venerdì 17 dicembre 2010

NEVE E GELO IN TUTTA ITALIA TRAFFICO IN TILT, CITTÀ PARALIZZATE IMBIANCATE ANCHE ROMA E CAPRI. PIANO D'EMERGENZA FS IN TOSCANA E LAZIO. A FIRENZE OLTRE 5MILA PASSEGGERI FERMI ALLA STAZIONE DI SANTA MARIA NOVELLA. BLOCCO NELL'AREA FIORENTINA DELLA A1, COPERTE E BEVANDE CALDE PER GLI AUTOMOBILISTI. IL CLIMA DOVREBBE STEMPERARSI A RIDOSSO DI NATALE, MA PER DOMANI È ANCORA ALLERTA


Gli effetti della corrente siberiana che si è abbattuta su gran parte dell'Europa continuano a creare problemi anche in Italia. Nevica un po' ovunque, anche in zone dove accade raramente, come Roma. Dove non nevica ci sono forti venti e piogge gelate. E ovunque le temperature sono rigidissime. Serie le ripercussioni sulla circolazione stradale e ferroviaria, con veicoli e treni bloccati per molte ore. Al punto che nel pomeriggio Fs ha fatto scattare il piano emergenza-neve in Toscana e nel Lazio con modifiche al tragitto di alcuni convogli. In particolare, a Firenze, i treni Alta velocità che collegano il Nord e il Sud non hanno effettuato fermata nella stazione di Santa Maria Novella, dove sono rimasti bloccati oltre 5.000 passeggeri, ma in quelle di Rifredi e Campo di Marte. La neve ha creato pesanti disagi anche su diversi tratti autostradali, soprattutto nelle regioni centrali. La situazione più critica è stata quella dell'area fiorentina della A1, rimasta bloccata nel tardo pomeriggio tra Incisa e Scandicci a causa di alcuni mezzi pesanti sprovvisti di catene o pneumatici da neve che sono finiti di traverso sulla carreggiata. Il blocco provocato dai Tir non ha consentito neanche l'impiego degli spargisale e dei mezzi di Autostrade per l'Italia mobilitati per affrontare l'emergenza neve. Si è formata una lunghissima colonna di veicoli, bloccata per ore. Gli automobilisti sono stati soccorsi con coperte e bevande calde che venivano portate a piedi dal personale di Autostrade per l'Italia, ma anche da impiegati e operai che lavorano al raddoppio dell'arteria, oltre che dai vigili del fuoco. Nell'operazione sono state impegnate più di 250 persone. Stessa situazione sulla A11 Firenze-Mare.Il servizio meteorologico dell'aeronautica militare ha emesso un allerta meteo per 12/18 ore a partire da stasera. Continuerà a nevicare in Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Umbria. Oltre i 300 metri anche su Lazio, Abruzzo, Campania e oltre i 500 metri su Molise e Basilicata. Il clima dovrebbe stemperarsi nei giorni a ridosso del Natale, quando però tornerà il rischio di piogge. Il gelo e la neve hanno provocato disagi soprattutto al sistema ferroviario con black-out e ritardi accumulati sulla linea dalla Stazione di Porta Genova, a Milano, verso Mortara e Pavia. A Milano traffico intenso anche per problemi alla metropolitana per un guasto a un treno. Gli aeroporti di Linate e Malpensa sono rimasti operativi ma sono stati cancellati una ventina di voli per la chiusura di scali europei dovuti alle cattive condizioni del tempo. Tre bus con a bordo ragazzini quindicenni, sono rimasti dalla mattina fino a sera sulla SS36 di Monza nel traffico bloccato a causa del ghiaccio. In montagna, nella notte il termometro a sceso a -26 gradi a Piana di Marcesina, ad Asiago e Sappada si sono toccati i -18, ad Auronzo -16, a Cortina d'Ampezzo -14. Il pericolo di valanghe resta 'marcato grado 3' nei settori occidentali e orientali.Difficile la situazione in Liguria. Il vento e il ghiaccio hanno bloccato le auto. Nelle scuole materne di Prà, Bolzaneto e Campi, nella periferia di Genova, i vigili del fuoco hanno ricevuto decine di telefonate da parte di genitori che non riuscivano a prelevare i figli a causa del ghiaccio. Molte le vetture finite di traverso lungo le strade. La regione in cui si sono registrati i maggiori problemi per la circolazione stradale e ferroviaria. Sulla Siena-Perugia, vicino Cortona (Arezzo) è morto il conducente di un tir che si è ribaltato a causa del ghiaccio. A Firenze "La protezione civile sta raggiungendo le auto sui viali, ferme, per dare qualcosa di caldo", scrive il sindaco Matteo Renzi, sul suo profilo Facebook, sotto l'attacco dei cittadini. "Ho parlato alle radio, senza tirarmi indietro: verificheremo le responsabilità - scrive il primo cittadino - Ma vi ricordo che qui non è bloccata la città: si è fermato il treno, l'alta velocità, la Firenze-Pisa-Livorno, l'autostrada. Ora la priorità è liberare dalle macchine chi è fermo da ore in auto. Stiamo riportando i bimbi. Domani scuole chiuse". Niente scuole neppure a Pisa. Chiusi anche gli aeroporti di Firenze 'Amerigo Vespucci' e di Pisa, 'Galileo Galilei'. Nello scalo del capoluogo c'erano migliaia di persone e per sistemarle la direzione ha prima dovuto acquistare decine di sedie in un vicino grande magazzino e poi alloggiarli in albergo.Chi viaggiava in treno ha vissuto una vera e propria odissea. Convogli fermi per ore, senza che i passeggeri avessero informazioni e in alcuni casi senza neppure i riscaldamenti. Oltre 5.000 persone sono rimaste bloccate nella stazione di Santa Maria Novella la Protezione civile ha allestito un posto di accoglienza e ristoro presso la Fortezza da Basso, a poche centinaia di metri di distanza. Solo intorno alle 21.30 i treni hanno ricominciato a transitare, seppure lentamente, ed è iniziato il deflusso dei viaggiatori che la Protezione civile provinciale stimava sarebbe proseguito al ritmo di 1.500 ogni ora. Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha annunciato una class action contro le Ferrovie "insieme con i cittadini toscani che stanno sopportando i disagi del blocco dei trasporti su ferro in seguito alla nevicata". Secondo il governatore toscano infatti "il disastro che i cittadini stanno subendo assume aspetti perfino dolosi, se si pensa che il sistema ferroviario era stato preventivamente allertato dei probabili eventi meteo dalla Protezione civile regionale fin dalle 13.30 di ieri". "E' uno scandalo nazionale - prosegue Rossi - Le Ferrovie, l'Anas, la Società autostrade hanno abbandonato la Toscana. E sono anche talmente spudorate da negare l'evidenza dei fatti. Ma io preparerò un dossier su quanto accaduto e lo porterò alla Procura della Repubblica". E ancora: "Le Ferrovie hanno il coraggio di scrivere in un comunicato che hanno "garantito la circolazione ferroviaria in tutta la Toscana". Mi sembra incredibile che si arrivi a tanto, di fronte a cinquemila persone bloccate alla stazione di Santa Maria Novella, per non parlare del blocco della Firenze-Pisa-Livorno fin da prima di mezzogiorno di oggi, e della situazione incredibile, e a questo punto perfino rischiosa, in cui sono costretti, senza un briciolo di informazione, gli automobilisti in coda da ore sulla Auto Palio".Come Firenze anche Roma 11 è rimasta paralizzata dal traffico in tilt. Più di 5.000 le chiamate dei cittadini arrivate al 113. Diversi equipaggi delle volanti sono intervenuti alla stazione ferroviaria di Saxa Rubra dove i pendolari erano in attesa dei treni. Il Codacons presenterà un esposto alla procura della Repubblica di Roma. I principali problemi sono stati sulla Cassia Bis, sulla Roma-L'Aquila, e sul Grande Raccordo Anulare, ma nell'intera città si sono formate code chilometriche. "Chiediamo alla magistratura di accertare le responsabilità di tale situazione caotica - ha detto il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - L'associazione sta valutando la possibilità di una class action da parte di chi ha subito danni da traffico". Da parte sua, il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, ha osservato che "la protezione civile comunale e la polizia municipale hanno fatto tutto il possibile per alleviare i disagi dei cittadini, ma Roma non può rimanere bloccata proprio sulle sue vie di accesso esterne". "Credo che le autorità competenti debbano accertare le eventuali responsabilità di questo blocco", ha concluso il primo cittadino di Roma. Ritardi e cancellazioni di voli da e per il nord Europa anche all'aeroporto di Fiumicino. Scuole chiuse domani a Rieti.
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giovedì 16 dicembre 2010

