PDL ANIMALISTA: IN LOTTA
PER CAVALLI, CANI E CAVIE
Il PdL sfodera l'anima animalista: minoritaria (soprattutto tra i colleghi), osteggiata e ancora scarsina a risultati concreti. Ma agguerrita e militante. Quasi tutta - se si esclude il compassato ministro Frattini - al femminile. In prima linea il tandem biondorosso Francesca Martini-Michela Vittoria Brambilla. A seguire le avvenenti deputate Fiorella Ceccacci Rubino e Gabriella Giammanco. Last but not least la ministra dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che pare aver scongiurato il rischio di passare alla storia come la liquidatrice dei parchi nazionali strangolati dalla «dieta Tremonti». Il titolare degli Esteri Franco Frattini, in un post su Facebook, si scaglia contro le «crudeli esecuzioni di massa» di cani randagi in Romania. In particolare nei comuni di Costanza e Cernavoda, dove - denuncia - eliminano i quadrupedi dopo essersi felicemente intascati i finanziamenti italiani per vaccinazioni e sterilizzazioni. Lamenta il titolare della Farnesina «di essersi rivolto a tutte le più alte cariche dello Stato romeno» ma «di aver ricevuto risposte burocratiche e insoddisfacenti». Prima di lui, eroina delle associazioni ambientaliste era diventata la rossa ministra del Turismo Michela Vittoria Brambilla con l'uno-due di quest'estate contro Palio di Siena e botticelle romane. L'attacco alla tradizionale corsa dei cavalli delle contrade senesi, da cui non sempre i protagonisti escono illesi, è stata assunta a prototipo delle manifestazioni senza cui si può vivere: «Se la Catalogna ha fatto a meno della corrida anche noi possiamo rinunciare al Palio». Giammai: è stata subissata di improperi politici, costretta a rettificare, minacciata di querele. Non maggiore fortuna ha avuto la critica alle carrozzelle trainate da equino (le famigerate botticelle) che portano i turisti dalle parti del Colosseo o dei Fori Romani. Dopo l'ennesimo caso di truffa (600 euro in nero per due ore) o maltrattamenti (numerose le segnalazioni di cavalli costretti a inerpicarsi sui sampietrini sotto il sole, in orario teoricamente di riposo, assetati, caduti per la stanchezza) la ministra ha fatto notare che l'immagine capitolina non ne trae giovamento. Alemanno però continua a fare orecchie da mercante. Consolidata paladina dei diritti faunistici anche la sottosegretaria leghista alla Salute Francesca Martini, che si è battuta per i cani sui treni, contro le cavie da laboratorio, per il patentino ai padroni. Da segnalare l'esaurirsi della pazienza delle due giovani deputate pidielline Fiorella Rubino Ceccacci e Gabriella Giammanco per l'iper-permissiva (per i cacciatori) normativa venatoria avallata in Veneto dal nuovo governatore leghista Zaia in spregio alla normativa europea e con sprezzo delle salate multe: «Prestigiacomo intervenga». Tremonti permettendo.