mercoledì 17 febbraio 2010

MARUSHIN ENTRA NEL MOTOCROSS DA QUEST’ANNO MARUSHIN HA DECISO DI IMPEGNARSI IN AMBITO SPORTIVO INIZIANDO PROPRIO DAL MOTOCROSS. PER QUESTO SCENDE IN CAMPO CON LA NUOVA GAMMA OFF ROAD: IL XMR CARVE E L’RS-MX FULL CARBON

di SERGIO CONTI


La A.C. Motors SaS, distributore italiano del marchio Marushin Helmets, ha scelto la disciplina del Motocross per portare alla ribalta delle scene i propri prodotti. Per farlo si è indirizzata su di una struttura tutta italiana, che gareggia a livello nazionale e continentale: il team Massignani Racing guidato da Maximiliano Massignani.L’ex due volte Campione Italiano di Motocross degli anni ’90, ora titolare di una struttura sportiva con annessa scuola di motocross, ha raccolto favorevolmente l’offerta di Marushin per far indossare ai propri piloti il casco distribuito dalla nota azienda fiorentina. Due piloti nel tricolore ed europeo di specialità, più altri due a livello regionale, questo il numero esatto di atleti che da quest’anno vestiranno Marushin sui tracciati di Motocross. Per quanto riguarda i capi scelti, Pierfilippo Bertuzzo (in entrambe le foto) e Enrico Dal Vecchio indosseranno sia l’XMR Carve nella colorazione bianco/nero o nero/bianco lucido, sia lo straordinario RS-MX Carbon realizzato interamente in carbonio. Proprio quest’ultimo è definito il “fiore all’occhiello” di Marushin perché è, in assoluto, il casco più leggero mai costruito prima per l’off road! Realizzato con una calotta in carbonio al 100%, l’RS-MX ha un peso di soli 850 gr. (+/-50gr.), peculiarità di rilevante interesse per chi l’indossa! Ovviamente anche l’XMR si contraddistingue per la calotta in Stone Fibre X2F e quindi per la sua leggerezza: solo 1020 gr. (+/-50 gr.) poi, come per il “fratello” più leggero, adotta ugualmente un sistema di ventilazione forzata, un interno removibile e lavabile in tessuto traspirante.Di vero interesse le proposte della nuova collezione Marushin 2010, che vede il completo rinnovamento di quasi tutta la gamma prodotti ottenuto lavorando per raggiungere quello che ormai è il nostro obiettivo, ossia “Maggior Sicurezza e Minor Peso”. L’obiettivo è stato centrato grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e nuovi materiali come il “Fibre X2F”, e il suo completo raggiungimento è stato “certificato” dai risultati strepitosi ottenuti dai nostri prodotti nei test sicurezza eseguiti da enti di rilievo mondiale, con comfort ai massimi livelli.

