giovedì 9 giugno 2011

BERSANI: «VOTO ALLE 10 DEL MATTINO, FATELO TUTTI»



«Io vado a votare alle dieci di domenica mattina», dice Bersani invitando dirigenti, militanti e simpatizzanti del Pd a fare altrettanto. È chiaro che il dato sull’affluenza alle urne dato dai tg dell’ora di pranzo sarà determinante per il raggiungimento del quorum. «È molto importante incoraggiare tutti ad andare a votare, noi dobbiamo dare un segno immediato di fiducia nella partecipazione». Nonostante siano 16 anni che non si raggiunge il quorum? «È arduo, siamo i primi a saperlo, ma ne abbiamo già superate di prove ardue». Si vince facile, come disse di Milano? «L’obiettivo può essere raggiunto, innanzitutto per il merito dei quesiti. Si toccano temi su cui c'è una straordinaria sensibilità. A partire dalla questione nucleare». Berlusconi dice che è un voto inutile, visto che il governo col decreto omnibus ha già bloccato il piano. «Si tratta di un imbroglio, smascherato dalla Cassazione. Nella sentenza c’è scritto che la pezza che hanno cercato di mettere per evitare il referendum - leggo - “in realtà amplia le prospettive e i modi di ricorso alle fonti nucleari”. Una conferma di quella norma lascerebbe al governo mani libere, senza limite di numero di centrali e di criteri per l’individuazione dei siti». Dice che interessi ai cittadini anche abrogare il legittimo impedimento? «Dico che per la prima volta gli italiani hanno la possibilità di affermare che la legge è uguale per tutti. Le norme in vigore già prevedono di ovviare a problemi di impedimento reale ad andare in un tribunale, non c'è nessuna ragione per inventarsi scorciatoie per chicchessia». Parliamo dei quesiti sull’acqua: dal centrodestra la accusano di aver cambiato idea sulla privatizzazione. «Questa gente confonde il concetto di privatizzazione con quello di liberalizzazione. La norma Ronchi obbliga la privatizzazione. Costringe a vendere, quindi a svendere perché quando si è costretti il prezzo lo fa chi compra, le società pubbliche. Tutte le pratiche di liberalizzazione che ho fatto io, dall’energia alle ferrovie, non hanno mai previsto l’obbligo di privatizzare. A me le gare vanno benissimo, non vedo cosa c’entri questo con l’obbligo di privatizzare. Sapendo anche che il privato non trasforma l’acqua in vino. Non sono d’accordo però neanche con chi sostiene il contrario». Ci sarà una manifestazione a Piazza del Popolo: lei sarà sul palco? «Sarò sotto al palco, ora c’è bisogno del protagonismo della società. È importante che milioni di persone diano un ulteriore segno che il vento è cambiato, e il Pd come ha fatto in questi mesi deve mettersi al servizio della riscossa civica, deve dare una mano e dare la mano ai movimenti». Che ne pensa dei ministri che annunciano che non andranno a votare?«Ne penso tutto il male possibile. Chi assume responsabilità di governo, chi giura sulla Costituzione, ha anche dei doveri civici». Però saranno anche liberi di dare al loro elettorato indicazioni di comportamento, non crede? «Penso che non pochi elettoridi centrodestra vogliano esprimersi, e veder valere il loro voto». Questo referendum secondo lei avrà conseguenze politiche? «Ce n’è già di avanzo perché questo governo vada a casa. Certamente, se c'è una grande partecipazione verrà confermata un'esigenza di cambiamento. Per quanto ci riguarda, anche se Berlusconi continuerà ad esercitarsi in tecniche di sopravvivenza, noi chiederemo le dimissioni di questo governo. Come stiamo facendo da qualche mese a questa parte». Dice che anche il vertice notturno tra Berlusconi, Bossi e Tremonti punti a tecniche di sopravvivenza? «Non sarà un vertice notturno a risolvere problemi che per mesi hanno negato. Non hanno messo mano a nessuna riforma in grado di promuovere la crescita. E invece sento Berlusconi parlare di allargare i cordoni della borsa, di abbassare delle tasse. Ma di cosa parla?». E se invece arrivasse veramente in Parlamento una riforma fiscale? «Siamo seri, si può distribuire diversamente il carico fiscale se si vuole maggiore equità e un po’ di crescita. E distribuire equamente vuol dire caricare di più sull' evasione e sulle rendite finanziarie e da patrimonio, e cominciare ad alleggerire il carico su impresa e lavoro. Se si aprisse mai un discorso serio, io sono pronto a sfidare il governo, ad aprire un confronto in Parlamento a partire dalle nostre idee. Ma se vengono fuori palloni miracolistici alla Berlusconi no, non ci faremo prendere in giro. D’altronde, l’esempio di queste ore è il federalismo. I Comuni, come dicemmo mesi fa, stanno applicando sistemi di sovratassazione che derivano dai tagli decisi dal governo». Qualcosa l’inventeranno per rilanciare dopo la sconfitta, non crede?«Veramente per ora il Pdl parla di primarie, di un segretario anziché tre coordinatori, di tutto fuorché dell’Italia. È impressionante il tipo di discussione che fanno. Come può non venirgli in mente di domandarsi se abbiano sbagliato qualcosa, sul piano della democrazia, su quello economico e sociale. Niente. Neanche nella sconfitta riescono a parlare dei problemi della gente». C’è chi scrive che per Berlusconi Tremonti punta al Colle con i voti del Pd. «Non so se sia vero che attribuisca a Tremonti una cosa così fantasiosa. Pur conoscendo la fantasia del ministro dell’Economia, questa mi sembra francamente troppo». Dice Vendola che è inadeguata la forma partito e che Pd, Sel e Idv dovrebbero dar vita a un soggetto nuovo. «Il tema di superare la forma partito era di molti anni fa. Il tema di oggi è qual è la nuova forma partito. E noi lavoriamo sul Pd. Dopodiché, ricordo che io un anno fa ho proposto un nuovo Ulivo. Chiamiamolo anche in modo diverso, ma dobbiamo lavorare a un avvicinamento tra le forze di centrosinistra che intendono impegnarsi in una nuova prospettiva di governo, e fare in modo che questo rapporto venga percepito anche come una soggettività. Ma questo non può essere disgiunto dai problemi, quindi dobbiamo rassicurarci che quando parliamo di riforma del fisco, lavoro, precarietà, democrazia, politica estera, stiamo dicendo cose esigibili da chi ci deve votare. Ogni possibile riapertura di cantieri può partire solo da questo, da una credibile e positiva esperienza di governo. Altrimenti, facciamo del politicismo. E il Paese non lo capirebbe». r.d.c.
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mercoledì 8 giugno 2011

