martedì 21 dicembre 2010

E' MORTO ENZO BEARZOT: IL CT AZZURRO CAMPIONE DEL MONDO NELL'82 IN SPAGNA


Aveva 83 anni. La pipa e il naso da boxeur, una vita nel calcio Indimenticabile la vittoria del Mundial e gli abbracci con Pertini


di SERGIO CONTI


È morto Enzo Bearzot. L'ex ct azzurro campione del mondo nel 1982 aveva 83 anni. Nato ad Aiello del Friuli il 27 settembre 1927, prima di diventare allenatore della nazionale Bearzot è stato anche giocatore vestendo le maglie di Pro Gorizia, Inter, Catania e Torino. Bearzot è morto a Milano, nella sua casa in zona Vigentina. L'ex commissario tecnico della nazionale era gravemente malato da ttempo. La famiglia ha deciso di mantenere il più stretto riserbo. Il suo naso, da boxeur, e la pipa, perennemente accesa, hanno fatto la felicità dei vignettisti per anni. Erano i segni distintivi di Enzo Bearzot, scomparso oggi ad 83 anni. Detto il Vecio, come si fa per tutti i friulani doc (era nato ad Aiello del Friuli il 26 settembre '27), anche per quelli che vecchi non sono. Ed in effetti lui non lo è stato mai, in questo aiutato dalla passione del calcio, che lo aveva preso da ragazzino, quando in un collegio di Gorizia dormiva con la foto di Campetelli, centromediano dell'Inter, sotto il cuscino. E non era taciturno, nè introverso - come sostenevano i suoi denigratori -, soltanto non gli piaceva sprecare le parole. Fosse stato come lo dipingevano, non avrebbe mai creato il gruppo che conquistò il terzo titolo mondiale del calcio italiano nel 1982 in Spagna. Un gruppo che non si è mai sciolto, neanche quando qualcuno si è allontanato dal pallone (come Paolo Rossi), oppure è stato prematuramente rapito dalla morte (come Scirea). Un gruppo che ha mantenuto i contatti con l'uomo che l'ha plasmato e che continuerà a considerarlo vivo. Un legame veramente speciale quello che legava gli azzurri a Enzo Bearzot, riconoscenti perchè prima di condurli al traguardo più importante della loro carriera, aveva saputo difenderli da critiche feroci. E li aveva sostenuti quando decisero quel clamoroso e innovativo silenzio stampa che anche oggi, di tanto in tanto, viene imitato da questa o quella squadra di club. Portavoce era Dino Zoff, altro friulano di poche parole, che Bearzot considerava il suo terzo figlio, e che un giorno si sarebbe seduto sulla panchina azzurra con minor fortuna. Nel dicembre del 2000 il gruppo si strinse ancora una volta intorno a Bearzot, che presentava (con l'autore Gigi Garanzini) il libro biografico, 'Il romanzo del veciò. In quella serata il tecnico sorprese i suoi vecchi allievi rivelando che il calcio non gli mancava, pur amandolo, perchè «sentivo di non appartenervi più ». C'era amarezza nelle sue parole, un pò di malinconia, forse stimolata dalle note del jazz (questa musica era la sua seconda passione, naturalmente dopo il football). Quella sera Bearzot parlava del calcio al passato remoto, come di una storia finita tanto tempo prima. Ma dopo poco più di un anno - a gennaio del 2002 -, mettendo fine a un distacco ventennale, Bearzot aveva accettato con rinnovato entusiasmo l'invito della Federcalcio ad assumere la responsabilità di presidente del settore tecnico della Figc. In quell'occasione Claudio Gentile, uno del gruppo, allora tecnico della Under 21, ricordando il bel gioco espresso dalla nazionale nei mondiali del '78 (Argentina, azzurri quarti) e dell«82, lo definì il miglior ct azzurro dopo Pozzo (morto come lui il 21 dicembre, del 1968), sostenendo che »Enzo Bearzot non deve restare lontano dal calcio, perchè il calcio è il suo mondo«. E lui: »Sono contento perchè l'indicazione viene dal mio mondo«. La sua avventura nel calcio era cominciata come giocatore: dalla Pro Gorizia, era passato, ventenne, all'Inter, poi al Catania, poi all'Inter nuovamente, ed aveva terminato la carriera al Torino. Era un difensore grintoso ma corretto, non privo di tecnica. Delle sue esperienze di calciatore seppe far tesoro alla guida della nazionale, riuscendo ad utilizzare al meglio i giocatori che sceglieva, incurante dei suggerimenti e delle critiche della stampa, anche quando i risultati non gli davano ragione. Fautore del 'primo non prenderlè non fu mai catenacciaro. Fu maestro invece nell'esaltare l'arte del contropiede con cui nell'82, nel Mundial, di Spagna schiantò una dopo l'altra Argentina, Brasile e Germania. Indimenticabili le imprese dei terzini-ala Cabrini e Gentile, delle ali a tutto campo Conti-Graziani, di Tardelli, giocatore universale, di Zoff portiere-saracinesca, di Paolo Rossi guizzante, imprendibile opportunista sotto rete, di Scirea, direttore d'orchestra di un gioco che a tratti ricordava il free-jazz per la sua imprevedibilità. Paradossalmente, però, quattro anni dopo, l'attaccamento al gruppo, e la conseguente incapacità a rinnovare, fu fatale a Enzo Bearzot. Al cospetto di risultati negativi (mancata qualificazione agli Europei '84, eliminazione negli ottavi del mondiale messicano '86), attaccato dalla critica e di fronte all'ostilità del vertice federale, preferì lasciare anzichè rinunciare alle sue convinzioni. Ma nella storia del calcio, e non solo, rimarranno sempre le immagini delle imprese precedenti. L'urlo e la corsa pazza di Tardelli, dopo il gol alla Germania. E quel giovane Vecio, dal naso di boxeur e dalla pipa eternamente accesa, che sull'aereo degli eroi di Madrid, gioca a briscola con Causio, Zoff e il presidente della Repubblica Pertini, un altro celebre appassionato della pipa, un altro Vecio che, come lui, non invecchiò mai. Bearzot ha collezionato anche una presenza in Nazionale da giocatore e in totale ha disputato 251 partite nella massima serie. Al termine della sua carriera da giocatore, nel 1964, iniziò l'apprendistato tecnico sulla panchina del Torino prima come preparatore dei portieri e poi da assistente di Nereo Rocco, poi di Fabbri e, successivamente, nella stagione 1968-1969, divenne allenatore del Prato (in serie C). Entrò ben presto nei quadri federali, inizialmente come allenatore delle giovanili (under 23 all'epoca) ma ben presto venne promosso ad assistente di Valcareggi nella Nazionale maggiore e quindi a vice del suo successore, Fulvio Bernardini. Nel 1975 è stato nominato commissario tecnico (condivise la panchina con Fulvio Bernardini fino al 1977). I primi importanti frutti del suo lavoro iniziarono a vedersi ai mondiali del 1978, terminato al quarto come l'Europeo casalingo del 1980. Il miracolo avviene in Spagna nel 1982: nonostante una critica feroce da parte dei giornalisti (che lo portò a introdurre la novità del silenzio stampa), riuscì a portare la Nazionale sul tetto del mondo, grazie anche a una preparazione morale, basata sulla forza del gruppo, oltre che tecnica e grazie a giocatori come Cabrini, Zoff, Conti, Collovati, Scirea, Gentile, Bergomi, Oriali, Tardelli, Graziani, Rossi, Altobelli, Antognoni. Dopo il Mondiale vinto, non riuscì a qualificarsi all'Europeo successivo, dimettendosi dopo il deludente Mondiale 1986. Il Vecio, soprannome con il quale era ormai famoso, non si riconosceva più in quel calcio in cui il denaro stava diventando l'elemento più importante. Detiene il record di panchine azzurre: 104, davanti alle 97 di Vittorio Pozzo.
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lunedì 20 dicembre 2010