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martedì 16 febbraio 2010

BERLUSCONI: "LE REGIONALI SONO ELEZIONI NAZIONALI, SERVE UNA SCELTA DI CAMPO". IN CALO LA FIDUCIA VERSO IL PREMIER

«Gli italiani dovranno scegliere tra un governo che risolve i problemi e una sinistra impegnata a denigrare il lavoro svolto. Tra un governo che fa le riforme e un'opposizione che dice solo no e che da un immagine negativa dell'Italia all'estero». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa nella sede del partito per presentare le quattro candidate donna del Pdl alla guida delle Regioni. «Gli italiani dovranno scegliere - prosegue - tra un governo che cerca di alimentare la fiducia e un'opposizione del pessimismo. Insomma la scelta è tra un'Italia positiva e un'Italia denigratoria». Berlusconi si è detto convinto che anche nelle Regioni rosse il centrodestra possa vincere alle prossime regionali. Presentando le quatro candidate donna, Renata Polverini (Lazio), Anna Maria Bernini (Emilia Romagna), Fiammetta Modena (Umbria) e Monica Faenzi (Toscana),il premier dice: «In tutte queste quattro regioni siamo convinti ci siano forti chance, anche nelle cosiddette regioni "rosse" c'è una stanchezza antica che sta esplodendo». Dunque «nessuna delle nostre candidate parte sfavorita, in ognuna ci sono forti chance di vittoria». «Ho sentito i programmi delle candidate, come Pdl ci permettiamo di chiedervi un impegno anche su quattro temi da inserire nei programmi elettorali: il piano casa, più verde, meno burocrazia e meno tasse con più servizi». «A marzo si vota in 13 importanti regioni e gli italiani sono chiamati a una presa di posizione importante e cioè una scelta di campo tra una politica forte e una sinistra delle parole. Queste sono elezioni nazionali che chiamano gli italiani a una presa di posizione importante. E che sarà ancora una volta una scelta di campo»., rincara il premier. «Sono arrivato al convincimento che noi siamo antropologicamente diversi dalla sinistra». "La sinistra intende ritornare all'Ici. Noi l'abbiamo abolita e non vogliamo che torni in auge», aggiunge. «Con la sinistra abbiamo un modo diverso di vedere il rapporto tra Stato e cittadini. Noi garantiamo cose che la sinistra dice di fare ma poi non realizza» aggiunge il premier e spiega che «la sinistra vuole raddoppiare la tassazione sui bot» e che «accenna all'imposta patrimoniale come unico mezzo per ridurre l'indebitamento del Paese».«Per combattere l'evasione fiscale gli uomini della sinistra intendono introdurre negli scambi tra persone la regola della certificazione dell'individualità del passaggio di denaro, quindi la regola per cui si possano fare scambi o acquisti in contanti fino a 500 euro per portarla in 6 mesi a 300 euro e a fine anno fino a 100 euro. Così costruiremmo uno Stato di polizia tributaria», rincara Berlusconi.Al premier replica Bersani: Il Pd certo non è «catastrofista» ed anzi semmai è «ragionevolmente ottimista». Tuttavia, «è ora di dire con chiarezza che all'Italia dei problemi di Berlusconi non interessa che il giusto». «Il governo Berlusconi ha privilegiato l'immagine. Basta, ridimensioniamo i miracoli. I meriti del governo sono chiacchiere», ha dettoa margine di uan visita ai lavoratori della Fiat di Termini Imerese. «Quello che è stato fatto a L'Aquila nell'immediato va bene, ma in prospettiva non ha alcun senso». Bersani ha quindi invitato Berlusconi «a fare un giro in Umbria e nelle Marche, per vedere come hanno lavorato le regioni e gli enti locali per il terremoto quando lui non c'era». « È solo lui - dice Bersani- che tende a raffigurare il giudizio politico come un giudizio di Dio sulla sua persona. Ma per noi non è così. È ora di ricordare a Berlusconi che ha avuto il Governo del Paese per sette anni: se ne assuma le responsabilità, anzichè cercare sempre di scaricarle sugli altri». A proposito della crisi Fiat, il leader Pd ha detto: «Il governo ha commesso una grande ingenuità: quella di legare il tema degli incentivi alla questione di Termini Imerese. In questo modo si è fatto dire dalla Fiat che degli ecoincentivi non le importa. Un grosso errore di strategia e di impostazione di questa vicenda».«Non molliamo, bisogna avere fiducia e non si deve dare per perso lo stabilimento di Termini Imerese. Non si può neppure immaginare di chiudere degli stabilimenti», ha aggiunto Bersani. «La piattaforma deve avere due punti fermi: fare restare la Fiat e farla restare finchè c'è una produzione industriale credibile. Dodici offerte - ha ribadito Bersani ai sindacati - sono troppe, ne serve una seria e questa vogliamo valutarla tutti insieme anche noi». Bersani ha poi assicurato che il Pd terrà un canale sempre aperto sulla questione di Termini Imerese. I sondaggi non vanno nella direzione auspicata dal premier. Flessione di due punti nella fiducia a Berlusconi (46%) con una sfiducia record (52%); Governo e Pdl stabili (40% e 46%); Pd e Idv in crescita rispettivamente di 3 e 2 punti (40% il primo, 38% il secondo): è quanto emerge dalla rilevazione mensile che l'Ipr Marketing fa per conto di Repubblica.it sulla fiducia a Premier, Governo, Ministri e Partiti presenti in Parlamento. Il sondaggio è stato effettuato dall'Istituto IPR Marketing intervistando, tra il 13 e il 14 febbraio, un campione di 1.000 italiani, rappresentativo per età, sesso ed area di residenza della popolazione maggiorenne residente. Il PREMIER La fiducia al Presidente del Consiglio è al 46% contro il 48% registrato lo scorso mese, con una perdita del 2% che va a ingrossare le file degli scontenti, saliti al 52%. Si tratta della «sfiducia» più alta registrata finora, mentre in termini di fiducia i picchi più bassi sono stati a ottobre e novembre (45%), quando però il calo si era distribuito anche sui senza opinione, oggi invece non toccati e stabili al 2%. IL GOVERNO La fiducia nel governo è stabile da quattro mesi al 40%, comunque il punto più basso dall'inizio della rilevazione (agosto 2008). Stabile anche la sfiducia, da novembre ferma sul picco del 56%. I PARTITI In questa speciale classifica sulla fiducia ai partiti, il comando della graduatoria rimane nelle mani del PDL, che si conferma al 46% di fiducia. È da notare però una netta ripresa dell'opposizione di sinistra; se per il PD si registra una crescita del 3%, che gli consente di tornare al 40%, anche l'Italia dei Valori sale di due punti rispetto allo scorso mese e arriva al 38%. L'Udc, stabile al 40%, si conferma al momento seconda forza alle spalle del Pdl, sebbene ora affiancata dal PD. La Lega Nord rimane stabile al 31%. I MINISTRI -Per quanto riguarda ministri, invece, si registra ancora un momento negativo, considerato che ben quindici componenti della squadra di Governo sono al di sotto del 50% di fiducia. In testa al 62%, questo mese si conferma Maurizio Sacconi, titolare del dicastero del Welfare (stabile). Alle sue spalle il Ministro degli Interni, Roberto Maroni, stabile al 60%. Segue al 58% un poker di ministri: Angelino Alfano (stabile), Giulio Tremonti (+1%), Renato Brunetta (-3%), Claudio Scajola (+2%). In totale, 8 ministri si posizionano sopra il 50% ed i rimanenti 15 sotto la soglia.
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lunedì 15 febbraio 2010