ALTRI PUNTI MONDIALI IN FRANCIA PER IL TEAM JK APRILIA RACING

 
di PAOLA MAURIZIO

PIEVE A NIEVOLE– “Poteva essere ragionevolmente ancora più positivo il risultato raccolto nella trasferta francese di Saint Jean d’Angely dai piloti JK Aprilia Racing, Loic Leonce e Alfie Smith, ma tutto sommato non possiamo lamentarci”. Queste le parole del team manager Boschi al rientro dalla trasferta mondiale. Una pista impegnativa per tutti dopo le insidie fatte emergere prima dalla pioggia e poi dalle buche che sono affiorate via via che il fondo asciugava. Nessun miglior pilota in pista ma solo due riders motivatissimi e fieri di far parte di un team come il JK Aprilia Racing, che da sempre sostiene giovani promesse a crescere in mezzo ai più grandi campioni della specialità. Questo lo spirito sotto la grande tenda del gruppo pievarino, diretto abilmente da Riccardo Boschi che di motocross se ne intende eccome. In questo quinto Gran Premio 2011, valido per la corsa al titolo mondiale della specialità, ha visto chiudere diciassettesimo in gara-1 il transalpino Loic Leonce (Aprilia) che ha dato il massimo dimostrando al suo pubblico la crescita professionale rispetto alla passata stagione. Trentesima la posizione del britannico Alfie Smith (Aprilia) nella manche di avvio dopo una partenza non brillante.Nella seconda frazione Loic, mentre stava recuperando velocemente le posizioni perse in partenza, è stato costretto al ritiro dopo che la pellicola dei suoi occhiali roll off si è srotolata, attorcigliandosi pericolosamente al collo procurandogli un senso di soffocamento che lo ha portato prima a fermarsi e poi a rientrare ai box. Trentunesima piazza per Alfie che ha accusato anche i cambiamenti del fondo oltre al fresco rientro alle gare dopo un infortunio ad una spalla.Il team JK Aprilia Racing partirà ora per il Portogallo per la prossima gara del Campionato del Mondo Motocross MX1, la sesta di questa stagione, che si disputerà domenica 12 giugno sul circuito di Agueda.
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martedì 7 giugno 2011

