MILANO, SGOMBERATA TORRE GALFADARIO FO: UN GESTO
IMBECILLE
Le forze dell'ordine questa mattina poco dopo le 7, hanno
sgomberato la Torre Galfa, edificio di proprietà della famiglia Ligresti, in
zona Garibaldi, a Milano. La torre, in disuso da tempo, era stata occupata da
giorni dal collettivo Macao. Lo sgombero è avvenuto senza incidenti. Il gruppo
Ligresti avrebbe anche offerto un container per raccogliere i materiali degli
occupanti, che nella torre avevano anche allestito atelier artistici, ma i
giovani hanno rifiutato. Una cinquantina di rappresentati delle forze
dell'ordine, alcuni in tenuta antisommossa, si trovano ancora all'esterno
dell'edificio per timore di proteste. Nel frattempo sono arrivati anche
sostenitori e appartenenti ad altri centri sociali per sostenere il gruppo di
giovani sgomberati. «Ho sempre pensato che alla domanda di innovazione, cultura
e partecipazione si risponde con il dialogo e il confronto. Gli sgomberi non
danno una soluzione ma pongono ulteriori problemi», ha commentato il sindaco di
Milano Giuliano Pisapia a proposito dello sgombero. «Oggi ancora di più - ha
aggiunto Pisapia - sento il dovere di dare una risposta positiva, nel rispetto
delle regole, alla domanda che nasce dalla città di spazi per la cultura, la
creatività e l'aggregazione giovanile». DARIO FO, RIPRENDERE TORRE È GESTO
IMBECILLE - Dario Fo ha criticato lo sgombero del collettivo Macao dalla Torre
Galfa di Milano. «Riprendersi una torre per tenerle vuota come prima è un gesto
imbecille, inutile», ha affermato il Premio Nobel, arrivato in via Galvani per
manifestare solidarietà al collettivo sgomberato dall'edificio di 32 piani dei
Ligresti. «Il diritto c'è se si fa qualcosa per la comunità», ha osservato.
«Qui abbiamo gente pronta ad agire per i diritti - ha aggiunto - loro (chi
sgombera, ndr.) sono nell'inutilità dei gesti». «Non possiamo prescindere da
ciò che accade oggi in Italia - ha poi continuato -, la classe politica dà i
numeri, c'è il pericolo tsunami, che crolli tutto».