MOTOSLITTE:QUARTA TAPPA SUL MONTE GRAPPA GRAZIE AL MC TENNO

di SERGIO CONTI

Per la quarta tappa del Campionato Italiano Motoslitte in programma domenica 21 febbraio, la carovana dei cavalieri delle nevi si trasferisce dai monti del Trentino al vicino Veneto, e più precisamente sul Monte Grappa, a causa della scarsità del manto nevoso. Attesa fino all’ ultimo minuto la tanto desiderata nevicata che doveva colpire il Trentino durante la prima settimana di febbraio, ha però lasciato a bocca asciutta i ragazzi del Motoclub Tenno che sono dovuti correre ai ripari spostando la sede della quarta tappa in programma nel cal endario Motoslitte 2010, sul Monte Grappa (versante vicentino), e più precisamente in località Lepre, grazie alla collaborazione del comune di San Nazario. Noto soprattutto agli storici e ai naturalisti, il Monte Grappa si erge nelmezzo del confine di tre importanti province del nord Italia: Vicenza, Treviso e Trento. Tristemente conosciuto per le vicende legate alla Prima e Seconda Guerra Mondiale, il Grappa fu teatro di scontri sanguinosi ricordati oggigiorno grazie al Sacrario Militare del Monte Grappa, affiancato dal Museo della Grande Guerra, posto sulla cima dello stesso e contente i resti di militari italiani e austroungarici. Nell’ottobre del 1917, dopo la sconfitta italiana di Caporetto, la cima diventò anche uno dei punti centrali della difesa italiana, tanto che gli austriaci tentarono più volte di conquistarlo senza mai riuscirci. Oltre alle testimonianze storiche, il Grappa è famoso anche per le numerose escursioni che si possono effettuare immersi nella natura, e per la presenza di accoglienti malghe dove poter riposare ed assaporare i prodotti tipici della zona. Negli anni Settanta ed Ottanta, inoltre, il monte fece da sfondo ad alcune tappe del Giro d’ Italia, mentre nel mese di luglio si disputa ogni anno una classica del ciclismo per dilettanti,la Bassano - Monte Grappa, che vede nel suo albo d’ oro nomi prestigiosi come Gino Bartali (1934), Gilberto Simoni e Damiano Cunego (2000). Proiettandoci sulla gara, tutta la base logistica della manifestazione si troverà, come detto, in località Lepre, piccola frazione di San Nazario, dove un percorso di circa 1 km, situato a circa 1300mt s.l.m., darà vita a spettacolari sfide tra i cavalieri delle nevi grazie alle sue funamboliche curve ed agli eccezionali salti pensati e creati dagli uomini del Motoclub Tenno, coordinati dal presidente Franco Corradi e dell’uomo “tuttofare” delle motoslitte, Paolo Pellegrini. Vi ricordiamo, nel 2009 il Tenno ha organizzato la tappa italiana del mondiale motoslitte e quest’anno sapranno certamente sfruttare tutta l’esperienza accumulata per realizzare una giornata indimenticabile. Il Monte Grappa, inoltre, non è certo nuovo alle sfide che prenderanno il via domenica prossima; infatti su questo monte furono organizzate altre due manifestazioni, una delle quali fu purtroppo annullata a causa dell’assenza di neve. Spettacolo assicurato, soprattutto grazie ai nomi che cavalcano le classifiche di campionato e che rispondono all’ appellativo di Alex Ploner nella Unica, Giacomo Deghi e Andrea Bettiga nel Trofeo Italia. Primatisti che dovranno tenere gli occhi, e soprattutto il gas, ben aperti di fronte agli avversarsi che li inseguono, più agguerriti che mai.Alle spalle di Ploner(Polaris) nella Unica troviamo Christian Merli che, in sella alla sua Lynx, rincorre il trentino avanti di ben 64 lunghezze, mentre a 208 punti si piazza in terza posizione Michael Pogna (Arctic Cat). Nel Trofeo Italia 500 continua la sua fuga in solitaria con 219 punti il giovanissimo Giacomo Deghi (Yamaha); distaccato in seconda posizione a 200 punti tondi si trova Alessandro Comella (Ski Doo). Decisamente più lontano dal duetto di testa Diego Poiatti(Arctic Cat) che con i suoi 154 punti conserva la terza posizione in classifica generale nonostante la non brillante prova di Formazza. Nella 800 a dettar legge è il pilota della Yamaha, Andrea Bettiga che distacca il secondo in classifica Andrea De Donà (Polaris) di 25 punti. Terzo sul gradino del podio a parità di punti con De Donà si piazza Peter Senoner (Lynx).Semaforo verde pronto per far scatenare l’inferno ghiacciato delle motoslitte a partire dalle ore 10.30 del 21 febbraio.
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domenica 14 febbraio 2010

