martedì 18 gennaio 2011

DA MOTO ONE L’INTIMO CHE NON TI ASPETTI


Spesso il motociclista si chiede che cosa indossare sotto l’abbigliamento tradizionale? MOTO ONE ha una risposta anche per questo presentando i capi di intimo tecnico con differenti caratteristiche e l’assortimento del caso. UW 2201 e UW 2203, rispettivamente maglia e pantalone in Polipropilene Prolen, così come UW 2221 e UW 2223, per un utente più “freddoloso”, realizzati in Polimicro garzato

di PAOLA MAURIZIO

Parlando di capi tecnici per l’intimo da indossare dal motociclista, ci addentriamo in una miscellanea di esigenze dettate da innumerevoli fattori. Mentre se per i capi esterni è più semplice, per l’intimo abbiamo a che fare con caratteristiche che devono risolvere le tante esigenze della “pelle” del corpo, soprattutto se dobbiamo rivestirla con più strati. Ecco che insorgono, dunque, le necessità di aumentare la traspirazione, espellere l’umidità in eccesso, non assorbire i liquidi, contenere il fastidioso odore di sudore, ed altro ancora.
UW 2201 è la maglia da intimo a maniche lunghe con girocollo e cuciture piatte (Moto One produce anche lo smanicato e la mezza manica) realizzato al 100% in Polipropilene Prolen a costruzione quadrangolare, molto confortevole. Le principali caratteristiche del tessuto sono di essere anallergico, antibatterico, antimuffa, antiodore ed essendo una fibra sintetica non assorbe i liquidi. Il Polipropilene ha una natura molecolare termo sensibile: la radice della molecola, infatti, si apre o si chiude in funzione della temperatura a cui siamo sottoposti. In estate si aprirà maggiormente per permettere la traspirazione, mentre se la temperatura del corpo si abbassa la molecola si chiude preservando lo strato d’aria che si forma tra il tessuto e l’epidermide, aumentando la capacità isolante dal freddo esterno.
Lo stesso vale per UW 2203, il pantalone lungo da intimo.

Qualora la necessità fosse quella di “scaldarci” maggiormente, quindi per persone particolarmente sensibili al freddo, o per viaggiare in contesti particolarmente freddi, ecco la novità 2011 di MOTO ONE che ha realizzato UW 2221 e UW 2223, maglia a manica lunga e pantalone realizzato in Polimicro garzato che consente una maggiore protezione alle basse temperature.

Il denominatore comune di tutti questi prodotti è dunque la proprietà, principale, di lasciare traspirare il corpo pur mantenendolo alla giusta temperatura, ovviamente in funzione del clima esterno, ed al contempo proteggendolo con un’importante azione di isolamento dal freddo. Favorendo anche, a seconda dello sforzo fisico e conseguente calore che il corpo emana, l’eliminazione del liquido in eccesso restando freschi ed asciutti.

Principali caratteristiche di UW 2201 e UW 2203:


· 100% in Polipropilene Prolen® a costruzione quadrangolare


· Vestibilità molto confortevole

· Parte posteriore più lunga


· Anallergico, Antibatterico, Antimuffa


· Non assorbe i liquidi e si asciuga rapidamente dopo il lavaggio


· Favorisce la termo sensibilità


· Bi-elasticità del tessuto senza l’impiego di Elastam o simili


· Cuciture piatte che favoriscono il comfort


Colore disponibile: nero, con cuciture rosso


Taglie disponibili: XS - XXL

Principali caratteristiche di UW 2221 e UW 2223:


· 100% in Polimicro garzato


· Vestibilità molto confortevole


· Parte posteriore più lunga


· Asciuga rapidamente dopo il lavaggio


· Maggiore resistenza alle basse temperature


· Cuciture piatte che favoriscono il comfort


Colore disponibile: nero, con cuciture bianco

Taglie disponibili: XS - XXL

Codice prodotto: M1 UW 2201


Prezzo al pubblico (consigliato), Iva compresa: Euro 39,00

Codice prodotto: M1 UW 2203


Prezzo al pubblico (consigliato), Iva compresa: Euro 40,00


Codice prodotto: M1 UW 2221


Prezzo al pubblico (consigliato), Iva compresa: Euro 37,00


Codice prodotto: M1 UW 2223


Prezzo al pubblico (consigliato), Iva compresa: Euro 39,00

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CON CIUCCI E BERTUZZO IL TEAM MOTO IDEA LANCIA LA SFIDA

Dawid Ciucci, 17 anni di Città di Castello e l’ultimo arrivato, Pierfilippo Bertuzzo, ventiduenne di Eraclea, sono i nuovi alfieri del Team Moto Idea


