BERLUSCONI PREMIATO A MILANO, ELOGIA IL GOVERNO E TIRA IN BALLO L'UNITÀ
Silvio Berlusconi non è solo un politico ma anche «un artista». Parola di Charles Aznavour che ieri sera si è esibito sulle guglie del Duomo dopo che il Cavaliere ha ricevuto, con don Luigi Verzè, il premio Grande Milano ideato dalla Provincia per i suoi 150 anni. Il presidente del Consiglio ha spiegato di essere «allergico ai premi» aggiungendo però che il presidente della Provincia Guido Podestà «si è fisicamente imposto e che domani l'Unità faccia il commento più adeguato». Berlusconi è andato a ruota libera, parlando di politica, del suo governo laborioso, dell'accordo che è fiducioso si troverà sulle intercettazioni, della lotta alla mafia (dalla piazza sottostante alcune persone durante la serata hanno scandito slogan come «fuori la mafia dallo stato). Prima ha rilanciato sull'impegno suo e del governo per sconfiggere il tumore che è l'obiettivo del fondatore del San Raffaele. Poi ha ironizzato su che scoop sarebbe stato farsi confessare in diretta aggiungendo che don Verzè gli dà sempre una »assoluzione benevola«. Già in passato il premier ha raccontato che il sacerdote lo assolve senza bisogno di dire nulla e stasera il fondatore del San Raffaele ha spiegato perchè: »si sa bene che cosa hai fatto«. Poi ha ricordato l'incidente del 13 dicembre quando il premier fu colpito da una statuina del duomo spiegando che il fatto che oggi Berlusconi si sia trovato sopra la cattedrale »è un grande segno«. Secondo don Verzè infatti, Berlusconi »è stato mandato dalla Divina provvidenza per salvare il paese e lo sta facendo bene«. Parlando di politica, Berlusconi ha consigliato al pubblico - fra cui sedevano tra gli altri i ministri Ignazio La Russa e Michela Vittoria Brambilla, il presidente della Regione Roberto Formigoni e il capo di Mediolanum Ennio Doris, oltre a Lele Mora - di stare alla larga da chi non ha »ironia e autoironia, cioè da tutti quelli della sinistra«. Ha annunciato che sarà ripristinata la legge, scaduta nel 2009, che garantisce 5 milioni di finanziamento all'anno per la manutenzione della cattedrale. Poi al momento della consegna ufficiale di un bozzetto della Madonnina al Comune, ha chiamato sul palco il sindaco Moratti e le ha fatto recitare le parole di quella che ha definito »la nostra canzone fondante».