A CUNEO INTERNAZIONALI E TRICOLORI SUPERMOTO IL 18 E 19 GIUGNO CON IL QUARTO ROUND DELLA STAGIONE

di SERGIO CONTI


BUSCA - Dopo la bella prova mondiale dello scorso 3 aprile, torna a fare tappa in Piemonte la spettacolare specialità della Supermoto per il giro di boa del campionato 2011 che ha già consumato tre delle sei prove previste. Il 18 e 19 giugno, infatti, il Kart Planet di Busca ospiterà la quarta prova dell’edizione 2011 del Campionato Italiano e degli Internazionali d’Italia, l’unico campionato nazionale con i migliori protagonisti del mondiale.Il programma della manifestazione, organizzata da DBO in sinergia con la FMI, prevede il sabato piloti in pista dalle ore 10,00 per i rispettivi turni di prove ufficiali, mentre dalle 14,00 scenderanno in pista per le qualifiche. La domenica moto in pista dalle 8,50 con i primi warm-up, seguiranno le gare finali dei campionati italiani e internazionali fino alle 17,40 circa, quando avranno inizio le premiazioni dei vincitori di questa prova cuneese. Nella graduatoria tricolore riservata alla classe S1, il pesarese Ivan Lazzarini, in sella all’HM Honda, è il leader indiscusso del campionato guidando il gruppo con 100 punti davanti al bolognese Christian Ravaglia (Suzuki Valenti Lux Performance), al bresciano Davide Gozzini (Ktm 747 Motorsport), quindi Massimo Beltrami (Honda TDS Faor), Teo Monticelli (Honda Freccia Team), Fabrizio Bartolini (Yamaha 99 Rockstar SM Racing), Andrea Occhini (Suzuki Rigo Racing Team), Fabio Balducci (Ktm Team Miglio), Paolo Gaspardone (Honda IFG Racing Team), Elia Sammartin (Suzuki Racing Team Pergetti) nel gruppo dei migliori dieci.Sempre per la categoria S1 ma Internazionale, è il francese campione iridato Thomas Chareyre (TM Factory Racing-FRA) che grazie ai suoi 136 punti precede il fratello Adrien (Aprilia-Team Fast Wheels ASD-FRA) e il migliore degli azzurri Ivan Lazzarini (HM Honda Racing-ITA), quindi il britannico Matthew Winstanley (Honda SHR Supermoto-GBR), Christian Ravaglia (Suzuki Valenti Lux Performance-ITA), Davide Gozzini (Ktm 747 Motorsport-ITA), Massimo Beltrami (Honda TDS Faor-ITA), Teo Monticelli (Honda Team Freccia-ITA), Fabrizio Bartolini (Yamaha 99 Rockstar SM Racing-ITA) e Andrea Occhini (Suzuki Rigo Racing Team-ITA) per i top ten del torneo. Il distacco proporzionato che caratterizza i diversi raggruppamenti è una garanzia di spettacolarità, con le gare S1, e non solo, sempre molto combattute e a divertirsi non sono soltanto i piloti e addetti ai lavori ma anche il pubblico. L’ennesima conferma viene dai confronti delle altre classi come la Open, Coppa Italia e Trofeo HM Honda, sempre molto accese e avvincenti dal primo all’ultimo giro.Nel Campionato Italiano Open, a comandare la classifica è il toscano di Reggello, Alessandro Tognaccini (Ktm 747 Motorsport), che conduce davanti al terzetto di marchigiani capitanato dal vincitore dell’ultima prova di Viterbo, Massimiliano Porfiri (Honda Team Freccia), quindi Marco Dondi (Ktm Motoracing Team) e il poliziotto Marco Animento (Honda).E’, invece, il pontino Paolo Salmaso (Ktm 747 Motorsport) il capofila della Coppa Italia FMI, con l’ultima prova laziale che ha esaltato non solo le sue doti ma anche quelle del grossetano Giulio Lorenzini (Honda Vitermotard), entrambi vincitori di una manche ma con il toscano a salire sul gradino più alto del podio assoluto. Seconda posizione in graduatoria per il vincitore del primo round pavese Paolo Terraneo (Yamaha) e terza per il toscano Lorenzini.Il chietino Daniele Di Cicco, vincitore delle tre prove sinora disputate, è il capofila del Trofeo HM Honda, dove conduce la classifica davanti ai marchigiani Bryan Ciarlatini e Mauro Fagiani.Il circuito buschese Kart Planet realizzato nel 1999, ha uno sviluppo complessivo di 1.420 metri all’interno del quale è stata allestita una centralissima e spettacolare off road section di 220 metri. E’ dotato di tutte le più moderne e funzionali strutture. Si presenta con requisiti di ampia rilevanza come un paddock di 10.500 mq, panoramiche tribune per il pubblico, e la pista dalla larghezza media tra 8-12 metri con i migliori requisiti nazionali e internazionali in fatto di sicurezza, ma anche un servizio di ristorazione e bar, per citare solo alcuni dei servizi e strutture presenti.COME RAGGIUNGERE IL CIRCUITO DI BUSCA- Attraverso la A6 Torino - Savona:Uscita Fossano, quindi seguire per Centallo - Busca.Uscita Mondovì, quindi seguire per Cuneo, giunti a Cuneo seguire direzione Saluzzo, quindi Busca.Uscita Marene, quindi seguire per Villafalletto poi Busca. PREZZO BIGLIETTI-Sabato € 10,Domenica € 15.Ragazzi under 12 omaggio Sconti FMI- CLASSIFICHE DI CAMPIONATO-S1 CAMPIONATO ITALIANO: 1. Ivan Lazzarini (HM Honda Racing) punti 100; 2. Christian Ravaglia (Suzuki Valenti Lux Performance) 77; 3. Davide Gozzini (Ktm 747 Motorsport) 75; 4. Massimo Beltrami (Honda TDS Faor) 71; 5. Teo Monticelli (Honda Freccia Team) 65.
S1 INTERNAZIONALI D’ITALIA: 1. Thomas Chareyre (FRA-TM Factory Racing) punti 136; 2. Adrien Chareyre (FRA-Aprilia Team Fast Wheels ASD) 117; 3. Ivan Lazzarini (ITA-HM Honda Racing) 100; 4. Matthew Winstanley (GBR-Honda SHR Supermoto) 83; 5. Christian Ravaglia (ITA-Suzuki Valenti Lux Performance) 77.OPEN CAMPIONATO ITALIANO: 1. Alessandro Tognaccini (Ktm 747 Motorsport) punti 125; 2. Massimiliano Porfiri (Honda Team Freccia) 121; 3. Marco Dondi (KTM Motoracing Team) 110.COPPA ITALIA CAMPIONATO: 1. Paolo Salmaso (Ktm 747 Motorsport) punti 1.180; 2. Paolo Terraneo (Yamaha) 1.090; 3. Giulio Lorenzini (Honda Vitermotard) 1.045.TROFEO HM HONDA CAMPIONATO: 1. Daniele Di Cicco punti 590; 2. Bryan Ciarlatini 480; 3. Mauro Fagiani 466.
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lunedì 6 giugno 2011

