"E' tangibile il rischio dell' espatrio delle notizie dall' Italia su giornali e tv straniere". E' l'allarme che Carmelo Briguglio, vicepresidente dei deputati Pdl, lancia in un articolo per 'GenerazioneItalia'. "Cosa accadrebbe - si chiede l' esponente finiano - se cio' che dovesse essere vietato al Corriere della sera, a Repubblica o ai telegiornali Rai e Mediaset dovesse trovare ampiaospitalita' su Le Monde, sul Times o sui grandi media internazionali a cominciare dal network di mr. Murdoch? Che faremo dinanzi al fenomeno inedito dell'espatrio della notizia? Grideremo al complotto?". "Secondo noi - prosegue - va evitato un altro grave errore politico che si chiama voto di fiducia. Lo diciamo con chiarezza e per tempo. La legge sulle intercettazioni, per suanatura, deve avere un percorso squisitamente parlamentare, tormentato quanto si vuole, ma senza rischio di interventi liquidatori e ultimativi da parte del governo". "Si conceda al Parlamento, all'opposizione ma anche alla maggioranza, alle categorie interessate, ai cittadini tutto il tempo necessario per discutere e trovare mediazioni sul testo. Non e' - osserva - una settimana di dibattito in piu' che puo' vanificare l'esito finale"."Terza istantanea considerazione. Siamo particolarmente esposti come Paese a particolari attenzioni da parte dell'alleato americano. Putin, Gheddafi e dintorni. Certe nostre relazioni non incontrano il massimo gradimento. La voce critica verso la nuova normativa di un esponente del governo americano in visita in Italia - aggiunge - costituisca motivo di seria riflessione. La legge sulle intercettazioni ha bisogno di altri correttivi. Basta un granello di buon senso. Il Pdl deve adoperarlo".Il Consiglio dei ministri non ha ancora ipotizzato di ricorrere alla fiducia per l'approvazione del disegno di legge sulle intercettazioni. Lo ha spiegato il ministro delle Riforme e leader della Lega Nord, Umberto Bossi. «È una cosa di cui si parlerà in Cdm - ha spiegato Bossi - fino ad adesso non si è ventilata» l'opzione del ricorso alla fiducia. Reazioni anche da Bruxelles: «Porteremo il provvedimento sulle intercettazioni davanti agli organismi di controllo europei e sottoporremo la questione nella prossima sessione di lavoro del Parlamento europeo», ha annunciato il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella. «Il Pd -spiega- solleverà la questione in sede Ue non per processare l'Italia in Europa, ma perchè se verrà approvato si indebolirà drasticamente uno dei più efficaci strumenti in mano agli investigatori e all'opinione pubblica per la lotta internazionale alla criminalità organizzata e al terrorismo, un'eventualità concreta come testimonia la reazione allarmata dell'amministrazione statunitense».
sabato 22 maggio 2010
INTERCETTAZIONI, FINIANI CONTRO. «NO A FIDUCIA»
"E' tangibile il rischio dell' espatrio delle notizie dall' Italia su giornali e tv straniere". E' l'allarme che Carmelo Briguglio, vicepresidente dei deputati Pdl, lancia in un articolo per 'GenerazioneItalia'. "Cosa accadrebbe - si chiede l' esponente finiano - se cio' che dovesse essere vietato al Corriere della sera, a Repubblica o ai telegiornali Rai e Mediaset dovesse trovare ampiaospitalita' su Le Monde, sul Times o sui grandi media internazionali a cominciare dal network di mr. Murdoch? Che faremo dinanzi al fenomeno inedito dell'espatrio della notizia? Grideremo al complotto?". "Secondo noi - prosegue - va evitato un altro grave errore politico che si chiama voto di fiducia. Lo diciamo con chiarezza e per tempo. La legge sulle intercettazioni, per suanatura, deve avere un percorso squisitamente parlamentare, tormentato quanto si vuole, ma senza rischio di interventi liquidatori e ultimativi da parte del governo". "Si conceda al Parlamento, all'opposizione ma anche alla maggioranza, alle categorie interessate, ai cittadini tutto il tempo necessario per discutere e trovare mediazioni sul testo. Non e' - osserva - una settimana di dibattito in piu' che puo' vanificare l'esito finale"."Terza istantanea considerazione. Siamo particolarmente esposti come Paese a particolari attenzioni da parte dell'alleato