di SERGIO CONTI

La pausa invernale, sorniona, non ha impedito alla compagine di Felino di programmare per bene la stagione 2011 che a breve andrà in scena. Così, dopo essersi accaparrata a fine 2010 uno dei giovani più promettenti del palcoscenico motocrossistico nazionale, Dawid Ciucci, fresco Campione Italiano MX2 Under 17 e Campione d’Italia 125; ecco dunque l’ultimo arrivato tra le file del team: Pierfilippo Bertuzzo. Giovedì scorso il pilota veneto, che è stato Campione Italiano Junior nel 2006, e dopo una stagione 2010 alquanto positiva (sesto nell’Europeo EMX2 e settimo nel tricolore), ha raggiunto la sede della factory parmense per iniziare la sua grande avventura. Avventura che assieme a Ciucci li vedrà protagonisti nei principali campionati nazionali e continentali. La loro presenza è infatti assicurata agli Internazionali d’Italia, Campionato Italiano MX2 e Campionato Europeo EMX2.Nella giornata di sabato i due piloti, accompagnati dal responsabile tecnico della struttura, sono partiti alla volta della Sardegna per cominciare la loro intensa preparazione invernale. Per Bertuzzo è una nuova realtà, quella di risalire in sella ad una moto giapponese, ma anche per Ciucci che dallo scorso mese di dicembre ha già potuto assaggiare le doti del mezzo preparato nella factory di Felino.Ovviamente soddisfatti i due “patron” della struttura, Simone Camisa e Christian Caviola.Christian Caviola: “Direi un ottimo inizio questo, soprattutto valutando la diversa caratteristica dei nostri due nuovi piloti. Io e Simone siamo soddisfatti di questa scelta. Ciucci è molto giovane e veloce, con un ottimo palmares, ma Bertuzzo non è da meno, soprattutto se valutiamo in termini di esperienza. Credo che i due, assieme, sapranno davvero integrarsi, anche se in pista saranno eterni rivali, come la competizione del caso richiede. Entrambe, infatti, vorranno mettersi in evidenza nei vari tornei. Io spero solo che arrivino a grandi risultati, che siano insomma protagonisti della stagione. Glielo auguro di cuore.”

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lunedì 17 gennaio 2011

RUBY: «HO CHIESTO CINQUE MILIONI A BERLUSCONI» I PM: GIOVANI PROSTITUITE, CASE IN PREMIO/UN PUTTANAIO, SIAMO ENTRATE AD ARCORE SENZA CONTROLLI



Dalla domanda di autorizzazione a procedere e dall'invito a comparire per Berlusconi consegnata oggi al Parlamento dalla procura emerge un quadro inquietante. I pm: «Ampi riscontri investigativi». Una ragazza ascoltata al telefono: «Allucinante, un puttanaio, peggio di come scrivono sui giornali»


Da un lato, nella richiesta di autorizzazione e procedere, le accuse al premier nero su bianco, senza giri di parole: "Un rilevante numero di giovani donne si sono prostituite con Silvio Berlusconi presso le sue residenze, dietro pagamento di corrispettivo in denaro da parte di quest'ultimo". Dall'altro una serie di citazioni da atti giudiziari che, se veritieri, danno uno spaccato ancor più inquietante della dimensione dello scandalo che coinvolge il presidente del Consiglio. "O sei pronta a tutto oppure prendi il taxi e te ne vai", si legge ad esempio nelle intercettazioni tra due ragazze riportate nell'invito a comparire della procura di Milano al premier, secondo quanto riferito da chi ha potuto leggere le carte.IL DOCUMENTO SULLE PERQUISIZIONI"E' allucinante". Se la formalizzazione del capo d'accusa al presidente del Consiglio contenuta nella "domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti del deputato Berlusconi" presso gli uffici ubicati in Segrate-Residenza Parco n. 801 e 802 firmata dai pm di Milano e inviata alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera 2 fa un certo effetto, ancor più devastanti sembrano essere le indiscrezioni che trapelano dai parlamentari che