MOTOCROSS/CAMPIONATO ITALIANO FEMMINILE TROFEO ITALIA A CASTELLARANO VINCONO DEROSA, RECCHIA E FONTANESI


di SERGIO CONTI


Al Crossodromo Comunale Città di Castellarano è andata in scena il terzo round del Trofeo Italia Motocross e del Campionato Italiano Femminile. Gare combattute e spettacolari che alla fine della due giorni di sport organizzato dal Moto Club Castellarano, con il supporto del promoter FX Action, ha visto il trionfo assoluto dei giovanissimi come il piemontese Luca Derosa nella classe MX1 ed il veneto Nicola Recchia nella MX2. Peccato che un violento nubifragio a fine giornata ha fermato la corsa delle 15 ragazze in lizza per il tricolore e così con una sola finale disputata dove, ancora una volta, si è imposta la diciassettenne parmense Chiara Fontanesi. Ma entrando nel vivo delle corse, i primi a scendere in pista sono stati i gruppo B: la MX1 ha visto la vittoria di Cristian Comastri; poi è stata la volta della MX2 vinta dal parmense Cristian Furlotti. Finite le prime gare degli esclusi per la vittoria assoluta è la classe MX1 gruppo A a schierarsi dietro al cancello di partenza. Con uno scatto da felino è Luca Malimpensa a prendere la testa ma con un secondo giro che gli è valso anche il miglior tempo di tutta la manche, è Daniele Lorenzon a superarlo e a tentar la fuga. Pochi giri e il leader di campionato, Luca Derosa, arriva a ridosso prima di Malimpensa e poi negli ultimi due giri sorpassa un Lorenzon in stato di grazia. Arriva così un’altra vittoria per Derosa. E’ poi la volta della prima gara per il gruppo A della MX2 dove Nicola Recchia scatta in testa con il marchigiano Leonardo Amadio ad inseguirlo, seguito dal leader di campionato Luca Moroni che rimane coinvolto in una caduta proprio dopo il via. Per Recchia e Amadio dopo l’accesa battaglia dei primi giri, dove Amadio ha realizzato il miglior tempo sul giro al secondo passaggio, c’è l’arrivo sotto la bandiera a scacchi di un Recchia dominatore con Amadio staccato di oltre 12”, mentre Alessio Della Mora va a completare il primo ipotetico podio. Per il leader Moroni un ottimo recupero fino al 7° posto. La prima manche del motocross tricolore Femminile vede la campionissima Chiara Fontanesi, una volta partita in testa, lasciare la compagnia. Alle sue spalle, alla fine, spunta la toscana Francesca Parrini che prevale sulla trentina Gloria Decarli e la piemontese Eleonora Rivetti. Per Gaia Zanti un onorevole 10° posto alla sua prima gara di campionato di questo 2011. Giusto il tempo di dare una ripristinata al tracciato e il programma si è ripetuto con il gruppo B MX1 questa volta vinto da Federico Scelza su Comastri che così si aggiudica l’assoluta. Altro gruppo B al via, quello della MX2, e la vittoria è andata a Danilo Lini che ha avuto la meglio su Cristian Furlotti. Ma sono le seconde finali dei gruppi A ad accendere lo spettacolo con Luca Derosa che replica il successo nella MX1 dopo un avvio imperioso dei fratelli Debbi subito al comando con Simone che sorpassa Filippo dopo poche curve. Ma è di nuovo Malimpensa a mettere in riga i due Debbi tirandosi dietro un Derosa (era appena scivolato) che si riprende sorpassando Malimpensa proprio negli ultimi giri. Ottimo alla fine anche il 3° posto di Simone Debbi mentre il fratello Filippo cade nell’ultimo giro per provare a frenare il ritorno di Lorenzon. Il cielo minaccia ma si parte per la seconda della MX2 gruppo A e ancora una volta Recchia scatta al comando tirandosi dietro al primo passaggio i marchigiani Della Mora e Amadio. I tre alla fine arriveranno al traguardo nello stesso ordine mentre alle loro spalle giunge il leader Moroni davanti a Simone Furlotti. Nemmeno il tempo di concludere e il “diluvio universale” arriva a rovinare questa due giorni di motocross nazionale FMI al Città di Castellarano in quanto le ragazze erano già entrate al preparco. Dopo un rapido consulto la direzione gara ha deciso per la resa, mandando così tutti a casa. Purtroppo anche le sontuose premiazioni sono naufragate, saranno effettuate alla prossima ed ultima prova di questo Trofeo Italia e Italiano Femminile indetta sul tracciato piemontese di Paroldo il 9 e 10 luglio.Classifiche provvisorie di campionato dopo la 3^ prova- MX1-Under 21: 1.Musso pt.604; 2.Laurenzi 476: 3.Ferrini 316.MX1-Over 21: 1.Derosa pt.1420; 2.Malimpensa 1069; 3.Debbi 692.MX2-Under 21: 1.Della Mora pt.1047; 2.Amadio 1028; 3.Moroni 940.MX2-Over 21: 1.Marincioni pt.577; 2.Faccioli 557; 3.Neri 465. Femminile: 1.Fontanesi C. pt.125; 2.Parrini 108; 3.Rivetti 100; 4.Padrini 80; 5.Sbrana 77.


Nella foto> Chiara Fontanesi

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ENDURO/BUONA PROVA DEI PILOTI ITALIANI NELLA SECONDA PROVA DEL CAMPIONATO EUROPEO IN ROMANIA GRANDI PROTAGONISTI CON CERUTTI, CONFORTI, MARTINI, GERINI, MICHELUZ

di PAOLA MAURIZIO


La seconda prova del campionato europeo enduro disputata sabato 4 e domenica 5 giugno a Comanesti a poco più di un centinaio di chilometri ad est di Bucarest, ha nuovamente visto i piloti italiani ottenere degli ottimi risultati in un po’ tutte le varie classi dove sono impegnati. A brillare più di tutti è stato, come un mese fa in Polonia, Maurizio Micheluz (Fantic 300 2T), che conquista in entrambe le giornate la seconda posizione della classe Senior E3, mentre sabato fa sua la piazza d’onore nella classifica assoluta. Ottima secondo posto domenica anche per Maurizio Gerini (Husqvarna 250 4T) nella Senior E1 dopo aver chiuso quarto sabato. Sempre nella Senior E1 Alessio Paoli (HM-Honda 250 4T) ha invece ottenuto un terzo e quarto posto. Sfortunato Andrea Beconi (Kawasaki 250 4T) che, dopo la settima posizione di sabato, domenica è stato costretto al ritiro. Nella Junior E2/3 il giovane ex crossista Gianluca Martini (Beta 450 4T) è stato l’unico dei piloti della pattuglia azzurra a ottenere una vittoria di giornata imponendosi sabato. Martini è stato poi sfortunato domenica; è finito decimo perdendo purtroppo parecchio tempo nella prima speciale malgrado la grande rimonta che lo ha visto imporsi in alcune speciali.Restando alla Junior E2/E3 il ventiduenne Luca Marcotulli (Husqvarna 310 4T) ha chiuso settimo nella giornata di sabato, mentre ieri ha concluso in quinta posizione nella Junior E2/3.Nella Junior E1 buona seconda posizione sabato per Jacopo Cerutti (HM-Honda 250 4T) costretto al ritiro domenica. Guido Conforti (Yamaha 125 2T), dopo la terza posizione di sabato, domenica ha conquistato un ottimo secondo posto. Un sesto e un quinto piazzamento, infine, per Tommaso Montanari (KTM 125 2T).Sfortunata fra le donne Francesca Nocera (KTM 250 4T) costretta due volte al ritiro, mentre tra i Veteran Gianni Belloni Pasquinelli (Beta 450 4T) sabato ha terminato terzo con un ritiro invece nella giornata di domenica.


