncia: «Non era mai successo che l'attività legislativa venisse piegata in maniera così esplicita a interessi particolari». Lo scrivono in un documento i vertici dell'Anm affrontando gli emendamenti sulla responsabilità civile e sulla prescrizione inseriti in due disegni di legge all'esame del parlamento. L'accusa è molto dura. «La riduzione dei termini di prescrizione è un'offesa per tutti i cittadini onesti di questo paese» e «rischia solo di determinare l'impunità per autori di gravi delitti»: così recita una lunga nota firmata dal presidente Luca Palamara, dal vice presidente Antonello Ardituro e dal segretario generale Giuseppe Cascini. «Già nel 2005, con la cosiddetta legge ex Cirielli, i termini di prescrizione dei reati - sottolineano i magistrati - sono stati drasticamente ridotti, con il risultato che nel 2009 il numero dei reati estinti per prescrizione è stato di oltre 140mila. In un solo anno più di 140mila persone accusate di un reato hanno beneficiato della scappatoia della prescrizione». Per il sindacato delle toghe «è evidente che un'ulteriore riduzione dei termini di prescrizione, in assenza di qualsiasi intervento diretto ad assicurare un migliore funzionamento del sistema giudiziario, determinerà soltanto un significativo incremento del numero dei processi destinati alla prescrizione. Gli unici processi che potranno essere portati a termine saranno quelli nei confronti dei recidivi, mentre gli incensurati avranno ottime probabilità di restare tali per sempre. La differenziazione del regime di prescrizione del reato in ragione della personalità dell'imputato appare palesemente in contrasto con i principi costituzionali di eguaglianza e di ragionevolezza». Secondo Luca Palamara, Antonello Ardituro e Giuseppe Cascini, invece, «è impensabile che il processo per una truffa di milioni di euro nei confronti di un incensurato si estingua, mentre debba proseguire quello per una truffa da cinque euro commessa da una persona già condannata, magari anni prima, per altro reato».
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