hanno avuto modo di visionare l'invito a comparire della procura di Milano al premier. "E' allucinante. Non sai. Lo chiamano tutte 'amore', 'tesorino'. Non puoi nemmeno immaginare quello che avviene lì... Nei giornali dicono molto meno della verità anche quando lo massacrano", affermerebbero ad esempio T.M. e B.V. durante un'intercettazione riportata nel documento. "Un puttanaio". "Sembra di stare al Bagaglino" racconta ancora T.M. "ma è peggio. Un puttanaio. Con Berlusconi che toccava i culi alle ragazze. Ora se quelle cose le fai in camera da letto, sono affari tuoi, ma così, davanti a tutti! Mi chiedo, il giorno dopo, come faccia a lavorare".La questione dell'età. Al centro delle intercettazioni citate anche diverse che ruotano attorno alla cruciale questione dell'età di Ruby e della consapevolezza del premier circa il suo essere minorenne. Secondo quanto riferisce l'Espresso online 3, la ragazza, parlando col padre, avrebbe ad esempio detto: "Berlusconi ha detto al suo avvocato di pagarmi tutto quello che voglio. Basta che io non dica che lui sapeva della mia età". Poi, in un altra: "Frequento casa sua da quando ho 16 anni, ma ho sempre negato tutto per salvaguardarlo", affermerebbe la giovane marocchina in una conversazione. La conversazione è attribuita infatti a una certa 'Ru.' e a una certa 'Poiana'. "Io - dice una delle due - ho negato tutto e ho detto 'no', che sono andata a casa sua, ma lui pensava che fossi maggiorenne, pensava che avessi 24 anni anche perché non li dimostro. Poi, dopo che ha scoperto che ero minorenne mi ha buttato fuori di casa" perché, aggiunge, "io sto cercando di salvaguardare lui, così a me torna in tasca qualcosa...".Il prezzo è 5 milioni. In un'altra telefonata con la madre di Sergio Corsaro, un parrucchiere, ex fidanzato della giovane marocchina, Ruby poi affermerebbe: "Il mio caso è quello che spaventa tutti e sta superando il caso della D'Addario e della Letizia. Io ho parlato con Silvio e gli ho detto che ne voglio uscire con qualcosa: 5 milioni. Cinque milioni a confronto del macchiamento del mio nome...". Parlando invece direttamente con Corsaro, Ruby avrebbe spiegato al cellulare: "Non siamo preoccupati per niente perché Silvio mi chiama di continuo. Mi ha detto 'cerca di passare per pazza, racconta cazzate". "Lui mi ha chiamato - racconta ancora Ruby a Sergio Corsaro in una telefonata avvenuta tra il 26 e il 28 ottobre - dicendomi 'Ruby, ti do quanti soldi vuoi, ti pago, ti metto tutto in oro, ma l'importante è che nascondi tutto. Non dire niente a nessuno"."Nessun controllo all'entrata". In un'altra conversazione finita nel mirino degli investigatori una ragazza, sempre descrivendo i festini nella casa del Cavaliere, parla di "desolazione". Emergono poi anche i problemi legati alla sicurezza del presidente del Consiglio, tema al centro della polemica tra Berlusconi e il Copasir, il comitato di sorveglianza sui servizi segreti, che ha cercato invano di ascoltare in proposito il premier in audizione. "Siamo entrate senza alcun tipo di controllo. E' molto semplice. Dai il tuo nome al citofono ed entri", afferma un ragazza intercettata dalla procura di Milano. Altre intercettazioni particolarmente imbarazzanti, non solo per il premier, sono rivelate ancora dall'edizione online dell’ Espresso.Nicole Minetti con Emilio Fede Minetti: "Pompini a trecento euro. La notte a trecento euro. Maristella l'ha dovuta allontanare. Lavorava con uomini che vomitavano in macchina. L'hanno trovata in macchina con droga e un coltello" .Fede: "Quante hanno letto tutti i messaggi di lui! A una di quelle che c'erano ieri sera gli ho dato di tasca mia 10.000 euro perché aveva delle fotografie scattate col telefonino. Aveva bisogno di soldi" Ruby a Antonio Passaro P.A. "Come lo chiami?"