MESSINA, FRANA LA COLLINA DI SAN FRATELLO: EVACUATE 1500 PERSONE

A poter raccontare cosa accadde l' 8 gennaio di 88 anni fa a San Fratello
Messina , quando la collina venne giù travolgendo e spazzando via l'intero paese, sono rimasti in pochi. I più, in questo paese di 5000 anime nel parco dei Nebrodi, dove nacque il nonno di Bettino Craxi e noto per una razza equina antichissima, della catastrofe che rase al suolo il centro hanno sentito solo il racconto. Ma quando, dopo un nubifragio durato 48 ore, la terra, da contrada Riana, oggi ha cominciato ancora una volta a franare, la gente ha abbandonato le case ed è fuggita via lasciando un paese fantasma. Il piano degli sgomberi è partito fin dalla mattina, quando i tecnici del Comune hanno capito che la situazione era grave. Oltre 1500 persone hanno dovuto lasciare la propria abitazione anche per l'ordinanza del sindaco Salvatore Sidoti Pinto che dice: «La situazione è drammatica». «Stiamo vedendo il paese sparire - aggiunge il sindaco - la frana ha coinvolto tutto il versante nord-est di San Fratello, coinvolgendo la parte relativamente più nuova, comprese le scuole elementari e medie. Stiamo qui che guardiamo quello che accade senza potere intervenire per fare qualcosa». «I miei concittadini - prosegue - si stanno comportando con un alto senso civico e di responsabilità. Si stanno trasferendo da amici o parenti che abitano che nella zona non interessata dalla frana o in altri paesi. Siamo nelle mani di Dio...». Anche chi non ha avuto l'ordine di lasciare la propria abitazione, ha preferito fare i bagagli e rifugiarsi da amici e parenti nei centri vicini. Il ricordo della disastrosa frana che ad ottobre si è abbattuta su Messina facendo 37 morti è ancora vivo. San Fratello ora è un paese mezzo vuoto. Con la statua del santo protettore, San Nicola, e il Crocifisso portati via dalla chiesa madre, in cui si è aperta una profonda crepa, e lasciati nella piazza in una sorta di muta invocazione di protezione degli abitanti in fuga. I muri di decine di case sono segnati da profonde spaccature. La collina viene giù poco a poco a valle e alle abitazioni viene a mancare il sostengo del terreno. Il fronte della frana è raddoppiato in poche ore raggiungendo i due chilometri. «La situazione è molto allarmante», spiega il responsabile della Protezione Civile provinciale Bruno Manfrè che coordina le operazioni di soccorso. In Municipio è stato organizzato un centro di pronto intervento. Il sindaco ha chiamato a raccolta le associazioni di volontariato e fatto arrivare in paese diverse ambulanze. Il dipartimento regionale della Protezione Civile ha attivato un'unità di crisi per seguire costantemente «la grave situazione determinata a San Fratello a causa della frana che ha colpito la parte sommitale del comune messinese». Il dirigente generale del dipartimento Protezione Civile, Pietro Lo Monaco, d'intesa con il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, «ha disposto accertamenti e immediati interventi in favore della popolazione poichè la situazione è apparsa subito delicata: lo smottamento interessa, secondo i primi rilievi effettuati, un fronte molto esteso, di cui si sta valutando la portata». Non ci sono stati feriti nè al momento rilevati danni che possano creare problemi di sicurezza. La Protezione Civile ha avviato contatti con l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per monitorare l'area attraverso la rilevazione geo satellitare e per rilevare eventuali ed ulteriori fenonemi franosi. Durante i primi interventi - attraverso personale della protezione civile e delle associazioni di volontariato - è stata cinturata la zona più a rischio. Tutte le famiglie interessate sono state invitate, a livello precauzionale, a spostarsi presso altre abitazioni più sicure. Solo poche persone sono andate in strutture alberghiere messe a disposizione dalla Protezione civile. I sindaci dei comuni dei Nebrodi in un telegramma inviato, tra gli altri, alla presidenze del Consiglio dei ministri e della Regione Siciliana, scrivono che «l'emergenza idrogeologica nel territorio dei Nebrodi in Provincia di Messina continua ad aggravarsi» e «l'incolumità dei cittadini è gravemente minacciata». «Movimenti franosi, chiusura strade, crolli e smottamenti vari - si legge nel documento - necessitano interventi d'imperiosa urgenza, ben coordinati, delle strutture regionali e Nazionali all'uopo deputate. Richiedesi altresì presenza sul territorio vertici autorità competenti». Ma il Messinese non è l'unica area interessata dal maltempo che sta flagellando tutta la regione dove nelle ultime 12 ore, in alcune zone, sono caduti oltre 60 millimetri di pioggia. Gravissimi i danni nell'ennese, dove è stata chiusa la strada statale 117 bis nel tratto che va dallo svincolo autostradale allo svincolo per Leonforte per una frana che ha invaso la carreggiata. Allegamenti in abitazioni e in molte aziende agricole della provincia. E ancora smottamenti nel Trapanese e linee ferroviarie interrotte tra Caltanissetta e Gela, Palermo e Agrigento e Catania e Agrigento. Le Ferrovie dello Stato hanno organizzato autobus sostitutivi.
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sabato 13 febbraio 2010

BERSANI: "SI DIMETTA, ALTRIMENTI LO CHIEDEREMO NOI. OPPOSIZIONE FERMISSIMA AL DECRETO SULLA PROTEZIONE CIVILE"