VITA DA SENZATETTO: NOTTE IN STAZIONE ALLA RICERCA DI RIPARO E UN PO' DI CALORE ROBERTO, RABAF, DANIEL E GLI ALTRI: IL SOGNO DI UN LAVORO E DI UNA CASA PER RIUSCIRE FINALMENTE A TOGLIERSI DALLA STRADA



Una sigaretta accesa illumina la notte alla stazione Tiburtina. Roberto chiude gli occhi ogni volta che un raffica di vento gelido gli graffia il viso. Il pavimento è di pietra: «Ci vorrebbe un cartone». Ma lui non ha più nemmeno le coperte: «Me le hanno rubate un’ora fa, quando mi sono alzato per andare in bagno». Adesso Roberto trema. Borbotta qualcosa mentre guarda la pozzanghera ghiacciata poco oltre la tettoia che lo ripara dalla pioggia. Poi scuote la testa: «Questa non è vita».Non è vita per lui come per gli altri 25 senzatetto di Roma che sabato notte hanno trovato un riparo nelle stazioni della metropolitana di piazza Vittorio e Tiburtina, che rimangono aperte tutte le notti per permettere ai senza fissa dimora che si rifiutano di andare nei ricoveri del Comune di trovare comunque un riparo e un po’ di calore. Poco. Giusto un paio di gradi in più rispetto all’esterno. Perché la porta altro non é che una grossa inferriata in acciaio.A piazza Vittorio il vento penetra dalle sbarre che separano i senzatetto dalla strada. Sibila nei cunicoli della metro come la lama di un taglierino sulla carta. Tra i senzatetto sdraiati in terra c’è Rabaf, algerino, 52 anni. Arrivato in Italia nel 1987, Rabaf per anni ha vissuto vicino San Remo, dove lavorava come operaio nella coltivazione dei fiori. «Mi pagavano 35 euro al giorno, in nero – assicura con una smorfia - In tutti questi anni mai nessuno mi ha messo in regola». Rabaf, che parla bene italiano ed è tra i pochi clochard che è riuscito a tenersi lontano dall’alcol, fino a tre anni fa lavorava e aveva una casa. «Da San Remo mi sono spostato a Viareggio, dove per un paio di anni ho fatto il muratore, sempre in nero». Infine tre anni fa «sono arrivato a Roma, ma non sono più riuscito a trovare lavoro. E neppure una casa. Anzi, se qualcuno avesse un impiego da offrirmi può contattare la Comunità di S. Egidio di via Dandolo».Poco distante da Rabaf, sul pavimento della stazione di piazza Vittorio, sotto un’altra coperta c’è la storia spezzata di Daniel Corneliu Vasile, un ucraino di 35 anni, arrivato in Italia sei anni fa. Atterrato a Roma, Daniel ha subito raggiunto le campagne di Eboli, in provincia di Salerno, dove ha lavorato come stagionale nei campi di pomodori, carciofi, fagioli. In autunno raccoglieva le castagne. «Ho fatto anche l’aiuto carpentiere, per 20 euro al giorno. Sempre tutto in nero», racconta mentre si sistema sopra la testa uno sciarpone di lana a mo’ di cappello. Per questo anche Daniel non è in regola col permesso di soggiorno, «nonostante tornassi periodicamente a Roma per cercare qualcosa di meglio. Un altro lavoro, magari con il contratto». E invece, Daniel, a Roma tutto ciò che è riuscito a trovare è stato un posto letto sotto i portici di Porta Maggiore.Quanto sia facile finirci, in strada, lo sa bene anche Roberto, un romano di 32 anni, franato dal suo appartamento nei pressi di San Pietro al pavimento della stazione Tiburtina. Fino al 2001 Roberto faceva il magazziniere per una ditta di via Boccea, viveva in casa con i genitori. «Poi mia madre è morta, qualche mese dopo l’impresa ha chiuso e ho perso il lavoro». Il padre , che faceva il portiere in un palazzo vicino San Pietro «si è risposato con un'altra donna. Una straniera, che mi ha cacciato di casa». Da allora Roberto non ha più visto né sentito suo padre: «non ho altri parenti, sono solo al mondo».Roberto ha due occhietti scuri e vispi, e la speranza di riuscire a risollevarsi. Per ora «riesco a guadagnare 40 euro a settimana grazie a un amico d’infanzia, che il giovedì mi fa lavorare nella sua impresa di pulizie - afferma - Ma cerco un lavoro vero, qualsiasi cosa pur di abbandonare questo inferno (la stazione che lo ospita da quando è finito in strada). Perché questa non è vita», dice prima di spegnere la sigaretta e immergersi nell’ennesima notte gelida sul pavimento della stazione Tiburtina.

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domenica 19 dicembre 2010

MALTEMPO, RISARCIMENTI DA AUTOSTRADE ANTITRUST: ISTRUTTORIA SU SOCIETÀ COINVOLTE PROBLEMI NEGLI AEROPORTI PER LA CHIUSURA DEGLI SCALI NEL NORD EUROPA. DUE SENZATETTO E UN ANZIANO MORTI PER IL FREDDO