Ruby: "Papi. Noemi è la pupilla, io sono il culo".


Barbara Faggioli a Emilio Fede "Non mi ha invitato. Ormai preferisce invitare le cubane e le venezuelane". Da Imma a Eleonora De Vivo


"L'ho visto un po' out. Ingrassato. Imbruttito. L'anno scorso stava più in forma. Adesso sta più di là che di qua. E' diventato pure brutto: deve solo sganciare. Speriamo che sia più generoso. Io non gli regalo un cazzo". Sempre l'Espresso pubblica alcuni stralci del verbale di Floriano Carrozzo: "Ruby - si legge - mi fece vedere il numero di Berlusconi dove lo poteva contattare. Mi aveva detto che era andata due volte alla presidenza del Consiglio. Mi confidò anche del fatto che il presidente del Consiglio aveva saputo da lei che era minorenne. Non le faceva domande, era lei che spontaneamente mi riferiva particolari sul presidente del Consiglio La parlamentare e il bunga bunga. Agli atti anche una telefonata tra la parlamentare del Pdl Maria Rosaria Rossi con Emilio Fede nella quale si parla anche della pratica del bunga bunga. "Ma tu stai venendo qui?", chiede Maria Rosaria Rossi a Emilio Fede. Il direttore del Tg4 risponde che sarà nel luogo dell'appuntamento non prima delle 21-21.15. Poi aggiunge: "Ho anche due amiche mie...". "Che palle che sei - risponde la Rossi - quindi bunga bunga, 2 di mattina, ti saluto...".Una possibile dama bianca. Le intercettazioni citate nell'invito a comparire sembrano poter svelare anche il nome della nuova fidanzata alla quale Berlusconi ha fatto riferimento ieri. Si tratterebbe di Roberta Bonasia, 26 anni, di Nichelino, vincitrice l'anno scorso del titolo di Miss Torino e concorrente di Miss Italia. In alcune conversazioni si farebbe infatti accenno a lei quale possibile 'compagna' del presidente del Consiglio. A suffragare questa ricostruzione in particolare una telefonata tra tra Lele Mora ed Emilio Fede nelal quale viene detto: "Roberta Bonasia ha preso possesso di tutto. Pretende tutto. Lui è preso...". Il documento. "Un rilevante numero di giovani donne si sono prostituite con Silvio Berlusconi presso le sue residenze, dietro pagamento di corrispettivo in denaro da parte di quest'ultimo". E' quanto si legge invece nella "domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti del deputato Berlusconi" presso gli uffici ubicati in Segrate-Residenza Parco n. 801 e 802 firmata dai pm di Milano e inviata alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera 5. Copia della richiesta della procura di Milano è stata pubblicata sul sito della Camera dei deputati.Nella richiesta di autorizzazione a procedere si legge anche che i pm di Milano avrebbero trovato "ampi riscontri investigativi" sulle case date dal premier Silvio Berlusconi ad alcune ragazze che partecipavano alle serate di Arcore. Lo ha raccontato la stessa Ruby ai pm nell'interrogatorio del 3 agosto scorso: "Alcune giovani donne che partecipavano ai suddetti eventi ricevevano in corrispettivo da Silvio Berlusconi la disponibilità gratuita di appartamenti ubicati in 'Milano due'". "Sul punto - prosegue il documento - rilevano ampi riscontri investigativi (...) che mettono in rilievo il ruolo svolto da Spinelli Giuseppe, quale fiduciario di Silvio Berlusconi, in costante contatto con Minetti Nicole". I magistrati scagionano però il "cassiere" del premier in quanto affermano che "le risultanze investigative allo stato non lasciano ipotizzare che Spinelli Giuseppe sia consapevole della natura retributiva dell'altrui attività di prostituzione...". I pubblici ministeri spiegano quindi che "sono state individuate le persone che dispongono degli appartamenti in Milano Due e che risultano essere beneficiarie di ulteriori erogazioni in denaro intermediate dalla MInetti e disposte da Silvio Berlusconi per il tramite di Spinelli Giuseppe...". "Si ha pertanto motivo di ritenere - scrivono ancora i pm venendo al punto della loro richiesta - che per le ragioni esposte e presso gli uffici ubicati in Segrate-Residenza Parco n. 810 (si tratta di un refuso per 801, ndr) e 802 dove lavora Spinelli Giuseppe possano rinvenirsi documenti, anche riversati su supporto informatico, pertinenti le abitazioni (...) che risultano essere concesse in comodato d'uso a Toti Eisa, Berardi Iris, Garsia Polanco Maria Ester, intesa Marystelle, Espinoza Arisleida intesa Aris,Guerra Barbara, Vivian Ioana intesa Annina, De Vivo Concetta intesa Imma, De Vivo Eleonora, atti e documenti relativi alla titolarità delle predette abitazioni, ai soggetti che ne sostengono i costi, ivi compreso il pagamento delle utenze, ai soggetti che ne hanno la effettiva disponibilità, al ruolo di intermediazione svolto da Minetti Nicole o da terzo nella gestione dei rapporti concernenti le suddette abitazioni, nonché documentazione pertinente rapporti economici intercorrenti con Berardi Iris, De Vivo Concetta intesa Imma, Espinoza Arisleida, Faggioli Barbara, Garcia Polanco Maria Ester intesa Marystelle, Loddo Miriam, Sorcinelli Alessandra, Skorkina Raissa, Barizonte Lisney intesa Lisa, riguardanti erogazioni di denaro effettuate dal predetto Spinelli, o dai suoi collaboratori e dipendenti in favore delle suddette persone, nonché documentazione pertinente rapporti economico-finanziari, gestiti da Spinelli Giuseppe, o da suoi collaboratori e dipendenti, intercorsi con Dario Mora inteso Lele, o comunque con soggetti o società allo stesso direttamente o indirettamente riconducibili, al riguardo rilevando documentazioni bancaria, copie di assegni circolari e/o bonifici, documentazione societaria specificatamente pertinente i predetti rapporti". Intanto, stando a indiscrezioni trapelate dalla procura di Milano, si apprende che nell'inchiesta ci sarebbero anche altre persone indagate, probabilmente tre, che però vengono definite "di secondo piano".

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domenica 16 gennaio 2011

TRAPANI, BMW TRAVOLGE UNA 600 MUOIONO MADRE E DUE FRATELLINI


L'investitore andava a 120 chilometri all'ora. Il terribile incidente a Campobello di Mazara. In gravi condizioni anche anche il padre dei due bambini. Illeso l'altro guidatore, un giovane di 21 anni risultato in seguito ai test in stato di ebbrezza alcolica. per lui è scattata la denuncia di omicidio colposo plurimo aggravato