Il segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani ha detto oggi di sperare che il sottosegretario e capo della Protezione civile Guido Bertolaso, indagato nell'ambito di un'inchiesta della magistratura fiorentina sulla corruzione negli appalti, lasci l'incarico, altrimenti il Pd ne chiederà le dimissioni. «Fin qui non abbiamo chiesto le dimissioni del capo della Protezione Civile», ha detto il leader del principale partito d'opposizione ai giornalisti a margine di un convegno a Perugia. «Sul piano personale sarà la magistratura a determinare i gradi di responsabilità, perché si è creata una situazione oggettiva». L'ordinanza del gip di Firenze indica che ci sono fondati elementi per sostenere che Bertolaso abbia usufruito di prestazioni sessuali procurategli da un imprenditore arrestato nell'ambito della stessa inchiesta in cambio di favori per le sue imprese appaltatrici. Ieri il numero uno della Protezione civile ha detto che forse si è «fidato troppo» di alcune persone, ma ha respinto le accuse di corruzione. Alla richiesta se ritiene che sia necessario che Bertolaso dia le dimissioni, però, Bersani ha risposto: «Spero che lo capisca da solo, perché sennò bisognerà chiederle». «La situazione non consente un governo della Protezione Civile in condizioni di serenità e di tranquillità». Nei giorni scorsi un altro partito d'opposizione, l'Italia dei Valori, ha presentato una mozione di sfiducia contro Bertolaso. Il sottosegretario aveva già presentato le sue dimissioni al premier Silvio Berlusconi appena lo scandalo era scoppiato, ma il Consiglio dei ministri le aveva respinte. Bersani ha aggiunto che il Pd farà «opposizione fermissima» contro il decreto del Governo che trasforma la Protezione civile in una Spa. «Se facciamo norme che aggravano il problema, come quelle che il Governo sta proponendo, è come se ci buttassimo nel pozzo», ha detto Bersani stamani a Perugia. «Si tratta di norme rischiose - ha continuato - se ora le applichiamo ad ambiti ancora più vasti, triplichiamo il rischio. Spero che il Governo ci ripensi. Ho visto qualche perplessità e qualche incertezza dentro la maggioranza», ha concluso il segretario del Pd.«Penso che poi i magistrati non si vergognino...», ha concluso Bersani a proposito delle frasi del premier contro i pm che indagano su Bertolaso. Bersani sottolinea che «ormai siamo abituati a queste sparate inqualificabili, ci siamo mitridatizzati. D'altronde pretendere che si smetta con questi toni è una petizione che pare ormai inutile. Bisogna che ciascuno, nonostante queste sparate, faccia tranquillamente il suo mestiere. Certamente la magistratura lo farà e lo farà per bene». Anche il capogruppo Pd Franceschini ribadisce la richiesta di uno stop al decreto che trasforma la protezione civile in spa. "Il governo si fermi. È irresponsabile, soprattutto dopo i fatti di questi giorni, insistere sull'approvazione di norme che trasformano la protezione civile in S.P.A. facendo scomparire ogni garanzia di trasparenza e regolarità". Se il governo non fa marcia indietro, annuncia il capogruppo Pd, mercoledì in aula interverranno tutti i 207 deputati del Pd sul decreto che trasforma la Protezione civile in Spa. « Norme incostituzionali - aggiunge - perchè introducono addirittura il divieto di avviare azioni giudiziarie di ogni tipo nei confronti delle gestioni commissariali, sospendendo quelle in corso come prevede il comma 5 dell'art. 3 del decreto. E proprio lo straordinario sistema di efficienza, volonariato e organizzazione delle protezioni civili che non merita di essere trascinato in una prospettiva priva di ogni trasparenza e garanzia. Le voci critiche che si stanno levando anche nella maggioranza confermano che è possibile bloccare quelle norme. Se questa scelta non avverrà nelle prossime ore, e a maggior ragione se il governo decidesse di porre la fiducia, la maggioranza sappia che siamo pronti ad una battaglia parlamentare durisima per eliminare quelle norme e impedire la conversione del decreto»."La storia non è edificante, ma se siamo gente seria prima di decapitare le persone che hanno servito il Paese dobbiamo pensarci non una, ma dieci volte", frena Pier Ferdinando Casini. «Bertolaso ha fatto tanto per una Protezione civile che oggi è invidiata nel mondo ed è una persona che ha dimostrato una grandissima competenza sulle emergenze - ha ricordato Casini -. Certamente qualcosa non è andato per il verso giusto: le indagini facciano allora il loro corso per faremergere tutte le storture». In difesa di Bertolaso intervengono i ministri Matteoli, Gelmini e Calderoli. «Deve restare alla guida della protezione civile perchè ha dimostrato di essere professionalmente capace ed efficiente», dice Matteoli. «Non potrà essere un'inchiesta in corso su accuse da dimostrare che lo può obbligare a farsi da parte. Non sarebbe nè giusto nè opportuno neppure sul piano politico. Bersani, con la sua uscita dimostra ancora una volta di essere condizionato e purtroppo eterodiretto dal partito dei giustizialisti, Di Pietro in testa. Noi invece da garantisti, crediamo nella buona fede e nei comportamenti corretti di bertolaso».«Guido Bertolaso non si tocca. Siamo di fronte all'ennesimo tentativo di diffamare uno dei simboli del buon governo di questa maggioranza, di screditare un esponente di un esecutivo che presenta fatti e non parole, che risolve le emergenze e che è vicino alla gente», rincara la Gelmini.E Calderoli aggiunge: «La richiesta di dimissioni di Bertolaso da parte del segretario Bersani e del Pd purtroppo sono la dimostrazione che non sono un partito né di opposizione né di governo, ma soltanto un partito "gelatinoso", che rischia di implodere dopo le elezioni Regionali. Si confrontino nel merito delle questioni, e la smettano di inseguire Di Pietro, perché tra l`originale e la copia la gente sceglierà sempre l`originale, come già sta accadendo».