Migliora la situazione della circolazione in tutta Italia dopo il caos provocato nei giorni scorsi dal maltempo e dalla disorganizzazione. In Toscana la Firenze-Siena è chiusa tra Bargino e Firenze, dopo che solo alle 4 di questa notte erano stati liberati gli automobilisti intrappolati dal pomeriggio di ieri. Riaperta in tarda mattinata la Firenze-Pisa-Livorno. Il problema ora è dato dalle strade ghiacciate, che stanno causando incidenti e vittime. Regolari i treni, mentre si registrano disagi negli aeroporti come riflesso di quanto sta accadendo nel Nord Europa, con gli scali messi in crisi da freddo e gelo. Due i senzatetto morti in Italia per il freddo. Intanto, in seguito alle polemiche per il caos dei giorni scorsi, il presidente dell'Antitrust annuncia che l'Authority ha intenzione di aprire un'istruttoria sulle società che hanno penalizzato i viaggiatori. Nel pomeriggio Autostrade per l'Italia ha convocato la Consulta dei consumatori e ha annunciato che risarcirà gli automobilisti coinvolti nei blocchi. L'Antitrust: istruttoria «nei confronti delle società che «potrebbero non aver fornito ai viaggiatori le informazioni necessarie a scegliere se partire o no - ha detto Antonio Catricalà - E' inaccettabile che un po' di maltempo, previsto anche se intenso, abbia causato i disagi che migliaia di cittadini hanno subito nei giorni scorsi sulle strade e le ferrovie di uno dei Paesi tra i più industrializzati del mondo. Per questo proporrò immediatamente al collegio di avviare un'istruttoria». Catricalà ricorda che già in passato l'Antitrust ha comminato sanzioni per un altro ingorgo non adeguatamente gestito da società che ricevono per i servizi un pagamento, anche se poi il Tar ha annullato la multa. «Si tratta di un principio fondamentale del Codice del Consumo - afferma Catricalà - che l'Antitrust ha già applicato sanzionando le società concessionarie del Passante di Mestre per l'ingorgo creato in occasione dell'esodo dell'agosto 2009. Il Tar, a riprova della scarsa sensibilità del Paese nei confronti della tutela dei consumatori, ha annullato quelle sanzioni: stiamo già preparando il ricorso al Consiglio di Stato perchè i cittadini e le associazioni dei consumatori non possono essere lasciati soli di fronte alla disattenzione dei monopolisti concessionari di servizi pubblici fondamentali».Il presidente della Toscana: ok Antitrust, anch'io sospetto interessi monopolistici. Catricalà «fa bene a indagare - ha detto Enrico Rossi - Anche a me viene il sospetto che Global Service, la società che ha l'incarico dalla Provincia di Firenze di fare la manutenzione sulla Firenze-Pisa-Livorno, per ben due volte abbia fallito nel mantenere la Fi-Pi-Li pulita perchè ho potuto vedere che Autostrade per l'Italia è l'elemento guida nell'associazione temporanea di imprese del Global Service. Quindi Catricalà fa bene a verificare se non ci siano anche interessi monopolistici».La riunione della Consulta dei consumatori ha «deciso gli indennizzi in favore degli automobilisti rimasti intrappolati nei blocchi stradali legati alla neve dei giorni scorsi - annuncia il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - La quantificazione del risarcimento sarà rapportata al tempo tra l'ingresso e l'uscita ai caselli autostradali. Tutti gli interessati Codacons - possono inoltrare richiesta documentata di risarcimento tramite la commissione di conciliazione istituita dalla società Autostrade con le associazione dei consumatori». Durante la riunione è stato sottolineato che «tra le cinquemila e le seimila automobili sono rimaste bloccate sulla A1 a causa della neve, e che 87 mezzi pesanti sono stati rimossi poichè impedivano il passaggio dei mezzi di soccorso e spargisale». Il Codacons «sta studiando esposti e azioni risarcitorie nei confronti della Protezione civile che ha gravemente sottovalutato l'allarme maltempo».«Arrivando a Firenze sono rimasto sorpreso perchè le autostrade erano abbastanza libere, sono entrato a Firenze e ho trovato che le strade non erano pulite e che c'era difficoltà ad attraversare la città - ha detto il ministro dei Trasporti Altero Matteoli alla Fortezza da Basso. Matteoli ha confermato di aver convocato Ferrovie, Autostrade, Anas e tutti i concessionari perchè «un ministro deve capire cosa è successo. Il nostro è un Paese un po' particolare: tutto questo, ossia le nevicate, è accaduto anche in Francia e in Germania, anche più spesso, ed è giusto che io capisca cosa è successo da noi. E se è stato fatto tutto il possibile per cercare di migliorare e per far si che non accada più».Il sindaco di Firenze: mi prendo la colpa per il venerdì nero. A Matteo Renzi non sono piaciute le dichiarazioni lette oggi sui giornali perchè, dice, «molti politici praticano lo scaricabarile. Io non sono così. Sono il sindaco e mi prendo la colpa per il venerdì nero in città. Finita l'emergenza lavoreremo sui nostri errori. Ma per il rispetto che si deve a Firenze si sappia che da noi venerdì sera le strade erano già sbloccate. Chi ha dormito fuori lo ha fatto perchè era in autostrada o bloccato dai treni, non per colpa di Firenze».A Fiumicino passeggeri dirottati in hotel. Nessun volo, sia della British Airways sia dell'Alitalia e della Easy Jet, è finora partito per la capitale inglese. Personale Alitalia in presidio sta provvedendo ad informare i passeggeri in partenza da Roma per Londra, ma anche quelli in transito al Leonardo da Vinci ed in proseguimento per Heathrow, della cancellazione dei voli. L'invito è quello di prendere ulteriori contatti con i banchi biglietteria della compagnia per studiare soluzioni alternative, compresa la sistemazione in albergo in attesa della ripresa dei collegamenti aerei. Stessa cosa sta facendo la British Airways. Proprio davanti alla biglietteria del vettore inglese, già dalle 6 di questa mattina si è formato un lungo serpentone di passeggeri, sia italiani sia inglesi. «Saremmo dovuti partire questa mattina da Roma per Londra con il volo delle 7.50 della British - lamenta una signora di Catania in viaggio da ieri con due bambini, una femminuccia e un maschietto di 9 e 7 anni - Dopo oltre cinque ore di attesa siamo ancora qui. A questo punto mi auguro soltanto di andare a riposare un po' in albergo per poi riuscire a partire domani. Tanto è inutile illudersi. Non credo proprio che oggi si riuscirà a partire. Speriamo di farlo domani». Analoghi problemi anche per i passeggeri diretti negli Usa, via Londra. «Avrei dovuto prendere con mio marito il volo in coincidenza ad Heathrow per San Francisco, ma ormai lo abbiamo perso - dice la Signora Luciana di Salerno - Laggiù vive e lavora da alcuni anni mio figlio con la sua famiglia. Vorremmo tanto riuscire a passare il Natale con i nostri nipotini in America. Ci è stato ora prospettato di prendere domani un volo della US Airways per Philadelphia e da lì un altro volo per San Francisco. Penso proprio che accetteremo. Sarà un viaggio più lungo e più stressante. Poco male. L'importante è riuscire a passare le Feste tutti insieme».Penalizzati dal maltempo anche alcuni collegamenti con Francoforte e Parigi. A Fiumicino risultano infatti soppressi tre voli per Francoforte, di cui due della Lufthansa e uno dell'Alitalia, ed altrettanti per Parigi operati da Alitalia e Vueling.Morti due clochard a Varese e Torino e un anziano ad Ancona. Nel capoluogo piemontese, dove la temperatura la notte scorsa è stata di 5,3 gradi sotto zero, è stato trovato senza vita un uomo di 54 anni che aveva realizzato un giaciglio di fortuna nel centro della città, a poche decine di metri dal salotto cittadino di Piazza San Carlo. A Varese un sessantaquattrenne, italiano, è stato trovato cadavere nei pressi del Battistero dove era solito trovare un riparo per la notte. Solo ieri un altro senza fissa dimora era stato trovato senza vita a Milano. A Montesicuro di Ancona è stato trovato morto l'uomo di 84 anni, sofferente di alzheimer, che si era allontanato venerdì pomeriggio da una casa di riposo nei pressi di una zona colpita dalla nevicate. Il corpo è stato avvistato questa mattina presto da un cacciatore, a una certa distanza dalla casa di riposo.Il ghiaccio ha causato tre morti sulle strade della Toscana in due diversi incidenti stradali avvenuti la notte scorsa. Due uomini sono morti sulla vecchia Aurelia a Serristori, una frazione di Castagneto Carducci (Livorno). La loro auto si è schiantata contro un platano, mentre in un altro incidente, a Fornaci di Barga (Lucca), è deceduto un giovane di 20 anni. Feriti due amici che erano con lui, uno in modo grave.
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sabato 18 dicembre 2010

DOPO L'INCUBO, LA A1 TORNA NORMALE MA È POLEMICA SULLA GESTIONE DELL'EMERGENZA. AUTOMOBILISTI BLOCCATI PER TUTTA LA NOTTE SUL TRATTO TOSCANO DELL'AUTOSTRADA A CAUSA DELLA NEVE E DEL GHIACCIO. DISAGI ANCHE PER I TRENI, POI LA CIRCOLAZIONE È RIPRESA


