giovedì 27 ottobre 2011

CIAO MARCO, MIGLIAIA IN LACRIME «ORA SEI TU SUL PODIO PIÙ ALTO»

 
di Sergio Conti
Scortato dagli amici, che lo hanno accompagnato e portato a braccia, il feretro di Marco Simoncelli è arrivato poco prima delle 15 nella chiesa del paese per i funerali. Ad accompagnarlo nella scalinata che porta alla chiesa una nuvola di palloncini rossi con il suo numero di gara, il 58. Il feretro ha percorso il breve tragitto tra il teatro comunale, dove era stata allestita la camera ardente, e la chiesa in mezzo a due ali di folla, che lo hanno salutato con un lunghissimo e fragoroso applauso. Già in chiesa erano i familiari di Simoncelli, il padre Paolo, la mamma Rossella, la sorella Martina e il nonno. Anche per loro, come per la fidanzata Kate, non sono mancati applausi di conforto. Prestissimo, attorno alle 14, era arrivato Valentino Rossi, seguito da moltissimi big del mondo dei motori: Mattia Pasini, Jorge Lorenzo, Randy De Puniet. Presente anche il medico del MotoGp, il dottor Claudio Costa. Presenti, in rappresentanza delle istituzioni, il ministro della Gioventù Giorgia Meloni e il sottosegretario allo Sport Rocco Crimi. VESCOVO RIMINI, ORA SEI SUL PODIO PIU' ALTO - "La sera prima dell'ultima gara hai detto che desideravi vincere il Gran Premio, perché lì sul podio ti avrebbero visto meglio tutti. A noi ora addolora non riuscire a vederti, ma ci dà pace e tanta gioia la speranza di saperci inquadrati da te dal podio più alto che ci sia". E' questo il passaggio conclusivo dell'omelia del vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, durante il funerale di Marco Simoncelli nella chiesa parrocchiale di Coriano. "Lasciaci allora dire un'ultima semplicissima parola: addio Marco", ha aggiunto il vescovo. "E' una parola - ha spiegato - scomposta dal dolore, ricomposta dalla speranza, a Dio". Terminato il discorso, l'assemblea si è aperta in un ampio applauso: uno dei primi a rispondere alle parole del vescovo, battendo le mani, il padre del pilota, Paolo Simoncelli. "Gesù - aveva detto Lambiasi poco prima - è sempre là, all'imbocco del tunnel della morte, pronto per afferarci e darci un passaggio diretti al cielo, per godere la gioia senza più se e senza ma. Gesù che registra sul suo diario perfino un bicchiere d'acqua fresca dato con amore, domenica stava là, a dire a Marco: grazie, per tutte le volte che mi hai abbracciato nei fratellini disabili della piccola famiglia di Monte Tauro. Grazie Marco, per tutte le volte che ci hai fatto divertire tanto quando hai partecipato alla gara delle caratelle nella festa patronale della tua parrocchia. Grazie, perché tutte le volte che hai fatto queste cose ai miei fratelli più piccoli le hai fatte a me". "So di condividere con voi, spero con tutti, questa incrollabile certezza. Quando un nostro amico, come Marco, non vive più, in realtà vive di più". Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, così si è rivolto alla folla presente a Coriano durante i funerali di Marco Simoncelli. Il vescovo ha tenuto un' omelia commossa, circa venti minuti. Cominciata parlando ai familiari del pilota: il padre Paolo, la madre Rossella, la sorella Martina e la fidanzata Kate: "vorrei accostarmi al vostro dolore - ha detto Lambiasi, guardandoli - e vorrei farlo con tutta la tenerezza che voi meritate e con il garbo di cui sono capace. Non ho vissuto il dolore lacerante che vi brucia il cuore, ma permettetemi di venire a voi con l'abbraccio di tutti, la preghiera di molti". "Fate sottoscrivere anche a me - ha ripreso il vescovo - le parole di papà Paolo: 'dicono che Dio trapianti in cielo i fiori piu' belli per non farli appassiré. Credo che sia così. Passatemi un pennarello per far firmare anche a me lo striscione 'Marco, insegna anche agli angeli ad impennare'", quello comparso già domenica sulla gradinata della chiesa. ROSSI PORTA FUORI MOTO DIETRO A FERETRO - Uscendo dalla chiesa di Coriano, dietro al feretro di Simoncelli, l'amico Valentino Rossi ha aiutato a portare fuori una delle due moto di Supersic. Una delle due che il vescovo ha consentito che venissero portate dentro, durante le esequie. Poi Rossi si è fermato dopo l'ingresso e ha applaudito più volte. La bara è stata appoggiata davanti alla chiesa, su un tappeto, circondata dalla folla. ROSSI SALUTA SIC (58), FA ROMBARE MOTO IN CHIESA - Come ultimo saluto all' amico, Valentino Rossi ha acceso e fatto rombare in chiesa, dietro al feretro, la Honda della Motogp di Marco Simoncelli. La moto era stata portata al funerale, insieme alla Gilera del mondiale vinto dal pilota di Coriano nel 2008. Rossi ha abbracciato stretto il padre di Supersic, Paolo. Applausi della gente hanno sottolineato