NAPOLITANO, 'ESTIRPARE MARCIO DA PARTITI, SUBITO LEGGE
FINANZIAMENTO' COSÌ NAPOLITANO: 'PARTITI SI RIFORMINO E NO VOTO A OTTOBRE'.
BRUCIATA LAPIDE PARTIGIANO A BERGAMO
PESARO- «Occorre
impegnarsi perchè dove si è creato del marcio venga estirpato, perchè i partiti
ritrovino slancio ideale, tensione morale, capacità nuova di proposta e di
governo». Lo ha detto
il presidente Giorgio Napolitano a Pesaro tra gli applausi della folla. Serve
una nuova «legge
elettorale che consenta a cittadini di scegliere i rappresentanti in Parlamento
e non di votare nominati dai partiti».
È l'appello del
presidente che ha anche chiesto che i partiti «Non esitino e non tardino i partiti a muoversi
concretamente» per fare
le riforme che la gente attende: come quella sul finanziamento ai partiti (con «nuovi criteri e limiti»). NAPOLITANO DEPONE CORONA
AL VITTORIANO- Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, depone una
corona d'alloro davanti alla tomba del Milite Ignoto al Vittoriano in occasione
del 25 aprile. Il capo dello Stato è accompagnato dal presidente del Consiglio,
Mario Monti, e dai presidenti del Senato, Renato Schifani, e della Camera,
Gianfranco Fini. Tra le altre autorità presenti alla cerimonia per
l'anniversario della liberazione ci sono anche il vicepresidente della Corte
Costituzionale, Franco Gallo, il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, il
sindaco di Roma, Gianni Alemanno, la presidente della Regione Lazio, Renata
Polverini e il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti. All'arrivo Napolitano
è stato salutato dai picchetti d'onore dei Carabinieri, della Marina,
dell'Esercito, dell' Aeronautica e della Guardia di Finanza. Schierati ai lati
della scalinata del Vittoriano in alta uniforme i corazzieri. Prima di deporre
la corona d'alloro il presidente della Repubblica ha reso omaggio ai reparti
militari schierati sul piazzale antistante l'Altare della Patria. LAPIDE DI
PARTIGIANO BRUCIATA NEL BERGAMASCO- Una targa dedicata alla memoria del
partigiano bergamasco Bortolo Pezzutti è stata bruciata a Lovere (Bergamo).
L'episodio è stato denunciato ai carabinieri dall'Anpi, l'Associazione
nazionale dei partigiani. Ignoti hanno dato alle fiamme il supporto in
plexiglass della lapide, che si trova sull' edificio che nel 1944 ospitava il
cinema del paese, proprio nel punto in cui il partigiano, allora appena
diciassettenne, fu catturato da un gruppo di fascisti dopo essersi rifiutato di
togliersi dal collo un foulard rosso. Il giovane fu poi consegnato alle SS e
portato a Bolzano, dove fu trucidato la notte di Pasqua del 1945 dal 'boia'
Michael Seifert. Cinque anni fa la locale sezione dell'Anpi gli ha dedicato una
lapide che ora, dopo il gesto vandalico, dovrà essere sostituita.