Nella foto> Gianluca Martini

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domenica 5 giugno 2011

VADEMECUM E.COLI: COME COMBATTERE IL BATTERIO



Che cos’è l’Escherichia coli? L’Escherichia coli (comunemente abbreviato in E. coli) è un batterio che si puo’ trovare nell’intestino degli esseri umani e di molti animali. Ne esistono molti ceppi diversi che possono essere suddivisi in tre tipi: 1) i ceppi innocui che si trovano nell’intestino di ogni persona; 2) i ceppi che sono innocui nell’intestino ma che possono causare infezioni se arrivano al tratto urinario; 3) i ceppi che causano malattie anche nell’intestino. Normalmente, il terzo gruppo di batteri provoca una diarrea che si risolve nel giro di una settimana senza trattamento. Tuttavia, alcuni tipi possono causare serie complicazioni, come ad esempio la Sindrome emolitica uremica, responsabile delle morti nell’epidemia tedesca. Che cos’è la Sindrome emolitica uremica? E’ una complicazione grave, a volte letale, che si manifesta quando un’infezione nel sistema digestivo, di solito dovuta a E. coli, produce sostanze tossiche che vanno nel sangue. Può apparire alcuni giorni dopo che una persona ha avuto una diarrea da E. coli. E’ caratterizzata da insufficienza renale, anemia emolitica (bassa concentrazione di emoglobina nel sangue) e piastrino- penia (poche piastrine nel sangue). Da dove viene il batterio? La maggior parte delle persone porta nell’intestino ceppi innocui del batterio. Sia i ceppi innocui che quelli che causano diarrea passano all’uomo soprattutto attraverso l’ingestione di cibo e acqua contaminata. La trasmissione da persona a persona è possibile, ma solo attraverso la via oro-fecale, ad esempio se una persona infettata dà la mano contaminata dalle feci a un’altra persona che, a sua volta, porta la mano alla bocca. Qual è il tipo di batterio che ha causato questo focolaio epidemico in Germania? Il ceppo isolato fa parte di un tipo di E. coli chiamato “Escherichia coli enteroemorragico” (EHEC) perche’ causa una diarrea sanguinolenta. Il nome puo’ pero’ variare in “E. coli che produce Shiga tossine” (STEC), oppure “E. coli che produce verotossine” (VTEC). Lo European Centers for Diseases prevention and Control (Ecdc), l’agenzia europea che si occupa del controllo delle epidemie,ha isolato ilceppo e lo ha identificato come uno STEC O104:H4. Si tratta di un ceppo nuovo? Sia gli esperti dell’Ecdc che quelli dell’ Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms) hanno detto che ci troviamo di fronte a un ceppo del batterio che non aveva mai causato un focolaio epidemico prima di oggi. Questo ceppo, molto raro, era stato isolato solo una volta in una persona in Corea nel 2005. Secondo il Bejing Genomics Institute, un importante istituto di ricerca cinese che ha analizzato dei campioni arrivati dalla Germania, il batterio avrebbe acquisito pero’ delle caratteristiche genetiche nuove che spiegherebbero la sua particolare aggressività e la sua resistenza agli antibiotici. Queste informazioni sul ceppo batterico potrebbero iniziare a fare luce anche su quelle che sono apparse subito come anomalie dell’epidemia, in particolare il fatto che colpisce soprattutto gli adulti (e non i bambini e gli anziani come normalmente accade) e l’alta percentuale di casi tra le donne.

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sabato 4 giugno 2011

BATTERIO KILLER, UN CASO IN ITALIA ECCO DA DOVE ARRIVA IL CONTAGIO


L'Italia si aggiunge alla lista dei paesi in cui è arrivato il batterio E.coli enteroemorragica (Ehec). Non è un italiano, però, il primo infetto ricoverato in un ospedale della penisola. È un turista tedesco ricoverato all'ospedale di Merano per problemi intestinali. Un campione intanto è stato portato al laboratorio di Bolzano dove verrà verificato se realmente di tratta del batterio . Il responso sarà redatto entro la giornata di lunedì. La direttrice del distretto sanitario dell'ospedale di Bolzano, Irene Pechlaner si è limitata a dire che in Alto Adige sta circolando un'influenza gastro-intestinale e nulla conosce di questo caso sospetto. E intanto il ministro della Salute Ferruccio Fazio mette le mani avanti: «Se prima o poi ci sarà qualche italiano che è stato nella zona di Amburgo e ha avuto la malattia non ci dobbiamo stupire. È circoscritta in una zona come alte epidemie del passato». «Noi non abbiamo problemi - ha aggiunto, parlando dell'allarme al termine di un incontro con la delegazione del governo cinese che oggi ha visitato l'ospedale San Raffaele di Milano - la nostra sanità è sotto controllo e le nostre strutture sono allertate».Da dove arriva- La diffusione del batterio killer Ehec, che in Germania ha fatto un'altra vittima, portando a 18 il totale, ha probabilmente avuto origine nel porto di Amburgo. Lo scrive il settimanale 'Focus', che fa riferimento a fonti interne del «Robert-Koch-Institut» (Rki), il maggiore centro di ricerche batteriologiche del Paese. L'infezione sarebbe partita nel corso della festa per l'anniversario del porto della città anseatica, celebrata dal 6 all'8 maggio, a cui avrebbero preso parte oltre 1,5 milioni di persone. Una settimana dopo nella clinica universitaria di Amburgo-Eppendorf veniva ricoverata una donna con i primi sintomi della dissenteria causata dal batterio. Il periodo di incubazione corrisponde a quello causato dal batterio Ehec, mentre secondo i ricercatori del Rki uno dei possibili veicoli di diffusione potrebbe essere la carne.A sostenere la tesi che l'infezione sia partita da Amburgo è anche il microbiologo Lothar Beutin, secondo il quale il diffondersi della malattia prova che «la fonte del contagio non è stata ancora prosciugata, oppure che l'infezione si trasmette da persona a persona». Nel frattempo anche due soldati americani di stanza in una base tedesca sono stati colpiti dalla malattia e lo stesso è avvenuto per 3 cittadini Usa di ritorno dalla Germania. La diciottesima vittima del batterio killer è invece una donna di 80 anni originaria della Turingia, che si è ammalata durante un soggiorno di convalescenza in una clinica del Meclemburgo, nel nordest del Paese.Il quotidiano 'Luebecker Nachrichter' riferisce invece che 17 persone si sono infettate dopo aver frequentato un ristorante di Lubecca. Nel frattempo il ministro della Sanità, il liberale Daniel Bahr, ha rinnovato la messa in guardia dei cittadini nei confronti del consumo di ortaggi come cetrioli, pomodori ed insalata. Dall'inizio del contagio sono oltre duemila le persone che in Germania risultano colpite dal batterio Ehec, mentre per almeno 520 l'andamento della malattia è ancora grave.Secondo il quotidiano 'Bild' la pericolosità dell'infezione sarebbe dovuta al fatto che un batterio estremamente pericoloso proveniente dall'Africa centrale si sarebbe incrociato con l'Ehec già noto da tempo in Europa. Stefan Schreiber, professore della clinica universitaria di Kiel, spiega al giornale che «il germe africano possiede tutte le perfide caratteristiche per insediarsi nell'intestino, producendo le tossine che scatenano poi gravi effetti renali», esattamente quelli individuati nelle persone già decedute.