E' stato denunciato dai carabinieri per omicidio colposo plurimo, aggravato dallo stato di ebbrezza alcolica, Fabio Gulotta, il giovane di 21 anni che ieri sera ha travolto a Campobello di Mazara, con la sua Bmw 320 B, una Seicento sterminando una famiglia. Nell'incidente sono morti due fratellini, Martina e Vito Quinci, di 12 e 10 anni, e la loro mamma, Livia Mangiaracina, di 37, mentre è rimasto gravemente ferito il marito della donna, Baldassarre Quinci, di 43 anni, maresciallo dell'Aeronautica militare, ricoverato all'ospedale Villa Sofia di Palermo in prognosi riservata.Secondo una prima ricostruzione della dinamica, Quinci avrebbe contribuito all'incidente commettendo una lieve imprudenza allo stop che aveva nei pressi dell'incrocio tra le vie Vittorio Emanuele e IV Novembre. L'investitore andava ad una velocità di 120 chilometri orari circa, come prova anche una lunga frenata di diverse decine di metri oltre il punto di impatto. Il giovane viaggiava con la fidanzata di 17 anni; entrambi hanno riportato lievi contusioni. Dagli esami ai quali è stato sottoposto è emerso che Gulotta aveva nel sangue un tasso alcolemico di 0,72 milligrammi per litro, di poco eccedente il limite di 0,5, ma comunque sufficiente per indicare uno stato di ebbrezza alcolica. Un anno fa, Gulotta, che di mestiere fa il pastore, aveva avuto un altro incidente stradale, che aveva provocato alcuni feriti. La polizia municipale gli aveva sospeso la patente. L'incidente era avvenuto sempre a Campobello di Mazara, nei pressi del bivio per le Cave di Cusa. Anche quella volta Gulotta era rimasto illeso. Rischia invece di rimanere paralizzato Baldassare Quinci, l'unico sopravvissuto della sua famiglia. Era lui alla guida della Seicento che è stata travolta dalla Bmw. L'uomo è stato trasferito in elisoccorso a Villa Sofia, dove si trova ricoverato in gravi condizioni nel reparto di neurochirurgia. I medici gli hanno riscontrato lesioni alla colonna vertebrale e agli organi interni. Intanto, le salme delle tre vittime sono state trasferite all'obitorio dell'ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano.


Nella foto< la famiglia Quinci

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sabato 15 gennaio 2011

RICOVERATA PER TRE GIORNI SU UNA SEDIA NEMMENO UN POSTO LETTO IN TUTTA LA CITTÀ


Maria Vitale, sessant'anni superati da un po', ha trascorso su una sedia le prime 72 ore di ricovero all'ospedale Civico, il più grande di Palermo. "Di giorno facevo esami e terapie, di pomeriggio tornavo a sedermi. Ma la pressione non è calata e non hanno potuto dimettermi. Finalmente, mercoledì, si è liberata una lettiga"


Tre giorni e tre notti ricoverata su una sedia del pronto soccorso. In piedi con la flebo e accovacciata sulle poltrone dei corridoi. Il calvario di Maria Vitale, ultrasessantenne palermitana, è cominciato domenica. Ricoverata all'ospedale Civico di Palermo dopo una crisi ipertensiva, solo 72 ore dopo ha potuto sdraiarsi su una lettiga. E non è l'unica, perché nei cinque ospedali pubblici della città non c'è un solo posto letto disponibile. Da giorni i reparti di medicina sono in tilt e le astanterie sono diventate gironi danteschi, con i pazienti costretti a restare giorni e giorni in barella. Un'emergenza che sarebbe dovuta solo in parte all'impennata di ricoveri per le malattie stagionali: i sindacati dei camici bianchi puntano il dito contro la riforma sanitaria che la Regione Siciliana ha da poco varato: "Tutta colpa del taglio dei posti letto del 20 per cento voluto dall'assessore alla Sanità Massimo Russo", accusano Cgil medici, Ascoti Fials e Cimo. "Sono arrivata in ospedale domenica scorsa con la pressione alle stelle - racconta Maria Vitale - mi hanno messo la flebo al braccio e mi hanno detto di accomodarmi dove trovavo un posto a sedere libero. Sono rimasta oltre mezza giornata in piedi perché non c'era un buco. Solo a tarda sera ho trovato una sedia, sulla quale ho poi dormito per tre notti. Nel frattempo di giorno facevo gli esami, le cure necessarie, mangiavo i pasti dell'ospedale, con addosso la camicia da notte. Come una normale ricoverata. Mercoledì un infermiere è riuscito a procurarmi una barella per dormire e finalmente mi sono sdraiata". Maria Vitale non è l'unica ricoverata in queste condizioni. Nello stesso reparto c'è un paziente svedese, privo di un braccio e fresco di trapianto, al quale la lettiga dove era stato ricoverato un giorno è stata sottratta per un caso più grave. Anche lui ora dorme su una poltrona. E per una ottantenne che deve essere ricoverata in neurologia, l'ospedale ha trovato il posto in una clinica privata convenzionata. Ma non c'è l'ambulanza che può trasportarla nella struttura. Questo lo scenario all'ospedale Civico, il più grande di Palermo. Trecento casi al giorno al pronto soccorso, 948 posti letto disponibili. Tutti pieni da prima delle vacanze natalizie. La sala di osservazione brulica di pazienti. Stesso copione al Policlinico universitario Paolo Giaccone, dove ieri mattina le autoambulanze del 118 non hanno potuto scaricare i pazienti, perché nei reparti si registrava il tutto esaurito. Solo per cinque di loro è stato possibile il ricovero in barella. E così anche a Villa Sofia-Cervello, Buccheri La Ferla e Ingrassia, dove le astanterie sono diventati reparti di lungodegenza. Niente posti nemmeno in rianimazione: dal 6 gennaio il 118 registra il tutto esaurito nell'intera provincia e, in caso di emergenza, i pazienti sono sistemati in posti di fortuna nelle unità anestesiologiche. I sindacati accusano la riforma varata dalla Regione, figlia del piano di rientro per il recupero di oltre 90 milioni di deficit. Un obiettivo oggi raggiunto, ma a costo di grandi sacrifici. Tra i quali la rimodulazione dei posti letto, ridotti del 20 per cento. L'assessore Russo si difende: "Sono stati tagliati solo i posti inutili, che avevano un tasso di occupazione inferiore al 70 per cento. In ogni caso il decreto è flessibile e prevede una riserva di 500 posti in tutta la regione che saranno redistribuiti secondo le esigenze". E in attesa che i 500 posti promessi vengano attivati, a Palermo più di 50 persone passeranno la notte in barella. Sempre che ne trovino una.