ANCORA NEVICATE SU VERSANTE ADRIATICO PESCARA  COMPLETAMENTE IMBIANCATA AL RISVEGLIO E NEVICATA ECCEZIONALE SU TUTTA COSTA ABRUZZESE



Dopo il gelo, ancora neve sull'Italia: nelle prossime ore una nuova perturbazione proveniente dall'Atlantico porterà sul nostro paese temperature meno rigide e nevicate anche in pianura sul nord e su buona parte del centro. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso un allerta meteo che prevede dalle prime ore della giornata di domani nevicate da deboli a moderate fino a livello del mare sul nord est; nevicate moderate ed elevate inizialmente al di sopra dei 100-300 metri e localmente anche a livello del mare su Toscana, Umbria e Marche e successivamente fino ai 500-700 metri. Neve anche sulle regioni centrali al di sopra dei 200-400 metri, con quantitativi anche abbondanti sui settori appenninici, sulla Sardegna al di sopra dei 400-600 metri. Dalla mattinata di domani sono inoltre previsti venti forti sulle regioni della fascia tirrenica e su Sicilia e Sardegna, in estensione ai settori adriatici meridionali. Il Dipartimento della Protezione Civile seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e le locali strutture di protezione civile.Autostrade per l'Italia inviata quindi i conducenti a mantenersi costantemente informati sulle condizioni meteo e di viabilità attraverso RTL 102.5 FM o ISORADIO 103.3 FM, i pannelli a messaggio variabile, il sito internet www.autostrade.it e il network TV INFOMOVING in Area di Servizio.SARDEGNA, NEVICA SULLE SPIAGGE DEL NUORESE - Continua l'ondata di gelo in Sardegna dove stamattina è nevicato anche al mare, nel Nuorese. La neve è caduta sulla costa orientale, da San Teodoro a Siniscola. Si è trattato di una spruzzata, ma che ha comunque creato qualche problema in una zona non abituata al fenomeno. Un pullman di linea che stava raggiungendo il capoluogo ha dovuto ritardare la corsa, mentre era in atto la tormenta. Per tutta la notte e le prime ore del mattino le basse temperature hanno formato una coltre di ghiaccio sulle strade, che comunque non ha creato problemi al traffico, ma solo qualche disagio. Intanto il cielo, dal sereno, sta nuovamente ritornando molto nuvoloso e, secondo le previsioni, nella serata potrebbero tornare i fiocchi di neve anche a quote sotto i 500-600 metri. MIGLIORA SITUAZIONE A RIMINI, MA RIMANGONO DISAGI - Il maltempo non abbandona la provincia di Rimini. I trasporti pubblici sono andati in grave difficoltà per le strade ghiacciate: centinaia di utenti hanno aspettato per ore inutilmente il passaggio dei mezzi della Tram, il cui centralino è andato in tilt per le chiamate di protesta. Secondo l'azienda, la colpa sarebbe del Comune che avrebbe sparso poco sale sulle strade. In mattinata, nonostante abbia ripreso a nevicare, la situazione sembra leggermente migliorata specie sull'A14 dove prosegue l'attività dei mezzi spazzaneve. Maggiori difficoltà sulla statale Adriatica e sulle strade cittadine, dove il ghiaccio è molto diffuso. In particolare lunghe code si registrano sulla provinciale sulla Marecchiese, dove ieri sera anche un ambulanza è rimasta coinvolta in un incidente, mentre su via Coriano un camion si è intraversato per il ghiaccio bloccando la circolazione. L'aeroporto Fellini, dopo la chiusura di ieri sera per scarsa visibilità, è tornato operativo. Oggi scuole chiuse a Riccione, Misano, Morciano e nelle località della Valconca. In base all'evolversi della situazione meteo i sindaci decideranno se estendere la chiusura anche a domani, mentre Cattolica ha già deciso per il prolungamento dello stop anche a domani. Dal pomeriggio la situazione potrebbe migliorare ma da domani sono previste ulteriori nevicate.NEVE E GELO IN CALABRIA, RAGGIUNTI I -12 IN SILA - Temperature sempre molto rigide in Calabria e neve anche a basse quote. Sulla Sila cosentina, a monte Botte Donato, dove ci sono 80 centimetri di neve, la notte scorsa si sono toccati i -12 gradi. Freddo intenso anche a Camigliatello e Lorica, dove ci sono 30 centimetri di neve e temperature che si mantengono costantemente sotto lo zero. Gelo anche sulla Sila catanzarese (-6 a Ciricilla di Taverna) e crotonese. Dopo i disagi di ieri si circola con le catene a bordo sulla statale 107 Silana-Crotonese, in particolare nella zona del valico della Crocetta e nei pressi di Camigliatello Silano e San Giovanni in Fiore. Scuole chiuse, per le intense nevicate, a Cosenza e Rende, ma non si segnalano problemi per la circolazione stradale.Ordinanza di stop delle attivita' didattiche anche da parte del sindaco a Castrovillari. Aule vuote, per il secondo giorno, pure in provincia di Catanzaro, nelle zone montane e nei centri montani delle Serre in provincia di Vibo Valentia. Traffico regolare, fa sapere l'Anas, sui tratti montani dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria tra gli svincoli di Lagonegro e Falerna. Dopo le nevicate di ieri, la circolazione e' tornata alla normalita' dalle prime ore di questa mattina. Dalla notte scorsa le condizioni meteo tendono ad un lieve miglioramento, ma restano sempre attivo l'obbligo delle catene a bordo e i dispositivi di gestione della viabilita' previsti dal piano neve approvato con le Prefetture e le Forze dell'ordine competenti per territorio.Al momento le squadre di pronto intervento Anas e la Polizia stradale stanno coordinando le attivita' di regolazione del traffico e di pilotaggio dei soli mezzi pesanti che vengono deviati sui percorsi alternativi con deviazione allo svincolo di Sibari, in direzione nord, con rientro in autostrada a Lagonegro nord, oppure Atena Lucana, e allo svincolo di Lagonegro Nord, in direzione sud, e rientro in A3 a Falerna.CALABRIA, BLOCCATA PER NEVE TATALE JONIO-TIRRENO - Bloccata per neve, in Calabria, la strada di grande comunicazione Jonio-Tirreno all'altezza del passo della Limina nei pressi di Mammola. La neve, caduta da ieri sera e per tutta la notte, ha raggiunto i 40 centimetri. Disagi per gli automobilisti che dalla Locride devono raggiungere l'autostrada Salerno Reggio Calabria e viceversa. Sul posto sono intervenuti agenti della Polstrada e carabinieri che stanno deviando il traffico su percorsi alternativi per i due versanti in attesa dell'arrivo dei mezzi spazzaneve. Circolazione in tilt per la neve caduta copiosamente in molti comuni della zona pre-aspromontana. Non nevica sul tratto autostradale dell'A3 Salerno Reggio Calabria dove vige il codice giallo. Come programmato con le Prefetture delle province interessate, l'Anas ha attivato tutte le misure preventive, predisponendo i percorsi alternativi per i mezzi pesanti, con uscita obbligatoria a Lagonegro in direzione sud e rientro in autostrada a Falerna. Per quelli, invece, diretti a nord uscite obbligatoria a Falerna e Sibari e rientro in autostrada a Lagonegro Nord oppure Atena Lucana. NEVICATA ECCEZIONALE SU COSTA ABRUZZESE - Pescara completamente imbiancata al risveglio e nevicata eccezionale su tutta la costa abruzzese. Nel capoluogo adriatico continua a nevicare anche questa mattina e nell'immediato entroterra ci sono anche 40 centimetri di coltre bianca. Temperature basse ma non rigidissime, dal vastese a teramano il colpo d'occhio e' completamente bianco. Disagi nella circolazione, si segnalano in piu' punti alcuni incidenti. Nella maggior parte dei centri della costa gran parte delle scuole sono chiuse in attesa di un miglioramento delle condizioni climatiche.NEVICA IN VAL SANGRO, RISCHIO CHIUSURA FABBRICHE - Intensa nevicata in atto sull'intero comprensorio di Lanciano. Sulle colline a tre chilometri dalla costa il manto nevoso ha raggiunto oltre 25 centimetri. A Lanciano