sabato 15 dicembre 2012

PRIMARIE LOMBARDIA,AMBROSOLI VINCE CON IL 58%
Con il 98% delle sezioni scrutinate Umberto Ambrosoli vince con il 58% delle preferenze le primarie del centrosinistra in regione Lombardia. Andrea Di Stefano ha ottenuto il 23% e Kustermann il 19%. Oltre 130mila il numero dei votanti. AMBROSOLI, SFIDARE MARONI O ALBERTINI? ENTRAMBI «Tutti e due», così Umberto Ambrosoli, candidato alla primarie del centrosinistra per la Regione Lombardia, uscito vincitore dalla competizione elettorale, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto se alle prossime regionali preferisse sfidare Albertini o Maroni. Interrogato su un suo eventuale gradimento di un accordo tra i due, ha detto: «nel centrodestra ci hanno abituato a tutto, come dalla compravendita di ruoli e responsabilità. mentre nel centrosinistra siamo abituati al fatto che è possibile vincere contro tutti». AMBROSOLI A CONTENDENTI: AVANTI TUTTI ASSIEME  «Ora avanti tutti assieme». Questo l'invito che ha lanciato Umberto Ambrosoli al suo arrivo al Pirellone, dove è stato allestito il quartiere generale del Patto Civico per la Lombardia, agli altri due candidati Andrea Di Stefano e Alessandra Kustermann. «Sono soddisfatto dei riscontri positivi al mio progetto», ha aggiunto Ambrosoli, che si è detto molto contento del fatto che «oggi 120mila lombardi hanno sfidato il freddo e hanno voluto esserci». Al suo arrivo Ambrosoli è stato accolto dai molti sostenitori e dal segretario lombardo del Pd Maurizio Martina. PISAPIA, DA DOMANI SI RIPARTE INSIEME PER VINCERE «Da domani si riparte tutti insieme. L'ampia coalizione di centrosinistra dovrà non solo vincere le elezioni amministrative per knock-out degli avversari, ma convincere i lombardi della bontà dell'alternativa proposta». Così Giuliano Pisapia commenta, sul suo profilo facebook, l'esito delle primarie per la scelta del candidato del centro-sinistra al Pirellone. «Dopo 17 anni, Palazzo Lombardia ha davvero bisogno di aria fresca e il centrosinistra con Ambrosoli porterà quel cambiamento che tutti aspettiamo», scrive il sindaco di Milano. 80% SPOGLIO, AMBROSOLI IN TESTA CON IL 58%
Secondo i dati quasi definitivi, con l'80% delle sezioni scrutinate, Umberto Ambrosoli è in testa col 58% nelle primarie del centrosinistra in regione Lombardia. Segue Andrea Di Stefano con il 22% e Alessandra Kustermann con il 20%. «Aspettiamo i dati definitivi, ma i primi numeri confermano le sensazioni positive raccolte da tanti cittadini lombardi in queste settimane». Questo il primo commento che Umberto Ambrosoli ha affidato a Twitter dopo aver letto i dati relativi allo scrutinio del 30% dei 1033 seggi. AMBROSOLI AL 56%, DI STEFANO AL 23%, KUSTERMANN AL 21% -Alle 21 sono stati scrutinati il 30% dei 1033 seggi della Lombardia. In testa, secondo i dati diffusi dal Patto Civico per la Lombardia, Umberto Ambrosoli con il 56%, segue Andrea Di Stefano al 23%, testa a testa con Alessandra Kustermann, al 21%.MARTINA, SU AFFLUENZA SCOMMESSA VINTA «La scommessa di queste primarie è stata vinta, anche per quanto riguarda l'affluenza». È il commento del segretario regionale lombardo del Pd Maurizio Martina sul dato dell' affluenza alle primarie regionali del centrosinistra in Regione Lombardia. L'obiettivo del comitato promotore infatti era quello di superare quota 100mila votanti. «Non si può fare un paragone con le primarie nazionali - ha proseguito - perchè in quel caso c'e stata una mobilitazione generalizzata, se ne è parlato per 5 mesi». Secondo Martina, «la Lombardia è stata una novità assoluta, perchè ad eccezione della Puglia siamo stati la prima regione a scommettere sulla partecipazione». «Si chiude con queste elezioni un'epoca durata 18 anni - ha sottolineato - tutti e tre i candidati si sono rivelati validi, ma secondo noi Ambrosoli è quello più in grado di interpretare questa sfida per il cambiamento». COME SI VOTA- Per votare basta presentarsi alla propria sezione con scheda elettorale e documento di identità, fornire i propri dati anagrafici e versare un contributo di un euro. resta l'incognita della partecipazione: l' obiettivo che si è posto il comitato civico è di raccogliere 100 mila voti. Almeno sulla carta, il favorito è Umberto Ambrosoli, figlio dell «eroe borghese» Giorgio, il commissario liquidatore della banca privata finanziaria assassinato nel luglio 1979 da un sicario di Michele Sindona. LA SFIDA A TRE-Quarantunenne, di professione avvocato penalista, dei tre in corsa Ambrosoli è senza dubbio il candidato più moderato e, soprattutto per questo, può contare sul sostegno dei vertici del Pd ma anche su quello di Giuliano Pisapia e della cerchia di collaboratori del sindaco di Milano. Alessandra Kustermann è invece una storica rappresentante della sinistra meneghina fin dai tempi del Pci: primario dell'ospedale Mangiagalli (prima donna a ricoprire questo ruolo all'interno della casa di cura milanese) è iscritta al Pd e beneficia dell'appoggio di alcune frange del partito oltre che di quello di diverse liste civiche. Più difficile aspettarsi sorprese dall'outsider Andrea Di Stefano, giornalista quarantottenne di radio popolare e direttore della rivista 'Valori' (periodico specializzato in economia sociale, finanza etica e sostenibilità) sostenuto dalla sinistra radicale.L'ALTRO FRONTE- Dall'altra parte della barricata, invece, regna il caos. Roberto Maroni è candidato della Lega Nord, che scommette ancora una volta sulla consultazione dal basso. Al punto che il Carroccio ha organizzato per sabato e domenica oltre 1100 gazebo nelle piazze dei principali centri della regione (una cinquantina solo a Milano) per suggerire al segretario federale (a sua volta in corsa dopo aver vinto una sorta di primarie tutte interne al partito) le linee guida del futuro programma indicando su una scheda le priorità che la prossima amministrazione regionale dovrà affrontare.C'è poi l'ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, in corsa con il sostegno della lista «Lombardia civica», sponsorizzato dal governatore uscente roberto formigoni ma senza aver incassato l'appoggio del Pdl. A conferma del clima di confusione sono arrivate le parole di Riccardo De Corato, vicesindaco di Milano per tre legislature, che ieri ha lanciato la candidatura di Viviana Beccalossi. Ma sul nome che il partito di Silvio Berlusconi schiererà nella sua regione roccaforte Roberto Formigoni è al vertice del Pirellone dal 1995) è ancora giallo.

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