LUCIO DALLA TORNA IN PIAZZA GRANDE IN 40MILA ALLA CAMERA
ARDENTE. LUNGHI E COMMOSSI APPLAUSI IN VIA D'AZEGLIO. DOMANI I FUNERALI.GIANNI
MORANDI IN LACRIME: «CI HA FATTO UNO BRUTTO SCHERZO»
di Paola Maurizio
Una lunga fila di gente comune e vip alla camera ardente
allestita per Lucio Dalla nel cortile di Palazzo D'Accursio. Sono state circa
40mila le persone che hanno reso omaggio al cantante. Ben 24 mila, invece, le firme di coloro che hanno voluto scrivere
qualcosa sul libro delle partecipazioni. I funerali si svolgeranno domani, 4
marzo, giorno in cui avrebbe compiuto 69 anni, nella Basilica di San Petronio
alle 14.30. Come richiesto dalla Cei all'interno della chiesa non risuonerà
alcuna canzone di Lucio Dalla. Unico strappo alla regola sarà la lettura del testo di "Le rondini", la
canzone-poesia sul senso della vita scritta da Dalla nel 1990. Da casa alla
camera ardente. Il feretro di Lucio Dalla è uscito dalla sua casa in via
D'Azeglio 15 a Bologna intorno alle 9 di questa mattina. Il carro funebre lo ha
trasportato nel cortile di Palazzo D'Accursio, dove è stata allestita la camera
ardente. La piccola folla che attendeva l'uscita della bara ha reagito commossa
e con un applauso. Subito dietro alla bara in lacrime l'attore Marco Alemanno e
i collaboratori più stretti, insieme agli amici.Bandiera a lutto. In piazza
Maggiore sventola la bandiera del Comune listata a lutto, mentre risuonano le
note delle canzoni dell'artista che saranno diffuse in piazza per tutto il
giorno.L’Ultima Cena dietro il feretro. Una immagine dell’Ultima cena, in una
rivisitazione moderna con Gesù e gli Apostoli raffigurati da giovani uomini,
campeggia su un pannello nero alle spalle del feretro. Sul feretro una rosa,
una sigaretta e un cornetto portafortuna. Una sigaretta, un cornetto
portafortuna e una rosa rossa. Questi gli oggetti che sono stati sistemati
sopra al feretro di Lucio Dalla. Il cornetto è un regalo inviato da un suo
amico professore di Napoli. La sigaretta, invece, era un oggetto che Dalla
aveva spesso fra le mani. Ai piedi del feretro la corona di fiori inviata da
Julio Iglesias. Ai lati il gonfalone del Comune di Bologna e quello
dell'Università.In coda vip e gente comune. Tra i primi a rendergli omaggio il
sindaco di Bologna, Virginio Merola, che ha atteso l'arrivo del feretro dalla
vicina via D'Azeglio, dove Dalla viveva. E poi Ron, l'amico di una vita, Bobo
Craxi, l'ex primo cittadino Giorgio Guazzaloca, Romano Prodi e la moglie
Flavia, Samuele Bersani, la vedova di Luciano Pavarotti, Nicoletta Mantovani, e
Claudio Sabatini, il presidente della Virtus Bologna Basket, una delle grandi
passioni del cantante scomparso. «Se ne va un pezzo di Bologna» il commento del
ministro del Turismo, Piero Gnudi. E poi una coda interminabile di gente
comune, giovani e meno giovani. «Veniamo da Prato - hanno spiegato padre e
figlio, che per dire addio a Dalla hanno dovuto aspettare quasi due ore -. Non
potevamo non venire: ci ha migliorato la vita con le sue canzoni». «È stato un
re e lo è ancora, ancora nessuno lo ha battuto» ha detto Marco Masini. Morandi:
ci ha fatto uno brutto scherzo. Con la sua morte «ci ha fatto un brutto
scherzo. Lui ne faceva tanti di scherzi, ma questo era veramente inaspettato»
ha detto commosso Gianni Morandi- «Stiamo vivendo delle giornate molto tristi -
ha aggiunto - non solo noi che amiamo la musica e amiamo Lucio: mi sembra tutta
la città di Bologna e tutta l'Italia. C'è un ondata di affetto meravigliosa -
ha proseguito Morandi - per un uomo che ci ha lasciato tante cose belle, tante
canzoni, tante suggestioni, tante emozioni». Il cantante di Monghidoro, per
quasi mezzo secolo amico fraterno di Dalla, ha poi commentato l'ipotesi di
tenere un concerto con grandi artisti in ricordo di Dalla. «Penso che siano
tutte cose che si potranno fare, ma noi, in questo momento, non siamo contenti,
non riusciamo a pensare a quello che faremo. Io - ha sottolineato ancora - sono
venuto qui a salutare un amico che non c'è più». Ron: se ne è andato in
leggerezza. «Quello che ha lasciato in eredità è la sua leggerezza nel prendere
la vita ma anche la morte, non si è mai arrabbiato per qualcosa, ha vissuto la
vita in maniera leggera e se ne è andato in leggerezza». Queste le parole del
cantante Ron, che ha passato quasi tutto il giorno alla camera ardente. «Mi
dicono che era di una felicità immensa -ha continuato Ron parlando con i
cronisti nel cortile d'onore di palazzo d'Accursio - e se ne è andato come un
fringuello, come faceva al ristorante quando si siedeva e dopo 5 minuti si
alzava e si spostava: così faceva e così ha fatto».Romano Prodi: manifestazione
d'affetto impressionante. «Oggi il ricordo non lo fanno i singoli, c'è una
manifestazione d'affetto impressionante». L'ex premier Romano Prodi ha parlato
così di Lucio Dalla, visitando, insieme alla moglie Flavia, la camera ardente.