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IL SISTEMA DI0 GUIDO: SOCIETÀ AMICI, OPERE DI BENE IN PATRIA
E FUORI
Al di là di tutto, degli ingegneri e dei costruttori, del sesso e dei massaggi, delle auto e degli arredi merce di scambio per entrare nel gran giro degli appalti, è un intero sistema di potere quello sotto inchiesta da parte della procura di Firenze. La «cricca di delinquenti» del Dipartimento Sviluppo e Turismo, scrive il gip Lupo nell’ordinanza, «godeva di poteri illimitati grazie alla normativa», cioè il potere di ordinanza e di spesa in nome dell’ urgenza senza vincoli di cui gode il Dipartimento della Protezione Civile. Occorre allora provare a capire se esiste e in cosa consiste il sistema di potere di Bertolaso e della sua Protezione Civile. La famiglia, ad esempio . «Nel pur breve periodo di monitoraggio-si legge nell’ordinanza - emergeva che in evidente conflitto di interesse il cognato di Bertolaso, Francesco Piermarini, è stato impiegato nei cantieri della Maddalena per il G8. Sono emersi anche rapporti tra Piermarini e Anemone». Lavorare e avere società non è certo un reato. Comincia ad essere sospetto se queste società possono beneficiare di corsie privilegiate e short list. Di sicuro la famiglia Piermarini, Gloria è la moglie di Bertolaso, Francesco e Marilena i fratelli, è molto attiva nell’aprire e chiudere società. Alla Maddalena ha lavorato Ecorescue che si occupa di rifiuti e raccolta differenziata. Prima c’è stata Sviluppo Tevere (conferenze e convegni), chiusa da poco Mystic river (grandi manifestazioni), in mezzo Flumen urbis srl, convegni e noleggio di imbarcazioni. Un vortice di attività solo agli ultimi anni. Gli investigatori stanno cercando di capire se il conflitto di interessi, oltre a Ecorescue, riguarda anche altre società di famiglia. È un fatto che tra le principali attività della Protezione Civile c’è l’organizzazione dei Grandi Eventi. Bertolaso ama il suo lavoro quasi più di se stesso. Lo dice. Si vede. È il suo cruccio più grande in queste ore: teme che il dubbio possa insinuarsi tra l’affetto delle persone. Ma qualche macchia c’è già. A Napoli, dove è stato Commissario per l’emergenza rifiuti, era indagato per traffico di rifiuti e truffa ai danni dello Stato perché avrebbe derogato ad alcune regole nell’affidamento degli incarichi favorendo, tra le altre, Impregilo. Che strana inchiesta quella: Bertolaso ha fatto di tutto per non essere iscritto al registro (la sua vice De Gennaro e altri 24 sono invece già a processo), la procura lo ha ascoltato, lo ha stralciato e per un inghippo ora è tutto a Roma. In ogni caso, per non sbagliare, il decreto sulla Protezione Civile spa offre lo scudo giudiziario ai Commissari straordinari. Per finire, sempre a Napoli e sempre per i rifiuti, è indagato Claudio De Biasio. Se non ci fosse stata l’inchiesta sui rifiuti, con gli inevitabili link con la camorra, sarebbe diventato vicario di Balducci alla Maddalena. A Bari Bertolaso è stato tirato nell’ingorgo Tarantini-D’Addario per via di amici di amici. L’imprenditore Giampy Tarantini, oltre a vendere protesi con la Tecnohospital e a piazzare escort nei saloni di palazzo Grazioli e villa Certosa, ha anche un’attività di consulenza, la G.C. consulting. Tra i clienti, «per offrire nuove opportunità», l’imprenditore Enrico Intini che, tra gli altri, è stato presentato a Guido Bertolaso. «Mai fatto nulla con quello» ha risposto piccato il n°1 della Protezione Civile. E però, mai disperare: è di pochi giorni fa la notizia che la sua Tecnohospital, in grosse difficoltà, è stata acquistata per 300 mila euro da Gian Luca Calvi. E chi è il benefattore? Il fratello di Gian Michele, presidente di Eurocentre, società senza scopo di lucro fondata dalla Protezione Civile e soggetto attuatore del progetto C.A.S.E all’Aquila, la famose casette per terremotati, orgoglio di Berlusconi. Ma nulla vien per caso. Eurocentre ha realizzato nel 2008 il Ponte Italia sul fiume Payee in Sudan, «grande opera - si legge sul sito della Protezione Civile - per collegare la zona della diocesi di Rumbek, quasi isolata, con quella del Nilo Bianco». Il ponte è costato un milione e mezzo di euro, è stato finanziato via sms e con il fondo della Protezione Civile, ed è stato montato dai tecnici di via Ulpiano. Tutto si tiene nella grande famiglia: ponte, progetto Case, acquisto Tecnohospital. «Un sistema gelatinoso» scrivono i magistrati. Dove i quattro arrestati e Bertolaso «costituiscono una catena di comando omogenea ed efficiente».