L'emergenza è superata, i disagi rimangono, ma intanto monta la polemica per la paralisi che da venerdì fino al pomeriggio di oggi ha colpito il sistema dei trasporti in Toscana. L'autostrada A1 è stata riaperta dopo uno stop di quasi 24 ore e un lungo inferno per gli automobilisti fermi, nella notte, al gelo, senza soccorsi. Il Comune di Firenze e la Regione Toscana non escludono proprie responsabilità nella gestione dell'emergenza, ma mettono sotto accusa Autostrade, Ferrovie e Anas. In serata chiusa per ghiaccio la Firenze-Siena.Proprio i vertici delle tre società, insieme alla Protezione civile, sono stati convocati d'urgenza dal ministro dei Trasporti Altiero Matteoli per fare chiarezza su quanto accaduto. La riunione si terrà lunedì pomeriggio, servirà per fare il punto sull'emergenza maltempo e "si verificheranno l'origine e le ragioni dei disagi per l'utenza". E adesso è allarme ghiaccio: il Centro di monitoraggio meteo-idrologico della Regione Toscana ha diffuso un nuovo avviso fino alle 16 di domenica. Il gelo dovrebbe colpire soprattutto le zone interne centro-settentrionali della regione e, localmente, le zone collinari fra Siena e Grosseto. I fatti. Venerdì è iniziato con la neve che imbiancava la costa della Toscana, sulle zone interne le precipitazioni nevose sono iniziate in tarda mattinata con un'intensità che nessuno si aspettava. La mobilità regionale è andata in tilt. Già dalla mattina si è bloccato il servizio ferroviario sull'asse tirrenico, poi è toccato alla stazione di Santa Maria Novella, snodo centrale del trasporto su ferro per l'intero paese. Dopo le ferrovie è toccato alle strade, al mattino si è bloccata la Fi-Pi-Li nel tratto vicino Pisa. Bloccati gli aeroporti di Pisa e di Firenze, decine di voli cancellati e qualche centinaio di passeggeri rimasti a terra. La sorte peggiore è quella toccata agli automobilisti. In centinaia sono rimasti bloccati da neve e ghiaccio (e da altri mezzi slittati sul fondo stradale e finiti di traverso sulla carreggiata) soprattutto nel tratto fiorentino dell'A1 e hanno dovuto sopportare un'intera notte al gelo nelle proprie vetture, mentre da Firenze e Arezzo i vigili del fuoco provavano a portare soccorsi ma con grande difficoltà. La A1 liberata nel pomeriggio. L'autostrada è stata sbloccata solo nel pomeriggio di oggi. "E' ripresa la circolazione del traffico sul tratto Incisa-Valdarno" è scritto in una nota della Protezione civile che hasancito la fine dell'emergenza "per la quale le Amministrazioni territoriali avevano richiesto un intervento della Protezione Civile Nazionale". "La gestione" torna ora "alle strutture ordinariamente competenti" prosegue la nota, che successivamente invita le stesse strutture a mantenere alto lo stato di allerta "alla luce del quadro meteorologico che si prevede per le prossime ore". Quanto agli aeroporti, quello di Firenze è stato riaperto alle 17 mentre per quello di Pisa la riapertura è stata rimandata alla mattina di domenica. Dopo la riapertura al traffico ferroviario della stazione di Firenze Santa Maria Novella, avvenuta alle 9.30, nel corso della mattinata la circolazione dei treni è tornata alla normalità sull'intera rete. La Protezione civile si difende. Per quel che riguarda il disastro della A1, la Protezione civile si difende. "I disagi e le nevicate erano state da noi ampiamente segnalate con una dettagliatissima circolare a tutti gli enti. Se fossero state seguite non ci saremmo trovati in questa situazione" accusa il capo dipartimento Franco Gabrielli, aggiungendo che "c'è stato un sistematico disinteresse degli italiani che si sono messi in auto senza attrezzature adeguate".

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venerdì 17 dicembre 2010

NEVE E GELO IN TUTTA ITALIA TRAFFICO IN TILT, CITTÀ PARALIZZATE IMBIANCATE ANCHE ROMA E CAPRI. PIANO D'EMERGENZA FS IN TOSCANA E LAZIO. A FIRENZE OLTRE 5MILA PASSEGGERI FERMI ALLA STAZIONE DI SANTA MARIA NOVELLA. BLOCCO NELL'AREA FIORENTINA DELLA A1, COPERTE E BEVANDE CALDE PER GLI AUTOMOBILISTI. IL CLIMA DOVREBBE STEMPERARSI A RIDOSSO DI NATALE, MA PER DOMANI È ANCORA ALLERTA


Gli effetti della corrente siberiana che si è abbattuta su gran parte dell'Europa continuano a creare problemi anche in Italia. Nevica un po' ovunque, anche in zone dove accade raramente, come Roma. Dove non nevica ci sono forti venti e piogge gelate. E ovunque le temperature sono rigidissime. Serie le ripercussioni sulla circolazione stradale e ferroviaria, con veicoli e treni bloccati per molte ore. Al punto che nel pomeriggio Fs ha fatto scattare il piano emergenza-neve in Toscana e nel Lazio con modifiche al tragitto di alcuni convogli. In particolare, a Firenze, i treni Alta velocità che collegano il Nord e il Sud non hanno effettuato fermata nella stazione di Santa Maria Novella, dove sono rimasti bloccati oltre 5.000 passeggeri, ma in quelle di Rifredi e Campo di Marte. La neve ha creato pesanti disagi anche su diversi tratti autostradali, soprattutto nelle regioni centrali. La situazione più critica è stata quella dell'area fiorentina della A1, rimasta bloccata nel tardo pomeriggio tra Incisa e Scandicci a causa di alcuni mezzi pesanti sprovvisti di catene o pneumatici da neve che sono finiti di traverso sulla carreggiata. Il blocco provocato dai Tir non ha consentito neanche l'impiego degli spargisale e dei mezzi di Autostrade per l'Italia mobilitati per affrontare l'emergenza neve. Si è formata una lunghissima colonna di veicoli, bloccata per ore. Gli automobilisti sono stati soccorsi con coperte e bevande calde che venivano portate a piedi dal personale di Autostrade per l'Italia, ma anche da impiegati e operai che lavorano al raddoppio dell'arteria, oltre che dai vigili del fuoco. Nell'operazione sono state impegnate più di 250 persone. Stessa situazione sulla A11 Firenze-Mare.Il servizio meteorologico dell'aeronautica militare ha emesso un allerta meteo per 12/18 ore a partire da stasera. Continuerà a nevicare in Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Umbria. Oltre i 300 metri anche su Lazio, Abruzzo, Campania e oltre i 500 metri su Molise e Basilicata. Il clima dovrebbe stemperarsi nei giorni a ridosso del Natale, quando però tornerà il rischio di piogge. Il gelo e la neve hanno provocato disagi soprattutto al sistema ferroviario con black-out e ritardi accumulati sulla linea dalla Stazione di Porta Genova, a Milano, verso Mortara e Pavia. A Milano traffico intenso anche per problemi alla metropolitana per un guasto a un treno. Gli aeroporti di Linate e Malpensa sono rimasti operativi ma sono stati cancellati una ventina di voli per la chiusura di scali europei dovuti alle cattive condizioni del tempo. Tre bus con a bordo ragazzini quindicenni, sono rimasti dalla mattina fino a sera sulla SS36 di Monza nel traffico bloccato a causa del ghiaccio. In montagna, nella notte il termometro a sceso a -26 gradi a Piana di Marcesina, ad Asiago e Sappada si sono toccati i -18, ad Auronzo -16, a Cortina d'Ampezzo -14. Il pericolo di valanghe resta 'marcato grado 3' nei settori occidentali e orientali.Difficile la situazione in Liguria. Il vento e il ghiaccio hanno bloccato le auto. Nelle scuole materne di Prà, Bolzaneto e Campi, nella periferia di Genova, i vigili del fuoco hanno ricevuto decine di telefonate da parte di genitori che non riuscivano a prelevare i figli a causa del ghiaccio. Molte le vetture finite di traverso lungo le strade. La regione in cui si sono registrati i maggiori problemi per la circolazione stradale e ferroviaria. Sulla Siena-Perugia, vicino Cortona (Arezzo) è morto il conducente di un tir che si è ribaltato a causa del ghiaccio. A Firenze "La protezione civile sta raggiungendo le auto sui viali, ferme, per dare qualcosa di caldo", scrive il sindaco Matteo Renzi, sul suo profilo Facebook, sotto l'attacco dei cittadini. "Ho parlato alle radio, senza tirarmi indietro: verificheremo le responsabilità - scrive il primo cittadino - Ma vi ricordo che qui non è bloccata la città: si è fermato il treno, l'alta velocità, la Firenze-Pisa-Livorno, l'autostrada. Ora la priorità è liberare dalle macchine chi è fermo da ore in auto. Stiamo riportando i bimbi. Domani scuole chiuse". Niente scuole neppure a Pisa. Chiusi anche gli aeroporti di Firenze 'Amerigo Vespucci' e di Pisa, 'Galileo Galilei'. Nello scalo del capoluogo c'erano migliaia di persone e per sistemarle la direzione ha prima dovuto acquistare decine di sedie in un vicino grande magazzino e poi alloggiarli in albergo.Chi viaggiava in treno ha vissuto una vera e propria odissea. Convogli fermi per ore, senza che i passeggeri avessero informazioni e in alcuni casi senza neppure i riscaldamenti. Oltre 5.000 persone sono rimaste bloccate nella stazione di Santa Maria Novella la Protezione civile ha allestito un posto di accoglienza e ristoro presso la Fortezza da Basso, a poche centinaia di metri di distanza. Solo intorno alle 21.30 i treni hanno ricominciato a transitare, seppure lentamente, ed è iniziato il deflusso dei viaggiatori che la Protezione civile provinciale stimava sarebbe proseguito al ritmo di 1.500 ogni ora. Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha annunciato una class action contro le Ferrovie "insieme con i cittadini toscani che stanno sopportando i disagi del blocco dei trasporti su ferro in seguito alla nevicata". Secondo il governatore toscano infatti "il disastro che i cittadini stanno subendo assume aspetti perfino dolosi, se si pensa che il sistema ferroviario era stato preventivamente allertato dei probabili eventi meteo dalla Protezione civile regionale fin dalle 13.30 di ieri". "E' uno scandalo nazionale - prosegue Rossi - Le Ferrovie, l'Anas, la Società autostrade hanno abbandonato la Toscana. E sono anche talmente spudorate da negare l'evidenza dei fatti. Ma io preparerò un dossier su quanto accaduto e lo porterò alla Procura della Repubblica". E ancora: "Le Ferrovie hanno il coraggio di scrivere in un comunicato che hanno "garantito la circolazione ferroviaria in tutta la Toscana". Mi sembra incredibile che si arrivi a tanto, di fronte a cinquemila persone bloccate alla stazione di Santa Maria Novella, per non parlare del blocco della Firenze-Pisa-Livorno fin da prima di mezzogiorno di oggi, e della situazione incredibile, e a questo punto perfino rischiosa, in cui sono costretti, senza un briciolo di informazione, gli automobilisti in coda da ore sulla Auto Palio".Come Firenze anche Roma 11 è rimasta paralizzata dal traffico in tilt. Più di 5.000 le chiamate dei cittadini arrivate al 113. Diversi equipaggi delle volanti sono intervenuti alla stazione ferroviaria di Saxa Rubra dove i pendolari erano in attesa dei treni. Il Codacons presenterà un esposto alla procura della Repubblica di Roma. I principali problemi sono stati sulla Cassia Bis, sulla Roma-L'Aquila, e sul Grande Raccordo Anulare, ma nell'intera città si sono formate code chilometriche. "Chiediamo alla magistratura di accertare le responsabilità di tale situazione caotica - ha detto il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - L'associazione sta valutando la possibilità di una class action da parte di chi ha subito danni da traffico". Da parte sua, il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, ha osservato che "la protezione civile comunale e la polizia municipale hanno fatto tutto il possibile per alleviare i disagi dei cittadini, ma Roma non può rimanere bloccata proprio sulle sue vie di accesso esterne". "Credo che le autorità competenti debbano accertare le eventuali responsabilità di questo blocco", ha concluso il primo cittadino di Roma. Ritardi e cancellazioni di voli da e per il nord Europa anche all'aeroporto di Fiumicino. Scuole chiuse domani a Rieti.
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giovedì 16 dicembre 2010