la coltre bianca sfiora i 30 centimetri e in conseguenza di cio' il sindaco ha disposto la chiusura delle scuole per oggi e domani. Scuole chiuse anche in altri comuni frentani. Nel comprensorio Medio ed Alto Sangro neve tra i 40 e 50 centimetri. Anche in tutti e 22 i comuni di competenza della compagnia carabinieri di Atessa scuole ugualmente chiuse oggi e domani. Sul versante vastese e' in atto una bufera di neve, col manto che ha raggiunto i 50 centimetri a Schiavi d' Abruzzo, Castiglione Messer Marino, Montazzoli. Si circola esclusivamente con catene o pneumatici da neve. In mattinata fabbriche aperte in Val di Sangro, anche se molti lavoratori non sono riusciti a raggiungere il posto di lavoro, ma diverse direzioni aziendali hanno convocato per la tarda mattinata incontri con i sindacati che farebbe prospettare la chiusura di alcuni stabilimenti nel pomeriggio. A Casoli e nell'intero comprensorio Aventino la neve ha raggiunto i 30 centimetri di neve. Diversi autotreni diretti nell'area industriale dei pastifici di Fara San Martino sono rimasti bloccati. Sia i vigili del fuoco di Lanciano che di Casoli considerano la situazione della circolazione non grave anche se sono numerosi gli interventi per le auto in panne prive di catene. Ovunque le temperature variano tra i meno 2 e 4 gradi.BLOCCATA A14 IN ABRUZZO TRA LANCIANO E ORTONA - Situazione critica sull'autostrada A14 bloccata in entrambe le direzioni tra Lanciano e Ortona. Lo comunica la Polizia stradale. Neve e ghiaccio e lunghe file di autovetture ferme: ai caselli in Abruzzo viene comunque filtrata l'entrata, vietata ai mezzi pesanti. GHIACCIO E NEVE, DISAGI IN MOLISE - Pesanti disagi stamattina in provincia di Campobasso a causa del maltempo. La neve continua a cadere ad intermittenza e su molte strade, soprattutto all'alba, la formazione di ghiaccio, ha creato problemi alla circolazione. Si sono verificati anche diversi incidenti. In molti comuni le scuole sono rimaste chiuse. Cinque centimetri di neve sono caduti a Campobasso dove gia' dalla notte sono in azione i mezzi spartineve e spargisale.MARCHE, STA RIENTRANDO EMERGENZA NEVE - Sta lentamente rientrando l'emergenza maltempo che nelle Marche ha portato abbondanti nevicate soprattutto lungo la costa. Persistono pero' i disagi lungo la rete viaria, anche se l'autostrada A14 e' transitabile e le strade sono state in gran parte ripulite. Il problema ora e' rappresentato dal ghiaccio e dalla neve sciolta che sta creando una poltiglia specie lungo le strade cittadine. Ad Ancona la fase critica e' passata, non nevica, ma la Protezione civile segnala - come per altre localita' colpite dalle perturbazioni di queste ore - 'micro situazioni' diffuse di disagio, rappresentate dai ritardi nei trasporti pubblici, almeno stando alle segnalazioni dei cittadini, e persone isolate in case che si trovano in strade private. Va decisamente meglio al sud, ma anche qui non mancano come nel resto della regione, rallentamenti del traffico e problemi per rami e alberi caduti. Le previsioni indicano che le nevicate si sposteranno ora verso la fascia collinare e comunque saranno a macchia di leopardo. Situazione instabile anche domani. POCA NEVE IN PUGLIA, TEMPERATURE RIGIDE - Ancora neve nelle ultime ore in Puglia, ma solo spruzzate, sia sulla costa - a Bari e nell'hinterland - sia nell'entroterra, soprattutto nell'area verso Taranto (una decina di centimetri a Gioia del Colle). Polstrada raccomanda soprattutto agli automobilisti attenzione al ghiaccio: disagi al traffico si registrano sulla statale 16, a sud di Bari per un Tir uscito di strada. Anche nell'area piu' colpita negli ultimi giorni - Gargano e Subappennino dauno - e' caduta un po' di neve, solo alcuni centimetri, che tuttavia non vreano disagi particolari al traffico. Le scuole sono chiuse in una decina di comuni complessivamente nelle due aree, soprattutto per le temperature assai rigide e quasi ovunque di alcuni gradi sotto zero. Freddo anche nel resto della Puglia, nel Salento e nel brindisino. TEMPERATURE ARTICHE IN VDA,-23 A PUNTA HELLBRONNER - Cielo azzurro e temperature rigide oggi in Valle d'Aosta. A punta Hellbronner (3.460 metri, sul Monte Bianco), sopra Courmayeur, sono stati registrati dalle centraline dell'ufficio meteorologico regionale -23 gradi, a Cervinia -16 e ad Aosta -5. Altre temperature: Saint-Christophe-aeroporto -7, Cogne -11, Pre'-Saint-Didier -6. Per la tarda serata di oggi e la prossima notte sono previste nevicate diffuse in tutta la regione. Il tempo restera' nuvoloso, con qualche precipitazione, per tutto il fine settimana.SETTIMANA TRA LE PIU' FREDDE DEL 2010 - La settimana in corso sara' ricordata come una delle piu' fredde del 2010. Le temperature dei giorni scorsi e quelle registrate la scorsa notte (sottozero in gran parte del centro nord, con punte di -8 a Novara e Verona, -7 a Rimini e -6 a Firenze) costituiscono la prima vera ondata di gelo dalla fine dell'estate. Per assistere a una diminuzione, ma solo lieve, del freddo bisognera' aspettare la prossima settimana al nord, mentre al centro-sud la colonnina di mercurio potrebbe scendere, sia pure di poco, gia' nel week-end. Il quadro e' stato tracciato da Andrea Giuliacci, del Centro Epson-Meteo, che sottolinea come l'aria gelida proveniente dall'Europa nord-orientale in realta' arrivi dalla Siberia, ''e dopo essere passata per la Scandinavia ha raggiunto l'Italia soprattutto attraverso l'Adriatico''. Le basse temperature si spiegano anche, secondo il meteorologo, con le favorevoli condizioni meteorologiche. ''Senza le nuvole, che hanno la capacita' di trattenere il calore del suolo - osserva Giuliacci - il suolo si raffredda piu' facilmente''. Quanto ai prossimi giorni, dopo due notti di freddo intenso venerdi' e' previsto l'arrivo di una perturbazione dal Nord Atlantico, che portera' correnti relativamente piu' miti ma piu' umide. ''Queste correnti, scontrandosi con l'aria fredda che rimarra' intrappolata al nord - aggiunge - determineranno nevicate anche in pianura, soprattutto al nord est, e piogge in gran parte del centro-sud''. Sabato, poi, dopo un altra notte molto fredda, tornera' il sereno, e domenica con l'arrivo di una perturbazione portata dagli umidi venti meridionali le temperature saranno meno rigide, soprattutto al centro sud. Al nord, a causa della stagnante aria gelida (emblematico il caso della Val Padana), ''ci vorra' piu' tempo - conclude Giuliacci - per rimuovere l'aria gelida''.MEDICI FAMIGLIA, FREDDO RECORD, ANZIANI A RISCHIO - Sono gli anziani la categoria piu' a rischio in questi giorni di grande freddo: si espongono alla temperature troppo basse per acquistare i regali di Natale, si coprono male e bevono troppo poco. Pier Luigi Bartoletti, segretario della Fimmg (Medici di Famiglia) del Lazio, spiega quali sono le misure 'di sicurezza' per fare fronte agli sbalzi di temperatura che possono mettere a rischio la terza eta', sotto osservazione in questo periodo come durante i giorni del caldo record. ''In questi giorni in molte regioni si e' passati da una temperatura primaverile a una temperatura polare e non e' facile per tutti adattarsi velocemente a questi cambiamenti. Il primo obiettivo e' proteggersi dagli sbalzi, frequenti in questi giorni di shopping natalizio che coinvolge anche gli anziani''. Il consiglio e' quello di vestirsi bene, a strati, di non rimanere coperti nei negozi rischiando di sudare. ''Mai dimenticare di bere abbastanza - ha aggiunto il medico - perche' in casa con i riscaldamenti alti il rischio e' quello di disidratarsi''.
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mercoledì 15 dicembre 2010