il gesto del campione di Tavullia, che poi ha spinto a mano la moto fuori dalla chiesa. DOTTOR COSTA: OGGI LA SUA VITTORIA PIU' GRANDE - "Qui si celebra la vittoria più grande di Marco Simoncelli, perché ha trionfato sulla morte: Marco oggi diventa uno di voi". E' il ricordo tracciato al microfono dal Dottor Claudio Costa, il medico che dirige la clinica mobile del motomondiale, fuori dalla chiesa di Coriano. A fianco del feretro, Costa ha detto: "Questo è l'ultimo scherzo che vi ha fatto. Voi credete che sia qui dentro, ma Marco sta sorridendo e stasera tornerà a casa con la sua famiglia e soprattutto con tutti voi". E ha aggiunto: "Questo é il suo miracolo, diventa uno di voi nel vostro cuore". LA FIDANZATA: TROPPO PERFETTO PER VIVERE CON NOI - "Lui aveva solo pregi, era una persona perfetta. E le persone troppo perfette non possono vivere con noi comuni mortali". Sono le commosse parole che Kate, la fidanzata di Marco Simoncelli, ha detto dopo il funerale del pilota, davanti al feretro posto dinnanzi alla chiesa. La ragazza aveva premesso che un credente le aveva detto che "quando uno finisce una missione sulla terra, Dio lo richiama con sé. Io da credente, ma non so bene in cosa, ho elaborato un'altra teoria". Poi ha abbracciato la madre di Sic.'SIAMO SOLO NOI', CANZONE VASCO A USCITA DA CHIESA - E' stata la canzone di Vasco Rossi 'Siamo solo noi' a salutare, come preannunciato, l'uscita dalla chiesa di Coriano del corteo funebre per Marco Simoncelli. Il rocker di Zocca, amico di Marco e appassionato di moto, aveva avuto un team, 'Vasco Rossi racing', a fine anni Novanta. Nel 2000 la scuderia aveva vinto il titolo mondiale 125 con Roberto Locatelli. Tutto attorno al feretro, si sono raccolti ancora gli amici e i fan, seduti e in ginocchio. Tra loro, seduto per terra e abbracciando e baciando sui capelli l'altra figlia Martina, anche il padre del pilota, Paolo. AL CIRCUITO DI MISANO PIU' DI SEIMILA PERSONE - Più di seimila persone si sono ritrovate per le 15 nell' autodromo Santamonica di Misano Adritico per assistere da un maxischermo ai funerali di Marco Simoncelli. La grande maggioranza è arrivata in motocicletta, grande passione da sempre delle gente di Romagna. Forse anche un modo per sentirsi più vicini a SuperSic. Chi ha scelto il circuito a nord di Rimini ha ascoltato l'appello del Comune di Coriano che chiedeva di non tentare di raggiungere il paese, sia per le difficoltà di accesso sia perché il piccolo centro sulla prima collina riminese non è in grado di accogliere più di alcune migliaia di persone. L'afflusso al 'Santamonica', che ha aperto i cancelli alle 13, è stato comunque, almeno per i primi momenti della cerimonia, largamente inferiore alle previsioni. E' probabile che molti abbiano rinunciato temendo blocchi di traffico e che altri abbiano tentato comunque di raggiungere la piccola chiesa di Coriano. IN OTTANTAMILA PER L' ULTIMO SALUTO - Sono state circa 80 mila le persone che hanno reso l'ultimo omaggio a Marco Simoncelli, il pilota morto domenica a Sepang, alla camera ardente allestita al Teatro di Coriano, il paese alle porte di Rimini dove Supersic era nato. ULTIMO SALUTO DELLA FAMIGLIA ALLA CAMERA ARDENTE - I familiari di Marco Simoncelli, il padre Paolo, la madre Rossella e la sorella Martina, insieme ad altri congiunti, hanno dato il loro privato ultimo saluto a Supersic, raccogliendosi per mezz' ora nella camera ardente chiusa al pubblico. Con loro anche i piloti Loris Capirossi e Valentino Rossi. Al termine del momento di raccoglimento, sono usciti accolti da un fragoroso applauso da parte delle moltissime persone che sono già arrivate a Coriano per seguire la cerimonia. Il padre di Simoncelli ha risposto all'applauso lanciando un bacio. ALONSO RICORDA SIC: CHOCCATO PER GIORNI - Il ferrarista spagnolo Fernando Alonso ha vissuto in diretta televisiva la morte di Marco Simoncelli. "Ho visto la caduta, ma non avrei mai pensato a un finale del genere" ha detto al Circuito Internazionale di Buddh di Greater Noida, dove domenica si corre il gp d'India. "Sono rimasto scioccato per due o tre giorni. Noi piloti sappiamo che le gare sono pericolose - ha aggiunto - ma quando abbassi la visiera, l'amore per la competizione ti fa pensare che il rischio non esiste. Invece bisogna sempre ricordarselo". Anche Michael Schumacher ha evocato l'incidente in cui ha perso la vita Simoncelli. "Sono rimasto molto toccato da questo episodio. So che quando un pilota gareggia dimentica che esiste un pericolo. Ma noi sappiamo bene che non esiste una sicurezza al 100%. L'accaduto è veramente triste, ma debbo dire che così é la vita".

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