ANCORA NEVICATE SU VERSANTE ADRIATICO PESCARA  COMPLETAMENTE IMBIANCATA AL RISVEGLIO E NEVICATA ECCEZIONALE SU TUTTA COSTA ABRUZZESE



Dopo il gelo, ancora neve sull'Italia: nelle prossime ore una nuova perturbazione proveniente dall'Atlantico porterà sul nostro paese temperature meno rigide e nevicate anche in pianura sul nord e su buona parte del centro. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso un allerta meteo che prevede dalle prime ore della giornata di domani nevicate da deboli a moderate fino a livello del mare sul nord est; nevicate moderate ed elevate inizialmente al di sopra dei 100-300 metri e localmente anche a livello del mare su Toscana, Umbria e Marche e successivamente fino ai 500-700 metri. Neve anche sulle regioni centrali al di sopra dei 200-400 metri, con quantitativi anche abbondanti sui settori appenninici, sulla Sardegna al di sopra dei 400-600 metri. Dalla mattinata di domani sono inoltre previsti venti forti sulle regioni della fascia tirrenica e su Sicilia e Sardegna, in estensione ai settori adriatici meridionali. Il Dipartimento della Protezione Civile seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e le locali strutture di protezione civile.Autostrade per l'Italia inviata quindi i conducenti a mantenersi costantemente informati sulle condizioni meteo e di viabilità attraverso RTL 102.5 FM o ISORADIO 103.3 FM, i pannelli a messaggio variabile, il sito internet www.autostrade.it e il network TV INFOMOVING in Area di Servizio.SARDEGNA, NEVICA SULLE SPIAGGE DEL NUORESE - Continua l'ondata di gelo in Sardegna dove stamattina è nevicato anche al mare, nel Nuorese. La neve è caduta sulla costa orientale, da San Teodoro a Siniscola. Si è trattato di una spruzzata, ma che ha comunque creato qualche problema in una zona non abituata al fenomeno. Un pullman di linea che stava raggiungendo il capoluogo ha dovuto ritardare la corsa, mentre era in atto la tormenta. Per tutta la notte e le prime ore del mattino le basse temperature hanno formato una coltre di ghiaccio sulle strade, che comunque non ha creato problemi al traffico, ma solo qualche disagio. Intanto il cielo, dal sereno, sta nuovamente ritornando molto nuvoloso e, secondo le previsioni, nella serata potrebbero tornare i fiocchi di neve anche a quote sotto i 500-600 metri. MIGLIORA SITUAZIONE A RIMINI, MA RIMANGONO DISAGI - Il maltempo non abbandona la provincia di Rimini. I trasporti pubblici sono andati in grave difficoltà per le strade ghiacciate: centinaia di utenti hanno aspettato per ore inutilmente il passaggio dei mezzi della Tram, il cui centralino è andato in tilt per le chiamate di protesta. Secondo l'azienda, la colpa sarebbe del Comune che avrebbe sparso poco sale sulle strade. In mattinata, nonostante abbia ripreso a nevicare, la situazione sembra leggermente migliorata specie sull'A14 dove prosegue l'attività dei mezzi spazzaneve. Maggiori difficoltà sulla statale Adriatica e sulle strade cittadine, dove il ghiaccio è molto diffuso. In particolare lunghe code si registrano sulla provinciale sulla Marecchiese, dove ieri sera anche un ambulanza è rimasta coinvolta in un incidente, mentre su via Coriano un camion si è intraversato per il ghiaccio bloccando la circolazione. L'aeroporto Fellini, dopo la chiusura di ieri sera per scarsa visibilità, è tornato operativo. Oggi scuole chiuse a Riccione, Misano, Morciano e nelle località della Valconca. In base all'evolversi della situazione meteo i sindaci decideranno se estendere la chiusura anche a domani, mentre Cattolica ha già deciso per il prolungamento dello stop anche a domani. Dal pomeriggio la situazione potrebbe migliorare ma da domani sono previste ulteriori nevicate.NEVE E GELO IN CALABRIA, RAGGIUNTI I -12 IN SILA - Temperature sempre molto rigide in Calabria e neve anche a basse quote. Sulla Sila cosentina, a monte Botte Donato, dove ci sono 80 centimetri di neve, la notte scorsa si sono toccati i -12 gradi. Freddo intenso anche a Camigliatello e Lorica, dove ci sono 30 centimetri di neve e temperature che si mantengono costantemente sotto lo zero. Gelo anche sulla Sila catanzarese (-6 a Ciricilla di Taverna) e crotonese. Dopo i disagi di ieri si circola con le catene a bordo sulla statale 107 Silana-Crotonese, in particolare nella zona del valico della Crocetta e nei pressi di Camigliatello Silano e San Giovanni in Fiore. Scuole chiuse, per le intense nevicate, a Cosenza e Rende, ma non si segnalano problemi per la circolazione stradale.Ordinanza di stop delle attivita' didattiche anche da parte del sindaco a Castrovillari. Aule vuote, per il secondo giorno, pure in provincia di Catanzaro, nelle zone montane e nei centri montani delle Serre in provincia di Vibo Valentia. Traffico regolare, fa sapere l'Anas, sui tratti montani dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria tra gli svincoli di Lagonegro e Falerna. Dopo le nevicate di ieri, la circolazione e' tornata alla normalita' dalle prime ore di questa mattina. Dalla notte scorsa le condizioni meteo tendono ad un lieve miglioramento, ma restano sempre attivo l'obbligo delle catene a bordo e i dispositivi di gestione della viabilita' previsti dal piano neve approvato con le Prefetture e le Forze dell'ordine competenti per territorio.Al momento le squadre di pronto intervento Anas e la Polizia stradale stanno coordinando le attivita' di regolazione del traffico e di pilotaggio dei soli mezzi pesanti che vengono deviati sui percorsi alternativi con deviazione allo svincolo di Sibari, in direzione nord, con rientro in autostrada a Lagonegro nord, oppure Atena Lucana, e allo svincolo di Lagonegro Nord, in direzione sud, e rientro in A3 a Falerna.CALABRIA, BLOCCATA PER NEVE TATALE JONIO-TIRRENO - Bloccata per neve, in Calabria, la strada di grande comunicazione Jonio-Tirreno all'altezza del passo della Limina nei pressi di Mammola. La neve, caduta da ieri sera e per tutta la notte, ha raggiunto i 40 centimetri. Disagi per gli automobilisti che dalla Locride devono raggiungere l'autostrada Salerno Reggio Calabria e viceversa. Sul posto sono intervenuti agenti della Polstrada e carabinieri che stanno deviando il traffico su percorsi alternativi per i due versanti in attesa dell'arrivo dei mezzi spazzaneve. Circolazione in tilt per la neve caduta copiosamente in molti comuni della zona pre-aspromontana. Non nevica sul tratto autostradale dell'A3 Salerno Reggio Calabria dove vige il codice giallo. Come programmato con le Prefetture delle province interessate, l'Anas ha attivato tutte le misure preventive, predisponendo i percorsi alternativi per i mezzi pesanti, con uscita obbligatoria a Lagonegro in direzione sud e rientro in autostrada a Falerna. Per quelli, invece, diretti a nord uscite obbligatoria a Falerna e Sibari e rientro in autostrada a Lagonegro Nord oppure Atena Lucana. NEVICATA ECCEZIONALE SU COSTA ABRUZZESE - Pescara completamente imbiancata al risveglio e nevicata eccezionale su tutta la costa abruzzese. Nel capoluogo adriatico continua a nevicare anche questa mattina e nell'immediato entroterra ci sono anche 40 centimetri di coltre bianca. Temperature basse ma non rigidissime, dal vastese a teramano il colpo d'occhio e' completamente bianco. Disagi nella circolazione, si segnalano in piu' punti alcuni incidenti. Nella maggior parte dei centri della costa gran parte delle scuole sono chiuse in attesa di un miglioramento delle condizioni climatiche.NEVICA IN VAL SANGRO, RISCHIO CHIUSURA FABBRICHE - Intensa nevicata in atto sull'intero comprensorio di Lanciano. Sulle colline a tre chilometri dalla costa il manto nevoso ha raggiunto oltre 25 centimetri. A Lanciano