L'ITALIA NELLA MORSA DEL GELO NEVE AL CENTRO-SUD, IN MONTAGNA -17



Calano le temperatutre in tutta la Penisola. Termometro sotto zero anche nella Capitale. Scuole chiuse in molte regioni. Qualche disagio sulle autostrade


Colonnina di mercurio al di sotto dello zero in gran parte d'Italia e nevicate abbondanti in molte regioni. In Veneto il termometro ha segnato -17 gradi a Asiago, mentre a Cortina si è fermato a -10. Da ieri la neve scende nelle Marche, in Abruzzo, Molise e nel nord della Puglia. Scuole chiuse a Pescara e Montesilvano, ad Ancona, a Osimo, Falconara, Sirolo e Castelfidardo. Nella notte il termometro è sceso sotto zero in diverse città anche nelle regioni del Centro e del Sud d'Italia: -5 gradi a Bologna, -3 a Firenze, Milano, Ancona. Temperature sotto lo zero anche nella Capitale. Nevica a Catanzaro dove la temperatura è di pochi gradi sopra lo zero e a Lamezia Terme. Imbiancate le montagne della Sila catanzarese e crotonese e molti comuni dell'interno sopra i 450 metri di quota, -7 gradi a Ciricilla. Imbiancata anche la Sardegna, soprattutto il nuorese, dove la neve cade da 12 ore. Temperature in picchiata su tutta l'isola (media 3-5 gradi sulla costa e sottozero all'interno).Strade e autostrade. Per quanto riguarda la circolazione, la società Autostrade comunica che nelle regioni interessate dalle nevicate sono in azione i mezzi spargisale e spazzaneve. Da più di 24 ore, precipitazioni nevose stanno interessando l'A14 Bologna-Taranto nelle Marche,Abruzzo, Molise e nel nord della Puglia, oltre che le autostrade A24 Roma-L'Aquila-Teramo e A25 Torano-Pescara. La circolazione è regolare salvo temporanei rallentamenti a causa di veicoli non dotati di dispositivi antineve. I tratti interessati sono l'A14 Bologna-Taranto tra Cattolica e Marotta e tra San Benedetto del Tronto e Poggio Imperiale; l'A24 Roma-L'Aquila-Teramo tra Assergi e Teramo.Previsioni. Il servizio meteorologico dell'Aeronautica militare per la giornata di domani prevede al Nord ampio soleggiamento e scarsa nuvolosità un po' ovunque, salvo locali addensamenti più consistenti in Romagna con deboli nevicate anche a quote pianeggianti. Centro e Sardegna: nubi consistenti sulla Sardegna e sulle regioni adriatiche con fenomeni a prevalente carattere nevoso a quote pianeggianti, meno significativi e a quote basse sull'isola; cielo generalmente sereno o poco nuvoloso altrove. Sud e Sicilia: il maltempo interesserà un po' tutte le regioni con nuvolosità consistente e precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio sulla Sicilia, a carattere nevoso altrove. Le temperature vedranno valori sia minimi che massimi generalmente stazionari.