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venerdì 3 giugno 2011

PARTITE TRUCCATE, 4-5 ANCHE DI SERIE A DANIELE DE ROSSI: DEL TUTTO ESTRANE ALTRE PARTITE NEL MIRINO



«Il Milan...Massimo...sta giocando...te dico solo che il Napoli è andato a Milano per far lo zero a zero». Dalle carte dell'inchiesta sul calcioscommesse cominciano a spuntare i nomi di squadre della serie A, anche se, ribadiscono gli inquirenti, al momento non c'è alcuna prova di un loro coinvolgimento nel giro che ha portato all'arresto di 16 persone tra cui Beppe Signori. L'ultima novità è contenta in uno degli atti depositati oggi in procura a Cremona, un'informativa da cui poi è scaturita l'ordinanza del Gip Salvini. Si tratta di due intercettazioni tra Massimo Erodiani e quel Mario Pirani che proprio nel corso dell' interrogatorio di garanzia ha parlato di altre 3 partite truccate e cinque squadre coinvolte, anche di serie A. Le telefonate sono del 28 febbraio 2011, il giorno di Milan-Napoli a San Siro (all'epoca le due squadre sono prima e seconda in classifica), una nel pomeriggio, alle 14.42 e una in serata, alle 21:12 a incontro in corso. Nella prima i due parlano di cosa giocare e ad un certo punto Erodiani dice: «io penso...1 X Milan...vai...io penso 1 X Milan...siamo più al coperto». Più avanti Pirani aggiunge: «Io dico per me Milan-Napoli questa sera è una partita da stare lontano...perchè è da tripla...al Napoli manca Lavezzi, va bè, però...sulla carta c'è l' 1 x, il Milan non può perdere ne ha perse già due con la Roma e con la Juve!». I due discutono cosa giocare. Erodiani: «per me è 1...cioè, manco l'1 x». E Pirani: «per me 1 non è, per me è più x». Erodiani ancora: «Per me è 1...e ti dico che segna pure Ibrahimovic...». I due continuano a discutere e cominciano a parlare di cifre. «Se non lo becchiamo il milan 1 x cosa succede?» chiede Pirani. «Marco...- risponde Erodiani - che hai buttato 10 mila euro al vento». La seconda telefonata avviene durante l'incontro, quasi al termine del primo tempo quando le due squadre sono ancora sullo 0-0. Pirani chiama Erodiani e all'inizio i due parlano della partita Benevento-Cosenza (una di quelle finite nell'inchiesta perchè «aggiustate») sempre del 28 febbraio, con Erodiani che dice «sì sì già sta a posto». Poi il discorso va sul Milan. Erodiani: «ma il Milan come sta a giocà?». Pirani: «Il Milan...Massimo...sta giocando...te dico solo che il Napoli è andato a Milano per far lo zero a zero» Erodiani: «addirittura» Pirani: «Se gliene fa uno...il Milan gliene fa quattro...il Napoli si difende il Milan attacca ma non...non attacca veramente». Il primo tempo si chiude zero a zero ma nel secondo tempo il Milan segna tre gol e vince la partita. La prima rete la segna proprio Ibrahimovic, al 4/o minuto. Poi arrivano i gol di Boateng e Pato.Sono tre le partite all'esame del pm di Cremona e coinvolgono complessivamente cinque squadre, alcune delle quali di serie A. Questo almeno secondo quanto emerso dall' interrogatorio di Marco Pirani, il medico odontoiatra arrestato, interrogato oggi dal gip di Cremona Guido Salvini. A quanto si è appreso Pirani e l'altro indagato che oggi ha deciso di rispondere alle domande del giudice, Massimo Erodiani, avrebbero parlato, in particolare, del ruolo di Cristiano Doni e Beppe Signori, dando «indicazioni significative». Il medico Marco Pirani, nel suo interrogatorio, avrebbe fatto riferimento ad altre quattro o cinque partite, anche di serie A, oltre alle 18 contestate nell'ordinanza di custodia cautelare. Partite che non risalirebbero solo al campionato scorso. Circostanze, queste, che saranno approfondite martedì prossimo in un interrogatorio davanti al pm Roberto Di Martino. A quanto si è saputo, Pirani avrebbe in qualche modo preso le distanze dagli altri indagati, minimizzando il suo ruoloall'interno della presunta organizzazione. L'IRA DI DE ROSSI «Sono indignato, sono stati fatti dei riferimenti falsi alla mia persona per una vicenda alla quale sono detto tutto estraneo. È mia intenzione sottolineare tutta la mia indignazione per quanto apparso su alcuni organi di stampa e, peraltro, immediatamente smentito da autorevoli fonti giudiziarie, riguardo una vicenda che mi vede del tutto estraneo». Così Daniele De Rossi ha risposto alle voci sul suo presunto coinvolgimento nello scandalo del Calcioscommesse. «Sono stati fatti - ha aggiunto - riferimenti alla mia persona del tutto falsi ed inventati, e per questo tutelerò la mia immagine e la mia onorabilità in sede giudiziaria contro chiunque assocerà il mio nome a questa vicenda». A smentire il coinvolgimento del centrocampista della Roma e della Nazionale anche lo stesso procuratore di Cremona, Roberto Di Martino: «Quella di De Rossi è una sciocchezza - ha detto il magistrato - ho chiesto informazioni ai miei ufficiali