lunedì 7 dicembre 2009

INTERVISTA A FABIO PATRIGNANI, PRESIDENTE DEL COMITATO REGIONALE MARCHE, CHE CI PARLA DELLA SUA ESPERIENZA CON L’OTTO PRESIDENZIALE E DELL’ATTUALE SITUAZIONE NELLA REGIONE DA LUI RAPPRESENTATA: LE SOLUZIONI INDIVIDUATE PER AMPLIARE NEL TERRITORIO LA DIFFUSIONE DEL CANOTTAGGIO

di PAOLA MAURIZIO


L’otto presidenziale è stata sicuramente un’esperienza positiva” afferma Fabio Patrignani (nella foto), Presidente del Comitato Regionale Marche e componente dell’equipaggio Row Force One. “Molti di noi sono dirigenti nuovi, giovani, a cui, grazie a questa iniziativa, è stata offerta l’occasione per conoscersi meglio e favorire anche la nascita di collaborazioni che potrebbero costituire un’ulteriore punto di forza per la Federazione.Sono sei mesi che ho l’incarico di presidente, quindi, devo capire bene dove mi sono catapultato. Poiché la nostra Regione è posizionata nella parte adriatica, il Comitato Marche ha, più che altro, relazioni con l’Emilia Romagna, il Veneto e l’Abruzzo. L’idea del Row Force One è sicuramente ottima. Infatti mi ha offerto anche un’opportunità per venire a Roma e, quindi, conoscere e confrontarmi con una nuova realtà.”Quindi un buon progetto, non solo per promuovere il canottaggio come sport, ma anche per avvicinare e facilitare il dialogo tra Comitati Regionali che spesso sono tra loro troppo distanti e in alcuni casi troppo isolati: “Noi siamo alla periferia del canottaggio,” prosegue il Presidente marchigiano; “la parte adriatica è, inoltre, quella più povera, in termini numerici, del movimento remiero. In questo senso ci aspettiamo buone cose da parte della Federazione, per quanto riguarda la comunicazione e la visibilità. Ma speriamo, ovviamente, anche di poter ricevere l’assistenza di cui possono aver bisogno le società piccole, come le nostre, che vivono grazie a pochi contributi e poche risorse”. Nonostante le difficoltà anche per le Marche ci sono varie strategie per diffondere una maggior conoscenza del canottaggio: “per promuovere la disciplina remiera nella nostra regione le società si avvalgono di campi estivi. Infatti, disponendo di numerose città marittime, cerchiamo di favorire lo sviluppo di questo sport sfruttando proprio il mare, che per noi rappresenta un’indiscussa risorsa. Inoltre, come Comitato cerchiamo di dar supporto ai circoli attraverso la distribuzione di materiale, di gadget, di merchandising, ma anche attraverso gli eventi che organizza la Regione e che cerchiamo di promuovere attraverso i giornali o altri mezzi di comunicazione locali.”Ma non solo, anche il Comitato Regionale Marche sfrutta i vantaggi del progetto remare a scuola: “Si tratta di un progetto nazionale, dove le società vanno nelle scuole cercando di presentare il canottaggio attraverso il remoergometro e ciò rappresenta un primo approccio, che, in modo non eccessivamente intrusivo, può favorire l’avvicinamento dei bambini verso questo sport”.Una regione, le Marche, che con iniziativa e intelligenza ha saputo sfruttare a suo vantaggio ogni possibilità offerta dal suo territorio: “Per quanto riguarda gli eventi agonistici disponiamo di un bacino nella provincia di Pesaro, il Lago di Mercatale, dove dall’anno scorso organizziamo manifestazioni nazionali. Si tratta, comunque, di regate rivolte solo ai più piccoli, poiché il nostro bacino ci permette solo questo”.Le Marche, quindi, stanno pian piano crescendo, non solo dal punto di vista del territorio, ma anche sotto il profilo atletico: “a livello agonistico, a seguito di un momento di splendore caratterizzato dai grandi risultati di Alessandro Corona, che ha partecipato a quattro olimpiadi e vinto cinque mondiali, stiamo cercando di risalire per ritornare ad avere altri atleti di quel livello”.
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