americano. Putin, Gheddafi e dintorni. Certe nostre relazioni non incontrano il massimo gradimento. La voce critica verso la nuova normativa di un esponente del governo americano in visita in Italia - aggiunge - costituisca motivo di seria riflessione. La legge sulle intercettazioni ha bisogno di altri correttivi. Basta un granello di buon senso. Il Pdl deve adoperarlo".Il Consiglio dei ministri non ha ancora ipotizzato di ricorrere alla fiducia per l'approvazione del disegno di legge sulle intercettazioni. Lo ha spiegato il ministro delle Riforme e leader della Lega Nord, Umberto Bossi. «È una cosa di cui si parlerà in Cdm - ha spiegato Bossi - fino ad adesso non si è ventilata» l'opzione del ricorso alla fiducia. Reazioni anche da Bruxelles: «Porteremo il provvedimento sulle intercettazioni davanti agli organismi di controllo europei e sottoporremo la questione nella prossima sessione di lavoro del Parlamento europeo», ha annunciato il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella. «Il Pd -spiega- solleverà la questione in sede Ue non per processare l'Italia in Europa, ma perchè se verrà approvato si indebolirà drasticamente uno dei più efficaci strumenti in mano agli investigatori e all'opinione pubblica per la lotta internazionale alla criminalità organizzata e al terrorismo, un'eventualità concreta come testimonia la reazione allarmata dell'amministrazione statunitense».
"E' tangibile il rischio dell' espatrio delle notizie dall' Italia su giornali e tv straniere". E' l'allarme che Carmelo Briguglio, vicepresidente dei deputati Pdl, lancia in un articolo per 'GenerazioneItalia'. "Cosa accadrebbe - si chiede l' esponente finiano - se cio' che dovesse essere vietato al Corriere della sera, a Repubblica o ai telegiornali Rai e Mediaset dovesse trovare ampiaospitalita' su Le Monde, sul Times o sui grandi media internazionali a cominciare dal network di mr. Murdoch? Che faremo dinanzi al fenomeno inedito dell'espatrio della notizia? Grideremo al complotto?". "Secondo noi - prosegue - va evitato un altro grave errore politico che si chiama voto di fiducia. Lo diciamo con chiarezza e per tempo. La legge sulle intercettazioni, per suanatura, deve avere un percorso squisitamente parlamentare, tormentato quanto si vuole, ma senza rischio di interventi liquidatori e ultimativi da parte del governo". "Si conceda al Parlamento, all'opposizione ma anche alla maggioranza, alle categorie interessate, ai cittadini tutto il tempo necessario per discutere e trovare mediazioni sul testo. Non e' - osserva - una settimana di dibattito in piu' che puo' vanificare l'esito finale"."Terza istantanea considerazione. Siamo particolarmente esposti come Paese a particolari attenzioni da parte dell'alleato americano. Putin, Gheddafi e dintorni. Certe nostre relazioni non incontrano il massimo gradimento. La voce critica verso la nuova normativa di un esponente del governo americano in visita in Italia - aggiunge - costituisca motivo di seria riflessione. La legge sulle intercettazioni ha bisogno di altri correttivi. Basta un granello di buon senso. Il Pdl deve adoperarlo".Il Consiglio dei ministri non ha ancora ipotizzato di ricorrere alla fiducia per l'approvazione del disegno di legge sulle intercettazioni. Lo ha spiegato il ministro delle Riforme e leader della Lega Nord, Umberto Bossi. «È una cosa di cui si parlerà in Cdm - ha spiegato Bossi - fino ad adesso non si è ventilata» l'opzione del ricorso alla fiducia. Reazioni anche da Bruxelles: «Porteremo il provvedimento sulle intercettazioni davanti agli organismi di controllo europei e sottoporremo la questione nella prossima sessione di lavoro del Parlamento europeo», ha annunciato il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella. «Il Pd -spiega- solleverà la questione in sede Ue non per processare l'Italia in Europa, ma perchè se verrà approvato si indebolirà drasticamente uno dei più efficaci strumenti in mano agli investigatori e all'opinione pubblica per la lotta internazionale alla criminalità organizzata e al terrorismo, un'eventualità concreta come testimonia la reazione allarmata dell'amministrazione statunitense».