di polizia giudiziaria e mi è stato detto che il nome di De Rossi non c'è». La Roma in un comunicato ha annunciato che «supporterà in ogni modo il proprio tesserato nelle sedi competenti, nei confronti di chi ha leso l'immagine e l'onorabilità di Daniele De Rossi ed agirà, conseguenzialmente, anche a tutela della società stessa e dei propri azionisti». In difesa del giocatore è intervenuto anche Giancarlo Abete. «De Rossi è una colonna della Nazionale e sono certo che lo resterà ancora a lungo», ha detto il presidente della Figc, che si è dichiarato «amareggiato», osservando che sul tema delle intercettazioni «la giustizia sportiva non può intervenire, questo è un compito che spetta alla giustizia ordinaria». A De Rossi va anche la solidarierà della politica. Il portavoce del Pdl Daniele Capezzone ha detto che «il mix di giustizialismo mediatico e sensazionalismo produce anche questo: danni enormi all'onore e alla reputazione perfino di persone che non c'entrano nulla. Occorrerà capire come sia nata questa voce. Ma quel che è più grave è il fatto che nel generico clima antigarantista italiano tutti possano essere tirati in ballo e infilati nel tritacarne mediatico». Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti manda invece un «abbraccio» simbolico suo e della sua amministrazione a De Rossi, definendolo «un ragazzo che merita rispetto e verso il quale sembra esserci in questo periodo un pericoloso e ingiustificato accanimento. Mi auguro che venga fatta al più presto piena luce su questo nuovo scandalo che ha investito il mondo del calcio, senza sconti per i responsabili ma evitando inutili sensazionalismi». Indignazione e rabbia tra i tifosi giallorossi, non tanto per il presunto coinvolgimento del loro vicecapitano nell'inchiesta della Procura di Cremona, quanto per le modalità con cui la notizia è stata divulgata. Su radio e web si è scatenato, per tutta la giornata, un tam-tam di proteste contro la stampa (alcuni quotidiani in particolare) per aver sbattuto senza alcun motivo il 'mostrò in prima pagina. Proteste cresciute nel pomeriggio dopo le dichiarazioni del pm Di Martino e dello stesso De Rossi. GLI INTERROGATORI- Intanto sono partiti questa mattina gli interrogatori di garanzia per alcuni dei giocatori e degli scommettitori finiti in cella per le partite truccate. Davanti al gip del tribunale di Cremona sono comparsi Marco Pirani, Massimo Erodiani e Antonio Bellavista. Pirani è il medico odontoiatra della provincia di Ancona accusato tra l'altro di aver firmato la ricetta usata dal portiere del Benevento Marco Paoloni per acquistare benzodiazepine. Erodiani, pescarese, è titolare di agenzie di scommesse ed è ritenuto tra i promotori dell'organizzazione. Bellavista è l'ex capitano del Bari. Sentito anche lo stesso Paoloni, accusato di aver dato i sonniferi ai compagni di squadra. Pirani, difeso dall'avvocato Alessandro Scaloni, sta rispondendo alle domande del gip. Come farà anche Beppe Signori, il bomber della nazionale finito ai domiciliari, che si presenterà davanti al giudice la settimana prossima. «Qualsiasi cosa deciderà il gip - spiega l'avvocato Silvio Caroli, legale dell'attaccante - anche se non ci sarà la convalida, comunque faremo richiesta al tribunale del riesame perché riteniamo che non ci sono elementi per dimostrare la partecipazione di Signori all'organizzazione di cui parla il pm. Crediamo - aggiunge il legale - che il gip rivaluterà gli indizi e siamo convinti che l'ordinanza non reggerà». Un «secondo livello» che si occupava della serie A, composto da personaggi che ruotano attorno al mondo del calcio ben più famosi e 'pesantì rispetto a quelli finiti in carcere ieri e nel quale non è escluso vi possa essere il coinvolgimento della criminalità organizzata: investigatori ed inquirenti che hanno scoperchiato l'ennesimo scandalo del pallone, hanno ben chiaro dove potrebbe portarli l'indagine sulle scommesse che ha già consentito di appurare quanto i campionati di B e Lega Pro siano stati falsati. Ma al momento non hanno le prove. Bloccato il meccanismo, dunque, l'obiettivo è ora quello di ricostruire con precisione cosa è accaduto in questi sei mesi e, soprattutto, in quelli precedenti la denuncia dell'ad della Cremonese Sandro Turotti, che ha dato il via all'indagine. Perchè, è la convinzione di chi indaga, il sistema era ben collaudato e funzionava da tempo. Ci sono situazioni, scrive non a caso il Gip Guido Salvini nell'ordinanza con cui ha disposto l'arresto per 16 tra calciatori, ex calciatori, titolari di agenzie di scommesse e scommettitori, «che pongono dubbi e implicano verifiche». Vi è, in sostanza, «l'esigenza di ricostruire quali altre partire siano state truccate» da un «meccanismo oliato» alla perfezione.
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giovedì 2 giugno 2011