 
Nella foto-Maria Vitale, la paziente "ricoverata" su una sedia

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venerdì 14 gennaio 2011

SARÀ UN SUPER CARNEVALE CARRI NUOVI E TANTE SORPRESE

La Regione scommette su Fano. Anzi, sul suo Carnevale, cui un documento contabile datato 1347 e custodito all’Archivio di Stato fanese attribuisce la palma di “più antico d’Italia”. Una ghiotta opportunità per mettere al servizio del sistema turistico regionale un evento che, ogni anno, richiama tra 100 e 150mila spettatori. «Si tratta di una vera e propria eccellenza turistico-culturale-ha detto l’assessore regionale al turismo Serenella Moroder-e come tale la Regione ha scelto di investire in maniera consistente (55mila euro che si aggiungono ai 150mila del Comune, ndr) per valorizzarla. Del resto il rilancio dell’economia del territorio, dei “turismi” delle Marche, si basa sul concreto sostegno delle peculiarità storiche e tradizionali, utili a innescare processi virtuosi di sviluppo per tutta la comunità». I risultati dovrebbero vedersi presto, visto che già da alcuni mesi il Carnevale fanese viene promosso dalla Regione nelle più importanti fiere italiane e nei principali aeroporti d’Europa. «Sono orgoglioso che la Regione abbia colto nel nostro Carnevale un elemento chiave da mettere al servizio del sistema turistico regionale» ha dichiarato il sindaco Stefano Aguzzi, alla conferenza organizzata a Palazzo Raffaello insieme all’assessore al turismo Alberto Santorelli, al presidente dell’ente manifestazioni Simone Spinaci e a quello della Carnevalesca Luciano Cecchini. Numerose le novità, a cominciare da quattro carri nuovi (sfilate 20, 27 febbraio e 6 marzo), “rampe” di lancio per 150 quintali di dolciumi Perugina tra cui i celebri “Baci”, e dalla mega mascherata “La cicala e la formica”, 80 pezzi ideati dal professor Pierluigi Piccinetti e realizzati in collaborazione con il gruppo “Gommapiuma x caso” e “Amici di Rosciano insieme”. Altra novità del 2011 è il rinnovato legame tra Carnevale e centro storico: tutte le mascherate raggiungeranno viale Gramsci attraversando le principali vie del centro e ogni corso mascherato inizierà e terminerà in piazza XX Settembre, palcoscenico della “Cittadella del cioccolato”, in programma dal 24 al 27 febbraio con 25 stand dove trovare goloserie di ogni tipo e perfino una vera e propria statua di cioccolato. Il 20 febbraio e 6 marzo, invece, la piazza ospiterà il Villaggio delle tipicità, esposizione di prodotti e degustazioni organizzati fa Coldiretti e Cia. Ma non è finita qui, perché dal 19 febbraio all’8 marzo saranno allestiti una pista di pattinaggio sul ghiaccio e un palatenda, il “Pala Arka Eventi”, che per un mese, nella zona del mercato ittico, ospiterà convegni, concerti, ricevimenti, tombolate e il tradizionale “veglion d’la gluppa”. Il 19 febbraio il gran galà in maschera a teatro, con spettacolo e cena servita nei palchi, mentre il 5 marzo andrà in scena “La notte del bacio più grande”, evento a metà fra notte bianca e spettacolo per ragazzi, ovviamente in maschera. Novità anche sul fronte turistico: l’assessore Santorelli e il presidente di Alberghi Consorziati Luciano Cecchini hanno stretto un accordo con il tour operator pesarese Eden Viaggi per proporre pacchetti turistici.
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giovedì 13 gennaio 2011

ROCK AND ROLL ALLA ROTONDA A MARE DI SENIGALLIA PER WINTER JAMBOREE



Nuovo appuntamento con la musica nell'affascinante struttura sul mare, simbolo di una città che rappresenta ormai il regno assoluto del Jamboree