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martedì 14 dicembre 2010

CROLLA TERRENO, MUOIONO DUE FRATELLI ERANO TITOLARI DI UN'IMPRESA EDILE MARIO E STEFANO SCIACCA, DI 65 E 61 ANNI, STAVANO EFFETTUANDO LAVORI DI SCAVO PER UNA RETE FOGNARIA A NUMANA, NELL'ANCONETANO. SONO STATI TRAVOLTI DALLO SMOTTAMENTO DEL TERRICCIO A CIRCA TRE METRI DI PROFONDITÀ. I SOCCORSI RITARDATI DALLA NEVE



ANCONA- Due fratelli di 65 e 61 anni sono morti nel crollo di una porzione di terreno a Numana, in provincia di Ancona. Mario e Stefano Sciacca, stavano effettuando dei lavori di scavo, quando si è verificato l'incidente e sono stati travolti dal terriccio. I vigili del fuoco non hanno potuto far altro che estrarre i cadaveri. Uno dei due presentava una ferita alla testa, provocata probabilmente dal pietrisco frammisto alla terra. I soccorsi sono giunti in ritardo a causa di una tempesta di neve che imperversa sulla zona. I fratelli Sciacca erano i titolari della ditta che stava effettuando i lavori, la Edilconero. Stavano eseguendo un allaccio alla rete fognaria dello stabilimento balneare "La Perla", uno chalet-ristorante a circa 200 metri dalla battigia, e si trovavano a 2-3 metri di profondità quando una spalla della buca che avevano scavato ha ceduto. Gli Sciacca stavano lavorando all'allaccio fognario già da ieri, conoscevano il titolare dello chalet e si occupavano della manutenzione dello stabilimento. L'incidente è avvenuto a lavoro finito. I fratelli Sciacca stavano per andare via dagli scavi dopo un ultimo controllo. Poco prima che il terrapieno franasse, i due operai lavoravano distesi a terra. La frana che ha travolto i due operai potrebbe essere stata causata dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi, che potrebbero aver allentato il terreno.

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domenica 12 dicembre 2010

SIAMO IN MANUTENZIONE



GLI AGGIORNAMENTI DEL SITO E LA PUBBLICAZIONE DEI COMMENTI RIPRENDERANNO AL PIÙ PRESTO

venerdì 10 dicembre 2010

LE PRIME CINQUEMILA FIRME CRESCE L'APPELLO SUL WEB «LA RAI TORNI AI CITTADINI»

Prende sempre più corpo l'appello web nato dal movimento Move-On Italia per “restituire” la Rai ai cittadini. «Noi come abbonati abbiamo il diritto di esigere un maggior coinvolgimento nelle scelte di qualita’ e di controllo del servizio pubblico offerto dalla Rai – scrivono i promotori dell'appello –. Ecco la modifica che proponiamo: nel contratto di servizio andrà previsto che in caso di mancato raggiungimento di livelli di qualità del servizio prestabiliti e misurati attraverso il meccanismo del "qualitel degli abbonati", nonché al verificarsi di ogni altro inadempimento della Rai rispetto alle obbligazioni da essa assunte con il Contratto di servizio pubblico o, comunque, su di essa gravanti ex lege, una percentuale di abbonati superiore al 15%, possa esigere dalla Rai, l'esatto adempimento delle proprie obbligazioni, previo, ove necessario, ricorso alla competente Autorità giudiziaria e/o Amministrativa». Per ora su Facebook le adesioni sono ferme ad alcune centinaia ma tanti nomi illustri stanno dando il loro sostegno per far crescere la campagna: da Libera di Don Ciotti ad Articolo 21, da Libertà e Giustizia al Popolo Viola, da Valigia Blu a Bobi boicotta il Biscione, da Loris Mazzetti a Dario Fo e Franca Rame, da Giuseppe Giulietti ad Antonio Di Pietro, da Angelo Bonelli a Vincenzo Vita, da Rossana Casale a Giulietto Chiesa e tanti altri. Presto Vincenzo Vita presenterà un'interrogazione Parlamentare chiesta dal MoveOn al Senato sul Contratto di Servizio Rai e contemporaneamente la presenterà anche Antonio Di Pietro alla Camera. Oltre all'appello c'è una lettera collettiva al ministro Romani.IL TESTO DELL'APPELLO. La RAI è il Servizio Pubblico Radiotelevisivo italiano. Ma chi controlla che rispetti il suo operato e gli obblighi assunti nei confronti dei telespettatori? Noi crediamo che questa funzione debba essere svolta anche da noi cittadini. Siamo in una fase di attesa e di definizione di quelle che saranno le nuove regole che disciplineranno il servizio pubblico radiotelevisivo per il prossimo triennio, e che dovranno essere stabilite tramite il contratto di servizio RAI, scaduto il 31.12.2009, e che non è stato ancora firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e dalla RAI. Per questo ti chiediamo di partecipare attivamente firmando la lettera e le richieste che la società civile attraverso MoveOn italiano, organizzazioni, associazioni e singoli cittadini indirizzano al Ministro Romani. Diversi parlamentari hanno già manifestato l’intenzione di proporre alla Camera e al Senato un’interrogazione rivolta al Ministro di recepire tali richieste, per dare maggiore voce a questa iniziativa. NOI COME ABBONATI ABBIAMO IL DIRITTO DI ESIGERE UN MAGGIOR COINVOLGIMENTO NELLE SCELTE DI QUALITA’ E DI CONTROLLO DEL SERVIZIO PUBBLICO OFFERTO DALLA RAI. LA LETTERA AL MINISTRO ROMANI LA RAI AI CITTADINI On. Paolo Romani. Ministro dello Sviluppo Economico SEDE Onorevole Ministro, l'informazione, la cultura e l'educazione costituiscono i beni pubblici più preziosi e, ad un tempo, diritti fondamentali di ogni cittadino di un Paese democratico. L'accesso a tali beni e l'effettiva disponibilità di questi diritti, nella società del XXI secolo dipendono in larga misura dal buon funzionamento del servizio pubblico radiotelevisivo. Recenti fatti di cronaca hanno, tuttavia, sfortunatamente evidenziato come, in Italia, il servizio pubblico radiotelevisivo affidato alla RAI, Radiotelevisione italiana, non sia stato all'altezza degli obiettivi ai quali è deputato e tale circostanza ha trovato conferma, nei giorni scorsi, in una serie di mozioni presentate dai Parlamentari facenti capo, trasversalmente, alla maggioranza ed all’opposizione.Riteniamo, pertanto, sia indubitabile che la RAI si è, reiteratamente, resa inadempiente agli obblighi su di essa gravanti in forza della disciplina vigente e del contratto di servizio pubblico. I meccanismi di controllo attualmente esistenti, d’altro canto, sono risultati inadeguati.Il contratto di servizio pubblico volto a disciplinare il rapporto tra lo Stato e la Rai ed ad individuare gli obblighi della Rai nei confronti dei cittadini abbonati, come Le è noto, è scaduto lo scorso 31 dicembre 2009.La firma del nuovo contratto è adempimento che compete al Suo Ministero ed al quale, pertanto, nei prossimi mesi sarà chiamato a provvedere.In tale contesto, con la presente, siamo a chiederLe di prevedere espressamente nel nuovo Contratto di servizio pubblico che la RAI, nell'adempiere all'obbligo di implementazione di adeguati sistemi di controllo della qualità del servizio pubblico - obbligazione alla quale nell'ultimo quadriennio ha omesso di provvedere così come di recente accertato dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni - attribuisca direttamente ai propri abbonati, attraverso il ricorso ad adeguati strumenti telematici, il diritto di valutare la qualità dei propri contenuti e programmi. Nello stesso contratto andrà, inoltre, previsto che in caso di mancato raggiungimento di livelli di qualità del servizio prestabiliti e misurati attraverso il citato meccanismo del "qualitel degli abbonati", nonché al verificarsi di ogni altro inadempimento della RAI rispetto alle obbligazioni da essa assunte con il Contratto di servizio pubblico o, comunque, su di essa gravanti ex lege, una percentuale di abbonati superiore al 15%, possa esigere dalla RAI, l'esatto adempimento delle proprie obbligazioni, previo, ove necessario, ricorso alla competente Autorità giudiziaria e/o Amministrativa.Tale richiesta potrà essere firmata ed inoltrata alla Rai attraverso un'apposita piattaforma telematica, con procedura che identifichi gli abbonati firmatari attraverso il solo codice di abbonamento.A seguito del riconoscimento da parte di Rai del proprio inadempimento e/o dell'accertamento di tale inadempimento dinanzi alla competente Autorità giudiziaria o amministrativa, ciascun abbonato avrà diritto di esigere da Rai il risarcimento del danno arrecatole attraverso, ove occorra, la promozione di un'azione di classe.Convinti che converrà con i firmatari della presente circa l'opportunità e l'esigenza di restituire ai cittadini abbonati il diritto di esigere dalla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo il puntuale adempimento delle obbligazioni su di questa gravanti a tutela del proprio diritto all'informazione, all' accesso alla cultura ed all'educazione, si confida nell'accoglimento delle istanze sopra formulate.