2 GIUGNO, L'ITALIA CELEBRA
LA FESTA DELLA REPUBBLICA


Roma blindata oggi per le celebrazioni del 2 giugno: chiuso lo spazio aereo sulla capitale, individuate tre aree di sicurezza e zona rossa ai Fori Imperiali, in campo anche reparti speciali e tiratori scelti nei punti strategici, occhi elettronici all'erta, sia dall'alto con gli elicotteri della polizia che attraverso le telecamere cittadine, misure speciali, sopralluoghi e bonifiche a tappeto. Circa 80 delegazioni con decine di capi di Stato e di governo saranno presenti alla parata di questa mattina e, in serata, al pranzo ufficiale offerto dal presidente Giorgio Napolitano nel Salone delle Feste del Quirinale. I contatti politici sono iniziati già ieri e continueranno fino a venerdì in un momento di particolare intensità dell'agenda internazionale, dai temi globali (appena discussi al G8 di Deauville), alle tensioni economiche nell'area euro, alla primavera araba in Nord Africa e Medio Oriente. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro degli Esteri Franco Frattini hanno un'agenda fitta di colloqui con diversi protagonisti internazionali, dal vicepresidente americano Joe Biden al presidente russo Dmitri Medvedev, dal segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon al presidente dell'Anp Abu Mazen, dal leader della Lega Araba Amr Moussa all'afgano Hamid Karzai. Ad aprire le danze ieri, è stato il capo dello Stato che ha ricevuto la presidente della Repubblica argentina Cristina Fernàndez de Kirchner nello Studio alla Vetrata. Nel pomeriggio sono saliti al Colle il vice presidente cinese Xi Jinping (futura guida designata della Repubblica popolare), Biden, Ban e Medvedev. Nel frattempo, a palazzo Chigi, Berlusconi ha avuto colloqui con la presidente della Confederazione elvetica, Micheline Calmy-Rey e, a seguire, con Kirchner e con il numero uno dell'Onu, che nel pomeriggio è atteso anche alla Farnesina. Il programma delle celebrazioni prevede dalle 11 alle 12.30 la parata militare e nel pomeriggio alle 18 un concerto al Quirinale cui farà seguito un pranzo ufficiale offerto da Napolitano in onore dei Capi delle delegazioni e delle loro consorti. Nel pomeriggio una girandola di incontri politici per il premier Berlusconi che, a Villa Doria Pamphili, incontrerà Medvedev, Biden, il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy e il presidente afgano Hamid Karzai. Stasera Frattini riceverà alla Farnesina il segretario generale della Lega Araba, Amr Moussa con cui discuterà, in particolare, delle possibili evoluzioni della crisi libica all'indomani della missione del capo della diplomazia italiana a Bengasi. Il processo di pace in Medio Oriente sarà invece il tema centrale della colazione di lavoro offerta il 3 giugno da Frattini al presidente palestinese Abu Mazen, anche alla luce del recente discorso del presidente statunitense Barack Obama e della successiva visita negli Stati Uniti del presidente israeliano Benjamin Netanyahu. Gli stessi argomenti saranno al centro del faccia a faccia Berlusconi-Abu Mazen previsto per le 16.30 di venerdì a Villa Doria Pamphili. La prima parata militare dell'Italia repubblicana in occasione delle celebrazioni del 2 giugno risale al 1948. Si trattò, comunque, di uno schieramento di reparti in piazza Venezia. In quell'occasione, dopo la deposizione della corona d'alloro al Milite Ignoto, il presidente Luigi Einaudi assunse il comando delle Forze Armate: le bandiere dei reparti uscirono dallo schieramento, salirono le scale del Vittoriano e si inchinarono al presidente (l'art.87 della Costituzione che era entrata in vigore il 1 gennaio del 48 assegna infatti al presidente della Repubblica il comando supremo delle Forze Armate). L'anno successivo la cerimonia militare si svolse in quello che oggi è il piazzale Ugo La Malfa, con la inaugurazione del Monumento a Giuseppe Mazzini, un omaggio all'ideale repubblicano risorgimentale concretizzatosi con il referendum del 1946. È nel 1950 che la parata si sposta sui Fori Imperiali. Il presidente Gronchi, succeduto ad Einaudi, confermò il cerimoniale che si era consolidato negli anni precedenti con la deposizione della corona al Milite Ignoto, rassegna dei reparti schierati, arrivo alla tribuna presidenziale e sfilamento militare. Nei 65 anni della Repubblica, la sfilata militare si spostò a Torino nel 1961, in occasione del centenario dell'Unità d'Italia, e nell'edizione del 1963 fu posticipata al 4 novembre a causa della scomparsa di Papa Giovanni XXIII. La parata fu sospesa nel 1976 a causa del terribile terremoto del Friuli. Per celebrare ugualmente la ricorrenza, ci fu una piccola cerimonia con la deposizione di una corona al Milite Ignoto. Nel 1977, la parata fu sostituita da una cerimonia celebrata in Piazza Venezia, con lo schieramento di una Brigata costituita da 43 compagnie in rappresentanza di tutte le Forze ed i Corpi armati e non dello Stato. Negli anni successivi, per motivi di opportunità legati alla necessità di ridurre i consumi (Austerity) la manifestazione fu sospesa. La sfilata fu ripristinata, nel 1983, ma le celebrazioni si svolsero la prima domenica di giugno, non in via dei Fori Imperiali ma sull'itinerario Aventino - Porta S. Paolo in ricordo della resistenza all'occupazione tedesca della città di Roma, successiva ai fatti dell'8 settembre 1943. Nel 1984 si svolse in via dei Fori Imperiali mentre nel 1985 fu trasferita tra via dei Cerchi e le Terme di Caracalla. Nel 1989 la parata fu sostituita da una Mostra Storico Rievocativa in Piazza di Siena, a Roma e nel dal 1990 fino al 1994 si svolse solo la cerimonia in Piazza Venezia. Dopo 11 anni, il 4 giugno 2000, per volere del presidente Carlo Azeglio Ciampi, la parata militare tornò a far parte delle celebrazioni della Festa della Repubblica. Dal 2001, dopo il ripristino della festività del 2 giugno, viene svolta annualmente, come da tradizione, su via dei Fori Imperiali.

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