di Paola Maurizio

 
Sabato 15 gennaio, dalle 21.30, l'affascinante struttura sul mare, simbolo della spiaggia di velluto e del glamour che da 12 anni fa di Senigallia anche il regno indiscusso del jamboree, ospita il “Winter Jamboree – Waitin' for Summer Jamboree”, V edizione del Festival invernale e primaverile di musica e cultura dell’America degli anni ’40 e ’50. Il Festival precede quella che sarà la “hottest rockin' holiday on earth” di agosto, il Summer Jamboree, XII edizione dal 30 luglio al 7 agosto 2011. La serata di musica e ballo di sabato 15 gennaio sarà condotta da una consolle internazionale. I due djs di questo appuntamento di gennaio sono il tedesco dj 10 Inch Wonderboy e dall'Italia dj Oldwoogies. L'ingresso alle serate del Festival con djs set è di 10 euro. Swing, jive, lindy hop e balboa, boogie, western swing, hillbilly, tantissime le declinazioni della musica protagonista del “Winter Jamboree”, da ascoltare e ballare. Il cartellone prosegue poi ogni mese fino a luglio: il 12 febbraio, ancora due djs, Sleepy Gene (ITA) e Ol'Woogies (ITA), mentre domenica 13 febbraio, nel pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30, Stage gratuito di Ballo per bambini da 6 a 14 anni, condotto dagli insegnanti del Summer Jamboree. Una band live, invece, per l'appuntamento di sabato 19 marzo, dalla Germania arrivano Mike Penny and His Moonshiners (GER), affiancati da dj Red Moon (ITA) in consolle.Sabato 9 aprile, musica e ballo con dj Voodoo Doll (UK) e dj Ol'Woogies, mentre domenica 10 aprile, dalle 14.30 alle 18.30, Stage di Lindy Hop con Robert & Claire (London) aperto a ballerini di livello medio e avanzato (costo dello stage è di 35 euro con riduzione a 30 per i corsisti Summer Jamboree). Ancora un fine settimana di jamboree per il mese di maggio, sabato 14 con la solita doppietta di djs, dj J”Swing&Jive”C (FRA) e dj Ol'Woogies e domenica 15 maggio, al Centro Sociale Saline, lo Stage di “French Jive” con Jean Cristophe & Marie (Paris), aperto a partecipanti di tutti i livelli, dalle 14.30 alle 18.30 (costo dello stage è di 35 euro con riduzione a 30 per i corsisti Summer Jamboree).Live dall'Austria per la serata di sabato 11 giugno con i Five in Love (AUT), affiancati da dj Memphis (ITA) e domenica 12 giugno, dalle 14.30 alle 18.30, Stage di Shim Sham con Enry & Francesca, aperto a tutti i livelli (costo Stage 25 euro, ridotto a 20 per i Corsisti Summer Jamboree).Il Festival invernale e primaverile si conclude sabato 9 luglio con musica e ballo condotti dal mitico dj Terry Elliot (UK) e dj Ol'Woogies. La V edizione del “Winter Jamboree – Waitin' for Summer Jamboree”, Festival invernale e primaverile di musica e cultura dell’America degli anni ’40 e ’50, è ideata dall’associazione “Summer Jamboree” (diretta da Angelo Di Liberto, Andrea Celidoni e Alessandro Piccinini) e sostenuta dal Comune di Senigallia.

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mercoledì 12 gennaio 2011

FALCE, MARTELLO E TRICOLORE COM'ERA L'ITALIA QUANDO C'ERA IL PCI

A Roma la mostra "Avanti popolo", con i documenti d'archivio del Partito comunista italiano. Un percorso multimediale che racconta settant'anni di storia del nostro Paese, documentando la parte e il ruolo che ebbe il Partito comunista italiano nella cultura e nella società