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giovedì 11 febbraio 2010

BERTOLASO: IO NON C'ENTRO. IL PREMIER: GUIDO NON SI TOCCA, I PM SI VERGOGNINO

Soldi, sesso, appalti, festini, favori... e sciacallaggio. Il terremoto a L'Aquila è, infatti, una tragedia, ma anche un'opportunità di apparire. Chi la pensa così? Sicuramente,chi aveva interesse nell e ricostruzioni, a leggere le intercettazioni. Il primo riferimento, si afferma nell' ordinanza, è in una telefonata tra Angelo Balducci e Diego Anemone dell' 11 aprile in cui si parla del futuro del figlio di Balducci e in cui Anemone «rinfaccia - scrive il gip - a Balducci che la vera ragione per cui ha partecipato alla riunione del pomeriggio per lavori post terremoto» sia proprio l' assunzione del figlio. Balducci a sua volta, prosegue il gip, «vuole far pesare il fatto che si è fatto promotore per l'inserimento delle imprese Anemone per i lavori post terremoto». Il contenuto della telefonata - «cioè dico tu ti rendi conto...ti rendi conto...cioè oggi...al posto mio chi si sarebbe mosso? ...chi?...» - fa sottolineare al gip «il cinismo dei due che, a pochissimi giorni dal tragico sisma dell'Abruzzo, non esitano a programmare speculazioni in sede di ricostruzione». L'altra riferimento al terremoto è in una telefonata del 6 aprile - il giorno del sisma - tra l'imprenditore Francesco De Vito Piscicelli (coinvolto nell'inchiesta per esser stato il tramite tra una ditta fiorentina e Balducci e De Santis) e suo cognato Gagliardi. «Che il terremoto abbia suscitato gli appetiti di tali personaggi privi di scrupoli - scrive il gip riferendosi agli arrestati - lo si ricava anche da altre conversazioni che danno un quadro veramente inquietante circa la realtà della gestione degli appalti pubblici in Italia». Ecco il testo della telefonata: Piscicelli: «Sì». Gagliardi:...oh ma alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito...non è che c'è un terremoto al giorno P:..no...lo so (ride) G:...così per dire per carità...poveracci P:..va buò ciao G:...o no? P:...eh certo...io ridevo stamattina alle 3 e mezzo dentro il letto G:...io pure...va buò...ciao». Piscicelli è colui che, scrive il gip, «con le macerie ancora calde» è «già pronto a buttarsi sul denaro per la ricostruzione del martoriato Abruzzo». Le reazioni «Sciacalli» che «fanno schifo» è il commento del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. «Quanto sta emergendo in queste ore è drammatico», dice Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese. «Non dimentichiamo certo la rapidità dell'intervento nella fase emergenziale, ma al di là delle eventuali responsabilità penali è raccapricciante assistere a questo cinismo affaristico sulle spalle dei cittadini aquilani. Le istituzioni, le famiglie e le imprese aquilane hanno il diritto di conoscere subito tutta la verità». «È tutto l'Abruzzo a sentirsi ferito e offeso, - dice Paolucci - questa regione ha subito un dramma epocale di fronte al quale il governo Berlusconi e la giunta regionale di centrodestra hanno deciso interventi addirittura ridotti rispetto al trattamento per altri terremoti. Al dramma del sisma peggio trattato degli ultimi trent'anni in Italia, oggi si aggiungono le parole di questi sciacalli che infieriscono sulle sofferenze umane». La difesa Bertolaso si difende e il premier lo spalleggia. «L'accusa è infamante, drammatica. Io non c'entro, penso si sia trattato di un grosso equivoco», ha detto Bertolaso. «Da quello che ho letto, dalle carte che ho ricevuto dalla magistratura, si parla di compensi in denaro e anche di favori sessuali. Sono cose che assolutamente non esistono, io non c'entro con questa vicenda». «Il Salaria Sport Village (dove si sarebbero svolti gli incontri) è uno dei centri sportivi più grossi di Roma, al cui interno c'è anche una struttura per fisioterapia e Francesca (la donna di cui si parla in una intercettazione, ndr) è una persona per bene, molto brava, cui ricorrevo per lo stress che ogni tanto mi colpisce», ha aggiunto Bertolaso. «Si tratta di una vicenda dolorosissima per la quale sicuramente saranno stati commessi anche degli illeciti. Ma non è che io ho seguito direttamente e personalmente la vicenda degli appalti. Il mio compito era quello di realizzare un'opera importante, una grande bonifica ambientale, restituire all'arcipelago della Maddalena un territorio che era stato davvero devastato e renderlo fruibile per un grande avvenimento com'era quello del G8», ha detto Bertolaso, intervistato dal tg1. «Non so se è un disegno vero contro di me. Ma quando ho partecipato a una trasmissione sulla storia d'italia avevo parlato della preoccupazione per questa popolarità, sì che magari qualcuno mi mettesse in tasca una bustina di cocaina, mutatis mutandi è quello che è accaduto», ha aggiunto. «Sono molto avvilito. La mia grande preoccupazione è quella di dimostrare che non ho tradito la fiducia degli italiani. È l'unica cosa che davvero mi preme, oltre ovviamente ad essere creduto dalla mia famiglia per quelli che sono stati i miei comportamenti personali». «Le idee che qualcuno poteva avere per indurmi ad essere condiscendente nei confronti di chi doveva fare i lavori e dei soldi che dovevano essere spesi - ha detto ancora Bertolaso - non mi appartengono. Erano ipotesi che venivano fatte sull'abitudine di altre frequentazioni e vicende del passato. L'importante è che io non abbia mai fatto parte di questo genere di festini».Silvio Berlusconi si schiera a fianco di Guido Bertolaso e attacca duramente i pm. «Si vergognino, si vergognino, Bertolaso non si tocca», ripete il presidente del Consiglio. «Ho parlato con Bertolaso - ha ribattuto Berlusconi - so che aveva mal di schiena e andava da una fisioterapista, una signora di mezza età che peraltro è in ospedale a farsi operare per un problema alla spina dorsale».«Tutte le accuse sono assolutamente non accertate, non vere e infondate».