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giovedì 9 dicembre 2010

«BASTA TAGLI ALLA POLIZIA» GLI AGENTI PROTESTANO AD ARCORE



Manifestazioni delle forze dell'ordine contro i tagli al bilancio in tutte le città d'Italia. Un centinaio sono sotto villa San Martino, residenza di Silvio Berlusconi. «Con i tagli del governo abbiamo seri problemi di controllo del territorio per la grave carenza di forse e un parco mezzi da rinnovare»


ARCORE - Stamattina un centinaio di agenti della Polizia di Stato, fra poliziotti, vigili del fuoco e guardia forestale, ha dato vita a una manifestazione ad Arcore, davanti alla residenza del premier Silvio Berlusconi. La protesta si è svolta senza tensioni ed è terminata attorno alle 12,30. I poliziotti, appartenenti a tutte le principali sigle sindacali, hanno manifestato davanti a Villa San Martino contro i tagli al bilancio delle forze dell'ordine. Analoghe manifestazioni in tutto il territorio nazionale, a Roma all'esterno del Senato e con volantinaggi davanti le prefetture. E per il 13 dicembre i sindacati hanno indetto una manifestazione nazionale a Roma, in piazza Montecitorio.In particolare, le 22 sigle sindacali di settore radunatesi ad Arcore rivendicano la necessità di fondi e denunciano la scure dei tagli alla sicurezza che dal 2008 si sta abbattendo sulle forze di polizia. "Nelle ultime finanziarie i tagli sono stati di oltre due miliardi di euro - dice Santino Barbagiovanni, segretario regionale Silp Cgil Lombardia - e siamo al collasso. Oltre alla mancanza di personale dobbiamo anche fare i conti con il blocco degli stipendi. Vuol dire che se sono necessari straordinari per far fronte alla mancanza di personale, questi non vengono pagati". "Manifestiamo contro lo smantellamento della sicurezza - aggiunge il sindacalista -. Il governo dà un'ulteriore colpo alla sicurezza e di fatto ora abbiamo serie problematiche legate al controllo del territorio. Solo in Lombardia, ad esempio, c'è un ammanco di 1.300 persone, -40% per la Stradale, -45% alla Polfer, -80% alla Postale. Anche per il parco mezzi la situazione grave, da tempo non viene rinnovato, le auto spesso non sono in condizione con il risultato che i pattugliamenti vengono svolti a piedi. La situazione è allarmante".Enzo Delle Cave, segretario provinciale del Siap, è particolarmente duro col premier. "Leggiamo sui giornali che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, avrebbe dato dei soldi alla signorina Ruby per questioni di buon cuore - dice il sindacalista -. Sarebbe il caso di utilizzare la stessa compassione e responsabilità anche per i poliziotti, che di soldi per il loro lavoro ne hanno sempre meno". "La protesta di oggi è andata benissimo - commenta Felice Romano, segretario generale del Siulp -. Abbiamo ricevuto la solidarietà e l'appoggio da tantissimi cittadini, anche loro preoccupati per il collasso del sistema della sicurezza che si sta verificando con i tagli operati dal governo. Una situazione che peggiorerà se non passa l'emendamento al decreto sicurezza che blocca il tetto agli straordinari e alle indennità operative. Che il ministro Maroni si è impegnato a sostenere, anche se ha ammesso che la sua non è la linea del governo".Senza l'emendamento, secondo Romano, ci sarebbero dei limiti al tetto delle retribuzioni delle forze dell'ordine "inaccettabili". "Ad esempio - spiega -, tutti coloro che nel 2010 non hanno operato in situazioni di ordine pubblico, se saranno chiamati a farlo nel 2011 lo dovranno fare gratis, e questo è proprio inaccettabile".
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mercoledì 8 dicembre 2010