la coltre bianca sfiora i 30 centimetri e in conseguenza di cio' il sindaco ha disposto la chiusura delle scuole per oggi e domani. Scuole chiuse anche in altri comuni frentani. Nel comprensorio Medio ed Alto Sangro neve tra i 40 e 50 centimetri. Anche in tutti e 22 i comuni di competenza della compagnia carabinieri di Atessa scuole ugualmente chiuse oggi e domani. Sul versante vastese e' in atto una bufera di neve, col manto che ha raggiunto i 50 centimetri a Schiavi d' Abruzzo, Castiglione Messer Marino, Montazzoli. Si circola esclusivamente con catene o pneumatici da neve. In mattinata fabbriche aperte in Val di Sangro, anche se molti lavoratori non sono riusciti a raggiungere il posto di lavoro, ma diverse direzioni aziendali hanno convocato per la tarda mattinata incontri con i sindacati che farebbe prospettare la chiusura di alcuni stabilimenti nel pomeriggio. A Casoli e nell'intero comprensorio Aventino la neve ha raggiunto i 30 centimetri di neve. Diversi autotreni diretti nell'area industriale dei pastifici di Fara San Martino sono rimasti bloccati. Sia i vigili del fuoco di Lanciano che di Casoli considerano la situazione della circolazione non grave anche se sono numerosi gli interventi per le auto in panne prive di catene. Ovunque le temperature variano tra i meno 2 e 4 gradi.BLOCCATA A14 IN ABRUZZO TRA LANCIANO E ORTONA - Situazione critica sull'autostrada A14 bloccata in entrambe le direzioni tra Lanciano e Ortona. Lo comunica la Polizia stradale. Neve e ghiaccio e lunghe file di autovetture ferme: ai caselli in Abruzzo viene comunque filtrata l'entrata, vietata ai mezzi pesanti. GHIACCIO E NEVE, DISAGI IN MOLISE - Pesanti disagi stamattina in provincia di Campobasso a causa del maltempo. La neve continua a cadere ad intermittenza e su molte strade, soprattutto all'alba, la formazione di ghiaccio, ha creato problemi alla circolazione. Si sono verificati anche diversi incidenti. In molti comuni le scuole sono rimaste chiuse. Cinque centimetri di neve sono caduti a Campobasso dove gia' dalla notte sono in azione i mezzi spartineve e spargisale.MARCHE, STA RIENTRANDO EMERGENZA NEVE - Sta lentamente rientrando l'emergenza maltempo che nelle Marche ha portato abbondanti nevicate soprattutto lungo la costa. Persistono pero' i disagi lungo la rete viaria, anche se l'autostrada A14 e' transitabile e le strade sono state in gran parte ripulite. Il problema ora e' rappresentato dal ghiaccio e dalla neve sciolta che sta creando una poltiglia specie lungo le strade cittadine. Ad Ancona la fase critica e' passata, non nevica, ma la Protezione civile segnala - come per altre localita' colpite dalle perturbazioni di queste ore - 'micro situazioni' diffuse di disagio, rappresentate dai ritardi nei trasporti pubblici, almeno stando alle segnalazioni dei cittadini, e persone isolate in case che si trovano in strade private. Va decisamente meglio al sud, ma anche qui non mancano come nel resto della regione, rallentamenti del traffico e problemi per rami e alberi caduti. Le previsioni indicano che le nevicate si sposteranno ora verso la fascia collinare e comunque saranno a macchia di leopardo. Situazione instabile anche domani. POCA NEVE IN PUGLIA, TEMPERATURE RIGIDE - Ancora neve nelle ultime ore in Puglia, ma solo spruzzate, sia sulla costa - a Bari e nell'hinterland - sia nell'entroterra, soprattutto nell'area verso Taranto (una decina di centimetri a Gioia del Colle). Polstrada raccomanda soprattutto agli automobilisti attenzione al ghiaccio: disagi al traffico si registrano sulla statale 16, a sud di Bari per un Tir uscito di strada. Anche nell'area piu' colpita negli ultimi giorni - Gargano e Subappennino dauno - e' caduta un po' di neve, solo alcuni centimetri, che tuttavia non vreano disagi particolari al traffico. Le scuole sono chiuse in una decina di comuni complessivamente nelle due aree, soprattutto per le temperature assai rigide e quasi ovunque di alcuni gradi sotto zero. Freddo anche nel resto della Puglia, nel Salento e nel brindisino. TEMPERATURE ARTICHE IN VDA,-23 A PUNTA HELLBRONNER - Cielo azzurro e temperature rigide oggi in Valle d'Aosta. A punta Hellbronner (3.460 metri, sul Monte Bianco), sopra Courmayeur, sono stati registrati dalle centraline dell'ufficio meteorologico regionale -23 gradi, a Cervinia -16 e ad Aosta -5. Altre temperature: Saint-Christophe-aeroporto -7, Cogne -11, Pre'-Saint-Didier -6. Per la tarda serata di oggi e la prossima notte sono previste nevicate diffuse in tutta la regione. Il tempo restera' nuvoloso, con qualche precipitazione, per tutto il fine settimana.SETTIMANA TRA LE PIU' FREDDE DEL 2010 - La settimana in corso sara' ricordata come una delle piu' fredde del 2010. Le temperature dei giorni scorsi e quelle registrate la scorsa notte (sottozero in gran parte del centro nord, con punte di -8 a Novara e Verona, -7 a Rimini e -6 a Firenze) costituiscono la prima vera ondata di gelo dalla fine dell'estate. Per assistere a una diminuzione, ma solo lieve, del freddo bisognera' aspettare la prossima settimana al nord, mentre al centro-sud la colonnina di mercurio potrebbe scendere, sia pure di poco, gia' nel week-end. Il quadro e' stato tracciato da Andrea Giuliacci, del Centro Epson-Meteo, che sottolinea come l'aria gelida proveniente dall'Europa nord-orientale in realta' arrivi dalla Siberia, ''e dopo essere passata per la Scandinavia ha raggiunto l'Italia soprattutto attraverso l'Adriatico''. Le basse temperature si spiegano anche, secondo il meteorologo, con le favorevoli condizioni meteorologiche. ''Senza le nuvole, che hanno la capacita' di trattenere il calore del suolo - osserva Giuliacci - il suolo si raffredda piu' facilmente''. Quanto ai prossimi giorni, dopo due notti di freddo intenso venerdi' e' previsto l'arrivo di una perturbazione dal Nord Atlantico, che portera' correnti relativamente piu' miti ma piu' umide. ''Queste correnti, scontrandosi con l'aria fredda che rimarra' intrappolata al nord - aggiunge - determineranno nevicate anche in pianura, soprattutto al nord est, e piogge in gran parte del centro-sud''. Sabato, poi, dopo un altra notte molto fredda, tornera' il sereno, e domenica con l'arrivo di una perturbazione portata dagli umidi venti meridionali le temperature saranno meno rigide, soprattutto al centro sud. Al nord, a causa della stagnante aria gelida (emblematico il caso della Val Padana), ''ci vorra' piu' tempo - conclude Giuliacci - per rimuovere l'aria gelida''.MEDICI FAMIGLIA, FREDDO RECORD, ANZIANI A RISCHIO - Sono gli anziani la categoria piu' a rischio in questi giorni di grande freddo: si espongono alla temperature troppo basse per acquistare i regali di Natale, si coprono male e bevono troppo poco. Pier Luigi Bartoletti, segretario della Fimmg (Medici di Famiglia) del Lazio, spiega quali sono le misure 'di sicurezza' per fare fronte agli sbalzi di temperatura che possono mettere a rischio la terza eta', sotto osservazione in questo periodo come durante i giorni del caldo record. ''In questi giorni in molte regioni si e' passati da una temperatura primaverile a una temperatura polare e non e' facile per tutti adattarsi velocemente a questi cambiamenti. Il primo obiettivo e' proteggersi dagli sbalzi, frequenti in questi giorni di shopping natalizio che coinvolge anche gli anziani''. Il consiglio e' quello di vestirsi bene, a strati, di non rimanere coperti nei negozi rischiando di sudare. ''Mai dimenticare di bere abbastanza - ha aggiunto il medico - perche' in casa con i riscaldamenti alti il rischio e' quello di disidratarsi''.
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mercoledì 15 dicembre 2010