«Queste cose - ha aggiunto Prodi - accadono non quando c'è solo ammirazione, ma
quando c'è un grande affetto. Ci incontravamo sempre qui, il mio ricordo è
legato a piazza Maggiore, piazza dei Celestini, Santo Stefano e il portico».Casini:
è come se mancasse una delle Torri. «Essere qui senza Lucio è come essere qui
senza la Torre degli Asinelli o la Garisenda, per questa città è una
menomazione fortissima». Sono le parole del leader dell'Udc, Pier Ferdinando
Casini, che ha reso omaggio alla salma di Dalla. «Lucio Dalla - ha aggiunto
Casini - è uno degli ultimi simboli di Bologna, lo abbiamo molto amato per
questo e anche per come era. Con me ha sempre solo avuto parole affettuose e
carine e lo ringrazio anche per questo».Caterina Caselli. Visibilmente commossa
la cantante Caterina Caselli ha portato il suo saluto al feretro dell'amico e
collega Dalla. «Ricordo gli inizi, quando si cantava insieme, ricordo il suo
ultimo messaggio alle 9 di mattina in cui mi scriveva 'sei sveglia?'» ha detto
l'artista ricordando che si erano visti anche a Sanremo. Al Festival, ha
aggiunto Caselli, «l'ho salutato e mi ha detto: "sono qui davanti al mare,
sto benissimo, la giornata è meravigliosa"».L'omaggio della Virtus Basket.
L'intera squadra della Virtus Basket ha portato il suo saluto al feretro. I
ragazzi hanno deposto vicino alla bara una cannottiera della squadra con tutte
le loro firme e con su la scritta "Grazie Lucio per averci regalato la tua
musica e la tua passione". «Per me era un onore vederlo lì in parterre a
tifarci - ha detto il playmaker Giuseppe Poeta- era una persona che ha firmato
la colonna sonora di molte generazioni». «Abbiamo portato il saluto di tutta la
squadra - ha aggiunto il giocatore - perché non ci ha mai fatto mancare la sua
vicinanza. È un grande che se ne va, merita tutto questo e anche di più». I
giocatori, tutti vestiti con i colori nero e bianco della Virtus, erano
accompagnati dal patron Claudio Sabatini.La squadra del Bologna. Anche la
squadra del Bologna calcio ha portato il suo ultimo saluto al feretro. «Abbiamo
perso un amico, un pezzo di Bologna ed era anche un grande tifoso», ha detto il
presidente del club Albano Guaraldi. «Abbiamo perso una persona che
rappresentava Bologna nel mondo» ha aggiunto Guaraldi concludendo che «domani
ci darà un posto vuoto allo stadio».Le canzoni scelte dallo staff. Su piazza
Maggiore riecheggiano le note delle dieci canzoni scelte dall'entourage più
stretto di Dalla, che andranno in loop tutto il giorno e anche domani mattina fino
a quando inizieranno i funerali. Le canzoni sono nell'ordine “Tu parlavi una
lingua meravigliosa”, “E non andar più via”, “Tango”, “Notte”, “Felicità”,
“Cara”, “Ayrton”, “Apriti cuore”, “Le rondini” e infine “Caruso”.Ai funerali
non ci saranno le sue canzoni. «Il modo migliore per ricordare un grandissimo
come Lucio Dalla è quello di far suonare le sue canzoni in tutte le case, visto
che sono state vietate in chiesa» ha affermato in una nota il responsabile
diritti civili e associazionismo dell'Italia dei Valori, Franco Grillini, che
esprime «perplessità per l'indicazione della Cei di non suonare le sue canzoni
durante le esequie». «Una scelta dettata forse dalla paura dei riferimenti alla
libertà d'amare di moltissime sue canzoni», aggiunge Grillini. «A differenza di
altri, e di una certa ipocrisia che aleggia in questi giorni, noi non ci
esimiamo - conclude - dall'esprimere condoglianze e vicinanza al suo
compagno».Nella Basilica come per don Giuseppe Dossetti. A presiedere la
cerimonia - come ha confermato anche Paolo Castaldini, responsabile dei servizi
tecnici della Curia bolognese - sarà probabilmente il vicario generale della
Diocesi, un segnale di grande rispetto da parte della Chiesa bolognese nei
confronti di Lucio Dalla. Come lo è, del resto, l'apertura delle porte della
Basilica di San Petronio: l'ultimo bolognese a cui era toccato l'onore di un
funerale nella chiesa più importante della città è stato don Giuseppe Dossetti.
L'omelia invece, come già annunciato, la farà il confessore di Lucio Dalla,
Padre Boschi. Nella basilica ci saranno 550 sedie, riservate a familiari, amici
ed autorità, a cui si aggiungeranno 6.500 posti in piedi. Gli altri potranno
invece seguire la messa dal maxischermo in piazza Maggiore, mentre non sono
previste dirette televisive. Il viaggio dalla Svizzera a Bologna. Ieri il carro
funebre era partito intorno alle undici e mezza dalla Cappella Saint-Roch di
Losanna, dove l’avevano vegliato per tutta la notte gli amici di una vita: il
cantante Ron, il manager Bruno Sconocchia, il corista Marco Alemanno - quello
che si è accorto del malore di Dalla e ha dato l’allarme -, il produttore Enzo
Milani e il suo avvocato, Eugenio D’Andrea.Si fermerà anche il calcio.
Bologna-Novara, in programma alle tre, è stata spostata alle sei, perché tutti,
proprio tutti, possano salutare «questo grande amico, questo grande bolognese»
come lo ha definito un bolognese come lui, il leader dell’Udc Pierferdinando
Casini. I giocatori saranno in campo con il lutto al braccio.