Avanti popolo. In attesa della riscossa, è il passato che torna a visitare la memoria di chi spese la propria esistenza scrutando il cielo ogni mattina per vedere se fosse sorto il sol dell'avvenire. Un passato micro e macro, gli uomini e i grandi fatti, insieme, all'ombra della stessa bandiera. Rossa. La storia di un partito che è stato parte della società italiana, nel suo intreccio tra la dimensione nazionale e quella internazionale. Questo il senso della mostra "Avanti popolo. Il Pci nella storia d'Italia", che si inaugura il 14 gennaio presso la Casa dell'Architettura di Roma (fino al 6 febbraio), fra le manifestazioni dedicate al 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. E che nasce con l'intenzione di dare conto della straordinaria e articolata messe di documenti del Partito Comunista Italiano, espressione della sua struttura organizzativa e propagandistica, conservati negli archivi, soprattutto quelli dell'Istituto Gramsci e della Fondazione Cespe. Ma pure per raccontare come gli avversari del Pci lo vedevano e lo raccontavano. Ne emerge il ritratto di quel "partito nuovo", come lo definì Togliatti nel 1944 con l'obiettivo di creare un partito di governo della nuova classe dirigente forgiata nella rivoluzione antifascista. E che divenne un partito di massa di dimensioni eccezionali, attrezzato per le battaglie parlamentari e per le mobilitazioni collettive. Nella mostra, si potrebbe dire, il Pci viene raccontato attraverso se stesso e attraverso le tracce lasciate da dirigenti e militanti. In mostra anche materiali selezionati dall'archivio dell'Unità, del Crs, della Fondazione Di Vittorio, dell'Udi, dell'Archivio audiovisivo del Movimento operaio, dell'Istituto Luce, degli archivi della Rai, e coordinata da un fitto comitato organizzatore animato con tenacia dal tesoriere dei Ds, Ugo Sposetti.Come si affermò, e come si organizzò quel partito, è nei tanti documenti presenti in mostra - 1500 immagini e oltre 200 video - e suddivisi lungo un percorso. Tanti gli oggetti nelle bacheche, ma la gran parte dei documenti è stata digitalizzata ed è fruibile sui diciotto touch-screen che compongono l'allestimento - in un Acquario Romano già di per sé suggestivo e per l'occasione immerso in una luce rossa diffusa. Al piano superiore uno spazio dedicato alla grafica, con contributi originali creati per l'occasione, e due esposizioni: "Progetti, confronti, incontri" (34 designer interpretano il Pci) e "Bobo e Cipputi. Due comunisti di carta", con le vignette di Staino e Altan. Inoltre, il visitatore viene accolto da un video, proiettato su un maxischermo, con filmati d'archivio che sono un po' un compendio di quel che viene raccontato dalla mostra. E che, in certi casi, restituiscono emozioni che è difficile dimenticare. Come Pertini che tocca la bara di Berlinguer in una San Giovanni colma come non lo sarà mai più. Si comincia con la stazione multimediale dedicata agli anni che vanno dal 1921 al 1943, poi dal '43 al '48, dal '48 al '56 fino all'ultima tranche, 1979-1991, il travaglio della Bolognina e il percorso successivo che porterà al Partito democratico della sinistra e alla scissione che darà vita a Rifondazione comunista. Altri touch-screen vanno per temi, ad esempio "Donne in lotta", "Partigiane e partigiani", "Enrico Berlinguer", "Il popolo in piazza". C'è anche "I comunisti al cinema", argomento questo approfondito dal film "Anch'io ero comunista", realizzato da Mimmo Calopresti, che sarà presentato al cinema Barberini il 20 gennaio, attraverso il quale il regista restituisce l'atmosfera e il senso comune su che cosa rappresentasse il Pci attraverso immagini e interviste a registi, sceneggiatori e appassionati, da Scola a Lizzani, da Bellocchio a Bertolucci a Pietro Ingrao. E se è ricchissima la documentazione multimediale, è anche vero che i "pezzi di carta" fanno grande sensazione. I fogli con l'intervento autografo di Enrico Berlinguer alla Camera, nel 1978, le copie ingiallite dei giornali Il Comunista o Il Soviet, la prima tessera, quella del 1921, i verbali di riunioni particolarmente importanti della Direzione del partito, i volantini, gli appunti manoscritti, i quaderni dal carcere di Gramsci, i libretti con cui il partito organizzava la propria penetrazione, la "Guida al segretario di cellula" del 1950, la "Guida per la propaganda capillare" o il "Libretto del capo-gruppo". In copertina, una citazione da Togliatti a dare la linea: "Il Partito si sviluppa e si rafforza quando sa lavorare non soltanto per chiusi interessi di organizzazione e di gruppo, ma per gli interessi di tutto il popolo e di tutta la nazione".

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martedì 11 gennaio 2011

ROSSI PREPARA L'ESORDIO CON LA DUCATI «BISOGNA GUIDARE SPORCO, SERVE TEMPO»

Valentino in ritardo con la spalla: «Fa ancora male, i tempi si allungano. I tifosi dovranno avere pazienza»

Dall’inviato Sergio Conti


MADONNA DI CAMPIGLIO «Ho bisogno di cinque o sei mesi dopo l'operazione per essere al 100%, quindi aprile potrebbe essere il momento». Valentino Rossi non ha ancora recuperato dall'intervento alla spalla, il dottore ha bisogno di tempo per ritrovare la forma ideale. «La spalla non sta bene come speravo, abbiamo bisogno di più tempo», dice il pilota della Ducati a Madonna di Campiglio, dove il team partecipa con la Ferrari all'evento Wrooom 2011. Rossi è stato operato il 14 novembre dello scorso anno. Tra 3 settimane sono in programma i test a Sepang, in Malesia. La nuova stagione si apre il 20 marzo con il Gp del Qatar. «È una corsa contro il tempo per essere davvero pronti per la prima gara, soprattutto fisicamente per quel che mi riguarda», dice Rossi, come si legge sul sito ufficiale della MotoGp. Il pilota di Tavullia andrà all'assalto del titolo iridato con la Desmosedici GP11. «È diversa da tutte le altre moto, è un vero prototipo, un concetto differente da quello delle case giappones», osserva. «Devi avere uno stile leggermente più sporco per correre con la Desmosedici». «Spero che i tifosi abbiano un pò di pazienza», dice Rossi in conferenza stampa. «Di sicuro non sono più un ventenne, ma gli incidenti nell'allenamento di motocross o nelle prove al Mugello avrebbero potuto verificarsi comunque. Non ho mai pensato al ritiro, ho voglia di correre e questa nuova chance mi regala tante motivazioni», aggiunge. In sella alla Ducati, Rossi raccoglie il testimone lasciato dall'australiano Casey Stoner, passato alla Honda. «Stoner è andato forte con questa moto, ha grande talento e sa adattarsi a tutte le condizioni. Aveva con la moto un grande feeling che io, al momento, non posso avere. Ecco perchè dovrò provare molto», dice.
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