SPOT DI VESPA DURANTE "CENERENTOLA""CHI PROTEGGE I NOSTRI FIGLI?"DURANTE IL FILM DISNEY IN PRIMA SERATA SU RAI1 IL TRAILER SULLA PUNTATA DI PORTA A PORTA DEDICATA ALLA SCOMPARSA DI ADOLESCENTI. L'OSSERVATORIO SUI DIRITTI DEI MINORI: "INTERRUZIONE NEFASTA, IN POCHI SECONDI HA GENERATO APPRENSIONE IN PICCOLI E ADULTI". IL CONDUTTORE REPLICA: "ALLARME INGIUSTICATO"


ROMA - La scena romantica del ballo di Cenerentola era appena finita quando ieri sera, nel film Cenerentola in onda su Rai1, è comparsa la pubblicità. Aperta da un trailer di Porta a Porta (in onda a seguire) con Bruno Vespa che annunciava il tema della puntata, dedicata alla scomparsa della giovane Yara e alla morte di Sarah Scazzi. Con parole di questo tipo: molte ragazzine si saranno commosse davanti a fiabe come quella di Cenerentola ma poi la loro vita è stata spezzata, come successo nei recenti casi di cronaca. Poi il film è proseguito, lasciando però una forte inquietudine in molti spettatori, tra cui presumibilmente tanti bambini. Il caso è stato stigmatizzato dall'Osservatorio per i diritti dei minori a cui si sono rivolti molti genitori oggi: "L'interruzione di Cenerentola con il trailer di Bruno Vespa sulla puntata di Porta a Porta dedicata alla scomparsa di Yara e Sarah è da considerarsi nefasta", denuncia il presidente dell'associazione Antonio Marziale, consulente della Commissione parlamentare per l'Infanzia. "Allarme ingiustificato", replica il conduttore in una nota."Spot inquietante". "Non è ammissibile - spiega Marziale - che una delle sempre più rare occasioni di intrattenimento dedicate ai bambini e alle famiglie debba essere funestata da uno spot inquietante, intitolato "Chi protegge i nostri figli?", un condensato di pochi secondi ad effetto in grado di generare apprensione tra i minorenni e gli adulti intenti a seguire il capolavoro disneyano". Il presidente dell'Osservatorio continua: "Esistono leggi, per la verità alquanto ambigue, che suggeriscono addirittura il divieto di messa in onda di spot pubblicitari durante i cartoni animati, ma laddove non arriva la legge dovrebbe sopraggiungere il buonsenso, la cui latitanza costituisce un segnale di deriva etica che nuoce gravemente alla salute del servizio pubblico radiotelevisivo". Per Marziale, infine: "Sarebbe indispensabile conoscere dal presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, on. Sergio Zavoli, la differenza che intercorre tra servizio pubblico ed emittenza privata".La replica di Vespa. "Siamo stati sempre molto vicini alle posizioni dell'Osservatorio sui diritti dei minori, ma stavolta riteniamo non giustificato l'allarme del presidente Marziale", dice Bruno Vespa in una nota. "Proprio perché sapevamo di essere ascoltati da un pubblico particolarmente sensibile abbiamo accuratamente evitato ogni riferimento forte alle vicende che hanno coinvolto Yara e Sarah. Il titolo dello spot era: 'Come difendere i nostri figli'. E questo purtroppo è un tema all'ordine del giorno di tutte le famiglie con figli pre-adolescenti e adolescenti che hanno visto abbassarsi in modo inatteso le soglie di sicurezza verso limiti sempre più difficilmente gestibili. Un tema squisitamente da servizio pubblico, sul quale, come accaduto già in passato, saremo lieti di coinvolgere lo stesso presidente Marziale".
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martedì 7 dicembre 2010

LAMEZIA, IN 7MILA AI FUNERALI DEI SETTE CICLISTI FOLLA COMMOSSA ALLO STADIO D'IPPOLITO, PROCLAMATO IL LUTTO CITTADINO. LA CERIMONIA FUNEBRE PRESIEDUTA DAL VESCOVO DI LAMEZIA TERME, MONSIGNOR LUIGI CANTAFORA. IL PIRATA TRASFERITO IN CARCERE