L'ITALIA NELLA MORSA DEL GELO NEVE AL CENTRO-SUD, IN MONTAGNA -17



Calano le temperatutre in tutta la Penisola. Termometro sotto zero anche nella Capitale. Scuole chiuse in molte regioni. Qualche disagio sulle autostrade


Colonnina di mercurio al di sotto dello zero in gran parte d'Italia e nevicate abbondanti in molte regioni. In Veneto il termometro ha segnato -17 gradi a Asiago, mentre a Cortina si è fermato a -10. Da ieri la neve scende nelle Marche, in Abruzzo, Molise e nel nord della Puglia. Scuole chiuse a Pescara e Montesilvano, ad Ancona, a Osimo, Falconara, Sirolo e Castelfidardo. Nella notte il termometro è sceso sotto zero in diverse città anche nelle regioni del Centro e del Sud d'Italia: -5 gradi a Bologna, -3 a Firenze, Milano, Ancona. Temperature sotto lo zero anche nella Capitale. Nevica a Catanzaro dove la temperatura è di pochi gradi sopra lo zero e a Lamezia Terme. Imbiancate le montagne della Sila catanzarese e crotonese e molti comuni dell'interno sopra i 450 metri di quota, -7 gradi a Ciricilla. Imbiancata anche la Sardegna, soprattutto il nuorese, dove la neve cade da 12 ore. Temperature in picchiata su tutta l'isola (media 3-5 gradi sulla costa e sottozero all'interno).Strade e autostrade. Per quanto riguarda la circolazione, la società Autostrade comunica che nelle regioni interessate dalle nevicate sono in azione i mezzi spargisale e spazzaneve. Da più di 24 ore, precipitazioni nevose stanno interessando l'A14 Bologna-Taranto nelle Marche,Abruzzo, Molise e nel nord della Puglia, oltre che le autostrade A24 Roma-L'Aquila-Teramo e A25 Torano-Pescara. La circolazione è regolare salvo temporanei rallentamenti a causa di veicoli non dotati di dispositivi antineve. I tratti interessati sono l'A14 Bologna-Taranto tra Cattolica e Marotta e tra San Benedetto del Tronto e Poggio Imperiale; l'A24 Roma-L'Aquila-Teramo tra Assergi e Teramo.Previsioni. Il servizio meteorologico dell'Aeronautica militare per la giornata di domani prevede al Nord ampio soleggiamento e scarsa nuvolosità un po' ovunque, salvo locali addensamenti più consistenti in Romagna con deboli nevicate anche a quote pianeggianti. Centro e Sardegna: nubi consistenti sulla Sardegna e sulle regioni adriatiche con fenomeni a prevalente carattere nevoso a quote pianeggianti, meno significativi e a quote basse sull'isola; cielo generalmente sereno o poco nuvoloso altrove. Sud e Sicilia: il maltempo interesserà un po' tutte le regioni con nuvolosità consistente e precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio sulla Sicilia, a carattere nevoso altrove. Le temperature vedranno valori sia minimi che massimi generalmente stazionari.

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martedì 14 dicembre 2010

CROLLA TERRENO, MUOIONO DUE FRATELLI ERANO TITOLARI DI UN'IMPRESA EDILE MARIO E STEFANO SCIACCA, DI 65 E 61 ANNI, STAVANO EFFETTUANDO LAVORI DI SCAVO PER UNA RETE FOGNARIA A NUMANA, NELL'ANCONETANO. SONO STATI TRAVOLTI DALLO SMOTTAMENTO DEL TERRICCIO A CIRCA TRE METRI DI PROFONDITÀ. I SOCCORSI RITARDATI DALLA NEVE



ANCONA- Due fratelli di 65 e 61 anni sono morti nel crollo di una porzione di terreno a Numana, in provincia di Ancona. Mario e Stefano Sciacca, stavano effettuando dei lavori di scavo, quando si è verificato l'incidente e sono stati travolti dal terriccio. I vigili del fuoco non hanno potuto far altro che estrarre i cadaveri. Uno dei due presentava una ferita alla testa, provocata probabilmente dal pietrisco frammisto alla terra. I soccorsi sono giunti in ritardo a causa di una tempesta di neve che imperversa sulla zona. I fratelli Sciacca erano i titolari della ditta che stava effettuando i lavori, la Edilconero. Stavano eseguendo un allaccio alla rete fognaria dello stabilimento balneare "La Perla", uno chalet-ristorante a circa 200 metri dalla battigia, e si trovavano a 2-3 metri di profondità quando una spalla della buca che avevano scavato ha ceduto. Gli Sciacca stavano lavorando all'allaccio fognario già da ieri, conoscevano il titolare dello chalet e si occupavano della manutenzione dello stabilimento. L'incidente è avvenuto a lavoro finito. I fratelli Sciacca stavano per andare via dagli scavi dopo un ultimo controllo. Poco prima che il terrapieno franasse, i due operai lavoravano distesi a terra. La frana che ha travolto i due operai potrebbe essere stata causata dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi, che potrebbero aver allentato il terreno.

