BASTANO 10 CORTEI PER MANDARE VIA BERLUSCONI?
Il prologo era andato in scena sabato 29 gennaio in piazza della Scala a Milano. Migliaia di donne, raccogliendo l'appello lanciato su queste pagine da Concita De Gregorio, insieme a quelli di varie associazioni, si erano date appuntamento all'ombra del gran teatro milanese per dire basta a “un'Italia ridotta a bordello”. Parole che adesso riecheggiano in tutto il paese. Da Palermo a Milano, mentre continua la raccolta delle 10 milioni firme del Pd per chiedere le dimissioni di Berlusconi (CLICCA QUI PER FIRMARE), febbraio sarà il mese delle piazze. Manifestazioni, cortei, sit-in per rivendicare la dignità delle donne e chiedere le dimissioni del premier. GLI INDIGNATI Si comincia giovedì 3 febbraio con un corteo spontaneo organizzato dal gruppo degli “Indignati” a Bologna. «La dignità non si compra – scrivono gli organizzatori – il nostro silenzio non è in vendita. Chiediamo le dimissioni del Presidente del Consiglio. Il 3 febbraio sarà la sesta volta che ci incontriamo. Continueremo, esigiamo dignità per il nostro paese». LIBERTA' E GIUSTIZIA CON ECO E SAVIANO Il 5 febbraio sarà di nuovo la volta di Milano. Libertà e Giustizia, l´associazione tenuta a battesimo da Giovanni Bachelet, Umberto Eco, Claudio Magris, Umberto Veronesi e altri ancora, contestualmente a una raccolta di firme, organizza un incontro al Palasharp all'insegna dello slogan “Dimettiti, per un´Italia più giusta”. «Le firme stanno ormai toccando quota centomila – dice la responsabile Sandra Bonsanti. E la manifestazione è la nostra risposta alle migliaia di cittadini che non si sono accontentati di firmare l´appello, dicevano: ci stiamo, ma vogliamo fare qualcosa; sentono la gravità del momento». Sul palco, dalle 15, saliranno Umberto Eco, Gustavo Zagrebelsky, Roberto Saviano e Paul Ginzborg. Poi una lunga serie di interventi, tra cui quelli di Giovanni Bachelet, Bice e Carla Biagi, Daria Bonfietti, Susanna Camusso, Maurizio Landini, Beppino Englaro, Gad Lerner, Gae Aulenti. IN PIAZZA A PALERMO Contestualmente all'appuntamento lombardo, dall'altro capo dell'Italia si faranno sentire i palermitani, con un sit-in al teatro Massimo a partire dalle 16. «E' arrivato il momento di chiedere le sue dimissioni e questo grido deve giungergli anche dalla Sicilia – si legge nel comunicato dei promotori –. Le donne e gli uomini Siciliani non possono più tollerare che questo paese vada alla deriva. Scendiamo in Piazza armate di pentole e coperchi così nessuno può dire di non averci né sentito, né visto». POPOLO VIOLA: PRIMA AD “ARCORE-HARDCORE” POI CON PENTOLE E MESTOLI PER IL “CACEROLAZO” Doppio appuntamento per il Popolo Viola. Domenica 6 ad Arcore (largo Vincezo Vela, ore 14), al grido di «ultima fermata hard-core». Sabato 12 invece «l’idea è quella di scendere in piazza in ogni parte d’Italia in modo pacifico ma rumoroso con pentole, mestoli, padelle e coperchi». L´invito è sempre quello di spingere Berlusconi ad andare in Procura «a discolparsi dei gravi reati di cui è accusato». Info: gruppiviola@gmail.com TRAVAGLIO E SANTORO A MILANO Proprio davanti alla Procura di Milano domenica 13 febbraio ci sarà il presidio a difesa dei magistrati annunciato in tv da Michele Santoro, in prima fila i giornalisti Marco Travaglio e Barbara Spinelli. «Saremo lì senza bandiere e simboli di partito per difendere l’indipendenza dei magistrati e la libertà d’espressione ed in difesa dei valori della Costituzione», ha detto il conduttore di Annozero. TUTTE LE DONNE D'ITALIA IN PIAZZA E sempre domenica 13, si mobilitano di nuovo le donne,con manifestazioni nelle principali piazze del Paese (FIRMA L'APPELLO DELL'UNITA'). “Se non ora quando?” è l'appello rilanciato anche dal segretario del Pd Bersani che sarà in piazza, e a cui hanno aderito, tra le altre, il direttore dell'Unità Concita De Gregorio, le editrici Inge Feltrinelli e Rosellina Archinto, la leader della Cgil Susanna Camusso, le giornaliste Natalia Aspesi e Tiziana Ferrario, le attrici Claudia Mori e Margherita Buy, le parlamentari Anna Finocchiaro, Livia Turco, Patrizia Toia (Pd), Giulia Bongiorno e Flavia Perina (Futuro e libertà). Per ogni informazione.