RUBY, SESSO CON BERLUSCONI PER TREDICI VOLTE 33 RAGAZZE PAGATE PER STARE CON IL PREMIER
Karima El Mahroug, non ancora Ruby Rubacuori, non aveva compiuto diciassette anni quando iniziò a prostituirsi grazie ai buoni uffici del direttore del Tg4 Emilio Fede,dell’agente Lele Morae del consigliere regionale della Lombardia Nicole Minetti . È quanto i magistrati della procura di Milano, gli aggiunti Forno e Boccassini e il pm Sangermano, scrivono nell’avviso di chiusura indagini depositato ieri e inviato ai difensori dei tre indagati, accusati di favoreggiamento e induzione della prostituzione delle ragazze (32 più la minorenne, ai tempi,Ruby) che avrebbero allietato le serate “bunga bunga” del presidente del Consiglio Berlusconi. Secondo i magistrati, infatti, i tre, per cui verrà a breve chiesto il rinvio a giudizio, avrebbero «indotto e favorito l’attività di prostituzione svolta dalla minore El Mahroug Karima » nel periodo dal settembre 2009 al maggio 2010. Ossia dai tempi del concorso di bellezza in Sicilia durante il quale Emilio Fede conobbe la giovane marocchina, fino al periodo del suo fermo per furto e del successivo rilascio dalla Questura di Milano grazie alla telefonata di Berlusconi, che per quelle pressioni è imputato per concussione. L’accusa di prostituzione minorile per cui Berlusconi è sotto processo a Milano, invece, al premier deriva dal fatto che, come hanno scritto i magistrati nell’ avviso di chiusura indagini di ieri, Ruby, grazie all’ interessamento e all’organizzazione di Fede, Mora e Minetti, «compiva atti sessuali con Silvio Berlusconi dietro pagamento di corrispettivo in denaro e altre utilità, presso la residenza in Arcore nelle date 14 febbraio, 20 febbraio,21 febbraio, 27 febbraio, 28 febbraio, 9 marzo, 4 aprile, 5 aprile, 24 aprile, 25 aprile, 26 aprile, 1-2 maggio 2010». In tredici occasioni, insomma, Ruby avrebbe partecipato alle feste hard del presidente del consiglio, quelle serate che i magistrati ricostruiscono e dividono in tre fasi a seconda del loro tasso erotico. Prima le cena, poi il “bunga bunga”: «che si svolgeva all’interno di un locale adibito a discoteca dove le partecipanti si esibivano in mascheramenti, spogliarelli e balletti erotici, toccandosi reciprocamente ovvero toccando e facendosi toccare nelle parti intimeda Berlusconi».Poi la terza fase, quando cioè il premier sceglieva «una o più ragazze con cui intrattenersi per la notte in rapporti intimi, persone alle quali venivano erogate sommein denaro ed altre utilità ulteriori rispetto a quelle consegnate alle altre partecipanti». Perché, secondo le accuse, tutte le ragazze «venivano informate sui corrispettivi le altre utilità economiche che avrebbero ricevuto a fronte della loro disponibilità sessuale, nonché istruite sulle modalità comportamentali da assumere e sulla natura e finalità delle serate». Una organizzazione di cui, a diverso titolo, si occupavano Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Era infatti il direttore del Tg4, assieme al manager, ad occuparsi «dell’individuazione delle giovani donne disposte a prostituirsi» con Silvio Berlusconi «informandosi personalmente sulle caratteristiche fisiche delle ragazze disponibili e, in taluni casi, valutando di persona preventivamente la rispondenza dei requisiti estetici». Quanto al ruolo dell’ex igienista dentale, invece, secondo i magistrati milanesi «intermediava la sistematica erogazione di corrispettivi per l’attività di prostituzione» che consistevano tanto nella concessione degli appartamenti di via Olgettina quanto in «contributi economici corrisposti previo assenso di Silvio Berlusconi, per il tramite del suo fiduciario Spinelli Giuseppe». Secondo i magistrati le feste con prostitute organizzate ad Arcore andarono avanti fino al gennaio 2011. Ossia fino alle perquisizioni del 14 gennaio, all’esplodere dello scandalo e almandato di comparizione consegnato a Berlusconi.