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domenica 12 dicembre 2010

SIAMO IN MANUTENZIONE



GLI AGGIORNAMENTI DEL SITO E LA PUBBLICAZIONE DEI COMMENTI RIPRENDERANNO AL PIÙ PRESTO

venerdì 10 dicembre 2010

LE PRIME CINQUEMILA FIRME CRESCE L'APPELLO SUL WEB «LA RAI TORNI AI CITTADINI»

Prende sempre più corpo l'appello web nato dal movimento Move-On Italia per “restituire” la Rai ai cittadini. «Noi come abbonati abbiamo il diritto di esigere un maggior coinvolgimento nelle scelte di qualita’ e di controllo del servizio pubblico offerto dalla Rai – scrivono i promotori dell'appello –. Ecco la modifica che proponiamo: nel contratto di servizio andrà previsto che in caso di mancato raggiungimento di livelli di qualità del servizio prestabiliti e misurati attraverso il meccanismo del "qualitel degli abbonati", nonché al verificarsi di ogni altro inadempimento della Rai rispetto alle obbligazioni da essa assunte con il Contratto di servizio pubblico o, comunque, su di essa gravanti ex lege, una percentuale di abbonati superiore al 15%, possa esigere dalla Rai, l'esatto adempimento delle proprie obbligazioni, previo, ove necessario, ricorso alla competente Autorità giudiziaria e/o Amministrativa». Per ora su Facebook le adesioni sono ferme ad alcune centinaia ma tanti nomi illustri stanno dando il loro sostegno per far crescere la campagna: da Libera di Don Ciotti ad Articolo 21, da Libertà e Giustizia al Popolo Viola, da Valigia Blu a Bobi boicotta il Biscione, da Loris Mazzetti a Dario Fo e Franca Rame, da Giuseppe Giulietti ad Antonio Di Pietro, da Angelo Bonelli a Vincenzo Vita, da Rossana Casale a Giulietto Chiesa e tanti altri. Presto Vincenzo Vita presenterà un'interrogazione Parlamentare chiesta dal MoveOn al Senato sul Contratto di Servizio Rai e contemporaneamente la presenterà anche Antonio Di Pietro alla Camera. Oltre all'appello c'è una lettera collettiva al ministro Romani.IL TESTO DELL'APPELLO. La RAI è il Servizio Pubblico Radiotelevisivo italiano. Ma chi controlla che rispetti il suo operato e gli obblighi assunti nei confronti dei telespettatori? Noi crediamo che questa funzione debba essere svolta anche da noi cittadini. Siamo in una fase di attesa e di definizione di quelle che saranno le nuove regole che disciplineranno il servizio pubblico radiotelevisivo per il prossimo triennio, e che dovranno essere stabilite tramite il contratto di servizio RAI, scaduto il 31.12.2009, e che non è stato ancora firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e dalla RAI. Per questo ti chiediamo di partecipare attivamente firmando la lettera e le richieste che la società civile attraverso MoveOn italiano, organizzazioni, associazioni e singoli cittadini indirizzano al Ministro Romani. Diversi parlamentari hanno già manifestato l’intenzione di proporre alla Camera e al Senato un’interrogazione rivolta al Ministro di recepire tali richieste, per dare maggiore voce a questa iniziativa. NOI COME ABBONATI ABBIAMO IL DIRITTO DI ESIGERE UN MAGGIOR COINVOLGIMENTO NELLE SCELTE DI QUALITA’ E DI CONTROLLO DEL SERVIZIO PUBBLICO OFFERTO DALLA RAI. LA LETTERA AL MINISTRO ROMANI LA RAI AI CITTADINI On. Paolo Romani. Ministro dello Sviluppo Economico SEDE Onorevole Ministro, l'informazione, la cultura e l'educazione costituiscono i beni pubblici più preziosi e, ad un tempo, diritti fondamentali di ogni cittadino di un Paese democratico. L'accesso a tali beni e l'effettiva disponibilità di questi diritti, nella società del XXI secolo dipendono in larga misura dal buon funzionamento del servizio pubblico radiotelevisivo. Recenti fatti di cronaca hanno, tuttavia, sfortunatamente evidenziato come, in Italia, il servizio pubblico radiotelevisivo affidato alla RAI, Radiotelevisione italiana, non sia stato all'altezza degli obiettivi ai quali è deputato e tale circostanza ha trovato conferma, nei giorni scorsi, in una serie di mozioni presentate dai Parlamentari facenti capo, trasversalmente, alla maggioranza ed all’opposizione.Riteniamo, pertanto, sia indubitabile che la RAI si è, reiteratamente, resa inadempiente agli obblighi su di essa gravanti in forza della disciplina vigente e del contratto di servizio pubblico. I meccanismi di controllo attualmente esistenti, d’altro canto, sono risultati inadeguati.Il contratto di servizio pubblico volto a disciplinare il rapporto tra lo Stato e la Rai ed ad individuare gli obblighi della Rai nei confronti dei cittadini abbonati, come Le è noto, è scaduto lo scorso 31 dicembre 2009.La firma del nuovo contratto è adempimento che compete al Suo Ministero ed al quale, pertanto, nei prossimi mesi sarà chiamato a provvedere.In tale contesto, con la presente, siamo a chiederLe di prevedere espressamente nel nuovo Contratto di servizio pubblico che la RAI, nell'adempiere all'obbligo di implementazione di adeguati sistemi di controllo della qualità del servizio pubblico - obbligazione alla quale nell'ultimo quadriennio ha omesso di provvedere così come di recente accertato dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni - attribuisca direttamente ai propri abbonati, attraverso il ricorso ad adeguati strumenti telematici, il diritto di valutare la qualità dei propri contenuti e programmi. Nello stesso contratto andrà, inoltre, previsto che in caso di mancato raggiungimento di livelli di qualità del servizio prestabiliti e misurati attraverso il citato meccanismo del "qualitel degli abbonati", nonché al verificarsi di ogni altro inadempimento della RAI rispetto alle obbligazioni da essa assunte con il Contratto di servizio pubblico o, comunque, su di essa gravanti ex lege, una percentuale di abbonati superiore al 15%, possa esigere dalla RAI, l'esatto adempimento delle proprie obbligazioni, previo, ove necessario, ricorso alla competente Autorità giudiziaria e/o Amministrativa.Tale richiesta potrà essere firmata ed inoltrata alla Rai attraverso un'apposita piattaforma telematica, con procedura che identifichi gli abbonati firmatari attraverso il solo codice di abbonamento.A seguito del riconoscimento da parte di Rai del proprio inadempimento e/o dell'accertamento di tale inadempimento dinanzi alla competente Autorità giudiziaria o amministrativa, ciascun abbonato avrà diritto di esigere da Rai il risarcimento del danno arrecatole attraverso, ove occorra, la promozione di un'azione di classe.Convinti che converrà con i firmatari della presente circa l'opportunità e l'esigenza di restituire ai cittadini abbonati il diritto di esigere dalla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo il puntuale adempimento delle obbligazioni su di questa gravanti a tutela del proprio diritto all'informazione, all' accesso alla cultura ed all'educazione, si confida nell'accoglimento delle istanze sopra formulate.

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