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mercoledì 10 febbraio 2010

LA STAGIONE 2010 SI INAUGURA CON IL RITORNO DEL CIRCUS SUPERMOTO AL MOTODROMO DI CASTELLETTO DI BRANDUZZO

di SERGIO CONTI

Di nuovo pronti ai nastri di part enza per iniziare un’altra avventura. Ci siamo appena lasciati alle spalle una stagione agonistica intensa, piena di grosse soddisfazioni e di sorprese ed eccoci di nuovo qua per cominciare a presentarne un’altra con rinnovato entusiasmo e motivazione.Il calendario 2010 esordisce conla prima prova in programma in Lombardia, precisamente a Castelletto di Branduzzo il 27 e 28 marzo prossimi. Il Motodromo dell’Oltrepò Pavese è da sempre sinonimo dieccellenza per lo sport motoristico. La completezza di questo circuito attrae ogni giorno appassionati e campioni provenienti da tutta Europa. L’anno agonistico che sta per avere inizio prenderà il via a fine marzo dal sinuoso tracciato gestito da Adriano Monti, per poi spostarsi l’8 e 9 maggio su un’altra prestigiosa pista come il Kart Planet di Busca (CN), che permette al pubblico una visuale fantastica. Il 5 e 6 giugno il Circus internazionale si sposterà in un altro apprezzatissimo tracciato come il Circuito Internazionale di Viterbo della Tuscia che ospiterà per la terza volta il torneo internazionale. Un mese più tardi, il 3 e 4 luglio, tutti in Abruzzo per la prova attesa a Ortona, un tracciato nuovissimo e molto bello dallo sviluppo di 1.600 metri e un’area paddock che supera i 40.000 mq. La pausa estiva si concluderà spostandosi di nuovo a ovest con il ritorno a Latina il 4 e 5 settembre, con un classico che non può mancare nelcalendario agonistico,ospiti negli ampi spazi del Circuito Internazionale Il Sagittario, e infine, il 25 e 26settembre, l’assegnazione dei titoli nazionali e internazionali permetterà di risalire l’Italia sino a Ottobiano, dove si chiuderà la stagione festeggiando i nuovi campioni 2010 sulla bellissima arena pavese del South Milano.Calendario gare Internazionali d'Italia e Campionato Italiano 2010:
27-28 marzo: Castelletto di Branduzzo- MOTODROMO DI CASTELLETTO DI BRANDUZZO
08-09 maggio:Busca-CIRCUITO INTERNAZIONALE KART PLANET
05-06giugno:Viterbo-CIRCUITO INTERNAZIONALE DI VITERBO
03-04 luglio: Ortona-CIRCUITO INTERNAZIONALE D'ABRUZZO
04-05 settembre: Latina- CIRCUITO INTERNAZIONALE IL SAGITTARIO
25-26 settembre: Ottobiano- CIRCUITO INTERNAZIONALE PISTA SOUTH MILANO

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CAMPIONATO ITALIANO MINIBIKE 2010 DOMENICA 14 FEBBRAIO UN INCONTRO TECNICO CON LE “CASE” È IL PRIMO APPUNTAMENTO PER GETTARE LE BASI DELLA NUOVA STAGIONE

di PAOLA MAURIZIO


Sulla pista di Giacomo Premoli situata a Codogno (Lodi), domenica 14 febbraio, la FX Action organizza un incontro con tutte le “Case” che disputeranno il Campionato Italiano Minibike Motard nelle categorie Stock. L'appuntamento è fissato per le ore 10,00.Le “Case” che possono partecipare al campionato sono tutte quelle che attualmente risultano accreditate alla FMI per l'anno 2010 come “Industria”. Nell'occasione FX Action presenterà i due motori scelti per prendere parte alle categorie Stock: il modello YX e il modello LIFAN, entrambi di ultima generazione. Nella stessa mattinata, nell'officina del circuito messa a disposizione dal Moto Club Codogno, saranno istituite le fiches tecniche dei motori Master, a sovraintendere per l'occasione ci sarà uno staff tecnico della FMI con la presenza di PAOLO SAVETTIERE, Coordinatore Tecnico Federale FMI e Commissario Tecnico Internazionale. I titolari delle Case e un tecnico delegato di ogni di esse, potrà assistere alla composizione della fiches motori dei Master. Nella stessa giornata la presenza del distributore nazionale SAVA AZETARACING, con il suo responsabile Sig. Alberto Zenich, darà modo di presentare agli intervenuti i pneumatici scelti per il “monogomma”, questo per tutte le categorie della Minibike Motard. La pista sarà aperta per delle prove libere gestite dal Moto Club Codogno. Una giornata precampionato, dunque, dove si potranno ricevere tutte le informazioni su licenze FMI, regolamenti e i calendari della nuova stagione dedicata alle Minibike. Sempre a Codogno sarà attiva una segreteria per raccogliere le iscrizioni dei Campionati Minibike Cross e Motard FMI 2010. Le prime gare della stagione si stanno avvicinando. Alla Fiera di Roma durante l'edizione della Motodays ci sarà infatti il debutto: sabato 13 marzo sarà la volta del Motard con una gara spettacolo a squadre denominata “Superopen Factory Cup”, manifestazione riservata alla categoria Stock dove parteciperanno squadre composte da 4 piloti schierate dalle case accreditate alla FMI; il giorno seguente, domenica 14 marzo, si darà il via alla prima prova del Campionato Italiano Minibike Cross sulla bellissima pista tracciata nell'arena esterna di Motodays. Proprio in questi giorni la pista sta prendendo forma per opera di Armando Dazzi, noto tracciatore che con la sua abilità sta predisponendo un tracciato fantastico perché formulato ad hoc proprio per le Minibike.
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