Circa 7mila persone hanno reso l'ultimo saluto ai sette ciclisti morti domenica mattina a Lamezia Terme, in seguito ad un incidente, al loro ingresso nel campo dello stadio D'Ippolito, dove si sono tenuti i funerali. Un lungo applauso ha accolto le bare. Un gruppo di ciclisti in bici ha preceduto l'arrivo delle salme, scortate da altri amici del gruppo sportivo di cui facevano parte le vittime del disastro. A guidare i ciclisti Salvatore Mancuso, che si salvò per aver lasciato i compagni poco prima del sinistro. Dietro il corteo il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, visibilmente commosso. Tra le autorità presenti, in rappresentanza del governo, Michelino Davico, sottosegretario all'interno con delega agli enti locali. Gli atleti si sono disposti sui lati del tappeto sul prato dello stadio aprendo un corridoio attraverso il quale i sette feretri hanno raggiunto l'altare dove erano già state posizionate le foto. Ogni bara, su cui è stata posizionata una maglietta da ciclista, e per gli avvocati una toga, era accompagnata da una bicicletta. L’Amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino con negozi e scuole chiuse.Il professore di educazione fisica, Franco Bernardi, fondatore della palestra Atlas che li aveva fatti conoscere, e poi Rosario Perri, Franco Stranges, Domenico Palazzo, Pasquale De Luca, Vinicio Puppin e Giovanni Cannizzaro. Un bidello, due avvocati, il meccanico, il giovane commerciante. Diversi per età, idee, professione, ma uniti dalla stessa passione per la bicicletta che ogni domenica li faceva partire di buon mattino per quei cinquanta, settanta chilometri di fatica.La celebrazione funebre è stata presieduta dal vescovo di Lamezia Terme, monsignor Luigi Cantafora. "Davanti alla morte noi restiamo attoniti. Davanti a queste morti siamo inermi e profondamente rattristati. Nel cuore della domenica, la notizia dell'incidente che ha coinvolto questi nostri fratelli ci ha travolti, ha gettato tutta la città in un turbine di dolore. Ha parlato al cuore di tutti gli uomini e di tutte le donne d'Italia" ha detto il vescovo Cantafora nel corso della sua omelia."Noi abbiamo sempre bisogno - ha aggiunto - di capire le dinamiche, spiegare le cause di fatti così terribili, attribuire le colpe. E quindi è cominciata la ridda di sentimenti contrastanti e di sfoghi legittimi. Ma, davanti a questi nostri fratelli, davanti al dramma della vita e della morte, le domande si fanno più profonde, cercano risposte, oltre che in noi, soprattutto nella parola di Dio. Dinanzi a questo grande dolore - ha proseguito - non ci resta che fissare il volto del Cristo morente, totalmente abbandonato al Padre: solo così quel cuore ha trovato pace. Siamo qui per esprimere fraterna solidarietà ai familiari. Ci sentiamo in questo momento coinvolti nella responsabilità di vivere il gesto più grande: comprendere, amare, perdonare".Dopo l'omelia del vescovo, hanno preso la parola parenti e amici delle vittime. "Papà continuerai ad essere con noi anche da lassù" ha detto la figlia di uno dei cicloamatori morti dal pulpito del palco allestito al centro dello stadio. "Vittime delle istituzioni" ha detto un'altro degli oratori, riferendosi "alle colpe di chi ha consentito al giovane investitore di continuare a guidare nonostante i suoi precedenti". Ripetuti applausi hanno scandito la fine dei vari interventi. "Ogni ciclista sogna di fare il Giro d'Italia. Voi ci siete riusciti,d a qualche giorno siete su tutte le televisioni del paese" è il ricordo di un atleta del Ciclo Club Lamezia . "Siete allineati alla griglia, non volete aspettare. È la prima tappa che avete sbagliato ad organizzare. Buon viaggio - ha concluso - un giorno vi riprenderemo".MALORI - Durante la cerimonia diverse persone hanno accusato malori a causa, oltre all'emozione, del forte sole che batte sullo stadio D'Ippolito e il caldo di oggi al di sopra della media stagionale. Una di queste è stata portata fuori dallo stadio in barella. Un giovane giocatore della Vigor Lamezia, locale squadra di calcio, ed una ragazza hanno hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del 118 e degli operatori della Protezione Civile, che stanno curando l'assistenza insieme ad operatori della Croce rossa italiana.CAMERA ARDENTE - Nella camera ardente, per tutta la serata di ieri, una folla commossa ha reso omaggio agli sfortunati cicloamatori, falciati durante la loro pedalata domenicale da quell’auto che, dopo una curva, ha cominciato a sbandare ed è piombata addosso al gruppo senza possibilità di scampo. Erano dieci i ciclisti sulla Statale 18, in località Marinella. Solo tre sono rimasti in vita, uno è gravissimo all’Ospedale di Cosenza. Gli altri sette sono rimasti oltre ventiquattr’ore nell’obitorio del nosocomio lametino e poi sono stati trasferiti in chiesa. Al volante il giovane marocchino Chafik El Ketani, ventunenne, arrestato per omicidio colposo plurimo aggravato dall`assunzione di cannabis. L’intera comunità marocchina di venditori ambulanti, circa duemila persone hanno subito manifestato la volontà di partecipare ai funerali per stringersi accanto alle famiglie dei ciclisti. Ma la Questura ha sconsigliato la loro presenza alla cerimonia funebre. “Siamo vicini alle famiglie delle vittime - ha fatto sapere in serata la comunità marocchina - anche se le condizioni della grande disgrazia non ci permetteranno di essere presenti ai funerali. Ci teniamo ad informare che ci uniremo in preghiera per commemorare e ricordare la vita spezzata di questi nostri fratelli”. Oltre a quelle della comunità marocchina, sono state numerose le attestazioni di cordoglio pervenute ai familiari e al sindaco, tra cui quella del Capo dello Stato. Numerosa, ma discreta la presenza delle forze dell'ordine dentro e fuori lo stadio dove si sono celebrati i funerali.DAVICO: "PIU' SICUREZZA PER I CICLISTI'' - "Da appassionato ciclista sono particolarmente vicino ai familiari delle vittime così come a tutti gli amici del Cicloclub Lamezia così duramente colpiti. Da membro di questo Governo mi impegno a promuovere azioni concrete per garantire a ciclisti e pedoni una maggiore sicurezza". È quanto dichiarato dal sottosegretario all'Interno Michelino Davico presente alle esequie delle vittime di Lamezia Terme. "Quanto è accaduto ai sette ciclamatori calabresi - ha detto Davico -, è una tragedia che poteva e doveva essere evitata. Non più tardi di tre giorni fa, a Valenza Po, insieme alla Federazione ciclistica italiana, ho lanciato l'allarme sull'emergenza relativa alle vittime sulle strade tra ciclisti e pedoni: a fronte di un calo nel numero degli incidenti stradali, le vittime su due ruote sono in costante e drammatico aumento".
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lunedì 6 dicembre 2010

GRAN FINALE PER IL TROFEO DEL CENTAURO


di SERGIO CONTI

Vittorie di classe per Eddy La Marra (Open), Michele Conti (600 Open), Francesco Cocco (600 Stock) e Marco Baldassarre (125 SP). Una giornata gelida non ha certamente raffreddato lo spirito agonistico dei 150 piloti che hanno partecipato alla 14° edizione del Trofeo di Natale organizzato sul circuito di Vallelunga dal Gentlemen's Motor Club di Roma.Nella classe Open, la pole position era appannaggio di Eddy La Marra in sella alla Honda - Lorini con la quale ha partecipato alla FIM Cup Superstock 2010.In questa classe il Trofeo era già praticamente nelle mani di Diego Tocca (oggi qunto) mentre è stato proprio La Marra il dominatore per tutti i dieci giri della gara. A contrastarlo ci hanno provato Loic Napoleon (Suzuki) e Remo Castellarin (BMW) che hanno dovuto accontentarsi rispettivamente della seconda e terza posizione ad oltre nove secondi.Lontanissimi gli altri.Con il Trofeo 2010 già assegnato a Filippo Russo, la 600 Open ha vissuto un brivido con una caduta collettiva di ben cinque piloti tra i quali il poleman Giuseppe Barone.Alla nuova partenza sono partiti in testa Michele Conti (Honda) e Massimiliano Iannone (Yamaha) ma al secondo giro quest'ultimo cadeva lasciando al primo la vittoria solitaria. Alle spalle di Conti si classificava Pischedda - che conquistava anche il secondo posto nel Trofeo - davanti ad Alfano e Viglieno, tutti su Yamaha.Tre piloti erano in lizza per la conquista del Trofeo del Centauro nella 600 Stock (Romano, Tocca e Ermacora) ma era Francesco Cocco a partire dalla pole position.Dopo una interruzione con bandiera rossa - per la caduta di Ruggieri -, alla ripartenza era Riccardo Russo (Yamaha) a prendere la testa ma al quinto giro Cocco (Yamaha) lo passava e andava a vincere, nonostante la resistenza di Nico Morelli (Yamaha) che concludeva al secondo posto. Daniele Tocca, piazzandosi all'ottavo posto, si aggiudicava il Trofeo del Centauro 2010 per la 600 Stock. La 125 SP, con il Trofeo del Centauro 2010 vinto in anticipo da Marco Guetti (Moriwaki), è vissuta sul duello tra Marco Baldassarre (Aprilia) e Andrea Del Piano (Moriwaki) che si sono più volte alternati in prima posizione dopo che lo stesso Guetti era caduto mentre era in testa. Alla fine ha prevalso Baldassarre che ha preceduto Del Piano e Guetti, tornato in pista dopo la scivolata.Il programma del Trofeo di Natale è stato completato dall'ultima prova del Trofeo Maxiscooter che ha visto il dominio assoluto di Blando (Gilera) che ha preceduto Rapicavoli (Yamaha) e Savoca Corona (Gilera).

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